Con una mossa a sorpresa, il JDC-Miller Motorsports ha annunciato oggi che Joao Barbosa non è più uno dei suoi piloti.
Il veterano portoghese, anche se i social parlano di divorzio consensuale, forse ha scontato a caro prezzo il finale di gara di Mid-Ohio, dove nello stint finale di sua competenza, dopo che Sebastien Bourdais aveva arpionato l’ennesimo podio dietro le due Acura Penske, è scivolato in sesta posizione, cioè ultimo dei classificati tra le DPi.
Fino alla gara del Midwest, l’equipaggio di punta del team del Minnesota, che schiera anche una seconda DPi V.R, era stabilmente terzo in classifica nel WeatherTech SportsCar Championship, vantando sei arrivi nella top five in altrettante gare. Ora Bourdais, che il prossimo anno abbandonerà il ruolo full-time per concentrarsi nuovamente sull’IndyCar, insegue in quinta posizione a 9 punti dai leader del WTR, Renger van der Zande e Ryan Briscoe
Al posto di Barbosa nelle ultime tre gare stagionali ci sarà Tristan Vautier, già sulla Cadillac #5 nella recente 6 ore di Atlanta, mentre Loic Duval dovrebbe fungere da terzo pilota a Sebring e alla Petit Le Mans.
L’appuntamento con il WeatherTech SportsCar Championship è per il 9 ottobre a Charlotte, dove saranno di scena le sole GT. Il trittico finale della serie 2020 inizierà invece il 17 ottobre con la 23ma edizione della Petit Le Mans, per poi concludersi a Sebring, passando per Laguna Seca.
Quella che coinvolge Barbosa e Vautier non è peraltro l’ultima novità in tema di equipaggi: alla Petit vi sarà il ritorno della Porsche dello Pfaff Motorsports a rinfoltire i ranghi delle GTD con Dennis Olsen, Lars Kern e Zach Robichon. Il team canadese salterà quasi certamente causa quarantena obbligatoria la gara californiana con buone speranze però di ripresentarsi a Sebring. Sempre nella categoria, annunciata la novità Jeff Kingsley al fianco di Paul Holton sulla McLaren del Compass Racing al posto di Corey Fergus, la cui moglie darà presto alla luce il primo figlio.
Anche l’Oreca LM P2 di Starworks dovrebbe essere nuovamente della partita a Road Atlanta dopo un periodo di stop, con la novità Mikkel Jensen, che dovrebbe bissare con Sebring, mentre sempre per la Georgia è stato annunciato il debutto di Inter-Europol per la prima volta con un’Oreca LM P2 affidata al campione in carica delle Prototype Challlenge, Justin McCusker, a Rob Hodes ed al “regular” Kuba Jakub Smiechowski.
Novità in negativo, seppure in chiave 2021 in casa Mazda. Il costruttore nipponico ha infatti annunciato che il programma DPi per il prossimo anno verrà ridotto ad una sola unità Oliver Jarvis ed Harry Tincknell, con Jonathan Bomarito quale terzo pilota per le gare lunghe.
Tristan Nunez, da sempre coinvolto nei programmi Mazda, fungerà da ambasciatore del marchio, che tende un occhio alla nuova piattaforma LMDh, che dovrebbe debuttare nel corso del 2022.
Grande successo sta invece avendo l’ammissione delle LM P3 nel calendario del prossimo anno. L’IMSA ha già reso noto che dovrà operare delle scelte sui team da ammettere in griglia, tra cui non dovrebbe mancare, almeno a Daytona, United Autosports. Il team di Zak Brown e Richard Dean ha già fatto sapere di voler essere al via del season opener con due JS P320, ovviamente previa accettazione dell’iscrizione da parte dell’ente organizzatore.
A sorpresa infine, Max Angelelli si è separato dal vecchio compagno di avventure Wayne Taylor. Il due volte vincitore di Daytona ha ceduto il suo 49% del Wayne Taylor Racing per trascorrere più tempo in Italia con la sua famiglia. Forse determinanti nella decisione, dopo oltre 20 anni di militanza agonistica negli States, i motivi di salute che lo scorso anno hanno tenuto il bolognese lontano dal muretto dei box. Auguriamo ad Angelelli il meglio in questa sua nuova dimensione.
Piero Lonardo
Foto: JDC Motorsports, Piero Lonardo, Wayne Taylor Racing