Rese note mercoledí dall’ACO nel corso di una conferenza diffusa anche a mezzo social le novità dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans.
Oltre ovviamente alla presenza in pista di tante nuove Hypercar, l’organizzazione, che ha visto “bruciare” i biglietti per le maggiori tribune nell’arco di poche settimane, ha allestito un programma degno, con qualche novità.
In primis, rispetto alle ultime due edizioni, la Hyperpole di giovedí 8 giugno verrà contesa fra le migliori otto vetture di ogni categoria (LMH, LM P2, GTE-Am) delle qualifiche anzichè le migliori sei, come avvenuto del 2020, dove peró erano quattro le categorie in gioco. La sessione riservata alle GTE-Am sarà inoltre svolta dai piloti bronze ranked.
Inoltre, la tradizionale parata in centro città verrà anticipata alle ore 14 del venerdí antecedente la gara, il 9 giugno; una seconda parata, riservata ad alcune tra le vetture più famose che hanno gareggiato a Le Mans, si terrà in circuito – che in quella giornata sarà aperto al pubblico – nel tardo pomeriggio.
Circuito aperto ai fans anche martedí 6 giugno, dove si potrà assistere alla seconda edizione del Pitstop Challenge, prima della tradizionale sessione autografi.
Per il resto, si seguirà il programma dello scorso anno, con le verifiche tecniche in Place de la Republique il venerdí ed il sabato antecedenti la Journée Test, che si svolgerà domenica 4, le prime libere mercoledí 7 e lo start della 24 Ore alle 16 di sabato 10 giugno.
A corollario dell’edizione del centenario, insieme a diversi concerti, anche una mostra dedicata al museo della 24 ore e le gare di contorno, che quest’anno prevedono ovviamente la Road to Le Mans, più il ritorno del Ferrari Challenge, della Porsche Carrera Cup, e della Ligier European Series, queste ultime in azione già nella giornata dedicata ai test.
Piero Lonardo
Foto: ACO