Il primo sesto di gara vede le due Toyota condurre in scioltezza senza particolari problemi fino alla metà della quarta ora, allorquando Josè Maria Lopez è protagonista di un lungo alla Indianapolis a gomme fredde che lo lascia appena dietro Brendon Hartley, che ha preso la guida della Gr010-Hybrid #8.
Dietro, la Glickenhaus #709 è stata in precedenza spinta precauzionalmente all’interno del box per una breve verifica e finiva in fondo al gruppo, salvo riprendere l’Alpine, penalizzata con un drive-through per una leggerezza di Nicolas Lapierre, il quale non ha rallentato abbastanza in regime di Slow Zone.
La A480-Gibson perderà infine ulteriore terreno perchè in stallo in pitlane, ed al momento in cui scriviamo è all’interno del box Signatech. Ad ogni modo, la migliore delle SCG 007 è ancora nel giro delle Toyota ma è staccata di 1’08” dal leader.
Interessante invece la lotta tra le LM P2 dietro la L’Oreca #38 di Jota e quella di Penske, la vettura di Prema Racing fa l’elastico tra la terza e la sesta posizione dopo un grande stint da parte di Lorenzo Colombo e ora occupa l’ottava piazza virtuale (è in corso il settimo round di pitstop) con Jota che piazza anche l’altra vettura in P2 davanti alla WRT #32 e a Penske. Migliore delle Pro/Am, la vettura di AF Corse con Alessio Rovera al volante, mentre il DKR è sceso in classifica a seguito di un contatto da parte di Jean Glorieux, uno dei tanti deb della categoria.
L’Oreca #83 si è resa incolpevolmente protagonista del contatto con la Ferrari #75 Iron Lynx di Pierre Ehret al termine della seconda ora. Tutte le 62 vetture iscritte sono comunque ancora in gara, anche l’Oreca del Vector Sport, risalita sino alla decima posizione, nelle gomme di Indianapolis a cura di Ryan Cullen.
La Corvette di testa è invece rimasta intruppata nel gioco delle Slow Zone nell’outlap, e ha dovuto cedere la leadership delle GTE-Pro alla gemella, ora guidata da Nick Catsburg. La C8.R #63 mantiene ora 33” di vantaggio sull’accoppiata Porsche. Più lontane le due Ferrari AF Corse, entrambe ancora nello stesso giro nonostante la penalità per track limits assegnata ad Alessandro Pier Guidi. Chiude la categoria la 488 del Riley Motorsports.
In GTE-Am infine, è stata la volta dei gentleman, tra cui anche Michael Fassbender, al volante della Porsche Proton #93. Ad ogni modo, non è questa la 911 ora al comando, bensí l’esemplare del WeatherTech racing con Thomas Merrill al volante, il quale conduce con il robusto vantaggio di 1’30” sulla #77 del Dempsey-Proton di Christian Ried e sulla Aston Martin AMR di Paul Dalla Lana.
Migliore delle Ferrari, la #54 AF Corse con Francesco Castellacci, P5. Da segnalare il crash ad Indianapolis, per Nicolas Leutweiler, salito nell’abitacolo della Porsche precedentemente al comando del Project 1.
Piero Lonardo
Foto: Corvette Racing, Toyota Gazoo Racing, 24H Le Mans, WEC, Porsche Motorsport