Porsche7

IMSA – Tandy approfitta degli errori altrui e passa al comando a Daytona. Ford, uno-due in GTD Pro

Porsche rompe gli indugi e dopo tre ore di gara va al comando della 63ma Rolex 24 at Daytona con Nick Tandy e la 963 #7. A favorire il cambio della guardia un errore al secondo pit da parte di Dries Vanthoor, che arrivava al proprio box con un angolo improbabile, toccando anche il muretto, rendendo difficoltose le operazioni.

In seguito, la BMW #24 sarà anche penalizzata con un drive-through per aver rifornito ancora sui cavalletti. La leadership passava all’Acura #93 di Kaku Ohta fino alla prima Full Course Yellow della giornata, propiziata da HunterMcElrea, nelle gomme in curva 5 con l’Oreca LM P2 del TDS Racing.

Al restart, Tandy aveva la meglio sul protegè Honda, imitato anche dalle BMW di Renè Rast e Philipp Eng, quest’ultimo tornato presto nelle posizioni che contano. Nel frattempo, ritirata ufficialmente la Lamborghini SC63 per problemi di surriscaldamento.

La neutralizzazione vanificava anche l’incredibile stint di PJ Hyett su “Spike” di AO Racing. Rasmus Lindh ereditava la leadership per perderla poco dopo a favore di Garnet Patterson e la #2 di United Autosports, rinvenuta dopo un lungo nelle prime fasi di gara da parte del campione in carica della categoria, Nick Boulle.

Doppia disgrazia per AO Racing, che è costretta ad un emergency service con la sua Porsche #77 “Rexy” e subisce anche una penalità aggiuntiva per averlo eseguito in modo non corretto.

Davanti a tutti ci sono di nuovo le due Ford in parata con Dennis Olsen e Seb Priaulx, i quali iniziando a subire il ritorno della BMW #48, nonostante una penalità scontata da Augusto Farfus. Lontana, in P8, la Ferrari di DragonSpeed.

Infine in GTD i problemi alle due Mercedes di 75 Racing e soprattutto Winward Racing, quest’ultima all’acceleratore, lasciano al comando la Lamborghini del Forte Racing.

daytona 24h rv 2025 3178

Le penalità per la Ferrari #21 di AF Corse, momentaneamente seconda, e per l’Aston Martin del Magnus Racing per errori commessi in pitlane lasciano ad inseguire Manny Franco con l’altra 296 GT3 di Conquest Racing davanti all’Aston Martin di Van der Steur Racing e alla Ferrari Cetilar con il giovanissimo Nicola Lacorte, mentre il sole comincia velocemente a calare sullo speedway.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Roberto Viva

La classifica dopo la terza ora di gara

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