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WEC – Glickenhaus salta Sebring ma ingaggia Joest e Sauber

Jim Glickenhaus ha già dimostrato di non volere scherzare riguardo al proprio programma HyperCar WEC, e dopo aver diffuso ulteriori immagini della fase di sviluppo della sua 007 LMH, ha annunciato un paio di novità importanti inerenti il futuro agonistico della vettura.

Glickenhaus ha innanzi tutto dichiarato che salterà il season opener di Sebring “Un primo motivo – ha commentato il team owner ad un noto media statunitense – è che penso che il WEC, mia personale opinione ovviamente, cancellerà la gara. Secondariamente, per correre devi omologare la vettura, e per fare ciò devi concluderne lo sviluppo e verificare che sia conforme al regolamento. L’ACO è consapevole che non correremo a Sebring e hanno compreso questa scelta perché desiderano che noi abbiamo una buona macchina tanto per cominciare.”

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I due esemplari della SCG 007 LMH dovrebbero essere completati nel corso del mese per potere effettuare i necessari test in pista per tutto il mese di febbraio, compreso un test di durata di 30 ore, e finalizzare così la vettura. A seguire verrà effettuata la scelta dei sei-sette piloti che correranno nel programma a partire da Spa.

“Penso sia corretto dire che i piloti che gareggeranno in LMH proverranno dalla Formula 1, dalle LM P1 o dalle LM P2. – ha dichiarato Glicknhaus – Sarà un misto di piloti sperimentati e di giovani veloci e promettenti. Con i migliori piloti del mondo che vogliono vincere Le Mans, non sarà difficile. Abbiamo nomi sorprendenti che vogliono provare, e quindi avremo degli eccellenti piloti. L’unica incognita è la situazione del COVID, perché vorremmo utilizzare anche piloti statunitensi, ma ciò non sarebbe pratico almeno sin quando non verranno regolamentati i viaggi intercontinentali, e finchè le persone non potranno essere vaccinate, sarà molto difficile”.

Ad accompagnare Glickenhaus in questa nuova avventura altri due partners d’eccezione, Sauber e Joest Racing. I primi si occuperanno dello sviluppo aerodinamico della vettura presso la galleria del vento di Hinwil, mentre il team tedesco fornirà il proprio supporto tecnico e logistico.

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Joest dopo i 18 spettacolari anni con Audi, è reduce dall’impegno con Mazda e Multimatic nel WeatherTech SportsCar Championship conclusosi nel marzo scorso. Glickenhaus he precisato che non si tratterà di vetture iscritte da Joest, ed il personale in pista farà capo ad egli stesso ed al direttore sportivo del programma WEC SCG, Luca Cianchetti.

Oltre all’esperienza di queste due strutture e dell’italianissima Podium Advanced Technologies, nei cui stabilimenti si sta completando la costruzione delle SCG 007 LMH, Glickenhaus pone molta fiducia in Michelin, fornitore unico di pneumatici per la categoria Hypercar, con la quale ha già corso con successo alla 24 Ore del Nurburgring e, tramite la consociata BFGoodrich, alla recente Baja 1000, così come nella competitività nei confronti di Toyota, unico altro costruttore fin qui committato alla categoria, che presenterà in forma ufficiale la propria vettura il 15 gennaio prossimo.

La 007 LMH sarà infatti, a differenza dell’hypercar giapponese, una vettura non ibrida. “Il vantaggio delle macchine ibride – ha puntualizzato Glickenhaus – consiste nel fatto che possono avere quattro ruote motrici, e quindi minor consumo dei pneumatici. Penso che l’ACO ed il WEC saranno corretti con noi perché ci vogliono competitivi, come penso anche Toyota”.

“Le simulazioni che abbiamo condotto hanno fornito buoni risultati e con i pneumatici siamo in linea con le aspettative di WEC ed ACO e, considerando che anche Michelin andrà a migliorarsi, pensiamo di correre a Spa con quattro cambi, ma le prime due gare saranno comunque per tutti noi un banco di prova notevole.”

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è in programma il 1° maggio prossimo mentre la 1.000 Miglia di Sebring, atto iniziale della Season 9 del WEC, il 19 marzo.

Piero Lonardo

Foto: Scuderia Cameron Glickenhaus

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USCC – Mies a Daytona con DragonSpeed. Ancora NASCAR con Dillon in Eurasia

Finalizzato il programma della seconda entry DragonSpeed per Daytona. Insieme al già annunciato Eric Lux sulla Oreca 07 contraddistinta dal numero 18 i accomoderanno i tedeschi Christopher Mies e Fabien Schiller ed il canadese Devlin de Francesco.

Mies, 31 anni, è alla sua quarta Daytona dopo le tre esperienze in GTD con l’Audi R8 LMS GT3 del Montaplast by Land-Motorsport nel triennio 2017-2019, il cui miglior risultato è stato il secondo posto al debutto.

Le due uscite successive vanno ricordate soprattutto per le penalizzazioni che hanno inficiato il risultato in pista del team tedesco, insieme al quale Mies ha conquistato due 24 Ore del Nurburgring, oltre che il titolo ADAC GT Masters nel 2016. Nel palmares del factory driver Audi, impegnato anche nelle serie SRO col WRT, anche due vittorie alla 12 ore di Bathurst.

Schiller invece ha corso una sola volta nel season opener IMSA, nel 2019 con la Mercedes AMG GT3 del P1 Motosports. Per entrambi i driver teutonici si tratta del debutto tra i prototipi, mentre la giovane promessa dell’automobilismo canadese, non ancora 21enne, si alterna fra ruote coperte e monoposto, dove nella scorsa stagione ha conquistato il secondo posto nella IndyPro 2000.

Ricordiamo che l’altra Oreca 07 del team di Elton Julian, vincitore tra le LM P2 delle ultime due edizioni della classica della Florida, sarà condotta in gara da Rinus Veekay, Ben Hanley, Garett Grist e Rob Hodes.

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Un altro asso della NASCAR dopo Jimmie Johnson, Chase Elliott e AJ Allmendinger va invece a completare l’equipaggio di una LM P2. Si tratta di Austin Dillon, che si unirà a Cody Ware nell’effort condiviso tra Rick Ware Racing ed Eurasia per Daytona.

Sull’unica Ligier JS P217 finora iscritta al season opener si siederà, oltre al vincitore della Daytona 500 2018, nonché polesitter quattro anni prima, in entrambe le occasioni con la Chevrolet del Richard Childress Racing, un altro debuttante fra i prototipi, Salih Yoluc, vicecampione in carica del WEC e trionfatore a Le Mans tra le GTE-Am con l’Aston Martin del TF Sport. Il quarto pilota del team battente bandiera filippina non è ancora stato designato.

L’appuntamento in pista per tutti è con la Roar Before the 24, i test collettivi, che si apriranno il 22 gennaio per chiudersi con la Motul Pole Award di 100 minuti che deciderà la griglia di partenza della 59ma edizione della Rolex 24 at Daytona in programma il 30-31 gennaio prossimi.

Piero Lonardo

Foto: DragonSpeed, IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Scuderia Corsa terza Ferrari a Daytona

Anche Scuderia Corsa sarà della partita alla prossima Rolex 24 at Daytona, Per il season opener della Florida, unica gara al momento in previsione per il 2021, una line-up inedita per la squadra di Las Vegas, che schiererà ancora una volta una Ferrari 488 GT3 tra le GTD, categoria dove ha riportato il titolo nelle stagioni dal 2015 al 2017.

Si parte da Ryan Briscoe, una lunga carriera in IndyCar, approdato lo scorso anno alla corte del WTR, col quale ha sfiorato li titolo piloti e ha ottenuto due vittorie al volante della Cadillac DPi V.R alla Petit Le Mans e guarda caso alla Rolex 24 insieme a Scott Dixon, Kamui Kobayashi e Renger van der Zande.

Al veterano australiano, alla prima uscita con le GT del Cavallino, si affiancheranno un paio di piloti che invece conoscono bene la vettura. Si tratta di Marcos Gomes, già in pole position nel 2019 con la vettura iscritta da Via Italia, e Bret Curtis, già a Le Mans con l’effort statunitense nel 2017, a fungere da bronze driver obbligatorio al posto di Cooper MacNeil, che ha difeso i colori del team nelle ultime stagioni, conquistando anche due podi a Le Mans nel 2017 e nel 2019.

A completare i ranghi Ed Jones, l’inglesino di Dubai campione Indy Lights 2016, che con la vettura iscritta dal team di Giacomo Mattioli in collaborazione con l’Ed Carpenter Racing ha conquistato la seconda fila nella Indy 500 del 2019.

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Purtroppo questo 2020 ci ha consegnato un’ulteriore perdita nell’ambito del motorsport USA. Si tratta di John Paul Jr, scomparso a soli 60 anni a causa del morbo di Huntington. Il driver nativo dell’Indiana è stato campione GTP nel 1982 e ha riportato la vittoria a Daytona nel 1982 e nel 1997, oltre ad una 12 ore di Sebring nel 1992 e due vittorie in IndyCar, nel 1983 in Michigan, nell’allora CART, e nel 1998 in Texas. All’attivo anche tre partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, con un secondo posto assoluto nel 1984 con una Porsche 956 condivisa con Jean Rondeau.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Aston Martin chiude in GTE

La notizia era da tempo nell’aria, ma poco fa Aston Martin Racing ha annunciato lo stop al programma GTE nel World Endurance Championship.

La casa inglese lascia dopo sette stagioni coronate da 47 vittorie di classe, 103 podi e nove campionati vinti tra piloti e costruttori, compreso quello della stagione appena conclusa in GTE-Pro a cura di Nicki Thiim e Marco Sorensen.

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A Le Mans, sempre nella massima categoria GT, trionfo invece dell’altro equipaggio formato da Alex Lynn, Maxime Martin ed Harry Tincknell, a fare eco alla vittoria del 2017 di Darren Turner, Johnny Adam e Daniel Serra.

Garantite invece tutte le attività clienti grazie alla revisione del contratto con Prodrive. La struttura diretta da David Richards continuerà ad assistere le Vantage dell’ultima generazione impegnate nel WeatherTech Sportscar Championship, nell’Intercontinental GT Challenge e nel GT World Challenge.

Ovviamente il ritiro definitivo dal WEC dopo l’ancora precedente stop del programma Valkyrie Hypercar segue l’entrata in forma diretta del marchio inglese in Formula 1, e lascia le sole Porsche e Ferrari a competere tra le GTE nella stagione entrante.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Risi a Daytona ancora con i piloti pro

Un’altra Ferrari si aggiunge all’entry list della prossima Rolex 24 at Daytona, quella di Risi Competizione.

La 488 GTE Evo competerà ancora una volta tra le GTLM e presenterà un equipaggio ancora una volta di livello mondiale, con i driver pro Ferrari, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Davide Rigon, cui si affiancherà Jules Gounon.

Il 25enne driver francese è già stato protagonista col team di Houston nelle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans ed è alla terza apparizione alla classica della Florida dopo gli impegni con Meyer Shank Racing e Montaplast nel 2020 e nel 2017 rispettivamente.

Il trio di factory driver non ha invece bisogno di presentazioni, 19 presenze a Daytona complessive, con l’highlight della vittoria di Pier Guidi nel 2014 in GTD con la macchina del Level 5. I tre, con Calado e Rigon alla sesta partecipazione con Risi Competizione, sfiorarono la vittoria sfiorata assieme a Miguel Molina nel 2019.

Per Risi Competizione si tratterà della 21ma apparizione a Daytona dal 1988, coronata da una vittoria di classe nel 2002 e da quattro ulteriori podi.

Piero Lonardo

Foto: Risi Competizione

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Colpaccio Elliott per Action Express a Daytona. Duval full-time al JDC-Miller

Un altro nome di grido, almeno per gli statunitensi, si affaccia all’endurance e al WeatherTech SportsCar Championship. Si tratta di Chase Elliott, il quale fungerà da rinforzo per Action Express alla prossima Rolex 24 at Daytona.

Elliott, campione in carica della NASCAR Cup Series, si aggiungerà all’equipaggio della Cadillac DPi #31 composto da Felipe Nasr, Pipo Derani e Mike Conway. Ricordiamo che nella vettura gemella del team di Denver, NC Elliott ritroverà un altro asso della NASCAR, “tale” Jimmie Johnson, sette titoli all’attivo.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Frattanto ufficializzato l’equipaggio di un’altra DPi V.R, quella del JDC-Miller Motorsports. Come da previsioni, la vettura sponsorizzata dal Mustang Sampling parlerà francese, con Loic Duval e Tristan Vautier full-time e Sebastien Bourdais rinforzo per le gare lunghe della Michelin Le Mans Cup.

Il trio si è già alternato sulla stessa vettura nel corso della passata stagione a Sebring e alla Petit Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

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WEC – Albuquerque anche nel 2021 con United Autosports

Filipe Albuquerque e Phil Hanson sono pronti a difendere il titolo conquistato nel 2020 tra le LM P2 nel World Endurance Championship.

L’accoppiata anglo-portoghese tornerà infatti anche nella season 9 della massima competizione endurance FIA a bordo di un’Oreca 07 per United Autosports. A coadiuvare l’accoppiata, vincente anche nell’European Le Mans Series e soprattutto alla 24 Ore di Le Mans, non più Paul di Resta (nella foto di copertina, sul podio della classica della Sarthe) ma Fabio Scherer.

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Hanson, divenuto pilota gold ranked al termine della stagione appena conclusa, lascerà il posto del silver driver obbligatorio alla giovane promessa svizzera, proveniente dal DTM.

Tutto da verificare, a seguito del recente spostamento della gara di Long Beach del WeatherTech USCC, dove Albuquerque funge da pilota ufficiale del Wayne Taylor Racing al fianco di Ricky Taylor, il conflitto di date con la 6 Ore del Fuji, quinto appuntamento della serie mondiale.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, United Autosports

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USCC – Fehan si ritira dopo 25 anni alla guida della Corvette. Wright ritorna

Doug Fehan lascerà la guida di Corvette Racing. Il popolare direttore del programma sportivo delle GT del Kentucky esce di scena dopo 25 anni in cui le sue macchine hanno trionfato in ogni parte del mondo, a partire dalle C5-R del 1996 fino alle nuove C8-R che hanno debuttato, trionfando, nella passata stagione del WeatherTech SportsCar Championship.

In dettaglio, sotto la guida di Fehan sono state ben 113 le vittorie accumulate da Corvette, di cui 100 nelle serie IMSA, insieme a 14 campionati. Tra queste, ben 8 le vittorie di classe alla 24 Ore di Le Mans, l’ultima nel 2015.

La notizia segue di poche ore l’acquisizione di Pratt & Miller, l’antenna tecnologica di Corvette, azienda preparatrice di tutti i modelli sportivi del marchio, da parte dell’Oshkosh Corp, gruppo noto perlopiù per i contratti con la difesa USA, per la bellezza di 115 milioni di $.

Il successore di Fehan non è ancora noto, e la nuova direzione non dovrebbe inficiare i programmi sportivi del marchio, anche se diversi media statunitensi si sono posti seri dubbi al riguardo, specie tenuto conto che Corvette potrebbe essere l’unica partecipante full-time nella classe GTLM della massima serie IMSA il prossimo anno.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Confermato invece il ritorno in campo di Wright Motorsports con una Porsche 911 GT3 R in GTD. Equipaggio full-season immutato rispetto alla stagione passata, coronata dal secondo posto assoluto nella categoria e soprattutto dal successo di classe a Sebring, con Ryan Hardwick e Pat Long.

Jan Heylen, polesitter nel season finale, ritornerà per le gare lunghe della Michelin Endurance Cup, mentre Klaus Bachler fungerà da rinforzo per Daytona.

IMSA WeatherTech Sports Car Championship

Resa nota infine una variazione al calendario 2021. Come anticipato sul sito gemello Italian-IndyCar.com, lo spostamento dell’appuntamento IndyCar di Long Beach ha portato anche allo spostamento della gara di contorno del WeatherTech USCC, riservata alle sole DPi, GTLM e GTD.

In conseguenza di ciò l’IMSA, allo scopo di diminuire i costi, ha preferito rischedulare l’intera trasferta californiana della serie, spostando anche l’appuntamento di Laguna Seca, originariamente previsto per aprile, al weekend dell’11-12 settembre, due settimane prima quindi della gara cittadina.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, IMSA

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USCC – AF Corse torna a Daytona in GTD. Doppio impegno per Keating

Una Ferrari non poteva mancare alla prossima Rolex 24 at Daytona e, in attesa della definizione dei programmi di Scuderia Corsa per la stagione entrante del WeatherTech SportsCar Championship, AF Corse ha già dichiarato il proprio impegno per il season opener 2021.

Il team piacentino, da sempre longa manus del Cavallino tra le GT, schiererà una 488 GT3 Evo 2020 nella categoria GTD per il neocampione GTE-Am WEC, Nicklas Nielsen, insieme al polesitter 2018 della categoria, Daniel Serra, all’altro pilota ufficiale Ferrari Matteo Cressoni e al neo campione del GT Sprint italiano Simon Mann (nella foto, in azione).

AF Corse si presenta in prima persona a Daytona per la prima volta dal 2015, anche se negli anni scorsi ha fornito il necessario supporto tecnico ad altre realtà quali Spirit of Race e Via Italia.

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Un doppio impegno è invece atteso a Daytona per Ben Keating. Come nella scorsa edizione, il magnate texano sarà infatti al via in due diverse categorie con Riley Motorsports e PR1 Mathiasen.

Oltre all’impegno con la Ligier LM P3 infatti, Keating si unirà all’equipaggio della Oreca LM P2 dei campioni in carica della categoria, insieme a Mikkel Jensen, già vincitore di categoria all’ultima Petit Le Mans dopo aver conquistato il titolo LM P3 nell’European Le Mans Series 2019, e a Scott Huffaker, il quale si appresta a disputare l’intera stagione col team di Bobby Oergel.

A coadiuvare questo trio quale driver platinum nientemeno che Nicolas Lapierre, alla ricerca del primo successo nella classica della Florida nel suo quinto outing dopo i vari trofei conquistati in LM P2 nel WEC e alla 24 ore di Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, PR1 Mathiasen

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WEC/USCC – Anche Porsche nel 2023 con una LMDh

Si attendeva solo l’annuncio ufficiale, che non è arrivato in occasione della tradizionale Night of the Champions, ancorchè virtuale, della scorsa settimana, ma il consiglio di amministrazione Porsche ha dato ora il via libera al programma LMDh, obiettivo 2023.

Porsche quindi potrà quindi partecipare nuovamente al WEC alla 24 Ore di Le Mans nella classe top, dove ha trionfato di recente nel triennio 2015-2017 con la 919 Hybrid, ma anche alla 12 Ore di Sebring, da dove manca dalla mitica RS Spyder de primi anni 2000, e alla Rolex 24 at Daytona, dove il successo assoluto manca dal lontano 1991, fiori all’occhiello del WeatherTech SportsCar Championship.

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Il regolamento tecnico comune predisposto da ACO ed IMSA permetterà quindi potenzialmente, a partire dal 2023, scontri al vertice nelle gare di durata tra Toyota, Peugeot, Audi e Porsche, cui si aggiungeranno sicuramente altre realtà importanti, non dimenticando l’effort di Cameron Glickenhaus e, forse, di ByKolles ed Alpine, sui circuiti di tutto il mondo.

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La domanda che tutti gli appassionati, non solo italiani, si stanno facendo, è se e quando Ferrari si aggiungerà a questo club. Più volte sono state recepite dalla stampa parole di apertura da parte del responsabile delle Attività Sportive GT del Cavallino, Antonello Coletta, ma sappiamo che un’eventuale luce verde dovrà passare attraverso un processo autorizzativo che dovrà valutare diversi aspetti, tra cui non ultimi i tagli di budget imposti dal regolamento della F1 a partire dal 2022. Non dimentichiamoci infine che ora come ora la Ferrari che ha le potenzialità di giocarsela sempre per la vittoria in tutti i campionati è proprio la 488, nelle versioni GTE e GT3.

Piero Lonardo

Foto: Porsche