Scendono ad un minimo stagionale di 25 le vetture riportate nella prima entry list diffusa dal World Endurance Championship per la 8 Ore del Bahrain, atto conclusivo della stagione 2019-2020.
Alla già nota assenza delle due Rebellion LM P1, che hanno concluso anticipatamente il proprio servizio, pronte per essere cedute ad Alpine per la prossima avventura del costruttore francese nella serie mondiale, si aggiunge infatti anche quella dell’Oreca LM P2 dell’High Class Racing.
Gara potenzialmente libera quindi per il titolo e la vittoria finale tra le due Toyota TS050-Hybrid, alla gara d’addio, con i trionfatori di Le Mans, Brendon Hartley, Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi a gestire un vantaggio di soli 7 punti sui compagni di squadra Josè Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway.
Considerando il punteggio maggiorato previsto per la gara mediorientale, una vittoria permetterebbe all’equipaggio della #7, che sarà leggermente avvantaggiata in termini di EoT, basterebbe per conquistare il titolo.
Il titolo LM P2 è invece già saldamente nelle mani di United Autosports, di Filipe Albuquerque e Phil Hanson, a cui il trionfo di Le Mans ha consegnato un vantaggio incolmabile (56 punti) nei confronti del trio di Jota Sport. Nel mezzo Paul di Resta, terza forza dei neocampioni, il quale sconta i 16 punti in meno a causa dell’assenza del Fuji.
Anche in GTE-Pro è sostanzialmente lotta intestina fra le due Aston Martin, con il “Dane Train” proteso verso il bis del titolo 2016. Marco Sorensen e Nicki Thiim vantano 15 punti di vantaggio sui compagni di squadra, Maxime Martin ed Alex Lynn. Le speranze di James Calado ed Alessandro Pier Guidi, a quota -26 dl vertice, sono quasi essenzialmente matematiche, e son legate ad una pole+vittoria della Ferrari #51 con contemporaneo sesto ed ultimo posto di categoria oppure ritiro dei capoclassifica.
La lotta a due in GTE-Am vede infine avvantaggiati, dopo la vittoria di Le Mans, l’equipaggio del TF Sport composto da Johnny Adam, Charlie Eastwood e Salih Yoluc nei confronti della Ferrari #83 di AF Corse condotta da Manu Collard, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo. Le 8 lunghezze che separano i due contender possono essere colmati con varie combinazioni di punteggio, favorite anche dalla presenza di una griglia tendenzialmente completa, formata da tutte e 10 le vetture presenti a Spa-Francorchamps.
Come al solito tutta da definire la line-up della Porsche #88 del Dempsey-Proton, mentre Kei Cozzolino e Colin Noble formeranno un inedito equipaggio sulla Ferrari del Red River Sport insieme a Bonamy Grimes. Larry Ten Voorde riformerà il trio vincitore lo scorso dicembre, già visto anche a Le Mans, con Ben Keating e Jeroen Bleekemolen sulla Porsche #56 del Project 1, unico altro equipaggio ad aggiudicarsi una tappa stagionale oltre ai due contender.
Da notare che la concomitanza tra la 8 Ore del Bahrain e la 12 Ore di Sebring, season finale del WeatherTech SportsCar Championship, entrambe in programma il 14 novembre, al momento pare non aver generato nessuna defaillance nell’entry list della serie mondiale. Kamui Kobayashi è infatti chiamato a rispettare gli accordi col Gazoo Racing in luogo di agire in Florida quale terza forza del WTR, così come Matt Campbell, che difenderà i colori del Dempsey-Proton invece di quelli di Porsche North America.
L’effettuazione della gara però, così come accennato su queste pagine nell’immediato post gara di Le Mans, è sottoposta alla stabilità della situazione sanitaria globale riferita al COVID19. Non è escluso quindi di dover assistere nelle prossime settimane ad un ulteriore ridimensionamento dei ranghi dell’appuntamento finale mondiale.
Piero Lonardo
L’entry list provvisoria della 8 Ore del Bahrain
Foto: Piero Lonardo