E’ partita la 62ma Rolex24 at Daytona e già le prime fasi sono state dense di avvenimenti. Allo start, Felipe Nasr con la Porsche #7 scatta bene dalla seconda fila e si accoda al polesitter Pipo Derani, ma Sebastien Bourdais presto riprende il proprio posto dietro Derani per l’uno-due Cadillac.
Nelle altre classi, Nick Boulle scavalca il polesitter Ben Keating in LM P2; sull’Oreca iscritta da Inter-Europol e PR1 Mathiasen, Pietro Fittipaldi ha preso il posto di Clement Novalak, infortunatosi ieri in pitlane, mentre Orey Fidani fatica a far partire la sua Corvette GT3 di AWA Racing. Nelle due classi GT sono Ben Barnicoat ed Aaron Telitz i leader iniziali sulle Lexus del Vasser Sullivan.
Il crash della Lamborghini del Forte Racing di Misha Goikhberg innesca la prima Full Course Yellow. Dai box emerge l’Acura di Ricky Taylor, ed una seconda neutralizzazione, causata dal contatto tra la Lexus leader in GTD Pro di Mike Conway, subentrato a Barnicoat, e l’Oreca di Dennis Andersen, sfiorato quanto basta dalla Ligier del Sean Creech Motorsports, regolarmente fra i 59 in pista dopo il crash di ieri, finisce per mandare fuori traiettoria la vettura dell’MDK by High Class Racing e causare il contatto che elimina la RC F GT3 #14.
Poco prima, al restart, un secondo contatto alla chicane tra le altre LM P2 di AO Racing e TDS, con l’entry di ERA Motorsport quale terza invitata, fortunatamente non generava ulteriori ritiri.
La leadership assoluta dell’Acura #10 durava fino al successivo restart. Bourdais infatti suonava la carica e si installava in P1 davanti a Derani, lasciandosi dietro Nasr e Ricky Taylor. Nico Pino, subentrato a Keating, si installava invece al top delle LM P2 con la vettura #2 di United Autosports.
Mentre Telitz manteneva il comando delle GTD, era Andrea Caldarelli con la Lamborghini di Iron Lynx a prendere la testa delle Pro davanti alla McLaren di Oliver Jarvis e alla Corvette di Antonio Garcia. Bene le Ferrari, nelle posizioni di testa con Conquest Racing e Cetilar Racing, mentre l’esemplare Pro di Risi Competizione, dopo un buon inizio che l’ha vista alle spalle del leader, ha perso terreno dopo la prima sosta.
Piero Lonardo
Foto: IMSA TV