Ancora una volta incredibilmente a Spa (e non è la prima volta nella nuova epoca Hypercar) ci sono le LM P2 al comando della prime libere. Sono addirittura quattro stavolta, complice forse la penalizzazione via BoP dell’Alpine trionfatrice a Sebring, capitanate da Robin Frijns con l’Oreca del WRT.
Il campione in carica della categoria ha preceduto il lotto dei 37 partenti col tempo di 2.05.475; a seguire le due vetture di United Autosports di Filipe Albuquerque ed Oliver Jarvis e Will Stevens per Jota.
Solo P5 per Romain Dumas con l’unica Glickenhaus iscritta al mondiale, a oltre 7 decimi dal leader, mentre trovare una Toyota bisogna andare in P8 grazie a Mike Conway, a 1”4 da Frijns. L’altra GR010-Hybrid si piazza 12ma davanti all’Alpine.
Tra le Pro/Am, miglior tempo per Renè Binder sulla macchina di Algarve Pro Racing davanti all’esemplare di AF Corse.
Le previsioni fatte stamane da Alessandro Pier Guidi si sono dimostrate vere, e le due Porsche ufficiali di Kevin Estre e Gianmaria Bruni conducono la graduatoria delle GTE-Pro, col francese autore di 2.14.583. Il driver di Tortona arpiona comunque il terzo tempo, seppure a 1”3 da Estre.
Porsche dominatrice anche tra le Am con Matteo Cairoli ed il tempo di 2.15.982 davanti all’Aston Martin dell’ex-campione tra i Pro Marco Sorensen, che divide con Henrique Chaves e Ben Keating. Il pilota texano è stato la causa della Full Course Yellow deployata dalla direzione gara – condotta qui da Eduardo Freitas nonostante concomitanza con Miami F1 - nei 10 minuti finali della sessione, che peraltro è iniziata con 15’ di ritardo per un problema al live timing.
Domani il fitto programma prevede due sessioni di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.05, alle 14.00 e alle 18.20. Prevista domani anche, dopo due anni, una pit walk (per una sessione autografi bisognerà attendere Imola e l’ELMS), che verrà ripetuta
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo