Road America è stata la sede del consueto punto di metà (avanzata) di stagione del WeatherTech SportsCar Championship, il consueto “State of The Series”, dove sono stati rivelati i piani per il 2022.
Innanzi tutto il calendario, sostanzialmente invariato rispetto a quanto previsto quest’anno, con la reintroduzione del round canadese del CMTP dopo le due cancellazioni consecutive causa COVID, mentre le due gare sulla costa Ovest di Laguna Seca e Long Beach tornano alla collocazione originaria primaverile. Confermata inoltre la qualifying race di 100’ a Daytona a completamento della Roar before the 24.
La notizia più importante peró riguarda la struttura delle classi, con l’introduzione, già preannunciata, delle GTD Pro in luogo delle GTLM. Diversi costruttori sembrano impegnati a presentarsi nella nuova classe top GT, Acura e Lamborghini in primis (anche se il marchio di Sant’Agata pare più impegnato ad ottenere il via libera per le LMDh) e soprattutto Corvette, ultimo bastione di resistenza delle GTE.
Il regolamento sportivo sarà sostanzialmente invariato fra le GTD Pro e le GTD, con un unico BoP ed una qualifica comune. Già giubilato infatti l’esperimento (in effetti un po’ cervellotico) di questa stagione con la doppia qualifica fra Pro e Bronze, rimarrà solo l’obbligo per le GTD di schierare un pilota silver o bronze, mentre entrambe le classi dovranno utilizzare allo start le medesime gomme – identiche tra GTD Pro e GTD – usate in qualifica.
La griglia verrà determinata dai tempi ottenuti, senza distinzioni fra le due categorie, mentre ovviamente i punti saranno divisi. Il Bob Akin Award infine, trofeo destinato al miglior pilota non professionista e che garantisce un invito automatico a Le Mans, sarà attribuito al miglior driver bronze delle GTD.
Una succosa news, non ufficiale, riguarda invece la possibilità di introdurre le nuove LMDh già nel corso della prossima stagione. Al vaglio dell’IMSA, ente organizzatore, la definizione di una gara “di riscaldamento” per i nuovi prototipi di Porsche, BMW, Acura, Audi e Cadillac prima dell’introduzione ufficiale alla Rolex 24 at Daytona del gennaio 2023.
A Daytona infatti le nuove LMDh dovranno confrontarsi con le già rodate Hypercar WEC (la preesistente categoria della serie mondiale può ammettere anche le new entry in qualsiasi momento), ed ai costruttori, che fino a quel momento avrebbero modo di girare solo in forma privata, verrebbe garantita una maggiore preparazione in vista della stagione 2023.
A Road America però si corre anche, e nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta la prima sessione di prove libere. A primeggiare, dopo un lungo ritardo per pioggia e fulmini, è stato Harry Tincknell con la Mazda, autore di 2.09.769 nonostante i 10 kg extra imposti dal BoP, a precedere di 4 decimi il capoclassifica Filipe Albuquerque con l’Acura del WTR.
Migliori prestazioni di categoria per Mikkel Jensen con l’Oreca del PR1 Mathiasen in LM P2, Oliver Askew tra le LM P3 per l’Andretti Autosport, Antonio Garcia con la Corvette in GTLM e Laurens Vanthoor in GTD con la Porsche dello Pfaff Motorsports. La sessione è stata interrotta anticipatamente dopo circa 30’ a causa delle norme di coprifuoco locali.
In giornata la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.55 AM ET e alle 2.50 PM ET. Queste ultime visibili come sempre in streaming gratuito dalle 20.50 italiane su imsa.com.
Piero Lonardo
La schedule IMSA 2022
Foto: IMSA