Vorremmo poter dire che si è trattata di una lotta senza esclusione di colpi, ma la sostanza è che nelle libere 2 della 6 Ore di Monza WEC Toyota ha immediatamente segnato il passo e gli inseguitori non hanno semplicemente potuto (o voluto) raccogliere la sfida del best lap.
Brendon Hartley al termine di una prima serie di giri veloci sulla Toyota #8 dopo appena 6’ ha stampato l’1.37.692 che durerà sino al termine della sessione, prorogata di circa 25’ per recuperare la red flag causata dall’Oreca LM P2 di ARC Bratislava, fuori alla Roggia.
A seguire nella lista dei tempi però troviamo la Peugeot con Mikkel Jensen, ad appena 83 millesimi, a riprova dell’immediata competitività – riscontrabile anche visivamente – delle nuove Hypercar del Leone, che oggi hanno girato con continuità con entrambe le vetture. Medaglia di bronzo per la Glickenahus con Pipo Derani a poco più di 2 decimi. A chiudere la graduatoria delle LMH, l’Alpine e la seconda GR010-Hybrid, tutte racchiuse nello spazio di mezzo secondo dal leader.
Filipe Albuquerque ha dichiarato alla stampa di essere qui per vincere senza secondo fini, essendo ormai pressochè out dalla lotta per il campionato, e ha segnato il miglior tempo fra le LM P2 con 1.38.917, precedendo di 2 decimi l’enfant du pays Alessio Rovera con la vettura Pro/AM di AF Corse.
Altra soddisfazione per i colori nostrani con Gianmaria Bruni al top delle GTE-Pro con 1.46.245 sulla Porsche #91. A seguire Miguel Molina con la migliore delle Ferrari, a mezzo secondo.
La lotta fra i due colossi prosegue anche fra le GTE-Am, con Mikkel Pedersen e la Porsche Project 1 #46 a precedere sul filo di lana Toni Vilander e la Ferrari AF Corse #21.
Il programma odierno, ricordiamo in assenza di altre serie di contorno, prevede la terza ed ultima sessione di libere, della durata di un’ora, alle 13.30, e le qualifiche, come sempre distinte per categoria, alle 17.30.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo