Chi sperava in una debacle Toyota a Le Mans, almeno sul giro singolo, non è stato accontentato nemmeno questa volta. Kamui Kobayashi ha infatti guidato il gruppo anche nella nuova versione delle qualifiche della 24 ore riservata i migliori sei per categoria, la cosiddetta Hyperpole, portando la TS050-Hybrid, all’ultima apparizione sul Circuit de la Sarthe e forse anche del WEC, col Bahrain ufficialmente confermato ma sempre più ufficiosamente in bilico causa COVID.
Al mattino la Rebellion, che ha segnato anche il miglior tempo della quarta sessione di libere con Gustavo Menezes, aveva regalato l’illusione di un clamoroso recupero, ma il californiano si è fermato a mezzo secondo dal polesitter, negando però l’uno-due a Kazuki Nakajima, che verrà affiancato dall’altra R13-Gibson, con Louis Deletraz a 3” dal vertice. A seguire la quinta ed ultima LM P1 iscritta la Enso del ByKolles.
Rebellion lancerà una lepre alla partenza domani alle 14.30? Lo start del 2019 porterebbe a pensare che i rischi di connessi ad una tattica del genere sono più dei vantaggi, ma staremo a vedere.
Tra le LM P2, Paul di Resta ha subito messo i punti sulle “I”, regalando ad United Autosports la prima pole a Le Mans col tempo di 3.24.528. Niente da fare per Jean-Eric Vergne, il cui ultimo effort ha portato l’Oreca del G-Drive a 3 decimi dalla pole. P3 per Nicky de Vries dopo un inaspettato fuori strada con la vettura del Racing Team Nederland, che era entrata in questo shootout dalla porta principale.
Da segnalare che alle libere 4 hanno preso parte regolarmente le due vetture di IDEC Sport incidentate nella giornata di ieri.
Tanta Italia invece in GT, con Gianmaria Bruni che ha dominato la qualifica delle GTE-Pro col tempo di 3.50.874 precedendo di oltre due decimi James Calado, che con la migliore delle Ferrari AF Corse ha preceduto l’Aston Martin di Marco Sorensen.
Quarto tempo assoluto infine fra le GTE e pole in AM per Come Ledogar, autore di con 3.51.266 con la Ferrari iscritta da Luzich Racing, ricordiamo campioni ELMS in carica, e condivisa con Ozz Negri e Francesco Piovanetti.
Il driver francese ha preceduto di soli 56 millesimi Matt Campbell con la Porsche #77 del Dempsey-Proton in una sessione tempestata da tempi cancellato per track limits.
In definitiva, il nuovo format avrebbe dovuto rendere più interessante per il pubblico le qualifiche che solitamente assegnavano la pole position il giovedì sera; purtroppo questa edizione era a porte chiuse, e quindi può esser presa per un esperimento controllato…
A seguire invece, fra poco, per l’annuale conferenza dell’ACO.
Piero Lonardo
I risultati delle Qualifiche dopo la Hyperpole
Foto: Piero Lonardo