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WEC – Le Mans, Start: Toyota in controllo. Jota, DKR, Corvette e Project 1 leader nelle altre classi

La 90ma edizione della 24 Ore di Le Mans inizia col botto nel senso proprio della parola, a causa del contatto fra due delle protagoniste in LM P2, l’Oreca #22 di United Autosports e la #31 del WRT. E’ la prima ad avere la peggio, arenandosi nella sabbia a lato di curva 1.

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Davanti Sebastien Buemi e Mike Conway dalla prima fila si involano senza problemi sulle due Glickenhaus che hanno la meglio sull’Alpine, superata anche dall’Oreca LM P2 di Prema di Robert Kubica. Occorreranno un paio di giri a Nicolas Lapierre per riprendere il proprio posto in coda alle alter Hypercar.

Nessun problema invece per le Corvette in GTE-Pro, che mantengono la posizione di partenza mentre le due Porsche e le due Ferrari AF Corse presto le invertono, con Kevin Estre davanti a Fred Makowiecki e James Calado più avanti a prendere la P5 su Miguel Molina.

In GTE-Am invece la leadership Ferrari dura un amen e Harry Tincknell, il migliore tra le Porsche in qualifica, si appropria della prima posizione seguito da Ben Barker sull’esemplare del GR Racing.

Allo scadere della Slow Zone invocata dalla Direzione gara anche per la defaillance dell’Oreca LM P2 dell’Algarve Pro Racing di Sophia Florsch, lenta lungo il circuito per aver “cotto” l’attuatore del cambio nel giro di ricognizione, si fanno avanti le altre Porsche GTE-Am, particolarmente quella di Matteo Cairoli, che scala tutta la graduatoria per innalzarsi al comando della categoria. Dopo poco più di 20’ ci sono ben 6 Porsche davanti.

Le LM P2 inaugurano il primo giro di pit, e Rast si ritrova al comando fino all’inevitabile penalità di 1’ di Stop&Go per l’incidente in partenza. La leadership di classe passa quindi ad Antonio Felix da Costa, grazie all’efficienza del box Jota. Tra le Pro/Am, è Laurents Hörr, protagonista come diversi altri di un fuoripista nel warm-up della primissima mattinata, a condurre per il DKR sulla vettura di AF Corse.

Poco dopo è la volta delle Hypercar, e le Toyota approfittano per scambiare le posizioni, con Conway a prendere la testa della gara su Buemi, che lamenta sovrasterzo per radio. La nota positiva, aldilà dei distacchi, che si attestano già sui 22″ da parte del leader nei confronti delle Glickenhaus, e di 30″ sull’Alpine, consiste nel fatto che tutte e cinque le vetture hanno effettuato la prima sosta nel lasso di due giri.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans, WEC

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