Alpine ha finalmente rotto gli indugi sul suo futuro nel mondo dell’endurance, annunciando l’ingresso tra le LMDh a partire dal 2024, in partnership con Oreca.
La notizia è stata data al Centro Pompidou di Parigi, nel corso della presentazione di un documentario che narra la storia del marchio francese a Le Mans, alla presenza del CEO ACO, Pierre Fillon.
Il progetto sarà seguito in pista ancora una volta da Signatech, una partnership che fin qui ha prodotto due titoli ELMS (2013 e 2014) e due successi nel WEC tra le LM P2, nel 2016 e nella “Super Season” 2018-19, oltre che alle 24 Ore di Le Mans del 2016, 2018 e 2019, sempre tra le LM P2, a rinverdire i fasti del successo assoluto del 1978.
Rilevanti le sinergie con la factory F1 di Enstone, dalla quale beneficierà dell’expertise in aerodinamica, senza peró dimenticare che il propulsore che verrà sviluppato invece in quel di Viry-Châtillon.
Alpine è il sesto costruttore proteso verso la nuova categoria top dell’endurance globale, e si aggiunge a Audi, Porsche, Acura, BMW e Cadillac tra le LMDh. Ricordiamo che invece, oltre a Toyota e Glickenhaus, Peugeot, Ferrari e (chissà se la vedremo mai) ByKolles, fanno capo alle LMH. Le due categorie, come da accordi tra ACO ed IMSA, potranno competere ad armi pari nelle più prestigiose gare di durata su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico, a partire da Daytona 2023.
Previsto un impegno di due vetture sin dal primo anno; nel frattempo, Alpine ha ribadito di aver richiesto di poter continuare ancora a competere con la A480 Gibson, l’ex Rebellion R13 LM P1, tra le Hypercar WEC.
Piero Lonardo
Foto: Alpine