61 vetture sono tante, e se ne sono accorti un po’ tutti i piloti impegnati in queste prime fasi della 60ma Rolex 24 at Daytona, dove non sono già mancati quei duelli che di solito sono riservati al finale della classica di apertura di stagione.
Il primo brivido prima del via, con Dwight Merriman che si gira in pitlane sulla sua Oreca LM P2: una direzione gara quantomai magnanima gli permette di riprendere la propria posizione per la partenza.
Già dopo la linea dello start il polesitter Filipe Albuquerque è costretto a cedere a Tristan Vautier, ma anche la leadership della Cadillac del JDC/Mustang Sampling dura poco, grazie ad un Kamui Kobayashi sempre ispirato (il giapponese di Toyota ha già vinto qui nel 2019 e nel 2020), mentre il vicecampione IMSA cede anche alle Cadillac di Sebastien Bourdais.
Quest’ultimo passa il connazionale per la seconda piazza ed approfitta della prima sosta per prendere la testa della gara. Purtroppo per il tetracampione ChampCar si ritrova intruppato dietro alcune LM P2 e con gomme fredde è costretto a cedere a quasi tutto il gruppo delle DPi, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove GTP.
Tra le LM P2 John Falb, scattato in testa, viene sanzionato per jump start e pertanto è il solito Ben Keating a riprendere la testa della categoria. Polesitter al top anche in LM P3 con Jarett Andretti.
Subito accesa invece la battaglia tra le GT, con Marco Mapelli, partito al palo nelle GTD Pro, presto incalzato da Ben Barnicoat e la Lexus #14. Ma dopo circa mezz’ora di gara è John Miller ad emergere su tutti con la McLaren del Crucial Motorsports, che a sua volta deve cedere alla Porsche dello Pfaff Motorsport di Mathieu Jaminet.
Al minuto 49 però Dwight Merriman – sempre lui – arriva lungo in curva 1 e si gira prendendo le gomme a protezione, causando la prima Full Course Yellow della gara.
Dopo la prima ora, sempre in regime di neutralizzazione, davanti a tutti c’è ancora Kobayashi su Vautier e Bourdais, il quale dopo la seconda sosta ha ripreso la terza piazza sul teammate Earl Bamber, poi Albuquerque, Derani, Bamber e Blomqvist.
Tra le LM P2, dopo gli emergency pit, ora al comando c’è Dennis Andersen con la vettura dell’High Class Racing, mentre il campione in carica delle LM P3, Gar Robinson, ha preso il comando della categoria.
Tris Porsche infine in GTD, con Till Bechtolsheimer (GTD), Jaminet (GTD Pro) e Julien Andlauer (GTD Pro)
Piero Lonardo
Foto: IMSA