Primo giorno di prove libere per la 59ma Rolex 24 at Daytona. Nelle due sessioni di prove libere fin qui disputate nella giornata i distacchi fra le sette DPi in lizza si sono assottigliati, con la Cadillac del team Ganassi di Renger van der Zande e l’Acura del MSR di AJ Allmendinger ad occupare i top spot nelle rispettive sessioni, con il miglior tempo assoluto appannaggio della ARX-05 #60 e 1.34.287.
Qualche cosa, almeno stando alle dichiarazioni di alcuni piloti, la si deve anche al nuovo Balance of Performance, che ha imposto alle Cadillac l’utilizzo la configurazione aerodinamica standard. Fatto sta che in questo gioco a nascondersi tutti e tre i marchi, Mazda compresa, sembrano potersi contender egualmente le chances di vittoria finale.
Tra le LM P2 invece sembrano non esserci rivali per il PR1 Mathiasen, che si è imposta in entrambe le sessioni con Nicolas Lapierre e Mikkel Jensen, autore di 1.35.979 con l’Oreca #52. Da segnalare l’ottima quarta prestazione al mattino per Antonio Fuoco con la Dallara Cetilar.
Hanno invece scontato un apparente notevole decremento di prestazioni le due BMW M8, gravate di 20 kg extra, mentre Gianmaria Bruni e la Porsche del WeatherTech Racing, graziata di 5 kg, conducono la lista del tempi complessiva delle GTLM con 1.42.600 davanti a James Calado e alla Ferrari del Risi Competizione.
Tempi simili per le LM P3, con Jeroen Bleekemolen mattatore in entrambi i turni con la Ligier del Riley Motorsports, mentre Mirko Bortolotti con la Lamborghini Huracan GT3 Evo del GRT Grasser ha svettato nel pomeriggio tra le GTD con 1.46.380.
Proprio con riferimento alle specifiche GT3 viene la notizia più importante della giornata, con l’annuncio da parte dell’IMSA di una nuova classe GTD Pro a partire dalla prossima stagione.
La nuova categoria andrà a sostituire la GTLM, che ricordiamo quest’anno vedrà la partecipazione full-time solo delle due Corvette e della Porsche del team di Cooper MacNeil, accogliendo di fatto le richieste di svariati costruttori, che dal 2022 potranno ambire al massimo titolo GT utilizzando le nuove specifiche GT3 in vigore, appunto dal prossimo anno.
Facile intuire che il percorso appena tracciato dall’IMSA verrà presto seguito anche dal WEC e dall’ELMS.
Tornando alla pista, da segnalare alcuni incidenti, tutti senza particolari conseguenze; il crash avvenuto invece ieri nelle prove libere della Michelin Pilot Challenge, la serie di contorno, è invece costata cara al polesitter delle GTD, Ryan Hardwick, che sarà costretto a saltare entrambe le competizioni. Al suo posto sulla Porsche 911 GT3 R del Wright Motorsports nientemeno che il co-campione 2019 della categoria, Trent Hindman, il quale si alternerà a Pat Long, Jan Heylen e Klaus Bachler.
Nella nottata italiana la terza sessione di prove libere, a partire dalle 7.15 PM locali, mentre la quarta ed ultima ora a disposizione dei 49 equipaggi per affinare assetti e traiettorie domani, alle 11.20 AM.
Piero Lonardo
Foto: IMSA