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WEC – Ecco la Peugeot Hypercar “a nudo”

Svelati ai media i primi dettagli tecnici della Peugeot Hypercar, attesa contender in chiave 2023 del World Endurance Championship.

Peugeot Sport si è affidata alla collaborazione di partner importanti quali Total e della sua sussidiaria Saft per lo sviluppo di lubrificanti e batterie.

La nuova LMH sarà spinta da un propulsore ibrido denominato Peugeot Hybrid4 500KW, che unirà un motore V6 biturbo a benzina da 2,6 litri a 90° capace di produrre 500 kW, pari a 680 HP montato nella parte posteriore, accoppiato ad un generatore anteriore della potenza di 200 kW.

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La trasmissione sarà affidata ad un cambio sequenziale a sette marce, che gestirà su tutte e quattro le ruote la potenza del sistema realizzato sotto la direzione di François Coudrain, direttore del programma motoristico Peugeot Sport per il WEC. Lo stesso Coudrain ha giustificato la scelta di uno snello V6 biturbo rispetto ai tradizionali come “il miglior compromesso tra tecnologia, peso, disposizione degli accessori, affidabilità e prestazioni.”

Il motore elettrico beneficia dell’esperienza del gruppo PSA nella mobilità elettrica, trasferita anche nelle corse nel WRC e in Formula E, e sarà gestito mediante un cambio monomarcia ultraleggero e ad alta efficienza capace di trasferirvi mediante un inverter dell’ultima generazione la potenza delle batterie.

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Le batterie ad alta densità sviluppate dalla Saft secondo le specifiche di Peugeot Sport e saranno allocate in un involucro di carbonio posto alle spalle del pilota e sotto il serbatoio del carburante.

Il sistema ibrido dovrà poter lavorare in perfetta simbiosi, poiché, secondo le specifiche imposte dal regolamento WEC, la potenza massima delle Hypercar ibride non potrà essere mai maggiore di 500 kW, salvo il raggiungimento di 15 kW extra alla fine dei rettilinei a batterie vuote, ed il motore elettrico non potrà attivarsi al sotto dei 120 Kmh, esclusa la pitlane, dove per raggiungere la velocità massima consentita di 60 Kmh, il pilota potrà optare per la propulsione termica, elettrica o ibrida.

Il gruppo propulsore dovrebbe effettuare i primi test nel corso della prima metà del 2021, prima di iniziare in test in pista, come da programma alla fine dell’anno prossimo.

Glick

Chi invece ha già iniziato le prime simulazioni al banco del propulsore è Cameron Glickenhaus che, parallelamente agli sviluppi del telaio della nuova 007 LMH, ha presentato via social negli scorsi giorni delle immagini del motore realizzato per conto del costruttore statunitense da parte di Pipo Moteur.

Glickenhaus conta di essere al via della prossima 24 Ore di Le Mans con due esemplari della nuova LMH.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Scuderia Cameron Glickenhaus

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