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USCC – Bourdais-show ed è uno-due Ganassi a Long Beach. Successi Aston Martin e BMW in GTD Pro e GTD

Doppietta del Team Ganassi nel terzo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship a Long Beach. Nella showcase della consueta durata ridotta di 100’ le Cadillac hanno mantenuto l’imbattibilità sulle strade californiane conquistando l’intero podio.

Protagonista indiscusso della gara Sebastien Bourdais. Partito dalla pole position, il nativo di Le Mans rischiava di rovinare tutto dopo appena 8’ di gara, andando lungo all’hairpin nel tentativo di doppiare la Porsche del GMG, vestita di gialloblu nell’occasione.

I 20” di svantaggio dal capolista delle DPi, nella fattispecie Alex Lynn sulla vettura gemella venivano recuperati in regime di corsa libera nel lasso di mezz’ora a suon di sorpassi e giri veloci, regalando la prima posizione al teammate Renger van der Zande il quale di trovava a disputare invece una gara spezzettata da 3 neutralizzazioni.

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La prima, la più lunga, a causa del distacco di un elemento dei cordoli in curva 5, che permetteva alle GT di effettuare l’unica sosta preventivata in relativa calma. Fino a quel momento in entrambe le classi erano i polesitter di Corvette e Paul Miller Racing a mantenere la leadership.

Solo la BMW Pro dell’RLL, penalizzata nel post qualifiche, decideva di ritardare la sosta, con esiti a dir poco disastrosi, in quanto la portiera lato guida usciva dalla sua sede e Connor de Philippi, nel tentativo di aiutare la crew, peggiorava la situazione, meritandosi un drive through per troppi uomini a lavorare sulla macchina (nella fattispecie, il pilota), riscivolando nel fondo dello schieramento, dove solo la Mercedes del WeatherTech Racing era riuscita a fare di peggio nelle mani di Cooper MacNeil.

Anche la Corvette peró nel frattempo aveva dovuto subire una penalità a causa di un errore al pit. Nello specifico, per un dado schizzato nel radiatore della Porsche dello Pfaff Motorsport, che è stata costretta al ritiro. In conseguenza di ciò, la leadership delle GTD Pro passava all’Aston Martin di Alex Riberas.

La BMW del Paul Miller Racing frattanto manteneva il comando delle GTD, rintuzzando, anche in malo modo, gli attacchi della Lamborghini del CarBahn e dell’Aston Martin di Maxime Martin, il quale terminava a muro con il braccetto dello sterzo rotto a causa in un contatto con la M4 GT3 #1, provocando la seconda Full Course Yellow a ridosso della precedente.

Il regime di corsa libera durava però ancora una volta poco, perchè Steven McAleer terminava nelle gomme di curva 8 ad appena 18’ dalla bandiera a scacchi.

Al restart finale, a -12’ dal traguardo, dietro le due imprendibili Cadillac del Team Ganassi di van der Zande ed Earl Bamber si scatenava Pipo Derani, alla ricerca del podio. All’Action Express, come anche al WTR, si era optato per una strategia alternativa sulle due soste con un primo pit stop anticipato, ipotizzando una prima parte di gara frammentata, che però è stata solo rimandata, permettendo al campione IMSA in carica di recuperare un errore di Tristan Nunez nello stint centrale.

Derani da P6 si ritrovava in terza posizione, ma un contatto con l’Acura di Tom Blomqvist ad un paio di giri dal termine permetteva a Richard Westbrook di superare entrambi ed impossessarsi del gradino basso del podio, davanti all’Acura del MSR.

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In GTD Pro, Alex Riberas doveva solo portare al traguardo la sua Aston Martin, che si aggiudica la prima gara nella nuova categoria davanti alla Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth e alla Corvette trionfatrice di Sebring.

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Alla BMW M4 del Paul Miller Racing non veniva riconosciuta alcuna penalità ed il team poteva aggiudicarsi il successo in GTD per il secondo anno consecutivo davanti alla Acura del Gradient Racing ed alla Lexus di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Il WeatherTech SportsCar Championship ritonerà con la seconda tappa californiana, in programma a Laguna Seca il 1° maggio, presenti tutte le categorie salvo le LM P3.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Paul Miller Racing, Michelin, Aston Martin

L’ordine di arrivo

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USCC – Bourdais regala la seconda pole di fila al team Ganassi

Sebastien Bourdais conosce bene le strade di Long Beach, avendo trionfato per ben tre volte, dal 2005 al 2007, con le monoposto della ChampCar, e nella nottata italiana ha messo la sua esperienza ancora una volta a disposizione del Team Ganassi conquistando la pole position per il terzo round del WeatherTech SportsCar Championship.

Bourdais, alla seconda pole consecutiva dopo Sebring, ha segnato il miglior tempo con 1.10.913, battendo di oltre 2” il record IMSA della pista, precedendo il compagno di squadra Alex Lynn sull’altra Cadillac DPi del team, di oltre 3 decimi.

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Seconda fila per l’Acura del MSR con Tom Blomqvist e per Pipo Derani, il migliore delle libere 1. Lo schieramento delle DPi si completa con la Cadillac del JDC-Miller (ricordiamo che le DPi V.R. sono imbattute qui dall’introduzione della categoria nel 2017) e l’altra Acura del WTR.

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Nonostante le ultime penalizzazioni al BoP non sfugge la pole in GTD Pro nemmeno alla Corvette di Jordan Taylor, che col tempo di 1.18.048 precede di appena 67 millesimi la BMW dell’RLL di Connor de Philippi e di poco più di un decimo la Porsche dello Pfaff Motorsports di Mathieu Jaminet, al top nelle libere 2, dopo che la prima sessione era stata appannaggio dell’Aston Martin dello Heart of Racing con Ross Gunn.

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BMW che si rifà invece in GTD grazie a Madison Snow, che piazza la sua M4 GT3 in cima alla lista dei tempi con 1.18.487 davanti all’altra GT di Monaco del Turner Motorsport di Robbie Foley.

UPDATE: Alle due BMW di Connor de Philippi e Robbie Foley sono stati invalidati alcuni giri a causa  del regime di giri eccessivo rispetto al regolamento tecnico (oltre 7.000 rpm) delle loro BMW M4 GT3, per cui partiranno rispettivamente dalla 26ma e dalla 17ma piazzola dello schieramento.

Ricordiamo che non c’è nessuna Ferrari presente sulla pista californiana, che ha visto il numero degli scritti ridursi di nuovo a 26 a causa del forfait della Lamborghini dell’NTE, fermata col suo truck sul percorso verso la California.

La showcase di 100’ partirà stasera alle 5.05 PM ET, pari alle 23.05 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Corvette, BMW

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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ELMS – Tutto pronto per l’apertura di Le Castellet

Dopo IMSA e WEC, il prossimo weekend partirà anche l’European Le Mans Series, col tradizionale appuntamento di Le Castellet.

Confermate le 42 entry annunciate qualche settimana fa, non senza qualche piccolo sconvolgimento dettato dalla situazione politica internazionale. Algarve Pro Racing ed Eurointernational infatti, attesi all’effort con G-Drive in LM P2 ed LM P3, si presenteranno infatti con la propria denominazione ed equipaggi senza driver russi.

La compagine portoghese ha modificato anche i numeri di gara, e sull’Oreca #19 proporrà Sophie Floersch ed il talentino olandese Bent Viscaal, mentre l’equipaggio Pro/Am già annunciato per la difesa del titolo con John Falb, James Allen ed Alex Peroni correrà col numero 47 in luogo del 25.

Il team di Antonio Ferrari invece al fianco di Glenn van Berlo proporrà lo spagnolo Xavier Lloveras ed il belga Tom Cloet sulla Ligier #10. Una seconda vettura, originariamente non presente nella prima entry list caratterizzata dal tradizionale numero 11 vedrà invece in azione Max Koebolt, Marcos Siebert ed Adrien Chila.

Rimanendo tra i colori italiani, Prema ha nominato nei campioni ELMS e WEC della categoria, Louis Deletraz e Ferdinand Habsburg, i compagni di viaggio del rientrante Juan Manuel Correa, mentre In BHK saranno ancora una volta Sergio Campana e Markus Pommer ad alternarsi al boss Francesco Dracone. Occhi puntati ovviamente sull’equipaggio di AF Corse vincitore a Sebring in Pro/Am composto da Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo.

MuehlnerTra le compagni al debutto nella categoria top prototipi, Ugo de Wilde completa per Muehlner Motorsports, col Team Virage che invece si affida a Gabriel Aubry e Jazeman Jaafar.

Diverse vetture inoltre si presenteranno con livree rinnovate, fra cui i sicuri protagonisti di Cool Racing, Duqueine e di IDEC Sport.

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Attesa per il ritorno in pista del colori Vaillante sulla entry Pro/Am del TDS per Philippe Cimadomo, Mathias Beche e Tijmen Van der Helm.

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Andando sulle LM P3, rivoluzione in casa dei campioni del DKR, che insieme al già annunciato Tom Van Rompuy proporranno il messicano Sebastian Alvarez e l’unico pilota russo del lotto, Alexander Bukhantsov, già con Inter-Europol, sull’unica Duqueine del lotto.

La squadra polacca ha sciolto le riserve e per le sue due Ligier proporrà il portoghese Guilherme Oliveira ed il canadese James Dayson, già visto in Eurointernational, 360 Racing ed RLR MSport. United Autosports ha invece annunciato il tedesco Finn Gehrsitz, 2 pole all’attivo nell’ultima stagione della Le Mans Cup col Phoenix Racing.

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Non si è concretizzata infine la seconda Ferrari per il polacco Michael Broniszewski per il Kessel Racing, che sulla sua unica 488 GTE Evo schiererà coi colori CarGuy anche a Le Mans per Takeshi Kimura, Mikkel Jensen e Frederik Schandorff.

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Absolute Racing invece ha nominato il campione GTE 2020, Alessio Picariello, insieme all’estone Martin Rump sulla Porsche #18 insieme ad Andrew Haryanto. Sull’altra 911 RSR-19 #93 del Proton Racing sarà invece il polesitter GTD di Sebring, Zach Robichon, ad affiancare l’attore-pilota Michael Fassbender ed il veterano Richard Lietz. Confermata la presenza di Gianmaria Bruni sulla seconda entry del team insieme al patron Christian Ried e al campione italiano GT3 Pro in carica (con l’Audi) Lorenzo Ferrari.

Matteo Cressoni tornerà a far coppia con Claudio Schiavoni in Iron Lynx, dove si unirà anche Davide Rigon. Immutata invece la line-up delle Iron Dames, che come nel WEC vedrà in azione Michelle Gatting, Rahel Frey e Sarah Bovy.

Diverse compagini sono state protagoniste di test privati nelle scorse settimane a Portimao e sul rinnovato tracciato di Spa-Francorchamps. L’azione in pista al Circuit Paul Ricard inizierà l’11 aprile con il primo dei due giorni del Prologo, che sarà seguito dai test collettivi della Le Mans Cup, che pure tornerà nel weekend insieme alla Ligier European Series. Lo start della 4 Ore di Le Castellet alle 11.00 di domenica 17 aprile.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 Ore di Le Castellet

Foto: Piero Lonardo, Cool Racing, Duqueine, IDEC, TDS, CarGuy, Absolute Racing

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WEC – Alonso-Vettel sulla Ferrari Hypercar a Le Mans!

Ancora non si conoscono le specifiche della nuova Ferrari ma a sorpresa è stato annunciato uno dei nuovi equipaggi della Rossa che correrà nel World Endurance Championship e a Le Mans a partire dal 2023.

Saranno due grandi ex del Cavallino, sei mondiali di F1 in due, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, a dividersi l’abitacolo della nuova Ferrari Hypercar. Per ora l’impegno è circoscritto alla 24 Ore del centenario, ma potrebbe essere esteso a tutta la prossima stagione del WEC.

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In immagine, il primissimo piano della nuova Ferrari Hypercar, nome in codice 0104.

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USCC – 27 vetture sulle strade di Long Beach

Dopo l’apertura di stagione con due delle enduro più classiche, il prossimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship è sulle strade di Long Beach insieme all’IndyCar Series.

Saranno 27 le vetture ad animare la gara sprint riservata alle sole DPi, GTD e GTD Pro, valida anche quale prima prova della Sprint Cup, della durata di 100’, e che ritorna nel consueto slot primaverile dopo la cancellazione del 2019 e lo spostamento a settembre dello scorso anno.

Presenti tutte e 6 le DPi full-season, con gli attuali capolista del JDC-Miller con 676 punti grazie ai due podi conquistati davanti al WTR (-11) e ai trionfatori di Daytona del Meyer Shank Racing con 663.

Le Acura, grandi sconfitte di Sebring, riceveranno per l’occasione una riduzione del peso minimo di 10 kg rispetto all’ultima gara. Una buona occasione per il WTR per cercare di spezzare la striscia vincente che vede vincenti le Cadillac DPi V.R. sulle strade della California dalla loro introduzione nel 2017.

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Tra le GTD Pro, la notizia più eclatante riguarda il WeatherTech Racing, che schiererà la sola Mercedes AMG GT3, con la quale Cooper MacNeil continuerà il resto della stagione insieme ad un factory driver della stella a tre punte, nell’occasione Raffaele Marciello. Grazie a questa variazione, si sfideranno sei vetture di altrettante case.

Al comando della classifica grazie al successo di Daytona c’è la Porsche dello Pfaff Motorsports, presente con Mathieu Jaminet e Matt Campbell, che precede l’equipaggio della Corvette composto da Antonio Garcia e Jordan Taylor.

Quest’ultima, dopo la modifica in corsa del BoP a Sebring che ha portato ad una vittoria dominante dell’unica C8.R presente, verrà penalizzata con 10 kg extra e ad una diminuzione del restrittore d’aria di 0,4 mm. Oltre a ciò, verrà ridotta la capacità del serbatoio di 4 litri.

Per contro, le BMW M4 GT3, che pure a Sebring non avevano demeritato col quarto posto finale della #24, si avvantaggeranno di ben 20 kg in meno, anche se soffriranno di una riduzione della pressione del turbo e addirittura 8 litri in meno di carburante.

Altre modifiche riguardano le McLaren (-15 kg e +3 litri) le Acura (aumento della pressione del turbo e +2 litri) e le Porsche (+2 mm per ciascuno dei due estrattori e + 3 litri)

Ricordiamo che il BoP è unico e riguarda anche le GTD. Non saranno presenti i trionfatori nostrani del Cetilar Racing, che come sappiamo si limiteranno alle sole gare lunghe della MEC, cosí come l’equipaggio di AF Corse che al momento detiene il secondo posto nella classifica, che al momento è capitanata da Mike Skeen e Stevan McAleer del Team Korthoff Motorsports.

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Aggiunta dell’ultimo momento per la McLaren di Inception Racing che porta il numero delle GTD a 15 unità, anche grazie alla wild card GMG Racing con una Porsche 911 GT3 R per James Sofronas e Kyle Washington, mentre è attesa al debutto nella serie per l’Acura del Rick Ware Racing per Ryan Eversley ed Aiden Read (nella foto). Sarà invece Marc Miller a coadiuvare Mario Farnbacher sull’altra NSX GT3 del Gradient Racing.

L’inizio delle ostilità in pista è per le 12.15 PM ET di venerdí 8 aprile per le prime libere, seguita alle 8.15 PM dalle qualifiche. Lo start della gara alle 5.05 PM ET, pari alle 23.05 italiane di sabato 9 aprile.

Piero Lonardo

 

Foto: IMSA, Piero Lonardo, Gradient Racing

L’entry list di Long Beach

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LMC – Griglia record per la Michelin Le Mans Cup 2022

La Michelin Le Mans Cup continua a crescere. Diffusa nei giorni scorsi l’entry list della stagione 2022 del campionato riservato a LM P3 e GT3 che conta la bellezza di ben 43 vetture.

Una volta tanto iniziamo la disamina partendo dalle GT3, che riporta 8 unità di 4 costruttori diversi. Per la prima volta si affacciano alla serie contorno della ELMS due marchi prestigiosi quali Honda (Acura) e Lamborghini.

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Ben 3 le NSX GT3 iscritte dai danesi del GMB Motorsport con il ritorno di Kristian Poulsen, campione WEC 2014 GTE-Am e due volte vincitore di categoria a Le Mans. Su un’altra delle Honda si siderà invece Mikkel Pedersen, già visto in azione a Sebring sulla sfortunata Porsche del Project1.

Le due Lamborghini iscritte saranno invece protagoniste in primis di un gradito ritorno per i nostri colori coi veterani Fabio Babini ed Emanuele Busnelli sulla Huracàn gestita da Ebimotors, campioni 2017 della categoria con Porsche, brand non presente quest’anno, mentre la seconda vettura sarà schierata da VSR col factory driver Giacomo Altoè insieme al vincitore della Road to Le Mans 2020 Hiroshi Hamaguchi.

Il marchio Ferrari, assente i plurititolati di Iron Lynx, è affidato a due 488 iscritte da AF Corse, di cui una per il programma lanciato nel 2021 per Gino Forgione e l’ex-F1 Andrea Montermini. Infine, presente anche una Aston Martin iscritta dagli spagnoli del Bullitt Racing con in evidenza il francese Valentin Hasse-Clot.

Lo schieramento delle LM P3 conta la bellezza di 34 unità, segno dell’incredibile attenzione sulla categoria. In larga maggioranza come sempre le Ligier con 28 esemplari contro 8 Duqueine.

I campioni in carica del Nielsen Racing (in primo piano), Colin Noble ed Anthony Wells, oltre all’impegno in LM P2 nella serie maggiore, si ripropongono anche con una seconda entry per Matt Bell e John Melsom.

Lo specialista della categoria due volte campione (oltre che neotitolato ELMS) Laurents Hörr sarà nuovamente presente per DKR Engineering insieme allo statunitense Jim Brownson. Il team lussemburghese inoltre raddoppia l’effort con una seconda Duqueine per James Winslow ed Alexander Bukhantsov.

Immancabile la presenza di United Autosports con ben quattro Ligier per l’ex-campione ELMS Wayne Boyd ancora nella vettura di punta insieme a John Schauerman. Anche Andy Meyrick dividerà come nel 2021 l’abitacolo col brasiliano Daniel Schneider, mentre la terza entry sarà affidata ai due australiani Andres Latorre Canon e Garnet Patterson, già visti all’ultima Road to Le Mans col Muehlner Motorsports, grande assente di questa entry list. Si chiude con la #2 per l’accoppiata padre-figlio formata da Shaun e Max Lynn.

Ritornano i Talkanitsa ancora sotto bandiera austriaca con AT Racing, così come AF Corse con Rui Aguas e TF Corse con Pietro Peccenini. Esordio full time per Freddie Hunt ed i tedeschi del Reiter Engineering. Sempre tra le new entry, gli spagnoli dell’AF2 Motorsport, i francesi dell’ANS Motorsport, gli svizzeri dell’Haegeli by T2 Racing ed Optimum Motorsport, questi ultimi con una Duqueine per i britannici Mark Crader ed Alex Mortimer.

Il Frikadelli Racing dal canto suo presenta il driver Porsche Felipe Laser, nelle ultime due stagioni al fianco della star Michael Fassbender con la Porsche Proton. Il Racing Spirit of Leman invece raddoppia e presenta anche li collaudatore ByKolles, Tom Dillmann.

Conferme per IDEC Sport, CD Sport, Rinaldi Racing, 360 Racing e Team Virage e Cool Racing, questi ultimi con chiare ambizioni di titolo con Mo Smith e Malthe Jakobsen.  RLR Msport infine è pronta a schierare il “reverendo da corsa” Simon Butler a partire da Monza.

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Presente nell’entry list anche l’immancabile MissionH24 prototipo del futuro a idrogeno, affidata sempre ai development driver Stèphane Richelmi e Norman Nato.

L’appuntamento con la settima stagione della Le Mans Cup è per Le Castellet il 16 aprile. Il weekend di gara sarà preceduto da una giornata di test collettivi, il 13/04.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, GMB Motorsport

L’entry list della Michelin Le Mans Cup 2022

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WEC – 37 le vetture a Spa

Si è appena spenta l’eco della 1.000 Miglia di Sebring col primo successo dell’Alpine che già si pensa al prossimo atto del World Endurance Championship, la 6 ore di Spa-Francorchamps.

Diffusa infatti oggi l’entry list dell’appuntamento belga, che presenta tutte e 37 le vetture iscritte a tutta la stagione, senza alcuna wild card, cosa che sarebbe stata ufficiosamente permessa durante l’anno nonostante le premesse iniziali di griglia piena; ciò anche allo scopo di “rodare” non solo la nuova Peugeot 9X8, formalmente iscritta alla Season 10, ma anche eventualmente la Porsche LMDh, già in fase di avanzato collaudo.

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Peraltro sono state diffuse nella giornata odierna anche foto della nuova Vanwall Vandervell Hypercar, costruita da ByKolles, che come noto è stata rifiutata dalla commissione WEC, e che dovrebbe giungere in pista per la prima volta all’autodromo di Most, in Repubblica Ceca, ai primi di aprile nelle mani di Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri.

Innegabile che il nuovo progetto del costruttore battente bandiera austriaca, del quale non si conoscono le esatte specifiche tecniche (dovrebbe montare un Gibson come la Alpine A480/Rebellion R13), assomiglia sin troppo alla ENSO CLM che ha corso sino a due anni or sono……

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Tornando alla lista di Spa, tra le quattro Hypercar iscritte rispunta il nome di Pipo Derani sull’unica Glickenhaus fresca di podio, al posto di Ryan Briscoe ed insieme a Romain Dumas ed Olivier Pla.

Debutto stagionale anche per Sebastien Bourdais sull’Oreca LM P2 del Vector Sport cosí come per Alex Lynn sulla vettura vincitrice di categoria di United Autosports al posto di Paul di Resta, mentre Alex Brundle dovrebbe riprendere il proprio sedile in Inter-Europol dopo la pausa forzata per COVID.

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Immutato anche il parco delle GTE-Pro, con le due Porsche e Ferrari e la singola Corvette per Nick Tandy e Tommy Milner. Vedremo se la C8.R si troverà altrettanto bene sulla rinnovata Eau Rouge come sui bump di Sebring, mentre le Ferrari dovranno riscattarsi, BoP permettendo, nei confronti di Porsche e della stessa Corvette.

Il Presidente dell’ACO, Pierre Fillon, ha peraltro reso noto che nella prossima stagione saranno necessarie almeno quattro vetture nel WEC e a Le Mans affinchè si possa ancora gareggiare nella categoria, in attesa del cambio di piattaforma tecnica con le GT3 nel 2024.

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Oltre al debutto stagionale del GR Racing infine per Ben Barker, Mike Wainwright e Riccardo Pera, l’unica novità rispetto al season opener tra i 13 equipaggi delle GTE-Am consiste nel debutto in gara di Jan Heylen sulla pista di casa sulla Porsche Proton #88 al posto di Julien Andlauer.

Ricordiamo che la 6 Ore di Spa-Francorchamps si svolgerà sabato 7 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Vanwall

L’entry list provvisoria della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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USCC – A Sebring è uno-due-tre Cadillac. Cetilar, trionfo in GTD!

La 12 Ore di Sebring ha regalato ancora una volta un finale mozzafiato. Protagonisti delle ultime concitate fasi di gara Earl Bamber e la DPi V.R. #02 del Team Ganassi, capaci di rimontare per due volte sull’Acura del MSR dopo altrettanti errori, ma tanta era la forza del già vincitore di Le Mans che alla fine il miracolo è stato compiuto e sul gradino alto del podio insieme ad Alex Lynn ed al sostituto di lusso (per Kevin Magnussen) Neel Jani.

Il successo Cadillac si completa col resto del podio, appannaggio del JDC-Miller e di Action Express/Whelen Racing. I vincitori lo scorso anno sono stati rallentati da un problema alla ventilazione che ha impedito doppi stint, mentre sulla #31 forse si è scontato qualche errore di troppo, soprattutto il contatto a due ore dal termine con l’Acura di Stoffel Vandoorne, che ha rovinato il fondo vettura.

Niente da fare per le due Acura, che alla fine sono scivolate addirittura fuori dal podio, mentre l’altra DPi V.R. dell’Action Express/Ally termina a 5 giri dopo aver risolto un problema ai freni nell’ultimo quarto di gara.

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Non sfugge l’ennesima vittoria in LM P2 per il PR1 Mathiasen e Ben Keating, Scott Huffaker e Mikkel Jensen. Marchio di fabbrica il consueto giro di vantaggio al resto della concorrenza, capitanato dal Racing Team Nederland ed ERA Motorsports.

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In LM P3, Joao Barbosa, Lance Willsey e Malthe Jakobsen portano a casa il primo pesante successo per il Sean Creech Motorsports. Decisivo il finale nei confronti del JR III Racing, che termina a 48”. Lontanissimi i terzi classificati del Performance Tech, che come il resto del lotto ha subito l’effetto devastante dei bumps sulle Ligier e Duqueine, che hanno generato una vera e propria gara ad eliminazione.

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Alla Corvette non sfugge la vittoria in GTD Pro con la C8.R “rinvigorita” dal BoP infra-evento. Dopo i problemi sostenuti dalla Ferrari in pole di Risi Competizione, sono stati in tanti a cercare di impensierire Jordan Taylor e c, ma gli unici che hanno dato la sensazione di potercela fare, la Lamborghini iscritta dal TR3 Racing per Mirko Bortolotti, Marco Mapelli ed Andrea Caldarelli, ha terminato a 4”. Ad un giro la Mercedes del WeatherTech Racing, gestita al meglio da un super Jules Gounon.

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Ed infine la vittoria forse tra le piú rocambolesche degli ultimi anni, che vede il Cetilar Racing trionfare in GTD dopo la bellezza di 17 pit-stop complessivi comprese diverse penalità. Va dato merito ai piloti, Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Antonio Fuoco, di averci creduto sino in fondo, cosí come la squadra AF Corse, che ha gestito ogni situazione nel modo miglior possibile, arrivando a 56’ dalla bandiera a scacchi con l’ultimo decisivo pit-stop ancora in vantaggio nei confronti della BMW del Turner Motorsport, che invece sarà costretto ad un ultimo splash, perdendo anche il podio.

Podio che si completa con la Mercedes del Gilbert Korthoff Motorsports e soprattutto con l’altra Ferrari di Toni Vilander, Luis Perez Companc e Simon Mann. Il finlandese ha dimostrato di non aver perso nè la velocità nè il passo gara, ben coadiuvato dagli altri due driver.

E’ tutto per la cosiddetta SuperSebring, iniziata ben una settimana fa col Prologo WEC. Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 9 aprile con la showcase di Long Beach insieme all’IndyCar, protagoniste DPi, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 70ma 12 ore di Sebring

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USCC – Le Acura prendono il comando dopo 8 ore a Sebring

Le Acura rompono gli indugi e si innalzano al vertice della classifica della 12 Ore di Sebring.

Un primo avvicendamento da parte della #10 del WTR nei confronti delle Cadillac avviene grazie alla serie di Full Course Yellow che ha aperto il secondo terzo di gara, ad iniziare dall’Oreca LM P2 del Tower Motorsports con Rui Pinto de Andrade (uno dei tanti piloti che ha già gareggiato anche ieri nella 1.000 Miglia WEC, fermo all’ultima curva. Per evitarlo, Dennis Andersen e l’altra Oreca dell’High Class Racing centrerà un cartellone che porterà spettacolarmente a spasso fino ai box.

Una nuova neutralizzazione, abbastanza inutile, viene chiamata dalla direzione gara per un lungo da parte di Giorgio Sernagiotto sulle gomme a protezione di curva 1. La Ferrari Cetilar, bersagliata da penalità e contatti, ripartirà senza apparenti danni terminali.

Nel frattempo le strategie mantengono Pipo Derani al comando sull’arrembante Ricky Taylor, che nel successivo restart si fa largo fino alla lunga neutralizzazione #5, causata da detriti in pista e porta Will Stevens, subentrato alla guida dell’ARX-05 nerazzurra, al comando sull’altra Acura del MSR, ora nelle mani di Oliver Jarvis.

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La LM P2 sembra avere ritrovato padrone nel PR1 Mathiasen, che ha approfittato dello stint di Frits van Eerd per riprendersi la testa della categoria. La lotta è comunque limitata alle due vetture del team di Bobby Oergel e alla macchina di Era Motorsport, che viaggia nel mezzo, uniche ancora a parità di giri.

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Avvicendamenti anche tra le LM P3, con i leader parziali del Performance Tech costretti a riprendersi dopo avere in pista. Anche qui sono solo tre le vetture a giri pieni col Sean Creech Motorsport a riprendersi la testa della categoria con lo specialista Malthe Jakobsen nei confronti del Riley Motorsports e del campioncino della Porsche Cup, Kay van Berlo; poco oltre procede l’altra Ligier del JR III Racing.

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Lotta sempre al coltello invece in GTD Pro, dove la Corvette continua a trarre il meglio dall’”aiutino” concesso dall’IMSA a ridosso delle qualifiche di ieri in tema di BoP (circa 20 HP in più). L’unica C8.R iscritta e nel finale dell’ottava ora, dopo l’ennesimo restart per la neutralizzazione #7, causata dalla Ligier LM P3 di Jon Bennet, ferma all’uscita della pitlane, riesce a riprendersi con decisione la leadership sulla Porsche di Matt Campbell, che nel frattempo aveva ereditato la posizione.

La Porsche in tartan verrà poi passata anche dal resto dei major contender, che comprendono la BMW ufficiale superstite, la Lexus #14 e la Lamborghini del TR3 Racing.

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Infine la GTD, che vede ora un leader imprevisto nella McLaren di Inception Racing. Trascinata da Jordan Pepper, la 720S GT3 ha preso il comando sulla Mercedes dell’Alegra Motorsports, che ora vede anche il ritorno della Ferrari AF Corse, grazie al sempreverde Toni Vilander.

La situazione attuale è stata propiziata dall’ennesima disavventura della Ferrari Cetilar, questa volta da parte del driver del Cavallino Antonio Fuoco, che butta fuori il leader provvisorio Bill Auberlen e la BMW del Turner Motorsport ma dovrà incorrere nell’ennesimo drive-through (siamo a 13 soste totali contro le 8 standard). La 488 #47 comunque viaggia in P8, sempre nel giro dei leader.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica all’ottava ora di gara

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USCC – A Sebring, Action Express in controllo nel primo terzo di gara

Partita anche sotto un cielo nuvoloso che contribuisce a raffreddare la temperatura altrimenti cocente la 70ma edizione della 12 Ore di Sebring.

Già nelle prime miglia una serie di problemi hanno penalizzato o addirittura tolto dalla gara una serie di favoriti. Prima fra tutti la Cadillac in pole del Team Ganassi, con Sebastien Bourdais costretto ad entrare immediatamente ai box per un problema al selettore delle marce, che ha comportato in seguito ulteriori soste per sostituire prima il volante e poi l’intero cambio.

Subito ko anche la Ligier LM P3 dell’Andretti Autosport, mentre il leader dalla categoria, Gar Robison, perdeva il comando per un testacoda. Problemi anche per il polesitter delle GTD, Zach Robichon, con problemi al differenziale, cosí come per l’Aston Martin dello Heart of Racing.

Posizioni quindi subito rivoluzionate, con la Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing davanti a tutti con Pipo Derani, mentre i soli Ben Keating e Daniel Serra mantenevano il comando nelle rispettive categorie (LM P2 e GTD Pro) dalla posizione guadagnata ieri in qualifica.

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Il primo grosso colpo di scena solo al termine della terza ora di gara, a causa del contatto multiplo dell’Oreca del DragonSpeed, che nel tentativo di evitare la Duqueine del Muehlner Motosports in testacoda in curva 1 veniva centrata dalla BMW M4 GT3 del Paul Miller Racing. Gara finita anzitempo per la famiglia Montoya e lunga interruzione per permettere rifornimenti in sicurezza come sempre avviene in questi casi.

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La seconda interruzione al termine del primo terzo di gara, a causa della Acura di Kyffin Simpson, e nuova riaggregazione del lotto dei concorrenti.

Dopo quattro ore è sempre al comando la Cadillac #31, che oggi presenta una dedica particolare per ricordare il padre di Mike Conway, scomparso nel weekend, sull’altra DPi V.R del team, sponsorizzata da Ally. Le sei Dpi sono comunque tutte a contatto.

Tra le LM P2 onori parziali per l’Oreca del Racing Team Nederland, che ha approfittato delle penalità inflitte al PR1 Mathiasen, mentre il JRIII Motorsports ha ereditato il comando delle LM P3 dal Sean Creech Motorsports.

E’ la Corvette ora a condurre tra le GTD Pro a seguito dei problemi al servosterzo della Ferrari del Risi Competizione, che ora chiude la classifica di categoria a 8 giri, e le penalità inflitta alla Lamborghini del TR3 Racing, che ora insegue in terza posizione dietro anche alla BMW #24. L’altra M4 GT3 ufficiale fa parte invece delle vetture attardate da noie tecniche.

Nelle GTD infine, è lotta serrata tra le Mercedes di Alegra Motorsport, Winward Racing e Gilbert Korthoff Motorsports. Tra le AMG GT3, che sembrano come a Daytona le favorite per la vittoria finale, si è infilata però la Ferrari di AF Corse, che ora occupa la seconda piazza con Luis Perez Companc. L’altra 488 GT3 del Cetilar Racing insegue in P6 dopo aver subito un paio di contatti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica alla quarta ora di gara