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DTM, 15. + 16. Rennen Hockenheimring 2022 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Ad Hockenheim, Mercedes in evidenza con Stolz ed Auer nelle FP2

Luca Stolz porta la Mercedes dell’HRT in vetta al termine della seconda sessione di libere del DTM ad Hockenheim. Il tedesco è stato il migliore del pomeriggio in 1.37.374, precedendo l’altra AMG GT3 del Winward di Lucas Auer di oltre 3 decimi.

Il nostro Mirko Bortolotti (GRT/Lamborghini) è stato l’unico ad arginare lo strapotere odierno delle Mercedes, classificandosi terzo davanti all’altra AMG GT3 di Maro Engel (GruppeM). P5 per  Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader della graduatoria assoluta alla vigilia dell’atto finale del 2022.

Dennis Olsen e Christian Engelhart inseguono nell’ordine con le due Porsche di SSR, mentre dobbiamo scendere fino al nono posto per ritrovare Thomas Preining (KÜS Team Bernhard). Fuori dalla Top10, invece, il pluricampione René Rast che si prepara per l’ultima competizione della propria carriera con Audi Sport.

Appuntamento a domani con la Q1 e la race-1, quest’ultima in programma come sempre alle 13.30.

Luca Pellegrini

Foto: Haupt Racing Team

I risultati delle FP2

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DTM – Kelvin van der Linde svetta nelle FP1 di Hockenheim

Kelvin van der Linde detta il passo con Audi al termine della prima sessione di prove libere del season finale DTM di Hockenheim. Il sudafricano del team Audi ABT ha fermato il cronometro sull’1.37.652 precedendo di appena 16 millesimi Thomas Preining  con  la Porsche del Team Bernhard e di 163 Mirko Bortolotti sulla Lamborghini del GRT.

Marco Wittmann (Walkenhorst Motorsport/BMW) e Luca Stolz (HRT/Mercedes) seguono nell’ordine precedendo Arjun Maini e Christian Engelhart (SSR/Porsche), al debutto nella serie al posto di Laurens Vanthoor, impegnato nei collaudi della Porsche LMDh a Sebring.

Decisamente più distante invece Sheldon van der Linde (Schubert Motorsport/BMW), leader del campionato, che ha chiuso solo 18mo. Ricordiamo che sono ben dieci i piloti matematicamente in lizza per il titolo alle spalle del sudafricano, sempre in testa a quota 130 dopo il passo falso in Austria, fino ai 74 di Maximilian Götz.

Appuntamento nel pomeriggio con la seconda sessione cronometrata.

Luca Pellegrini

Foto: DTM

I risultati delle FP1

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USCC/WEC – A Road Atlanta si chiudono i test delle GTP. La Ferrari LMH presentata alle Finali Mondiali

Come previsto, l’aftermath della Petit le Mans è proseguito con una tre giorni dedicata ai test delle nuove GTP. Presenti in pista, dopo aver fatto passerella nel paddock, le due Acura di MSR e WTR, due Cadillac per Ganassi ed AXR ed una BMW, mentre Porsche ha deciso di evitare questo confronto con la sua 963 ed è attesa a Sebring in settimana.

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I test non sono risultati avari di sorprese, soprattutto per le nuove ARX-06, con la #60 del team laureatosi campione sabato coinvolta in due separati incidenti nelle mani di Tom Blomqvist e Matt McMurry. Il primo, lunedí alle Esses, forse per il cedimento di una sospensione, ha convinto anche i tecnici del WTR nel tenere ai box la propria vettura in attesa di verifiche.

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I test della LMDh made in Oreca sono poi giunti ad uno stop forzato mercoledí, anche allo scopo di preservare la vettura per l’omologazione programmata per la settimana prossima nella struttura di Winsdhield.

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Regolare invece il cammino della BMW M Hybrid V8, pure reduce da un crash nei precedenti test al Glen, nelle mani dei quattro piloti designati, Connor De Phillippi, Augusto Farfus, Nick Yelloly e Marco Wittmann, cosí come per le Cadillac schierate per Richard Westbrook, Sebastian Bourdais, Pipo Derani ed Alexander Sims.

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Presente anche l’Oreca LM P2 del PR1 Mathiasen quale confronto a livello di tempi, che a quanto pare sono stati leggermente inferiori – si tratta pur sempre di una prima uscita ufficiale – di quelli segnati in gara dalle DPi lo scorso weekend.

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E dal vecchio continente giunge la notizia che la Ferrari LMH verrà presentata al pubblico in occasione delle Finali Mondiali che si terranno ad Imola dal 25 al 31 ottobre prossimi. Un’occasione per vedere finalmente da vicino la nuova arma del Cavallino per il World Endurance Championship e la 24 Ore di Le Mans.

Ricordiamo che, oltre a Porsche con quattro esemplari per Penske (2), Jota e probabilmente Proton, Cadillac schiererà una Cadillac full-time nella prossima stagione del WEC, che verrà raggiunta nel 2024 anche da BMW.

Piero Lonardo

Foto: WTR, MSR, BMW, Michelin Racing, Piero Lonardo

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ELMS – Ancora 41 vetture a Portimao, che sposta la data 2023

41 vetture animeranno il season finale dell’European Le Mans Series 2022 a Portimao. Viene quindi confermato, a poco più di una settimana dall’evento, l’intero plateau di Spa.

Il titolo è praticamente nelle mani di Prema, grazie ai ben 24 punti di vantaggio sul Panis Racing. Con 26 punti in palio, tra vittoria e pole position, solo un miracolo potrebbe far volgere la bilancia a favore del Panis Racing; con Louis Deletraz e Ferdinand Habsburg che “vedono” anche il titolo piloti. Per lo svizzero si tratterebbe del bis dopo quello del 2021.

La line-up di United Autosports d’altro canto, proprio grazie al successo in terra belga, potrebbe appropriarsi della piazza d’onore, stanti le tre sole lunghezze di svantaggio da Nico Jamin, Job van Uitert e Julien Canal.

Difficilissima anche l’eventuale rimonta in Pro/Am, con AF Corse e Nielsen Racing separati da 22 e 23 punti rispettivamente dal Racing Team Turkey, che a Spa ha conquistato il terzo successo in cinque gare e che ritroverà il titolare Jack Aitken.

Tra gli equipaggi, il rumeno Philip Ugran continua ad essere listato a fianco di Ben Viscaal in Algarve Pro Racing, mentre in casa Duqueine dovrebbe ritornare Rashard de Gerus.

Anche il titolo delle LM P3 è una battaglia a due tra Inter-Europol e Cool Racing, separati da 19 lunghezze. Tra gli equipaggi, ancora TBA il sedile di 360 Racing al fianco di Terrence Woodward e Ross Kaiser, mentre sia Eurointernational che Nielsen Racing schiereranno line-up con due soli piloti.

Sono tre invece gli equipaggi in lotta per il titolo GTE. Proton Competition, che a Spa ha limitato i danni a causa del Success Ballast, si ritrova comunque al comando con 72 punti ma 30 kg extra da aggiungere alla Porsche #77 contro i 25 della Ferrari Kessel ed i soli 5 dei campioni uscenti di Iron Lynx, separati dalla vetta rispettivamente da 9 e 21 punti.

Nell’entry list viene nuovamente riportata la seconda Ferrari del Rinaldi Racing, assente sia Barcelona che a Spa. Dovfebbe essere della partita anche la 488 GTE di Spirit of Race, ritirata all’ultimo momento a Spa per motivazioni personali da parte di Duncan Cameron.

Sempre di oggi la notizia che è stata spostata di una settimana la 4 Ore di Portimao 2023, che è ora prevista al 22 ottobre anzichè al 15, lo stesso weekend del season finale IMSA, la Petit Le Mans.

L’azione in pista sul Autodromo Internacional do Algarve inizierà giovedí 13 ottobre con i test collettivi. Lo start della gara domenica 16 ottobre alle ore 13 locali.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Portimao

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USCC – WTR con Hartley e Deletraz alla Rolex 24

La giornata di annunci per le nuove LMDh continua col Wayne Taylor Racing, che conferma i vicecampioni 2022 Filipe Albuquerque e Ricky Taylor anche per la prossima stagione sulla nuova Acura ARX-06 e per la prossima Rolex 24 at Daytona annuncia Louis Deletraz e Brendon Hartley.

Deletraz, campione ELMS in carica, ha contribuito al titolo LM P2 conquistato sabato da Tower Motorsport e sarà il terzo pilota per tutte le gare della Michelin Endurance Cup. Hartley invece, assoluto protagonista dell’ultima Petit Le Mans, fungerà da quarto uomo per Daytona, ruolo occupato nell’ultima edizione da Alexander Rossi.

Piero Lonardo

Foto: WTR

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WEC – Cadillac presenta il suo equipaggio

Scelti i tre piloti che guideranno per Cadillac nella prossima edizione del World Endurance Championship, compresa l’edizione del centenario della 24 ore di Le Mans: Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook.

La scelta del Team Ganassi, che porterà in pista la nuova Cadillac V-LMDh, è quindi ricaduta sui tre driver che hanno già corso con la DPi V.R. appena “pensionata”, i primi due già in seno al team e che l’hanno condotto alla vittoria a Sebring, mentre Westbrook nell’ultima stagione ha fatto parte dell’equipaggio del JDC-Miller.

Ricordiamo che Cadillac Racing sarà presente già alla prossima Rolex 24 at Daytona in gennaio, ed ha già annunciato i piloti che concorreranno full-time nella nuova classe GTP del WeatherTech SportsCar Championship in  Renger van der Zande e Sebastien Bourdais, mentre Pipo Derani ed Alexander Sims V-LMDh gestita da Action Express Racing. Tutti e sette i piloti hanno collaborato nello sviluppo della vettura, che sta proseguendo in questi giorni a Road Atlanta.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac Racing

Champs

GTWC Europe – A Barcelona, vittoria per Dinamic e titolo a Marciello/Juncadella/Gounon campioni

Alessio Picariello, Klaus Bachler e Matteo Cairoli si impongono con la Porsche di Dinamic Motorsport nella 3h di Barcellona, ultima tappa del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Prima gioia stagionale per il team reggiano nella giornata di Raffaele Marciello, Jules Gounon e Daniel Juncadella che si laureano campioni dell’Endurance Cup con la Mercedes de Team Akkodis ASP. Antonio Fuoco, dopo la pole position conquistata in mattinata insieme ad Alessandro Pier Guidi ed Alessio Rovera e la Ferrari di Iron Lynx, si deve accontentare della seconda piazza all’arrivo, davanti ad Albert Costa/ Jack Aitken / Mirko Bortolotti (Emil Frey Racing #63/Lamborghini).

Alessandro Pier Guidi ha amministrato la partenza, difendendosi da Klaus Bachler e Jack Aitken. Quest’ultimo infilerà alla prima piega l’austriaco e tenterà di mettersi all’inseguimento del campione in carica del GTWC Europe Endurance Cup. La Ferrari prenderà presto il largo, mentre Daniel Juncadella, major contender di Fuoco nella corsa al titolo Endurance, è costretto a recuperare terreno dall’ottava piazza conquistata in qualifica.

Start

Pier Guidi dominava in scioltezza lo stint iniziale prima di cedere il volante ad Alessio Rovera, il quale ha proseguito l’opera  del teammate mantenendo un discreto margine sul padrone di casa Albert Costa e su Alessio Picariello #54. Lo spagnolo ha mantenuto la propria posizione, mentre Ricardo Feller (WRT #32/Audi) tentava di difendere la propria piazza da un potenziale ritorno di Jules Gounon #88.

Tutto cambiava nel bel mezzo del secondo stint con un deciso forcing da parte di Costa. L’Huracan GT3 #63 si riportava sul portacolori di Ferrari in una bagarre che permetteva anche il rientro della Porsche #54 di Dinamic Motorsport con Bachler alla guida.

Il sorpasso da parte della Lamborghini è arrivato ad 1h03′ dalla fine, una mossa che precederà l’avvento a bordo della Rossa 488 GT3 #71 di Antonio Fuoco. Sosta anche per Emil Frey Racing #63 e Dinamic Motorsport #54, rispettivamente in scena con Mirko Bortolotti ed Matteo Cairoli.

Il comasco si è ritrovato in vetta alla competizione a meno di 60 minuti dal termine, pronto per gestire il proprio gap sulla Ferrari di Iron Lynx, sulla Lamborghi dell’Emil Frey Racing e sull’Audi del WRT con  Dries Vanthoor, che a sua volta precedeva un rimontante Raffaele Marciello.

Ma a 40′ dalla fine tutto veniva rimesso in discussione a seguito di un problema per le Iron Dames. Rahel Frey, leader in Gold Cup e virtualmente in testa alla serie, ha dovuto ritirarsi per un problema tecnico in curva 4, che ha chiamato in causa la Safety Car.

Cairoli ha preso il largo senza tanti problemi sui due connazionali,  con Bortolotti che nel traffico tentava di difendersi di Vanthoor e da Marciello, in difficoltà nel traffico.

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Il trio di Dinamic Motorsport ha potuto quindi festeggiare la prima affermazione stagionale dopo il podio di Hockenheim. Con la sesta piazza finale Raffaele Marciello, Jules Gounon e Daniel Juncadella si affermavano meritatamente campioni dell’Endurance Cup.

Gold Cup

Hubert Haupt (HRT #5/Mercedes) ha strappato il primato a Sarah Bovy (Iron Dames #83/Ferrari) nei primi minuti di una gara che ha subito visto un importante colpo di scena. La McLaren #7 di Inception Racing perderà infatti molto terreno con Brendan Iribe, in difficoltà in seguito ad un contatto nell’ultimo settore con la Lamborghini #27 di Leipert Motorsport.

La Mercedes di testa ha ceduto il passo nuovamente ai rivali nella seconda parte di gara, Florian Scholze #5 non è stato infatti in grado respingere un deciso attacco da parte di Michelle Gatting.

Il colpo di scena, come dicevamo, a meno di 40′ dalla conclusione, con Rahel Frey, ferma in curva 4. Robert Renauer (Herberth Motorsport #911/Porsche) balzava automaticamente in vetta alla gara, pronto per confermarsi al vertice anche dopo il restart, ma il tedesco cederà presto il primato a seguito di una toccata nella chicane del terzo settore. La Porsche #911 veniva stata spinta in testacoda dalla Mercedes #87 di Akkodis ASP, un vero e proprio regalo per l’AMG GT3 #57 di Winward Racing affidata a Lucas Auer.

L’austriaco ha dovuto contendersi la vittoria finale con Arjun Maini, alfiere di HRT #5, che alla fine avrà la meglio sul rivale. Una bellissima battaglia per la vittoria rovinata dalla manovra di Auer, che spingeva contro le barriere l’AMG avversaria, una situazione discutibile che sarà investigata nel post gara.

Lucas Auer / Lorenzo Ferrari/Jens Liebhauser ( Winward Racing #57) venivano inizialmente dichiarati vincitori della 3h di Barcellona salvo essere penalizzati di 30″, consegnando la vittoria a Patryk Krupinski/ Maciej Blazek/Norbert Siedler ( JP Motorsport #112/McLaren).

GoldCup

Inception Racing può invece festeggiare per il titolo conquistato da Brendan Iribe, Ollie Millroy e Frederik Schandorff, oggi solamente P7.

Silver Cup

Nicolai Kjaergaar (Garage 59 #159/McLaren) non ha avuto particolari problemi a monopolizzare la scena nel primo stint. Gestione perfetta della prima parte di gara per la compagine britannica, leader davanti Konsta Lappalainen (Emil Frey Racing #14/Lamborghini) e Benjamin Goethe (WRT #30/Audi).

Manuel Maldonado #159 ha tenuto la vetta ed ha amministrato senza problemi la seconda parte della manifestazione catalana. Il colombiano cederà presto il volante a Dean MacDonald che gestirà al meglio lo stint conclusivo di una prova a senso unico.

Tutto è cambiato nei minuti seguenti, Thomas Neubauer supererà infatti nei minuti seguenti la McLaren e chiuderà al meglio la storica partnership tra Audi e WRT. Il transalpino, Benjamin Goethe e Jean-Baptiste Simmenauer hanno potuto esultare da campioni, Konsta Lappalainen / Stuart White/ Tuoma Tujula (Emil Frey Racing #14/Lamborghini) hanno completato la 3h di Barcellona in terza piazza.

PRO-Am

Start disastroso per Alexander West (Garage 59 #188/McLaren), che ha perso ogni speranza di chiudere al vertice la stagione Endurance. Alex Malykhin (Allied Racing #91/Porsche) si è portato al comando delle operazioni davanti alla Ferrari #52 di AF Corse.

L’ultima Safety Car ha cambiato le carte in tavola, Dominik Baumann (SPS automotive performance #20/Mercedes) si è ritrovato in cima alla competizione e non ha avuto problemi ad imporsi con i teammates Valentin Pierburg/Ian Loggie, Seconda piazza sotto la bandiera a scacchi per Alex Malykhin/Ayhancan Guven (Allied Racing #91/Porsche), terza per Louis Machiels/Andrea Bertolini/Stefano Costantini (AF Corse #52/Ferrari).

L’appuntamento per la prossima stagione del GTWC Europe è per i test collettivi a Le Castellet, il 7-8 marzo 2023.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe, Dinamic Motorsport

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USCC – MSR chiude in bellezza, vittoria alla Petit Le Mans e titolo. Ferrari-Risi, primi al traguardo ma penalizzati

Il Meyer Shank Racing si aggiudica la 25ma edizione della Petit Le Mans, assicurandosi il titolo 2022 del WeatherTech SportsCar Championship.

Dopo la strepitosa qualifica di ieri, le cose sembravano complicarsi per l’Acura #60, con Tom Blomqvist che cedeva la leadership dopo appena 7’ ad Earl Bamber, ma nemmeno i major contender del WTR erano esenti da problemi, costretti ad un primo immediato pit per sostituire le gomme rovinate ieri pomeriggio dall’uscita di Ricky Taylor.

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Ad ogni modo, una raffica di Full Course Yellow permetteva al polesitter di riprendersi una prima volta la leadership, in alternanza con le due Cadillac del Team Ganassi, ancora una volta le più in forma del lotto delle DPi V.R. dominatrici delle libere.

Un attimo di gloria c’è stato anche per il JDC-Miller, ma il tamponamento da parte della Lexus di Robert Megennis all’inizio della quinta ora di gara mandava in pensione anticipata la Cadillac #5. Questo è stato il momento in cui Brendon Hartley e Filipe Albuquerque intonavano la carica, impossessandosi della leadership.

Da qui un lungo periodo di corsa libera con l’Acura #10 saldamente in testa, ma ancora una volta sono state le Cadillac a creare scompiglio con Renger van der Zande ed Earl Bamber in dura battaglia fra loro, che finivano a toccarsi in curva 1 a meno di un’ora dalla bandiera a scacchi, autoeliminandosi dalla lotta per la vittoria. Ne faceva le spese proprio l’Acura #10, che nel frattempo si era costruita un piccolo margine sulla concorrenza, con la crew del MSR che sfruttava al meglio la pitlane.

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Ma non era ancora finita perchè il recupero da parte di Albuquerque sul leader terminava con un contatto con la Mercedes del Winward Racing. L’Acura ne usciva con una sospensione danneggiata ed era la fine dei giochi per la vittoria ed il titolo 2022, che va a Tom Blomqvist ed Oliver Jarvis, con la partecipazione dell’inossidabile Helio Castroneves. Il WTR perde anche la Michelin Endurance Cup, con il titolo che va all’MSR mentre la vittoria di tappa va all’Action Express/Whelen Racing, che taglia il traguardo al secondo posto davanti alla vettura gemella dell’Ally con Jimmie Johnson.

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Delusione anche in casa Risi Competizione per la vittoria in pista in GTD Pro vanificata da una penalità per il maggior tempo di guida effettuato da Daniel Serra sulla Ferrari #62; la vittoria va quindi alla Lexus del Vasser Sullivan dell’incontenibile Jack Hawksworth, Ben Barnicoat e Kyle Kirkwood.

La Rossa, su una strategia leggermente diversa dalla concorrenza, aveva preso il comando delle operazioni intorno alla metà gara, alternandosi al comando proprio con la RC F GT3 #14. Nel finale, Serra approfittava di un’indecisione generale nel gruppetto compattato dalla Safety Car per prendere il comando ed allungare sino a 5”.

Difficile capire perchè non si sia provveduto a fermare Serra, anche solo per evitare la penalità, magari approfittando dell’ennesima Full Course Yellow a 10’ dal termine; ad ogni modo resta l’amaro in bocca per il lavoro di squadra compiuto dal brasiliano, da Davide Rigon e James Calado su una vettura sicuramente non la più veloce del lotto. A podio terminano la BMW ufficiale e la Porsche Pfaff, che già partendo si era aggiudicato il titolo di categoria, mentre il titolo delle corse “lunghe” va ai vincitori morali odierni.

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Curiosamente alla fine è stato il gruppo delle GTD a precedere le “colleghe”, complice una manovra della Safety Car, che lasciava passare i leader della categoria a sfavore delle Pro, generando un gap che si è mantenuto sino alla bandiera a scacchi.

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La vittoria è andata all’Acura del Gradient Racing di Kyffin Simpson, Mario Farnbacher e Tim Bechtolsheimer, a precedere la McLaren di Inception Racing e la BMW del Turner Motorsport. Il titolo di categoria va all’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la coppa del MEC va all’equipaggio della 720S GT3.

Gara da dimenticare per le Ferrari di AF Corse e Cetilar Racing; la prima è stata presa a bersaglio nelle prime fasi, mentre la #47 ha iniziato male raccogliendo due penalità nelle prime fasi che hanno compromesso tutta la gara, chiudendo P8 e P10 rispettivamente. Comunque i segni su entrambe le 488 GT3, qui all’ultima apparizione in attesa delle nuove 296 GT3, dicono tutto sulla battaglia in pista.

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Protagonisti nelle prime fasi la BMW del Paul Miller Racing e la Lexus #12, della quale abbiamo già detto; l’M4 GT3 è stata invece rallentata dal contatto con una LM P3 a 90’ dalla conclusione. Niente da fare nemmeno per il Korthoff Motorsports, arrivata qui da leader con Stevan McAleer, sesta e rallentata da problemi elettrici.

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Avvincente nonostante la relativa partecipazione la battaglia delle LM P2, che ha visto quale protagonista in negativo l’Oreca dell’High Class Racing, che ne ha combinata una più del fatidico Bertoldo, raccogliendo penalità. L’apoteosi allorquando Fabio Scherer si è girato per ben due volte all’entrata della corsia box, rischiando di fare fuori anticipatamente il leader Albuquerque.

Fuori presto dai giochi la #52 del PR1 Mathiasen, alla fine è stato successo totale per il Tower Motorsport di John Farano, Louis Deletraz e Rui Pinto de Andrade, i quali hanno tenuto a bada il DragonSpeed di Montoya padre e figlio. Completa il podio la seconda entry del PR1 Mathiasen. Farano e soci, che rivedremo a Le Mans, fanno inoltre en plein, aggiudicandosi sia la classifica di categoria che quella del MEC, titolo che va a Keating e soci

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Infine le LM P3, con il primo successo dell’Andretti Autosport. Niente da fare per gli “specialisti” della categoria Nico Pino e Kay van Berlo ingaggiati da Sean Creech Motorsport e Riley Motorsport. L’equipaggio che comprende anche il veteranissimo Joao Barbosa di deve accontentare della terza piazza dietro anche al JR III Racing. Il titolo di categoria va al CORE Autosport, che ha chiuso quinto a 2 giri nonostante l’insabbiamento nel corso della terza ora. Per l’Andretti Autosport anche la soddisfazione della vittoria di tappa MEC. Titolo al Riley Motorsport.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che ritornerà in gennaio a Daytona con le nuove GTP.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 25ma Petit Le Mans

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GTWC Europe – A Barcelona, Mercedes uno-due nelle Pre-Qualifiche

Mercedes si conferma in vetta alla classifica generale al termine delle Pre Qualifying di Barcellona del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup con Fabian Schiller.

Il driver della Mercedes #777 iscritta in Silver Cup dall’Al Manar Racing by HRT ha segnato il giro veloce in 1.45.398 con 150 millesimi di vantaggio su Jules Gounon  e l’altra AMG GT3 dell’Akkodis ASP condivisa col neocampione overall Raffaele Marciello, e Dani Juncadella.

P3 per la McLaren #7 di Inception Racing con Frederik Schandorff, leader della Gold Cup, e che domani si contenderà il titolo contro la Ferrari delle Iron Dames, Sarah Bovy/Michelle Gatting/Rahel Frey, che hanno terminato nella parte bassa della graduatoria, in P34.

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Solo 12ma piazza invece per Iron Lynx  con l’altra 488 GT3 contraddistinta dal #71, in gara con Antonio Fuoco per il titolo Pro Endurance.

Appuntamento a domenica per le qualifiche alle 9.00 locali, e la gara, della durata di 3 ore, che partirà alle ore 15.00.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe, Ferrari Races

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GTWC Europe – AMG Team GetSpeed al top nelle libere di Barcelona

Maro Engel ed il Team GetSpeed iniziano bene il fine settimana di Barcellona del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup segnando il giro veloce nella prima sessione di prove libere.

Il pilota della Mercedes AMG GT3 #2 condivisa anche con  Luca Stolz e Steijn Schothorst ha fermato il crono di 1.44.366 con 311 millesimi di vantaggio su Klaus Bachler (Dinamic Motorsport #54/Porsche) e Jack Aitken sulla Lamborghini dell’Emil Frey Racing condivisa anche con Mirko Bortolotti.

Completano la top five le due Audi di Aurelien Panis, migliore nella Silver Cup, e Luca Ghiotto Più attardate le Ferrari, pronte per rifarsi questo pomeriggio nel secondo turno previsto delle cosiddette Pre-Qualifiche,.

Da segnalare due bandiere rosse: la prima è scattata in seguito ad un testacoda da parte di Christian Klien ( JP Motorsport #111/McLaren) nel secondo tratto della pista, mentre la seconda è stata innescata all’uscita della prima chicane dopo un errore da parte di Maxime Robin (WRT #33/Audi).

Appuntamento per le Pre-qualifiche alle 13.40 locali.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC