Le Ferrari sembrano le vetture da battere in gara, almeno da quanto si può evincere dalle prime fasi di questa 24 Ore di Le Mans. Al via, Nicklas Nielsen ci mette un paio di curve per sbarazzarsi di Sebastien Bourdais e la Cadillac che gli stava davanti in griglia, e prima del termine del primo giro passa al comando su Laurens Vanthoor e la Porsche in pole. Antonio Giovinazzi si ricongiungerà poi al compagno. Louis Deletraz con l’Oreca di AO by TF e Frederick Schandorff con la McLaren di Inception Racing mantengono la leadership in LM P2 e GT3.
La Porsche #6 tornerà per un breve periodo al comando dopo il primo giro di pit, dove la #51 andava a scontare insieme alla 499P #83, la penalità di 10” assegnata in qualifica; Nielsen, che ritornava presto al comando, riceveva una sanzione per unsafe release consistente in altri 10” anche per la sua Ferrari.
Subito problema per la BMW #15, che si girava sbattendo alle Esses de la Foret, mentre era Ben Keating a chiamare in causa le prime bandiere gialle, girandosi con la sua Oreca #23 all’entrata del ponte Dunlop. La Porsche Proton #99 dal canto suo riportava ancora una volta problemi alla chiusura della portiera, perdendo 3 giri per la sua sistemazione.
Al termine della seconda ora faceva capolino la pioggia con uno scroscio di breve durata ma deciso, ed i major contender optavano per le wet, tutti fuorchè le due Ferrari #50 ed #83, con quest’ultima a portarsi al comando, grazie a Robert Kubica che aveva la meglio su Nielsen.
Le due 499P riprendevano però l’ordine precedente allo scadere della seconda ora, per poi ritornare nuovamente a ruoli invertiti poco dopo con Robert Shwartmann davanti ad Antonio Fuoco, approfittando di una sosta in regime di Slow Zone causata dalla BMW di Robin Frijns, fuori rovinosamente alla chicane Ford, contestuale ad un testacoda della Ferrari di Thomas Flohr, che diventa la prima vettura ritirata di questa Le Mans. Michael Christensen, ora al volante della Porsche #5, è preso nel mezzo delle due LMH del Cavallino.
Le Cadillac hanno sofferto più di tutte la fase mista e sono precipitate in classifica, a vantaggio della Porsche Jota #12, ricostruita nella nottata di giovedí dopo il botto in prova, che riconquista la top five davanti alla Toyota di Sebastien Buemi. L’altra GR010-Hybrid è in fase di rimonta dopo il contatto nel warm-up con la Lexus #78.
Nelle altre classi, dato il continuo avvicendarsi tra Pro e gentlemen, è Patrick Pilet ora a condurre tra le LM P2 per Vector Sport dopo una penalità ai danni della entry di Proton, che nel frattempo si era avvantaggiato su “Spike”. Tra le infine GT3 è Esteban Masson con la Lexus a primeggiare in questa fase dopo la sosta della Ferrari del JMW.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo