Dopo una serata a dir poco burrascosa nonostante una temperatura esterna di circa 30°C, stamane al termine della seconda sessione di libere ci ritroviamo con una Ferrari al comando della GTE-Pro.
Si tratta dell’esemplare di Miguel Molina e Daniel Serra, con lo spagnolo al top con 1.57.509, 4 decimi in meno di Frederic Makowiecki, con la migliore delle Porsche ufficiali. Non ci risulta siano state effettuate ulteriori modifiche al BoP, per cui, stante i precedenti responsi della 6 Ore, l’unica interpretazione possibile è che in casa AF Corse si sia voluto dimostrare quale può essere il massimo effort della 488, indipendentemente dalle prestazioni della concorrenza.
Ricordiamo che nella serata di ieri si era sfiorato il ritiro delle due vetture dalla gara.
Davanti si è ripetuto il copione di ieri, con Brendon Hartley al top con 1.47.763 davanti a Kamui Kobayashi. L’Alpine si è più o meno ripetuta, per cui il distacco dal vertice sale ora a 1”4.
Tra le LM P2 è Giedo van der Garde a segnare la migliore prestazione con 1.50.513 davanti al campione uscente Filipe Albuquerque con l’Oreca di United Autosports e a Ferdinand Habsburg con la vettura capolista del WRT.
Il gap tra le GT è meno marcato tra le Am, dove Matt Campbell e la Porsche Proton #77 conduce con 1.58.489 davanti alle Ferrari di Antonio Fuoco ed Andrea Piccini. Ricordiamo però che ieri Augusto Farfus con l’Aston Martin ufficiale ha girato 4 decimi sotto il limite odierno.
Se ieri sera la sessione si era svolta senza interruzioni, stamane una sola breve Full Course Yellow causata dal testacoda della Aston del D’Station di Satoshi Hoshino.
Si prosegue con la terza ed ultima ora di libere alle 13.20 locali, prima delle qualifiche, il cui start è previsto 17.20 (+2 ore rispetto all’Italia).
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo