La carriera di Romain Dumas si arricchisce di un’altra perla con la pole position della 6 Ore di Monza, quarto appuntamento della Season 10 del World Endurance Championship. La seconda pole stagionale della SCG 007 LMH è stata netta, 1.35.416, 9 decimi di vantaggio sulla migliore della altre Hypercar, la Toyota di Brendon Hartley e oltre 1” sull’Alpine di Nicolas Lapierre.
Le Peugeot, pure protagoniste nelle libere di questi due giorni, escono con le ossa rotte da questa prova sul giro singolo, con il solo Gustavo Menezes a chiudere quattro tornate, a 1”8 dal leader, mentre Mikkel Jensen non è stato in grado di segnare un giro cronometrato, fermandosi definitivamente tra le due Lesmo, probabilmente per un problema al fondo, forse il vero tallone di Achille di questa vettura futuristica.
La red flag, a poco più di 1’ dal termine, non ha permesso ai concorrenti di migliorare le proprie prestazioni.
Tra le LM P2, luci ed ombre in casa United Autosports, con Filipe Albuquerque che torna in pole mentre Alex Lynn va a chiudere la classifica di categoria.
Il portoghese, con 1.38.403, ha preceduto di 3 decimi Mathias Beche con la vettura di ARC Bratislava, migliore fra i Pro/AM. Per Beche ricordiamo si tratta del bis dopo la pole nella 4 Ore ELMS della scorsa settimana.
La battaglia delle GT ha premiato la Ferrari ed Alessandro Pier Guidi. Complici anche diverse decisioni della direzione gara a sfavore della Corvette di Nick Tandy, il cremonese ha potuto primeggiare con 1.45.270, anche se grazie al last effort della C8.R, è stata fallita una storica doppietta con Antonio Fuoco. Incredibilmente sono le due Porsche a chiudere lo schieramento.
Sarah Bovy dal canto suo ha siglato la prima storica pole per un equipaggio tutto al femminile, le Iron Dames, in GTE-Am, superando all’ultimo Ben Keating con l’Aston Martin del TF Sport di 2 decimi col tempo di 1.47.431. Non riesce il double a Christian Ried che chiude il podio virtuale con la Porsche del Dempsey-Proton.
Domani il via della 6 Ore di Monza alle 12.00. Diretta streaming a pagamento sul sito WEC e qui canali Eurosport.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo