La pioggia non ha dato tregua durante la notte a Le Mans e la direzione gara ha preferito mantenere in pista la Safety Car sino ad oltre lo scoccare della 16ma ora. Fino a quel momento le vetture sono state ricompattate e la corsa è in pratica ripartita da zero.
Il trio di testa che comprende la Toyota #8, la Porsche #6 e la Toyota #7 non si è scomposto, nonostante una sosta anticipata da parte di Nicky de Vries. Le Ferrari #50 e #83 hanno presto avuto la meglio sulla Cadillac #2 e, una volta asciugate le traiettorie, si sono portate alla caccia dei primi. In compenso è stata assegnata una nuova penalità alla Ferrari #51, un drive-through per velocità eccessiva in periodo di Full Course Yellow.
Nel giro dei primi ancora undici vetture. In pratica si è creata una “classe B” per le LMH che comprende la Cadillac di Action Express, le due Peugeot, le due Lamborghini, l’Isotta Fraschini e la Porsche Proton, gravata dai problemi alla chiusura della portiera nelle primissime fasi di gara.
Lotta appassionante anche tra le LM P2, dove l’entry di AF Corse ha dovuto cedere il comando della categoria a Vector Sport, con la #22 di United Autosports ed Inter-Europol ad inseguire da presso.
Si scompongono invece le due coppie al comando delle GT3, per i problemi di freni alla Porsche #92 che lasciano sola la gemella di Manthey EMA con un vantaggio minimo sulla McLaren #95. La Lexus #87, penalizzata un attimo prima della lunga neutralizzazione (ricordiamo che a Le Mans non è mai stata data una bandiera rossa) per speeding in pitlane, ha ceduto la posizione di terzo incomodo alla Lamborghini delle Iron Dames.
Al momento splende un magnifico sole, ma le previsioni danno il ritorno della pioggia, ancora una volta in forma sostenuta, a partire dalle 14.00 e fino al termine della gara.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo