Alla metà gara al comando della 6 Ore di Spa-Francorchamps c’è la Porsche che non ti aspetti, quella di Proton Competition di Julien Andlauer e Neel Jani. Dopo che nelle prime fasi le due 963 ufficiali, inframmezzate dalla #99 privata, hanno preso le misure della Cadillac, in evidente difficoltà, è però iniziata la rimonta delle Ferrari.
Antonio Giovinazzi sulla 499P #51 dalla decima piazzola rimontava presto fino a terminare alle spalle delle tre Porsche, dove Fred Makowiecki presto cedeva la leadership ad Andlauer. L’ex-F1 si installava poi in terza e poi in seconda posizione, alle spalle della LMDh di Proton.
Tra le GT3, la Lamborghini in pole delle Iron Dames prendeva subito il largo sulla BMW #46, con Ahmad Al Harthy alla guida, e alla McLaren #59.
Dopo un paio di brevi Full Course Yellow per detriti, la gara viene decisamente neutralizzata dopo 1h20 di gara a causa di un incidente alla Bruxelles innescato dalla BMW di Renè Rast, che colpiva la Porsche Jota di Phil Hanson, la quale carambolava sulla BMW in seconda posizione, eliminandola. Niente Valentino Rossi al volante quindi per la delusione dei tanti spettatori intervenuti (si parla di 90.000 presenze nel weekend) per ammirare il Dottore nel WEC sul tracciato delle Ardenne.
Durante la lunga interruzione un brivido per la Porsche #99, con Jani che non chiudeva la portiera sinistra della sua 963, rischiando la squalifica.
Al restart, dopo un’ora circa, era James Calado ad inseguire la Porsche di testa, ma allo scadere della terza ora un’uscita di strada da parte di Michael Christensen, forse propiziato da una foratura, a Blanchimont, toglieva di mezzo la 963 in pole.
Alla metà gara sono quindi entrambe le due Ferrari ufficiali, con la #50 partita dal fondo delle LMH dopo la squalifica, ad inseguire Jani per il primato. A seguire la Porsche Penske superstite, la Cadillac e la terza 499P di AF Corse. Purtroppo per i nostri colori, la Lamborghini è stata costretta allo stop per un problema alle sospensioni. Un paio di penalità hanno invece rallentato entrambe le Toyota, che ora viaggiano in P8 e P11.
Nelle GT3, la lotta per la leadership è per ora circoscritta alla Lamborghini delle Iron Dames e alla McLaren #59; le due vetture si sono ripassate spettacolarmente un paio di volte. Terza forza provvisoria l’Aston Martin dello Heart of Racing davanti alle due Porsche, con la #92, incidentata in qualifica, regolarmente al via dopo una notte di lavoro del box Manthey.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro