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IMSA – Alla fine a Road America è doppietta Porsche. Ferrari si impone in GTD Pro con Conquest

Doveva essere la gara della riscossa delle avversarie delle Porsche Penske, Acura in testa, invece a Road America è finita con una doppietta delle due 963 del Captain, con Mathieu Jaminet e Nick Tandy davanti a Felipe Nasr e Dane Cameron.

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A dire il vero che il passo gara delle GTP di Stoccarda potesse essere migliore di quanto visto in libere e qualifiche si era intravisto già nelle prime fasi di gara, con Gianmaria Bruni in evidenza dopo una prima fase di gara estremamente frammentata a causa di un paio di Full Course Yellow, la prima propiziata proprio dalla Porsche #6, che faceva girare Pipo Derani in curva 6, mentre l’ex Mike Rockenfeller spingeva Alexander Sims e la sua Corvette nella ghiaia di curva 5.

Poco dopo era Danny Formal a fornire la seconda neutralizzazione della gara, col fumo ad emergere dall’abitacolo della sua Huracàn ferma all’uscita del Carousel.

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Si ripartiva dopo 40’ di gara, e quasi tutte le vetture avevano già approfittato di una sosta, anche solo per uno splash. Unici a resistere davanti Filipe Albuquerque e Philipp Eng nella classe regina, imitati dalla Ferrari di Giacomo Altoè e dalla Porsche di Julien Andlauer in GTD Pro e da un manipolo di auto in GTD capeggiate dall’altra 296 GT3 di Onofrio Triarsi.

Al pit del leader, dopo oltre 67’ di gara, Bruni si installa in testa per un paio di giri fino al cambio pilota, ma alla tornata successiva Nick Yelloly a gomme fredde esce malissimo dal Carousel e va a sbattere rovinosamente a muro. Sebastien Bourdais, che lo seguiva da presso, finisce pure a muro dall’altro lato della pista per evitarlo, proprio mentre Ricky Taylor, subentrato sull’Acura #10 si stava per ricongiungere al compagno di squadra Louis Deletraz, passato al comando.

Si dovrà attendere quasi mezz’ora per riavere corsa libera, e Ricky Taylor potere finalmente reimpossessarsi della leadership, inseguito, toh, dalla Porsche #6 e dalla Cadillac #31, anche se la gara faticava a ripartire grazie all’ennesimo cofano posteriore Ford seminato questa volta dalla Mustang #64 dopo un contatto.

Frattanto entrava nel vivo anche la lotta in LM P2, con Ben Hanley a macinare posizioni dopo un bell’avvio da parte di Ben Keating, mentre Felipe Fraga, con l’Oreca Riley capoclassifica esagerava nella rimonta volando in modo spettacolare al Carousel senza però subire danni permanenti. Le due Ferrari, ora con Daniel Serra ed Alessio Rovera, continuavano ad imporsi nelle due categorie GT, con una sola sosta all’attivo, come anche la Lexus #12.

Una nuova Full Course Yellow, la quinta della giornata, generata da una melèe a centro gruppo delle GT, vittima ancora una volta una Lamborghini, quella di Loris Spinelli, dava speranza a queste vetture, che ormai scontavano oltre un’ora dall’ultimo pit; nel frattempo alcune LM P2, compresa la #2 di Ben Hanley e la #79, la one-off del JDC-Miller di Scott Andrews, ne approfittavano per eseguire l’ultimo splash.

La Porsche di Jaminet si ritrova davanti a tutti con oltre 1h15 sul groppone a 16’ dalla bandiera a scacchi, ed incredibilmente riuscirà a portare a termine l’impresa sulla gemella di Nasr, per un totale di 1h31 di autonomia. Vani gli attacchi di Ricky Taylor, il quale riesce solamente ad appropriarsi del gradino basso del podio sulla Cadillac dell’Action Express.

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I due Ben, Hanley e Keating, possono festeggiare il primo successo dell’anno per United Autosports tra le LM P2, e Daniel Serra riuscirà a portare al successo la Ferrari Conquest – ricordiamo che si tratta di un’uscita una tantum – in GTD Pro grazie a ben 1h30 di autonomia davanti alla BMW del Paul Miller Racing e all’Aston Martin di Alex Riberas e Ross Gunn. Quest’ultimo si avvicina in classifica al leader Laurin Henirich, oggi quarto davanti alle Corvette, partite con ben altre speranze, come anche la Lexus #14, martoriata dalle penalità.

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Al contrario, sia Rovera che Thompson saranno costretti a rifornire, lasciando la vittoria delle GTD nelle mani di Robbie Foley e della BMW del Turner Motorsports, al primo successo dell’anno, davanti alla McLaren di Inception Racing. L’Acura del Gradient Racing eredita il gradino basso del podio, complice un contatto fra le due Mercedes del Korthoff/Preston e di Winward Racing.

Turner

In classifica generale, grazie al successo odierno, Jaminet e Tandy passano in seconda posizione dietro ai compagni di squadra Nasr e Cameron, scavalcando Bourdais e Van der Zande, oggi laconicamente ultimi dopo sei soste, un muso cambiato ed un ultimo testacoda nel finale.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà fra tre settimane per l’evento riservato alle GT presso il VIRginia International Raceway. Per rivedere tutte le categorie in azione bisognerà invece attendere il 22 settembre con la 6 ore, la Battle on the Bricks, ad Indianapolis.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, United Autosports, Conquest Racing, BMW M Motorsport

L’ordine di arrivo

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IMSA – Front row sweep Acura e Corvette a Road America

Acura in gran spolvero nelle qualifiche di Road America, con Filipe Albuquerque in pole position col tempo di 1.48.601 e Jordan Taylor a seguire, ad oltre 2 decimi. Dietro le due ARX-06 del WTR w/Andretti, l’unico altro pilota a scendere sotto l’1’49” è stato Renger van der Zande, che domani verrà affiancato in seconda fila da  Gianmaria Bruni a guidare il pacchetto delle Porsche, apparse in difficoltà sulla pista del Wisconsin.

Il co-leader in classifica, Dane Cameron, ha infatti chiuso solo in P9, a oltre 1” dalla vetta, dopo essere stato protagonista di un lungo al Carousel. Alla sessione non ha partecipato la BMW #24, vittima di un’uscita di pista al celebre Kink nel corso della seconda sessione di libere, in cui l’altra M Hybrid V8 ha ottenuto la migliore prestazione con Connor de Philippi.

Spike

Nuova pole, la quinta consecutiva, per PJ Hyett e “Spike” l’Oreca LM P2 di AO Racing, col tempo di 1.53.738; al suo fianco partirà Ben Keating, la cui vetture è stata completamente ricostruita dopo un violento crash in mattinata.

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Nuovo sweep per le due Corvette in GTD Pro, con Nicky Catsburg col tempo di 2.02.198 davanti ad Alexander Sims. A seguire la Ferrari #35 schierata una tantum da Conquest Racing di Giacomo Altoe, mentre il neoacquisto dei leader di AO Racing, Julien Andlauer, ha confermato le difficoltà del marchio di Stoccarda anche fra le GT, chiudendo in fondo al gruppo ad 1”4 dal vertice.

Buona prestazione anche da parte di un’altra Ferrari, quella di Triarsi Competizione, che conquista la terza piazzola in GTD. La prima fila sarà occupata da Mikael Grenier con la Mercedes del  Korthoff / Preston Motorsports e dall’Aston Martin del rientrante Zach Robichon.

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Domani la gara, della durata standard di 2h40, partirà alle 3.10 PM ET, pari alle 21.10 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA e sui relativi canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, IMSA

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Albuquerque al comando nelle prime libere di Road America

Filipe Albuquerque guida la riscossa delle Acura nelle prime libere di Road America. Il pilota portoghese del WTR w/Andretti nel finale dei 90’ a disposizione ha battuto col tempo di 1.51.089 di 4 decimi Connor de Philippi e la BMW #25. A seguire la Cadillac del Team Ganassi, sempre in corsa per il titolo con Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, secondi in classifica generale alle spalle di Felipe Nasr e Dane Cameron, che li seguono nella graduatoria odierna con la Porsche #7.

Tra le LM P2, al top c’è il rientrante Paul di Resta con l’Oreca #22 di United Autosports e 1.53.486 a precedere Tom Dillmann e la vettura di Inter-Europol. Propiziata dal teammate dell’ex-Vanwall, Nick Boulle, la prima delle due red flag della sessione, nelle gomme a protezione di curva 14.

La seconda interruzione a causa dell’uscita in ghiaia nella medesima curva di Danny Formal con la Lamborghini del WTR, che ha chiuso con un paio di minuti di anticipo il turno.

Antonio Garcia ha preceduto tutti in GTD Pro con la Corvette #3 ed il tempo di 2.05.369. Tra le due Z06 GT3.R si infila l’ex Mike Rockenfeller con la migliore delle Ford Mustang. Ma la migliore prestazione fra le GT3 va a Frederik Schandorff con la McLaren di Inception Racing, autore di 2.05.242; secondo tra le GTD Loris Spinelli con la Lamborghini del Forte Racing.

Sabato si prosegue con la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.55 AM ET e alle 5.20 PM ET. Queste ultime saranno visibili sul sito IMSA e sui relativi canali social dalle 23.20. nostrane.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

I risultati delle Libere 1

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GTWC Europe – Il 2025 si chiuderà a Barcelona. Rientra Magny-Cours

Nel weekend del Nürburgring SRO ha confermato il calendario definitivo 2025 del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Rispetto a quanto annunciato a Spa, il decimo appuntamento, all’epoca TBC, non si terrà a fine ottobre o a metà novembre, bensí la serie si chiuderà a Barcelona, come nel 2023, dal 10 al 12 ottobre e tornerà ad essere una gara Endurance.

Niente Jeddah quindi la prossima stagione, anche se l’appuntamento arabo è stato confermato quale season finale dell’attuale serie endurance.

A completare la schedule del prossimo anno tornerà Magny-Cours, circuito già presente nel calendario in corso, con un appuntamento valido per la Sprint Cup in programma dal 1° al 3 agosto 2025, date in concomitanza con il round IMSA di Road America.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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Vettes

IMSA – GTP appesantite a Road America. Corvette a quota 300. Andlauer per AO Racing. Chastain debutta nella Pilot Challenge

Nel weekend come anticipato su queste pagine torna il WeatherTech SportsCar Championship a Road America. Il Balance of Performance emesso per l’occasione vede tutte le GTP appesantite rispetto al Glen salvo le BMW.

Ben 13 i kg extra assegnati alle Cadillac, contro i 10 delle Porsche e i 5 delle Acura, in contrasto con potenze massime pressochè inalterate, mentre è stata ritoccata l’energia massima per stint. In questo parametro sempre al top le Acura con 917 MJ (-1 MJ), contro i 910 delle Porsche (+4 MJ), i 908 delle Cadillac (+5 MJ) ed i 900 delle BMW (+1 MJ). Modificati proporzionalmente anche i valori di rifornimento al secondo.

Pochi ma sostanziali aggiustamenti tra le GT, con Corvette, Lexus e Porsche, vale a dire le tre vetture al top in GTD Pro, appesantite di ben 20, 15 e 10 kg rispettivamente. Inalterate le equivalenze degli altri marchi, valide come sempre per entrambe le classi, che peraltro ricordiamo risalgono al Glen. Per Corvette Racing si tratta di un traguardo importante, la 300ma gara disputata a partire dalla Rolex 24 del 1999.

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Risolto infine il dubbio che gravava sull’equipaggio leader in GTD Pro, AO Racing, che sull’iconica pista del Wisconsin schiererà Julien Andlauer al posto del partente Seb Priaulx su “Roxy”, la Porsche rosa che riprenderà temporaneamente il posto della verde “Rexy”, al fianco di Laurin Heinrich. Per il “prezzemolino” francese della casa di Stoccarda quest’anno si tratta della terza apparizione nella serie americana per altrettante squadre, dopo la Rolex 24 col Kellymoss w/Riley e la 12 Ore di Sebring con la 963 LMDh di Proton.

Chastain

L’appuntamento con il WeatherTech SCC è per venerdí 2 agosto alle 2.55 PM ET, le 20.55 nostrane, con le prime libere. Da segnalare la presenza dell’asso della NASCAR Ross Chastain nelle fila dello Skip Barber Racing nella serie di contorno, l’IMSA Michelin Pilot Challenge, sull’Aston Martin Vantage GT4 che condividerà con Ken Fukuda.

Piero Lonardo

Foto: Corvette Racing, AO Racing, Skip Barber Racing

ARRIVO

GTWC Europe – Nürburgring: GRT – Grasser Racing Team ritrova il successo con Lamborghini

Vittoria per il GRT – Grasser Racing Team alla 3h del Nürburgring.  L’equipaggio della Lamborghini #163 composto da Franck Perera, Marco Mapelli e Jordan Pepper festeggia il successo davanti alla Porsche #22 del Schumacher CLRT di Ayhancan Güven, Dorian Boccolacci e Laurin Heinrich e alla Mercedes dell’AMG Team MANN-Filter #48 di Maro Engel, Lucas Auer e Daniel Morad.

Il recap della gara

Start

La partenza è stata più che mai concitata e ha visto l’assalto da parte di David Vidales (AF Corse – Francorchamps Motors Ferrari #71) che, quinto al via, si è portato al comando superando i rivali e colpendo la Porsche Rutronik in pole di Patric Niederhauser, costringendola al ritiro.

L’attenzione si è però subito spostata poco dietro, per un contatto tra Luca Stolz  (Mercedes AMG Team GetSpeed #2) e Augusto Farfus (ROWE Racing BMW #998) e soprattutto per un incidente multiplo in curva 1 propiziato da un errore di Valentino Rossi.

Crash

La BMW M4 GT3 #46 Team WRT ha infatti spinto in testacoda la McLaren #188 Garage 59 che a sua volta ha portato in testacoda anche la Porsche #911 di Pure Rxcing. Coinvolte anche la Ferrari AF Corse #52 e l’Audi #66 di Tresor Attempto Racing.

Vidales, successivamente penalizzato per quanto avvenuto in partenza, è stato poi scavalcato da Jordan Pepper (GRT Grasser Racing Team Lamborghini #163) e Lucas Auer (Mercedes AMG Team MANN-Filter #48).

Le prime due in classifica, sulla falsariga di quanto accaduto alla 24h di Spa, hanno provato a fare selezione davanti alla Porsche #22 di Schumacher CLRT. Spettacolare primo stint anche da parte di Alessio Rovera con l’altra Ferrari 296 GT3 ufficiale: il varesino è stato in grado di entrare in Top10 dalla 24ma fila dopo un clamoroso contatto in qualifica in pit lane con la BMW #46 Team WRT.

La prima sosta ai box non ha cambiato le carte in tavola, con la Lamborghini #163, ora con Marco Mapelli al volante, a tenere testa alla Mercedes #48 di Maro Engel e alla Porsche #22 con Dorian Boccolacci.

Le posizioni di testa sono rimaste invariate anche durante tutto il secondo stint, lasciando l’onere della rimonta a Daniel Morad contro Franck Perera, il quale, dopo un tentativo fallito di overcut da parte della Mercedes gestita da Winward Racing, riportava al successo al termine delle tre ore il team austriaco, assente dal gradino altro del podio della serie dal lontano 2017.

Champagne

Laurin Heinrich dal canto suo ha invece avuto la meglio nei minuti finali su Morad, conquistando il secondo posto ai danni del canadese sulla Porsche #22 dello Schumacher CLRT.

Completano la top five l’Audi #99 di Tresor Attempto Racing e la BMW #98 di ROWE Racing, che scavalca grazie ad una penalità inflitta nel finale per un’infrazione ai box l’Aston Martin vittoriosa a Spa del ComToYou Racing.

Solo P8 per la migliore delle Ferrari, la #51 partita dal fondo, dopo una clamorosa rimonta operata da Alessandro Pier Guidi, Alessio Rovera e Davide Rigon, davanti alla gemella #71.

Gold Cup

Gold_winner

Paul Evrard/Gilles Magnus/Jim Pla (Sainteloc Racing Audi #25) dominano e vincono la Gold Cup. La squadra francese trionfa battendo con un discreto margine Jusuf Owega/Arjun Maini/Michele Beretta (Haupt Racing Team Mercedes #77) e Al Faisal Al Zubair/ Dominik Baumann/Mikaël Grenier  (AlManar Racing by GetSpeed Mercedes #777).

Silver Cup

Silver_winner

Rivincita in Silver Cup dopo la beffa di Spa per Aurélien Panis/Cesar Gazeau/Roee Meyuhas (Boutsen VDS Mercedes #10). Daan Arrow/Colin Caresani/Tanart Sathienthirakul  (Winward Racing Mercedes #57), scattati dal fondo del gruppo dopo un problema in qualifica, hanno concluso in seconda piazza davanti a Jop Rappange/Guilherme Moura de Olivera/ Théo Nouet (Dinamic GT Mercedes #55).

Bronze Cup

Podio_Bronze

Dal testacoda nei primi giri della 24h di Spa alla vittoria in casa per Rutronik Racing Porsche #97 in Bronze Cup. Dustin Blattner/Loek Hartog/Dennis Marschall svettano dalla pole precedendo Patrick Kolb/Bastian Buus/Michael Verhagen   (Lionspeed GP Porsche #80 ) e Till Bechtolsheimer/Antoine Doquin/Sandy Mitchell. Podio per la Lamborghini #78 del Barwell Motorsport grazie ad una penalità per un’infrazione ai box per Darren Leung/ Pedro Ebrahim/Toby Sowery  (Century Motorsport BMW #991).

Prossima tappa del GTWC Europe a Magny-Cours con la quarta tappa della Sprint Cup il 23-25 agosto, mentre l’Endurance Cup tornerà protagonista dal 20 al 22 settembre a Monza.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

Pole

GTWC Europe – Al Nürburgring, prima pole per Rutronik Racing

Prima fila tutta Porsche nella 3h del Nürburgring con Julien Andlauer, Sven Müller e Patric Niederhauser che partiranno in pole position con la #96 di Rutronik Racing a fianco dell’altra 911 #22 del Schumacher CLRT di Ayhancan Güven, Dorian Boccolacci e Laurin Heinrich.

Q1

Julien Andlauer ha fatto la differenza nella prima fase della sessione col tempo di 1.54.634, meno di 2 decimi meglio dell’Audi #99 Tresor Attempto Racing di Christopher Haase. L’esperto tedesco ha preceduto a sua volta l’altra Porsche del Schumacher CLRT #22 di Ayhancan Güven e la  Lamborghini #163 del GRT di Franck Perera.

Ferrari si è difesa con il quinto crono di Alessio Rovera con la 296 GT3 #51, mentre al contrario è da rimarcare la prestazione non positiva della BMW M4 GT3 #46 del Team WRT, con Raffaele Marciello solamente in 22ma piazza.

Q2

Nel secondo stint è stato Mattia Drudi (Comtoyou Aston Martin #7) a registrare il giro veloce con 1.53.360. Il vincitore dell’ultima 24h di Spa si è portato a soli 43 millesimi dalla leadership assoluta della classifica combinata, sempre nelle mani della Porsche #96 di Rutronik Racing, precedendo la Ferrari #71 di Vincent Abril e la Porsche #22 Schumacher CLRT di Laurin Heinrich. Quest’ultimo è stato in grado di agguantare il terzo posto provvisorio overall a soli 54 millesimi di scarto dalla vetta,

La sessione è stata sospesa a pochi secondi dalla fine in seguito ad un incidente alla Michael Schumacher S da parte dell’Aston Martin #35 del  Walkenhorst Motorsport di Locan Hanafin.

Q3

La Q3 è stata caratterizzata da un contatto in pit lane che ha escluso la Ferrari #51. I vincitori morali di Spa non ha potuto effettuare un giro cronometrato per l’intera sessione e dovranno pertanto scattare dal fondo dello schieramento.

A Maro Engel il giro veloce con 1.53.121 che permette alla Mercedes AMG Team MANN-Filter #48 di inserirsi al quarto posto overall, dietro alle Porsche di Rutronik Racing e Schumacher CLRT e alla Lamborghini del GRT Grasser.

P5 finale per la Ferrari #71 dietro alla Mercedes #2 del GetSpeed, e davanti a Marco Sørensen, che ha chiuso i lavori per l’Aston Martin di Comtoyou.

Dustin Blattner/Loek Hartog/Dennis Marschall (Rutronik Racing Porsche #97) si distinguono in Bronze Cup, mentre Aurélien Panis/Cesar Gazeau/Roee Meyuhas (Boutsen VDS Mercedes #10) primeggiano in Silver Cup. Menzione anche per Paul Evrard/Gilles Magnus/Jim Pla  (Sainteloc Racing Audi #25), al top in Gold Cup.

L’appuntamento è alle 15.00 per la terza prova della GTWC Europe Endurance Cup 2024.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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GTWC Europe – Sowery ancora al top nelle Pre-Qualifying

Toby Sowery al top al Nürburgring anche durante le Pre-Qualifying del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Il pilota di Century Motorsport, dopo aver primeggiato ieri nel Bronze Test, ha dettato il passo sotto la pioggia battente col tempo di 2.09.613, precedendo di pochi millesimi la McLaren #188 schierata da Garage 59 di Adam Smalley.

Dietro le due auto iscritte in Bronze Cup la Mercedes AMG GT3 GetSpeed, leader in Silver Cup, di Yannick Mettler, mentre Franck Perera con la Lamborghini #163 del GRT Grasser Racing Team primeggia fra i Pro col quarto tempo.

La pioggia ha caratterizzato l’intera sessione non lasciando tregua ai protagonisti. Le condizioni atmosferiche dovrebbe sensibilmente migliorare nella giornata di domani per una regolare disputa delle qualifiche e soprattutto della gara.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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GTWC Europe – Pioggia e nebbia tengono banco nelle libere del Nürburgring

Primi riscontri da un Nürburgring tra pioggia e nebbia per la terza tappa dell’Endurance Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Rutronik Racing Porsche davanti nel venerdì

Venerdí si sono tenute due sessioni di test in vista delle libere odierne. Jules Gounon (Mercedes-AMG Team GetSpeed  #2) ha fatto la differenza nel pomeriggio, turno più indicativo date le intense precipitazioni che hanno caratterizzato la mattinata.

L’ex campione della serie ha fermato il cronometro sull’ 1.55.549 precedendo Dorian Boccolacci (Schumacher CLRT Porsche #22) e la Porsche #96 Rutronik Racing di Sven Müller.

Sowery il più veloce nel Bronze Test

Toby Sowery, reduce dal recente debutto in IndyCar, ha invece primeggiato nel Bronze test con la BMW #991 di Century Motorsport ed il tempo di 1.55.767 davanti alla Ferrari #93 di Sky Tempesta Racing di Jonathan Hui e alla Porsche #91 di Herberth Motorsport di  Ralf Bohn.

Sowery, pilota silver ranked, ha messo a profitto la dispensa riservata ai rookie del circuito tedesco.

Audi e la nebbia protagoniste nelle Libere

Stamane ancora maltempo sul circuito con pioggia e nebbia. Alla fine è stata l’Audi #25 di Sainteloc Racing (nelle foto) a segnare la migliore prestazione nelle prime libere con Gilles Magnus, al top anche in Gold Cup con 1.56.043, a beffare nel finale Marco Mapelli con la Lamborghini #163 del GRT Grasser Racing. Team.

A seguire completano la top five la Mercedes AMG Team MANN-Filter #48 di Lucas Auer, l’altra Audi #26 di Sainteloc Racing con Ugo de Wilde – auto iscritta in Bronze Cup per Michael Blanchemain ed  Alban Varrutti – e Tom Gamble con la McLaren #159 di Garage 59.

Alcune variazioni nell’entry list

L’attuale leader dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship tra le GTD Phillip Ellis sarà della partita a bordo della Mercedes #9 Boutsen VDS in classe PRO insieme a Thomas Drouet e Maxi Goetz.

Debutto nel GTWC Europe invece per Tom Kalender, regolare presenza dell’ADAC GT Masters, il quale militerà con Madpanda Motorsport Mercedes #90 insieme a Patrick Assenheimer ed Ezequiel Perez Companc.

Nel pomeriggio, a partire dalle 13.15, le Pre-Qualifying, turno potenzialmente caratterizzato ancora dal maltempo. La situazione meteo dovrebbe migliorare per le qualifiche e la gara in programma domani.

 Luca Pellegrini

Foto: GTWC

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WEC – Editoriale – L’evoluzione del confronto: esiste un BoP dei media?

Nel corso delle ultime due stagioni del WEC, che hanno visto l’esplosione del fenomeno Hypercar, abbiamo visto anche crescere esponenzialmente le opportunità di confronto con i costruttori. Non che prima non ce ne fossero; anzi, nel periodo di maggior fulgore delle LM P1, con il “trialismo” Audi-Porsche-Toyota, ai media accreditati generalmente era permesso l’accesso alle hospitality, dove tra un caffè ed una brioche avevi sempre la possibilità di incontrare il pilota o il manager con cui scambiare quattro parole informali.

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Questo aldilà delle conference o dei meet the team pre-programmati. Ciò valeva anche per le GTE, con Ferrari sempre in prima fila insieme a Porsche e, quando presente, Corvette.

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Ora, con il diretto coinvolgimento dei tanti costruttori che hanno aderito alla piattaforma LMH/LMDh (oltre ai team impegnati tra le LM GT3), le opportunità di confronto sono aumentate esponenzialmente, però, curiosamente, sono pressochè sparite le possibilità di colloquio estemporaneo. Salvo qualche gradita eccezione, le hospitality sono diventate off limits e siamo tornati perlopiù ai soli appuntamenti programmati. Anche qui, c’è chi eccelle nell’organizzazione e nella disponibilità, e chi meno.

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Sicuramente l’attuale caratura della serie mondiale ha portato ad un maggiore controllo delle informazioni, anche se una volta a tu per tu col pilota, il manager o l’ingegnere, il tono della conversazione risulta quasi sempre gradevole e mai del tutto scontata, anche se vi sono limiti invalicabili che, chi come il sottoscritto mastica questo paddock da anni, conosce e rispetta.

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A scanso di equivoci, ognuno di noi ha le cosiddette “gole profonde”, ma non sempre possiamo raccontarvi tutto ciò che sappiamo, in quanto vi sono in ballo rapporti personali con persone che stimiamo.

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Inoltre, come raccontavo qualche giorno fa in questo articolo, personalmente trovo inutile fare le stesse domande, in pubblico, per ricevere risposte scontate, no? Cosí come può diventare dannoso per l’interlocutore di turno – nonchè per la propria reputazione – diffondere informazioni palesemente in contrasto con le direttive imposte dal campionato.

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Ultimamente stiamo però assistendo sempre più spesso a eventi di comunicazione dove vengono invitati i cosiddetti “SELECTED MEDIA”, a volte anche in presenza. Eventi che, beninteso, potrebbero essere tranquillamente sostituiti dal classico comunicato verso TUTTI i media, ma che invece vengono veicolati sotto questa forma.

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Ora, non è che siamo qui a fare “gne-gne” perchè non ci hanno invitato a questo o quell’evento, però questo modus operandi ovviamente avvantaggia alcune testate a favore di altre. E’ chiaro che tutti vorremmo essere sempre i primi a dare una notizia; però leggere su altri media, nazionali e non, di non essere stati scientemente resi partecipi di una notizia o di un evento al di fuori del weekend di gara, beh, non può certo farci piacere.

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Italian-endurance.com è piccolina, lo sappiamo, ma crediamo di fare un buon lavoro di informazione con i mezzi a nostra disposizione, e siamo e saremo sempre sinceramente grati di tutte le opportunità che ci verranno concesse.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro