Dallo scorso anno esiste una regola che vieta ai costruttori di parlare del Balance of Performance. Nonostante ciò, ad ogni gara più di un giornalista cerca di approfondire il tema con i diretti interessati, cercando di carpire chissà cosa, aldilà dei dati pubblicati dal FIA Committee. Questa volta però il FIA WEC ha trovato un “colpevole” in una nota testata web con propaggini in varie edizioni nazionali, anche italiana, che si è fatta portavoce – pensate un po’ – dei forti dubbi di Toyota alla vigilia della 6 Ore di São Paulo.
Avuto presente che, dopo la doppietta in qualifica, la gara è stata letteralmente dominata dalle GR010 Hybrid, e senza il problema tecnico alla #7 si sarebbe tranquillamente conclusa in doppietta, non è certo il primo caso di “lobbying” da parte dei costruttori, vedi Porsche e Toyota stessa, che lo scorso anno a Le Mans non l’avevano certo mandata a dire sulle equivalenze, e questo ancor prima della vittoria sul campo della Ferrari #51.
La storia si è quindi ripetuta ad Interlagos, ma stavolta Rob Leupen, direttore amministrativo del Gazoo Racing, si è visto appioppare 10.000 € di multa, seppure con la condizionale, per aver messo in discussione in questa intervista “l’imparzialità della FIA e gettare sospetti sulla sua integrità, causando danni morali, soprattutto considerando che l’articolo di stampa in questione è stato diffuso in diversi paesi. Inoltre questi commenti hanno la diretta conseguenza di dubitare dell’integrità dei risultati sportivi del Campionato e ledere la loro credibilità.”
Curioso comunque che Leupen, un ex manager delle risorse umane, si sia fatto uccellare in tal modo. La decisione integrale degli stewards la potete trovare QUI. L’intervista invece dovete andarvela a cercare perchè a noi piace giocare all’interno delle regole, senza mettere in difficoltà le persone che quotidianamente ci danno informazioni su questo splendido sport.
Nel post-gara comunque, parole pesanti da parte dei vertici Ferrari, diffuse peró in modo trasparente, mediante comunicato stampa, con buona pace di Leupen e c.
Per primo Antonello Coletta, Responsabile Endurance, Corse Clienti e Competizioni GT. “Al termine di una gara come quella vissuta qui in Brasile è difficile trovare le parole migliori per esprimere la frustrazione ed il senso d’impotenza che la squadra ha provato. Nonostante un lavoro impeccabile nella preparazione dell’evento e durante la corsa, non è stato possibile ottenere un risultato migliore in pista. Eravamo consapevoli che non avremmo avuto modo di competere per la vittoria e purtroppo quanto emerso nelle simulazioni è stato confermato da quanto si è verificato in corsa. Ci auguriamo di avere ad Austin la possibilità di batterci equamente.”
Gli fa eco Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance race cars “Il risultato della 6 Ore di Interlagos ha confermato purtroppo quanto ci attendevano dalle analisi pre-gara a dimostrazione dell’ottima correlazione tra le simulazioni virtuali e la pista. Pur avendo massimizzato le prestazioni del pacchetto a nostra disposizione, oggi il divario dagli avversari era decisamente troppo grande per puntare al podio. Non rimane altro che guardare avanti e sperare di avere, nelle prossime gare, la possibilità di essere competitivi.”
Soddisfazione infine in casa Porsche, seppure anche qui però con qualche sassolino da togliersi: “Un risultato eccezionale per noi”, afferma Thomas Laudenbach, responsabile di Porsche Motorsport. “Non potevamo affrontare la Toyota oggi. Siamo quindi estremamente soddisfatti del risultato. Entrambe le vetture sul podio significano un ottimo bottino di punti. Siamo avanti in entrambe le classifiche di Coppa del Mondo. Congratulazioni a tutto il nostro team ufficiale e ai nostri piloti. Gli spettatori hanno assistito ad una gara molto divertente anche nella classe LMGT3. Lì Manthey è stato ancora una volta il punto di riferimento con le Porsche 911 GT3 R. Per noi il viaggio a San Paolo è valso la pena!”
“Alla luce delle mutate condizioni (rispetto a libere e qualifiche – ndr), oggi l’attenzione si è concentrata sulla strategia degli pneumatici”, riassume Urs Kuratle, capo del programma LMDh: “Il nostro team ufficiale ha sfruttato appieno i propri punti di forza nella strategia e ha fatto tutto bene. Entrambe le vetture hanno subito piccoli inconvenienti nel percorso verso il podio. Il risultato finale è comunque assolutamente eccezionale. Sfortunatamente, i nostri team clienti non hanno avuto una giornata d’oro con le loro Porsche 963. Sia Proton Competition che Hertz Team Jota meritavano un risultato migliore”.
Per tutti, l’appuntamento è fra un mese e mezzo al Circuit of The Americas.
Piero Lonardo
Foto: Ferrari Races, Toyota Gazoo Racing, Porsche Motorsport