Mustang

USCC – Rolex 24: Dopo tre ore, le Cadillac resistono all’attacco del WTR

Dopo un’ora di corsa praticamente libera, le due ore successive della Rolex 24 at Daytona sono state invece frammentate da ben tre interruzioni, che hanno limitato l’azione in pista.

Poco dopo lo scadere della prima ora, Rob Hodes con l’Oreca LM P2 #81 del DragonSpeed centrava le barriere a protezione all’uscita della prima curva, provocando la seconda Full Course Yellow della gara per recuperare i detriti in pista.

La neutralizzazione si protraeva per ben 35’, permettendo una seconda sosta ai box in perfetta tranquillità per tutto il lotto, che però tre prototipi, l’Acura DPi di Dane Cameron, la Mazda di Oliver Jarvis e l’Oreca LM P2 di Dennis Anderson dovevano anticipare per mancanza di carburante prima dell’apertura ufficiale della pitlane.

Della lunga caution ne approfittava la Dallara Cetilar, che passava al comando delle LM P2 con Antonio Fuoco ora al volante.

Il regime di corda libera durava però poco, giusto il tempo per Renger van der Zande e la Cadillac Ganassi di passare al comando su Felipe Nasr, che Frits van Eerd terminava nelle gomme a protezione della Bus Stop chicane con l’Oreca del Racing Team Nederland. La vettura, gestita in pista dal TDS, apre la lista dei ritiri insieme all’altra Oreca del DragonSpeed.

La caution in questo caso non durava a lungo, ma ancora dopo 22’ nel corso della terza ora di gara, dopo che la luce del giorno aveva già ceduto ai riflettori, James Calado con una manovra forse un po’ troppo irruenta trascinava l’incolpevole Rasmus Lindh, che fino a quel momento conduceva la LM P3 sulla Ligier del Performance Tech sulle gomme della Bus Stop.

Inevitabile la quarta neutralizzazione di questo primo tormentato ottavo di gara, con un drive-through assegnato alla Ferrari #62 ed una lunga sosta in vista per il prototipo.

Tempo utile quindi per un ulteriore passaggio ai box per le vetture di testa, e dello stop questa volta ne approfittava Tristan Vautier, subentrato a Duval sulla Cadillac del JDC/Mustang Sampling, il quale superava Ricky Taylor portandosi al comando con 3” di vantaggio sulla Acura #10. A seguire le altre due DPi V.R di Kevin Magnussen e Simon Pagenaud, che a sua volta ha ricevuto il volante dall’asso NASCAR Jimmie Johnson. A chiudere il settebello delle DPi, l’altro campione delle stock, Chase Elliott sulla vettura che ha condotto le prime fasi.

Dpis

Tra le LM P2, è ora il momento di Paul-Loup Chatin sulla #18 del ERA Motorsport sulle altre due Oreca di Ben Keating e Tim Buret. La Dallara Cetilar, ora affidata ad Andrea Belicchi procede in P5 dopo una penalità ai box, mentre la classifica delle LM P3 è invece guidata ora dall’asso della categoria Wayne Boyd con la vettura del Sean Creech Motorsport condivisa, tra gli altri, con il tre volte vincitore assoluto Joao Barbosa.

Davanti ai prototipi entry level ci sono però le GTLM, con le due Corvette davanti alle due BMW, mentre dopo 180’ Kyle Kirkwood prosegue il lavoro dei compagni di squadra in casa Lexus incalzato dalla Aston Martin dello Heart of Racing con il veterano Darren Turner.

Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

Foto: IMSA

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