Partita anche sotto un cielo nuvoloso che contribuisce a raffreddare la temperatura altrimenti cocente la 70ma edizione della 12 Ore di Sebring.
Già nelle prime miglia una serie di problemi hanno penalizzato o addirittura tolto dalla gara una serie di favoriti. Prima fra tutti la Cadillac in pole del Team Ganassi, con Sebastien Bourdais costretto ad entrare immediatamente ai box per un problema al selettore delle marce, che ha comportato in seguito ulteriori soste per sostituire prima il volante e poi l’intero cambio.
Subito ko anche la Ligier LM P3 dell’Andretti Autosport, mentre il leader dalla categoria, Gar Robison, perdeva il comando per un testacoda. Problemi anche per il polesitter delle GTD, Zach Robichon, con problemi al differenziale, cosí come per l’Aston Martin dello Heart of Racing.
Posizioni quindi subito rivoluzionate, con la Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing davanti a tutti con Pipo Derani, mentre i soli Ben Keating e Daniel Serra mantenevano il comando nelle rispettive categorie (LM P2 e GTD Pro) dalla posizione guadagnata ieri in qualifica.
Il primo grosso colpo di scena solo al termine della terza ora di gara, a causa del contatto multiplo dell’Oreca del DragonSpeed, che nel tentativo di evitare la Duqueine del Muehlner Motosports in testacoda in curva 1 veniva centrata dalla BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing. Gara finita anzitempo per la famiglia Montoya e lunga interruzione per permettere rifornimenti in sicurezza come sempre avviene in questi casi.
La seconda interruzione al termine del primo terzo di gara, a causa della Acura di Kyffin Simpson, e nuova riaggregazione del lotto dei concorrenti.
Dopo quattro ore è sempre al comando la Cadillac #31, che oggi presenta una dedica particolare per ricordare il padre di Mike Conway, scomparso nel weekend, sull’altra DPi V.R del team, sponsorizzata da Ally. Le sei Dpi sono comunque tutte a contatto.
Tra le LM P2 onori parziali per l’Oreca del Racing Team Nederland, che ha approfittato delle penalità inflitte al PR1 Mathiasen, mentre il JRIII Motorsports ha ereditato il comando delle LM P3 dal Sean Creech Motorsports.
E’ la Corvette ora a condurre tra le GTD Pro a seguito dei problemi al servosterzo della Ferrari del Risi Competizione, che ora chiude la classifica di categoria a 8 giri, e le penalità inflitta alla Lamborghini del TR3 Racing, che ora insegue in terza posizione dietro anche alla BMW #24. L’altra M4 GT3 ufficiale fa parte invece delle vetture attardate da noie tecniche.
Nelle GTD infine, è lotta serrata tra le Mercedes di Alegra Motorsport, Winward Racing e Gilbert Korthoff Motorsports. Tra le AMG GT3, che sembrano come a Daytona le favorite per la vittoria finale, si è infilata però la Ferrari di AF Corse, che ora occupa la seconda piazza con Luis Perez Companc. L’altra 488 GT3 del Cetilar Racing insegue in P6 dopo aver subito un paio di contatti.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo