Crash

IMSA – Caos a Daytona dopo 8 ore di gara e Cadillac davanti

A Daytona il giorno ha lasciato spazio alle luci artificiali ed è Jack Aitken con la Cadillac del Whelen Racing a condurre ad un terzo della percorrenza dopo un violento contatto che ha coinvolto sei vetture, togliendo dalla gara la Cadillac #40 del WTR e le Oreca LM P2 di Pratt Miller e United Autosports #2.

Eravamo rimasti con la Porsche #7 davanti. La leadership di Laurens Vanthoor è durata solo sino al termine della quarta ora, complice l’Acura di Alex Palou ferma con la sospensione posteriore ko. Al restart è Felipe Drugovich a trovarsi in testa con la Cadillac #31 ma presto è la Porsche #6 ad ereditare la posizione con Kevin Estre, ma alle spalle del campione del mondo WEC spinge forte Kamui Kobayashi, che si installa al comando.

Il Team Principal Toyota riprende il discorso anche dopo la terza neutralizzazione, che conclude nel modo peggiore l’addio alle corse di Andy Lally con l’Aston Martin del Magnus Racing. Il testimone viene raccolto da Louis Deletraz, che però nulla può contro un Raffaele Marciello scatenato, il quale però approfitta della neutralizzazione numero 4, generata all’inizio dell’ottava ora dall’Aston Martin di Roman De Angelis, che perde la ruota posteriore sinistra, per effettuare la manutenzione ai freni.

Davanti si ritrova quindi Jack Aitken, subentrato nell’abitacolo della Cadillac #31, ma al restart Deletraz, precipitato in P6 si gira, probabilmente da solo, in curva 2. Dietro Chris Cumming non riesce ad evitarlo, cosí come Nick Boulle, mentre Sebastien Bourdais, appena entrato in scena per Tower Motorsports, ne esce quasi indenne. Coinvolte anche la BMW #48 di Max Hesse, a lungo capolista in GTD Pro, e la Lamborghini Pfaff con Jordan Pepper, in rimonta dopo le sfortune iniziali.

Al successivo restart, ad appena 6’ prima dello scadere del terzo di gara, Aitken mantiene la testa della gara su Nick Tandy, Tom Blomqvist e Gianmaria Bruni con la Porsche del JDC-Miller, ottimo quarto complice anche un lungo da parte di Brendon Hartley con la Cadillac residua del WTR, mentre più dietro si segnala il testacoda della BMW di Sheldon van Der Linde, toccato dalla Porsche Proton di Neel Jani.

Nelle altre categorie, Paul di Resta, sull’unica vettura rimasta ad United Autosports, deve resistere all’assalto di Paul-Loup Chatin  ed i vincitori 2024 di ERA Motorsport. In GTD Pro, tra le due Ford Mustang di Frederic Vervisch e Mike Rockenfeller c’è ora la Mercedes GetSpeed di Fabien Schiller, mentre infine in GTD Franck Perera con la Lamborghini del Forte Racing precede l’Aston Martin di Mattia Drudi, con la Mercedes di Daniel Morad per Korthoff Competition che ringrazia la foratura della Porsche delle Iron Dames per il gradino basso del podio. Ancora a seguire la migliore delle Ferrari, quella di Inception Racing, ora con Ollie Millroy.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

La classifica dopo l’ottava ora di gara

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