La durezza di Le Mans inizia a mostrarsi dopo l’alba, protagoniste due delle vetture al comando nelle rispettive categorie.
In GTE-Pro, durante la sedicesima ora, la Porsche #92 va lunga all’entrata di Mulsanne, probabilmente a causa di una foratura lenta al posteriore. Sembra un’uscita innocua, ma dopo pochi metri il pneumatico anteriore destro esplode, rovinando l’anteriore della 911. Dopo una lenta ricorsa verso i box, la macchina viene portata dentro il garage per le riparazioni del caso e ne riesce dopo tre giri.
Va detto che il pilota danese era già andato lungo nello stesso punto un’ora prima nel tentativo di riprendere la Ferrari di Alessandro Pier Guidi, che nel frattempo aveva ceduto il comando alla più performante Corvette di Tommy Milner. La 488 insegue ora a 17” mentre la terza piazza diventa appannaggio di Richard Lietz con la Porsche #91 a 1’46”.
Ma l’evento piú eclatante avviene allo scadere della sedicesima ora, con la Toyota in testa di Josè Maria Lopez ferma a Mulsanne. Ennesimo problema al sistema ibrido, già accusato qui (oltre che a Spa) dalla vettura gemella in prova.
Dopo il riavvio dei sistemi la GR010-Hybrid si dirige verso i box e, dopo diversi tentativi, riesce a ripartire con un giro di ritardo dalla vettura gemella di Brendon Hartley e tre di vantaggio sulla Glickenhaus #709.
Tra le LM P2, l’Oreca Jota #38 continua indisturbata al comando con quasi un giro di vantaggio sull’esemplare di Prema. La terza piazza sembra ora appannaggio dell’altra Jota, anche a causa della penalità – la seconda dopo quella sanguinosa delle fasi iniziali – assegnata alla #31 del WRT per il contatto che vedeva protagonisti alla chicane Daytona Sean Gelael e Sebastien Boourdais del Vector Sport.
Tra le Pro/Am, ARC Bratislava perde la leadership a favore di Algarve Pro Racing a causa di una lunga sosta per sistemare delle perdite d’olio. AF Corse insegue nello stesso giro, a oltre 1’.
In GTE-Am infine il diverso ciclo di pit fa alternare al comando Alessio Picariello con la Porsche Hardpoint/Absolute e l’Aston Martin del TF Sport, ora con Ben Keating al volante. Strategie simili fanno sí che anche la terza piazza sia in bilico tra la Porsche del WeatherTech Racing e la Vantage del Northwest AMR.
Piero Lonardo
Foto: Toyota Gazoo Racing, Corvette Racing