Ancora una Porsche davanti nella Session 3 del Prologo del World Endurance Championship; questa volta però non si tratta di una 963 privata bensí della #5 del Team Penske, che con Fred Makowiecki ha fissato i cronometri sull’1.41.223 in una giornata soleggiata ma dalla temperatura accettabile.
Fino all’ultima mezz’ora erano però le Peugeot a dominare la scena, grazie a Stoffel Vandoorne, che segue ad appena 37 millesimi, e Jean-Eric Vergne. Entrambe le 9X8, teoricamente all’ultima apparizione con questa configurazione tecnica, sono state poi superate dalle Porsche, con Kevin Estre ad occupare il gradino basso del podio virtuale.
A seguire la Cadillac e la migliore delle Toyota col neoacquisto Nicky De Vries. Due delle tre Ferrari chiudono la top nine dietro la Porsche Jota #12. Tutte queste vetture sono racchiuse nello spazio di un solo secondo; fa eccezione la 499P #50 in P16 davanti alla Lamborghini, a 1”6 dal leader.
Solo 29 giri infine per la Porsche Proton, team che ha ritardato l’entrata in pista anche con le due nuove Ford Mustang. A chiudere la graduatoria delle LMH ancora una volta l’Isotta Fraschini, che ha comunque ridotto il gap dalla vetta a 3”.
Marco Sorensen guida invece la graduatoria delle LM GT3 (ricordiamo che da questa stagione le LM P2 saranno presenti solo a Le Mans) con l’Aston Martin del D’Station ed il tempo di 1.54.791, oltre un decimo meglio di Davide Rigon, che ancora una volta ha portato in alto la Ferrari #54 di Vista AF Corse. A seguire la Corvette di Dani Juncadella e la McLaren di Marino Sato.
Tre le interruzioni, le prime due per detriti, mentre l’Alpine #35 è stata la prima “vittima” del circuito, fermandosi senza più trazione in curva 5.
L’ultimo turno di questo Prologo, ancora della durata di 3 ore, a partire dalle 14.00 locali (+2 rispetto all’Italia), protagoniste le 38 vetture che non hanno partecipato alla Session 1.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo