Le Ferrari proseguono alla grande questa Le Mans piazzando entrambe le 499P davanti a tutti nelle qualifiche. Come noto la sessione serve a scremare il parco partenti, determinando le otto vetture per categoria – LMH, LM P2, (indifferentemente se Pro/Am), GTE-Am – che accederanno alla Hyperpole di domani sera.
Antonio Fuoco ha spiazzato la concorrenza piazzando nel finale di sessione il best lap di 3.25.213, ben al di sotto, come da copione, dei tempi ottenuti domenica nei test e oggi pomeriggio nelle libere, precedendo di 2 decimi Alessandro Pier Guidi, che fino a quel momento deteneva la migliore prestazione per appena 9 millesimi sul teammate.
Seguono le due Toyota con la livrea impreziosita dai fiori di ciliegio, da sempre uno dei simboli del Giappone, che anche qui non esita a puntare nuovamente sul turismo, bloccato per anni dalla pandemia. Kamui Kobayashi e Brendon Hartley erano gli incaricati per la sessione, ma alla fine hanno chiuso a quasi 3 e oltre 5 decimi dal calabrese.
Alla Hyperpole parteciperanno anche le Porsche Penske #5 e #75 e le due Cadillac del Team Ganassi. Fuori, e cono distacchi nell’ordine dei 2” dal leader, sia la terza Porsche Penske, affidata a Kevin Estre, che le due Peugeot che avevano impressionato nelle libere di pochi minuti or sono. La quarta 963 privata di Jota Sport dal canto suo non è riuscita a segnare un giro valido per problemi al sistema ibrido.
Continua invece il dominio del team britannico tra le LM P2, dove Pietro Fittipaldi ha ancora una volta segnato la miglior prestazione con 3.34.751, precedendo di appena 2 millesimi Louis Deletraz con l’unica Oreca del WRT qualificata per la Hyperpole.
Passano il turno, diciamo cosí, anche entrambe le vetture di Prema, IDEC Sport, Vector Sport, Racing Team Turkey e la #47 di Cool Racing.
UPDATE: Il miglior tempo ottenuto dal Racing Team Turkey è stato cancellato per aver infranto la procedura con bandiera rossa. Al supo posto viene promossa alla Hyperpole tra le LM P2 la vettura del Nielsen Racing.
L’altra macchina del team svizzero è stata protagonista con Malthe Jakobsen della seconda delle due interruzioni della sessione; in precedenza è stato il contatto fra l’Alpine di Mathieu Vaxivière e Filipe Albuquerque – da evidenziare che nessuna delle due vetture di United Autosports ha passato il taglio – a generare la prima red flag.
Le interruzioni sono state propedeutiche al rientro in gara della Corvette, la cui crew è riuscita a terminare le riparazioni dopo l’incidente delle libere e a piazzare la terza prestazione in GTE-Am. Davanti a tutti però ancora due Ferrari, con Alessio Rovera, autore di 3.51.877, davanti di appena 37 millesimi su Davide Rigon.
Domani sera vedremo in azione altre tre Ferrari, per un totale di cinque: le due di Kessel e la #21 di AF Corse, insieme alle due Aston Martin di ORT by TF e GMB Motorsport. La migliore delle Porsche, l’esemplare di Iron Lynx, si è piazzata a ridosso della “bolla” con Alessio Picariello.
Per la cronaca, anche la Camaro ZL1 NASCAR ha partecipato alla sessione, piazzando il tempo di 3.47.976 con Mike Rockenfeller. Assenti invece l’Aston Martin del D’Station e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsport, protagoniste del crash nel pomeriggio. I meccanici del TDS, che gestiscono in pista la vettura coi colori di Michel Vaillant, stanno provvedendo ad approntare un nuovo telaio.
La giornata si chiude con due ore di libere in notturna a partire dalle 22.00 Domani, il programma di domani prevede due nuove sessioni di libere, a partire dalle 15.00 ed alle 22.00, inframezzate dalla mezz’ora dedicata alla Hyperpole, alle ore 20.00.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo