La notte a Le Mans può portare robusti cambiamenti o mantenere immutato lo status quo. In questo caso i tanti sconvolgimenti della prima metà di gara hanno lasciato spazio ad un consolidamento delle posizioni di testa nella classifica assoluta.
La Toyota residua, la #8 con Brendon Hartley e Ryo Hirakawa ha approfittato di alcune slow zones per costruire un cuscino di sicurezza sulla Ferrari #51. La 499P, tirata da Alessandro Pier Guidi riusciva però a riavvicinarsi e a tornare al comando, ora con James Calado che dopo 16 ora vanta 13” di vantaggio su Hirakawa.
Dramma invece per la Porsche #6, l’ultima a vantare ancora una qualche ambizione di successo, con Kevin Estre lungo alle curve Porsche nel tentativo di doppiare una Oreca del WRT. Dietro le duellanti di testa, le due Cadillac, con la #2 ancora nel giro dei primi.
Tra le LMP2, è ancora Inter-Europol a condurre con un vantaggio minimo sul WRT, dove Robert Kubica ambisce a riappropriarsi del successo sfuggitogli un paio di edizioni or sono. Queste sono le uniche due vetture a pieni giri, dopo che Reshad De Gerus ha schiantato la #47 del Cool Racing alle Porsche poco dopo la metà gara.
Fuori per una dinamica simile anche la vettura Pro-Am di AF Corse, che lascia la leadership della sottocategoria alla macchina del CrowdStrike by APR. In questa classifica ad eliminazione (sono rimaste solo quattro vetture in pista) resiste ancora la macchina del Graff col nostro Roberto Lacorte, dopo le riparazioni conseguenti ad un contatto avvenuto nella prima parte di gara.
In GTE-Am infine, la Ferrari Kessel sente la pressione della Porsche del Project 1 di Matteo Cairoli, che in seguito prenderà la leadership sull’altra 911 delle Iron Dames, che a loro volta devono guardarsi dalla rimonta della Corvette con Nicky Catsburg. Nel mezzo, la Camaro NASCAR, che prosegue indisturbata in P29 assoluta.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo