Le Acura rompono gli indugi e si innalzano al vertice della classifica della 12 Ore di Sebring.
Un primo avvicendamento da parte della #10 del WTR nei confronti delle Cadillac avviene grazie alla serie di Full Course Yellow che ha aperto il secondo terzo di gara, ad iniziare dall’Oreca LM P2 del Tower Motorsports con Rui Pinto de Andrade (uno dei tanti piloti che ha già gareggiato anche ieri nella 1.000 Miglia WEC, fermo all’ultima curva. Per evitarlo, Dennis Andersen e l’altra Oreca dell’High Class Racing centrerà un cartellone che porterà spettacolarmente a spasso fino ai box.
Una nuova neutralizzazione, abbastanza inutile, viene chiamata dalla direzione gara per un lungo da parte di Giorgio Sernagiotto sulle gomme a protezione di curva 1. La Ferrari Cetilar, bersagliata da penalità e contatti, ripartirà senza apparenti danni terminali.
Nel frattempo le strategie mantengono Pipo Derani al comando sull’arrembante Ricky Taylor, che nel successivo restart si fa largo fino alla lunga neutralizzazione #5, causata da detriti in pista e porta Will Stevens, subentrato alla guida dell’ARX-05 nerazzurra, al comando sull’altra Acura del MSR, ora nelle mani di Oliver Jarvis.
La LM P2 sembra avere ritrovato padrone nel PR1 Mathiasen, che ha approfittato dello stint di Frits van Eerd per riprendersi la testa della categoria. La lotta è comunque limitata alle due vetture del team di Bobby Oergel e alla macchina di Era Motorsport, che viaggia nel mezzo, uniche ancora a parità di giri.
Avvicendamenti anche tra le LM P3, con i leader parziali del Performance Tech costretti a riprendersi dopo avere in pista. Anche qui sono solo tre le vetture a giri pieni col Sean Creech Motorsport a riprendersi la testa della categoria con lo specialista Malthe Jakobsen nei confronti del Riley Motorsports e del campioncino della Porsche Cup, Kay van Berlo; poco oltre procede l’altra Ligier del JR III Racing.
Lotta sempre al coltello invece in GTD Pro, dove la Corvette continua a trarre il meglio dall’”aiutino” concesso dall’IMSA a ridosso delle qualifiche di ieri in tema di BoP (circa 20 HP in più). L’unica C8.R iscritta e nel finale dell’ottava ora, dopo l’ennesimo restart per la neutralizzazione #7, causata dalla Ligier LM P3 di Jon Bennet, ferma all’uscita della pitlane, riesce a riprendersi con decisione la leadership sulla Porsche di Matt Campbell, che nel frattempo aveva ereditato la posizione.
La Porsche in tartan verrà poi passata anche dal resto dei major contender, che comprendono la BMW ufficiale superstite, la Lexus #14 e la Lamborghini del TR3 Racing.
Infine la GTD, che vede ora un leader imprevisto nella McLaren di Inception Racing. Trascinata da Jordan Pepper, la 720S GT3 ha preso il comando sulla Mercedes dell’Alegra Motorsports, che ora vede anche il ritorno della Ferrari AF Corse, grazie al sempreverde Toni Vilander.
La situazione attuale è stata propiziata dall’ennesima disavventura della Ferrari Cetilar, questa volta da parte del driver del Cavallino Antonio Fuoco, che butta fuori il leader provvisorio Bill Auberlen e la BMW del Turner Motorsport ma dovrà incorrere nell’ennesimo drive-through (siamo a 13 soste totali contro le 8 standard). La 488 #47 comunque viaggia in P8, sempre nel giro dei leader.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo