Porsche piazza una tripletta in Qatar nel season opener WEC con Penske e Jota e trionfa anche in GT con Manthey Pure Rxcing.
Risultato a sorpresa, almeno nelle proporzioni? Beh, tenendo conto dei risultati di Prologo, libere e qualifiche non sarebbe stato difficile immaginare un podio simile, ma l’exploit allo start della Ferrari #50 e l’insperato effort della Peugeot #93 ci avevano fatto credere in un finale meno scontato.
Invece, le 499P ufficiali sono scivolate incredibilmente nella mediocrità dopo una sanguinosa penalità alla #50 ed un contatto della #51, lasciando la sola “yellow submarine” AF Corse a combattere per un piazzamento. La 9X8 invece, avviata verso il secondo posto con Jean-Eric Vergne al volante dopo una gara egregia, ha rallentato vistosamente senza potenza all’ultimo giro, richiamando echi del finale di Le Mans 2016.
Peraltro anche al box della #6 dei trionfatori Kevin Estre, Laurens Vanthoor e André Lotterer le ultime fasi di gara non sono state certo tranquille, prima per un contatto con la Lexus #87, vera mina vagante con Takeshi Kimura, e poi per le relative conseguenze nella forma del pannello numerico obbligatorio che è stato sostituito con un adesivo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi.
La sosta comunque è stata veloce ed il vantaggio sarebbe bastato non solo a tenere dietro la Peugeot, ma anche le altre 963, che chiudono con Callum Ilott, Norman Nato e Will Stevens di Jota davanti a Matt Campbell, Michael Christensen e Fred Makowiecki, unici a pieni giri.
Il colpo di scena finale ha elevato la Cadillac, protagonista di una spettacolare rimonta dopo la penalità per il contatto che ha dimezzato le possibilità della casa del Leone (che al contrario si è insabbiata nelle retrovie senza più uscirne) soprattutto con il rimpiazzo di lusso Sebastien Bourdais.
Buono anche per AF Corse, che ha cosí conquistato il secondo gradino del podio dei privati, nuovo campionato nel campionato, mentre delle 499P ufficiali solo la #50 riesce ad andare a punti, con l’ottavo posto.
Discorso a parte meritano le Toyota, mai realmente in contention, portano a casa un settimo ed un decimo posto, con la GR010-Hybrid dei campioni del mondo a 2 giri dietro anche alla migliore delle Alpine. Il circuito qatariota abbiamo inteso premiare il peso, per favorire il minore consumo dei pneumatici ma non solo, e le Toyota, insieme – va ricordato – alle Ferrari erano le vetture più pesanti. Speriamo che l’Endurance Committee WEC tenga conto delle risultanze odierne per avere una lotta più equilibrata ad Imola, circuito peraltro dalle caratteristiche nettamente differenti da Lusail.
Successo infine per Lamborghini, inteso come raggiungimento della bandiera a scacchi, risultato insperato alla vigilia per il marchio di Sant’Agata, mentre Isotta Fraschini ha capitolato a metà gara per un problema alla sospensione anteriore destra. Attendiamo entrambi i marchi alla gara di casa.
UPDATE: La Peugeot #93 è stata squalificata in quanto non è riuscita a tornare in pitlane e raggiungere il parc fermè. Il problema, probabilmente derivante da un sensore del carburante, ha costretto Vergne ad utilizzare il sistema ibrido al di sotto della soglia consentita In ragione di ciò, all’interno della zona punti la Ferrari #50 sale al settimo posto, l’Alpine #35 all’ottavo, la Toyota #8 al nono e la Porsche Proton al decimo.
Porsche trionfa anche in GT3 con la 911 GT3 R del Manthey Pure Rxcing di Alex Malykhin, Klaus Bachler e Joel Sturm. Anche qui la casa di Stoccarda ha dimostrato una superiorità tecnica che avrebbe potuto generare una doppietta se solo l’altra vettura non avesse dovuto subire una lunga sosta per un problema tecnico.
Ad approfittarne le Aston Martin, che completano il podio con entrambi gli esemplari di Heart of Racing e D’Station. Le due Ferrari se la sono giocata, specie con i pro, Davide Rigon ed Alessio Rovera, chiudendo in P5 e P7 dietro le due BMW.
Il resto del lotto è da considerarsi non pervenuto per vari motivi; fatto sta che solo la Vantage #27, nonostante un paio di penalità, è riuscita a terminare nel giro dei leader. Anche qui, una revisione del BoP pare necessaria per Lexus, Ford e Lamborghini, mentre McLaren e Corvette possono invece invocare le classiche attenuanti dei nuovi arrivati.
E’ tutto per questa 1.812 km, effettuati in anticipo rispetto al limite previsto delle 10 ore grazie alle due sole due Full Course Yellow, peraltro di brevissima durata, entrambe per detriti, più o meno voluminosi, in pista. L’appuntamento col FIA WEC è per la 6 Ore di Imola del 21 aprile.
Piero Lonardo
Foto: Piero Lonardo
L’ordine di arrivo della 1.812 km del Qatar