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WEC – Mako raggiunge Alpine. Pourchaire riserva Peugeot

Resa nota poco fa la line-up Alpine per la stagione 2025 del World Endurance Championship con la novità Fred Makowiecki. Il 44enne ex-Porsche ha subito trovato casa nella squadra transalpina dove porterà il proprio bagaglio di esperienza. Promosso ufficialmente anche l’ex-riserva Jules Gounon, già presente sulle A424 Hypercar in quattro degli otto appuntamenti 2024.

I restanti quattro sedili vedranno il ritorno di Charles Milesi, Ferdinand Habsburg, Paul-Loup Chatin e Mick Schumacher. Oltre a Nicolas Lapierre, neo DS dei Bleus, manca Mathieu Vaxivière; per lui, oltre agli impegni con l’Oreca LM P2 di AF Corse a cominciare dalla prossima Asian Le Mans Series, probabile un ingaggio nel nuovo programma Hyundai Genesis, che proprio stamane ha diffuso un teaser obiettivamente poco significativo. La composizione dei due equipaggi Alpine verrà resa nota in seguito.

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Sempre in giornata l’ufficializzazione dell’ingaggio di Theo Pourchaire in Peugeot, già visto in azione nel rookie test in Bahrain, ma solo quale test e development driver. La casa del Leone fin qui ha confermato solamente Jean-Eric Vergne, Stoffel Vandoorne e Malthe Jakobsen.

Piero Lonardo

Foto: Alpine, Genesis Europe

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WEC – 36 vetture nell’entry list 2025. Lamborghini ufficializza l’assenza

Saranno 36 le vetture protagoniste della stagione 2025 del World Endurance Championship, secondo l’entry list diffusa poco fa in forma ufficiale.

Diciamo subito che non c’è nessuna sorpresa, con le maggiori novità, compresa la nuova Aston Martin Valkyrie, tutte già rese note nei giorni scorsi nonchè anticipate su queste pagine. Lamborghini con un laconico comunicato ha dichiarato di aver messo “in pausa” il programma nella serie mondiale sia per la SC63 – che continuerà a correre in IMSA – che per le GT3. Al riguardo, nel corso del 2025 dovrebbe vedere la pista la nuova GT di Sant’Agata, la Temerario GT3, di cui nel frattempo è stata diffusa la silhouette, insieme ad una versione leggermente modificata del celebre marchio.

Temerario

Tra le 18 Hypercar rimangono solo due le entry private, con Proton a schierare una sola Porsche 963 oltre alla già annunciata Ferrari AF Corse. Niente Isotta Fraschini quindi o Vanwall, come da pronostico, anche se la prospettiva iniziale di schierare 40 vetture, con tanto di richieste di lavori urgenti ai circuiti non aventi ancora la capacità necessaria, potrebbe portare a qualche wild card, magari nelle due gare di Imola e Spa, in previsione di Le Mans.

Rimangono 18 invece le GT3 grazie all’entrata di Mercedes con Iron Lynx. Di stamane la conferma dei due portacolori McLaren, Marino Sato e Gregoire Saucy, mentre quasi certamente inoltre Valentino Rossi non sarà della partita, come si può dedurre dall’assenza di una BMW col numero 46 da parte di WRT.

Racing Spirit of Le Mans infine prende il posto di D’Station dopo il ritiro di Satoshi Hoshino come seconda entry di Aston Martin con Derek Deboer e Valentin Hasse-Clot.

Il primo appuntamento ufficiale con la 13ma stagione della massima serie endurance è per il Prologo del 24-25 febbraio in Qatar.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC, Lamborghini Squadra Corse

L’entry list 2025 del WEC

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WEC – Il rinnovo di Kubica, le nuove Dames, Lexus e THOR Aston Martin preludio all’entry list di domani

Come sempre, alla vigilia dell’entry list ufficiale, si iniziano a conoscere in anticipo le prime mosse di mercato. Dopo l’annuncio di ieri riguardante la partnership tra Mercedes ed Iron Lynx, oggi la conferma che le Iron Dames disputeranno la prossima stagione su una Porsche GT3 gestita da Manthey.

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L’equipaggio, stante la “promozione” di Sarah Bovy (finalmente) in Silver, si rinnoverà con Celia Martin al fianco delle confermate Michelle Gatting e Rahel Frey. Rinnovamento anche per la seconda entry delle GT di Stoccarda, che sarà denominata Manthey 1st Phorm e vedrà in azione Ryan Hardwick, Richard Lietz ed il nostro Riccardo Pera.

Sempre come preannunciato su queste pagine, Robert Kubica sarà di nuovo della partita con la Ferrari 499P schierata da AF Corse, al fianco di Yfei Ye e del neoacquisto Phil Hanson.

Ben Barnicoat sarà invece il nuovo portacolori della Lexus GT3 #78 di AKKODIS ASP, prendendo il posto di Kelvin van der Linde. Da comprendere per il pilota britannico, che ritorna nella serie mondiale dopo la stagione 2022 con la Porsche di Project 1, come verranno gestite le due concomitanze tra WEC e IMSA fra la 6 Ore di Spa-Francorchamps e l’evento di Laguna Seca e fra la gara di Interlagos con la tappa canadese di Mosport Park in GTD Pro con Vasser Sullivan. Josè Maria Lopez dal canto suo confermato sull’altra vettura del team.

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Last but not least, resi noti i primi piloti delle due Aston Martin Valkyrie che debutteranno in Qatar nelle persone di Harry Tincknell ed Alex Riberas, i quali saranno al volante delle LMH #007 e #009, riprendendo la tradizionale numerazione dei prototipi britannici.

L’appuntamento è per l’entry list ufficiale della stagione 2025 del World Endurance Championship prevista per domani.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Iron Dames, The Heart of Racing

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WEC – Entra Mercedes con Iron Lynx

Ufficializzata l’entrata di Mercedes-AMG nella prossima stagione del World Endurance Championship.

Il costruttore tedesco, che quindi tornerà a Le Mans dopo 26 anni, sarà rappresentato in pista da Iron Lynx, che, come riportato su queste pagine, chiuderà anticipatamente la partnership con Lamborghini.

Due le AMG GT3 Evo per Claudio Cressoni e Claudio Schiavoni, contraddistinte dai numeri 60 e 61, segno che il programma parallelo Iron Dames va a separarsi con destinazione Porsche Manthey.

Piero Lonardo

Foto: Iron Lynx

Richard Prince Photography

WEC – Cadillac Hertz Team JOTA presenta la forza. Toyota all’insegna della continuità

Cadillac e Jota Sport si presentano per la stagione 2025 del FIA WEC all’insegna della continuità e dell’esperienza. Per la prima stagione del team britannico sulle V-Series.R confermati i protagonisti delle ultime due edizioni con Ganassi, Earl Bamber ed Alex Lynn, cui si aggiungerà, come già avvenuto sporadicamente in precedenza, Sebastien Bourdais. Dai due equipaggi presenti in griglia quest’anno sulle Porsche 963 provengono invece Will Stevens, Norman Nato e Jenson Button.

Gli accoppiamenti definitivi verranno comunicati più avanti, ed il team condurrà un primo shakedown dei telai Dallara a loro disposizione sul circuito di Anneau du Rhin in vista del debutto in Qatar col prologo del 21-22 febbraio 2025 in vista della 1.812Km che aprirà la serie mondiale il prossimo anno.

Queste le parole di John Roth, vicepresidente globale Cadillac: “Non vediamo l’ora di disputare una stagione WEC 2025 di successo con il nostro nuovo roster di piloti sulle V-Series.R. Le corse rappresentano un importante banco di prova per Cadillac per trasferire conoscenze e tecnologie tra auto da corsa e di produzione, e i nostri piloti sono fondamentali per consentire ciò″.

David Clark, direttore e co-fondatore, JOTA Sport, si è così espresso: “È un onore per noi collaborare con un produttore automobilistico così iconico. Se si considerano i nostri record collettivi nel FIA World Endurance Championship, è molto appropriato che per la formazione inaugurale di piloti Cadillac Hertz Team JOTA abbiamo un’ampiezza così impressionante di talenti e di esperienza vincitori di campionati mondiali. Il pedigree di Cadillac negli sport motoristici parla da solo e con questi sei piloti saremo in una posizione di forza per lottare per le vittorie in gara. Sotto l’attenta supervisione del presidente dell’ACO (Automobile Club de l’Ouest) Pierre Fillon, il WEC continua ad andare di bene in meglio e, con più occhi che mai puntati sulle nostre gare e un incredibile talento al volante, non abbiamo dubbi che faremo un bello spettacolo la prossima stagione”.

Toyota Gazoo Racing invece ha optato per la conferma totale delle proprie line-up. Sulla GR010-Hybrid #7 vicecampione in carica saliranno Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck de Vries, mentre sulla #8 continueranno ad alternarsi Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa.

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Kamui Kobayashi, Team Principal e pilota, ha così commentato: “Abbiamo una formazione di piloti di alto livello su entrambe le auto e sono felice di farne parte di nuovo nel 2025. Lo spirito di squadra e la cooperazione tra tutti i piloti ed il team in generale crescono a ogni gara e a ogni stagione. Grazie al grande supporto di tutti in Toyota, così come dei nostri partner, abbiamo ottenuto alcuni buoni risultati quest’anno, ma siamo determinati a ottenere di più. Competere nella categoria Hypercar nel WEC è una grande sfida e stiamo lottando contro una concorrenza molto forte, ma come team ci spingiamo costantemente per ottenere prestazioni ancora migliori a ogni evento. Mi aspetto che ciò continui anche la prossima stagione, con una formazione coerente di piloti che sanno come lavorare insieme, come team di piloti, come membri del team e come parte della famiglia Toyota, per avere successo nelle gare endurance. So che l’intero team è entusiasta della sfida nel 2025″.

Piero Lonardo

Foto: Jota Sport, Toyota Gazoo Racing

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WEC – Lamborghini lascia: raddoppierà in IMSA?

Tutti i media si sono lanciati poco fa sulla notizia dell’abbandono da parte di Lamborghini del FIA WEC dopo solo un anno. La notizia, se ci avete fatto caso, ve l’avevamo accennata già durante le cronache del Bahrain, ma ora possiamo dare ancora una volta qualche indicazione più degli altri.

L’abbandono della casa del Toro nella serie mondiale è da considerarsi unilaterale, vale a dire che non è Iron Lynx, team che peraltro durante l’anno ci risulta essersi spesso lamentato non solo delle prestazioni della SC63 ma anche della scarsità di test, indispensabili per lo sviluppo della vettura, a mollare Lamborghini, bensí viceversa. Motivazione ufficiale, l’impossibilità di schierare una seconda entry, resa obbligatoria dal nuovo regolamento sportivo WEC.

Cosa vuol dire ciò in soldoni? Che Lamborghini dovrebbe essere costretta a pagare una robusta penale nei confronti della squadra di Andrea Piccini, avendo interrotto con largo anticipo il contratto triennale originariamente stipulato. Cornuti (scusate il gioco di parole) e mazziati quindi.

L’abbandono si estenderà anche alle GT3, pure portate in pista da Iron Lynx non solo nel WEC ma anche in ELMS, dove peraltro hanno riportato il titolo di categoria. Le Iron Dames le abbiamo già viste in pista a Sakhir con la Porsche Manthey, dove dovrebbero accasarsi per la serie mondiale, mentre Claudio Schiavoni ha testato sotto la supervisione di Matteo Cressoni la Ferrari 296 di AF Corse nel rookie test della serie europea a Portimao, in previsione di un inaspettato ritorno a Canossa.

Volendo fare delle comode speculazioni sulla composizione dell’entry list del WEC, che orgogliosamente dovrebbe ergersi a 40 unità, alla luce di questo abbandono viene da pensare che per arrivare a quel numero potrebbero essere accettate, almeno nella prossima stagione, ulteriori iscrizioni tra le GT3. Ma staremo a vedere…

Dovrebbe invece proseguire il programma nel WeatherTech SportsCar Championship, che al momento era limitato, come nel 2024, ad una sola SC63 nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. L’effort sarebbe affidato ad una diversa squadra, di cui ancora non si conosce il nome.

Si parla anche di una seconda entry, ma stante l’attuale entry list IMSA, verosimilmente potrebbe al massimo essere una one-off per Daytona o Sebring. Restiamo comunque sempre in attesa di comunicazioni ufficiali da parte del costruttore di Sant’Agata.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Arthur Leclerc e Valentino Rossi stelle del Rookie Test in Bahrain, poi la Valkyrie ruba la scena

Appena terminato in Bahrain il Rookie Test del FIA WEC, classica appendice della stagione del mondiale endurance. Come anticipato su queste pagine, tante le novità di grido, primi fra tutti Arthur Leclerc, al debutto sulla Ferrari 499P, e Valentino Rossi sulla BMW M Hybrid V8.

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Diciamo subito che sotto la canicola mediorientale sono stati alcuni piloti titolari, incaricati del setup mattiniero delle vetture, a segnare l migliori prestazioni, con Earl Bamber e la Cadillac, unico a scendere sotto l’1’50” con 1.49.566, davanti a Dries Vanthoor con la BMW #15, poi passata nelle mani del centauro di Tavullia, e Nicklas Nielsen sulla Ferrari #50.

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Il minore dei fratelli Leclerc non ha per niente sfigurato, anzi, chiudendo con la quinta prestazione giornaliera, la seconda del pomeriggio dietro l’Alpine di Jules Gounon, al termine di 61 tornate. “La squadra mi ha messo subito a mio agio e ho potuto approfittare al meglio di questa opportunità, che speriamo possa concretizzarsi nel prossimo futuro in qualcosa di più” - ha affermato Leclerc – “La 499P è una macchina molto diversa come impostazione di guida sia rispetto alla F1 ma anche dalle LM P2 con cui ho disputato l’ultima stagione ELMS.”

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Anche Rossi non ha peraltro demeritato in questa prima, e forse unica, da quanto ne sappiamo, uscita con la Hypercar, con il settimo crono, quarto del pomeriggio, dopo 69 giri nelle cinque ore a disposizione.

La sessione del mattino ha visto solamente una breve Full Course Yellow, mentre nel pomeriggio due red flag per altrettante uscita di strada, la prima da parte di Clément Novalak, alla prima presa di contatto con la Peugeot 9X8, mentre a seguire è stato Matteo de Palo a fermarsi in T14 con la Ferrari 296 GT3 #54.

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Prima uscita pubblica anche per Théo Purchaire con la Peugeot. Il probabile nuovo acquisto del Leone ha però girato molto poco, 19 giri totali, e ha terminato nelle retrovie. Bene anche le altre proposte di Alpine e BMW, con Victor Martins a 1”2 dal leader davanti a Max Hesse. Gran lavoro invece per Phil Hanson, neoacquisto AF Corse, e per Thomas Neubauer, al volante della Ferrari #51, autori rispettivamente 65 e 63 tornate.

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Dopo i test ELMS di Portimao si è rivisto anche Antonio Serravalle, questa volta al volante della Porsche 963 di Proton. L’aspetto curioso nel suo caso riguarda l’outfit Isotta Fraschini.

_PL50138Giri “premio” anche per Dani Juncadella e Charlie Eastwood in Cadillac e per Jordan Pepper e Franck Perera in Lamborghini. La SC63, nonostante manchi solo l’annuncio ufficiale dell’abbandono al WEC per la prossima stagione, resterà comunque in Bahrain per una due giorni di test, utili per preparare la prossima stagione in IMSA, dove alla fine potrebbe schierare due vetture anzichè l’unica fin qui prevista.

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Test privati ai quali si unirà certamente anche l’Aston Martin Valkyrie, che a sorpresa ha fatto capolino nei box nel tardo pomeriggio nell’ammirazione generale.

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Anche tra le GT3 le migliori prestazioni sono state riportate dai piloti titolari, con Ben Barnicoat, uno dei portacolori Lexus negli States, autore di 2.01.772. A seguire Gregoire Saucy e Marino Sato con la McLaren, quest’ultimo al top al mattino.

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Tra i veri rookies ha svettato l’indiano Mahaveer Raghunathan, invitato sulla Ferrari 296 #55 reduce dal successo di ieri, davanti ad Aurelien Panis sulla Lexus AKKODIS ASP #78 e al già citato Matteo de Palo sull’altra GT del Cavallino.

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Buona prestazione anche per Mattia Drudi, prossimo rinforzo Aston Martin in GT in previsione di un prossimo passaggio sulla LMH britannica.

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Probabili cambi di monture invece per Yasser Shahin e Sebastien Baud, i quali si sono alternati fra McLaren e Lamborghini, mentre Celia Martin ha fatto il proprio debutto ufficiale fra le Iron Dames, ma non sulla Lamborghini Huracàn in rosa, che al contrario ha visto per la prima volta un maschietto, Edmond Barseghian, YouTuber famoso per aver schiantato una McLaren Senna, bensí sulla Porsche Manthey campione della categoria.

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La giovane pilotessa Bronze Ranked si è alternata con Michelle Gatting e con Gillian Henrion, rookie scelto dal WEC insieme a Reshad de Gerus; quest’ultimo si è esibito al volante della Toyota Hypercar laureatasi campione tra i costruttori LMH con la supervisione di Mike Conway.

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E’ tutto per la stagione 2024 del FIA WEC, che tornerà il 21/22 febbraio 2025 con il Prologo del Qatar, cui seguirà la seconda edizione della 1.812 km il 28 dello stesso mese.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

I risultati del Morning Test

I risultati dell’Afternoon Test

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WEC – Bahrain, a Toyota la gara e il titolo costruttori, a Porsche il titolo piloti. VISTA AF Corse di forza in GT3

Toyota chiude in bellezza la stagione 2024 del World Endurance Championship aggiudicandosi la 8 Ore del Bahrain con la GR010-Hybrid #8 di Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa, vittoria che, unita al terzo posto della migliore delle due Porsche Penske, permette al costruttore giapponese di vincere l’ennesimo titolo costruttori.

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La seconda metà di gara è stata tanto frammentaria quanto la prima è stata lineare. Alla metà della quinta ora una prima Safety Car, preceduta dalla Virtual, è stata necessaria per portare in sicurezza la Ford Mustang di Giammarco Levorato, che sputava fiamme dallo scarico di destra.

Al restart Antonio Giovinazzi si ritrova ancora alle spalle di qualcuno, nel caso la Porsche Jota di Callum Ilott, che però viene saltato di slancio. Sarah Bovy frattanto ha approfittato della situazione e si è issata al comando delle GT3 seguita dall’Aston Martin dello Heart of Racing che in seguito prenderà anche la testa della categoria.

All’inizio della settima ora la Toyota perde un pezzo, con la #7, le cui speranze di titolo erano legate ad un lumicino si perdono per problemi irrisolvibili pompa carburante.

Ma la vettura di servizio ha appena iniziato a lavorare, perchè questa volta è la Peugeot di Paul di Resta a fermarsi in curva 11. Le operazioni in questo caso richiedono più tempo perchè la LMH deve essere messa in condizioni di non nuocere. A seguire due Full Course Yellow sono chiamate per l’altra Mustang di Zach Robichon e la Lexus di Esteban Masson, entrambe ferme a bordo pista per due problemi separati.

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Davanti c’è sempre la Ferrari #51 ma la mossa vincente di Toyota avviene in questo momento, con un provvidenziale splash che ad un’ora dalla bandiera a scacchi permette a Sebastien Buemi di trovarsi a contatto di Matt Campbell con la Porsche #5. Giovinazzi, che invece effettuerà una sosta regolare, si ritroverà addirittura P5 alle spalle della Porsche Jota di Jenson Button e alla Peugeot di Mikkel Jensen.

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I due battistrada finiranno anche per toccarsi, permettendo a Buemi di passare al comando e macinare vantaggio; vantaggio che risulterà determinante alla luce dei 5” di Stop&Go assegnati per il contatto con l’australiano di Penske. Giovinazzi nel finale sarà autore di una ulteriore rimonta, giustificando ancor più il titolo costruttori di Toyota col sorpasso alla Porsche #5 che vale il secondo posto in gara.

UPDATE: Dura penalità nel post gara, 4’55″,  per la Ferrari #51, che avrebbe utilizzato due pneumatici in più rispetto all’allocazione prevista. in funzione di ciò sale a podio la Peugeot  #93, mentre Giovinazzi e c. vanno a chiudere la classifica delle LMH,  in P14.

UPDATE-bis: Ferrari, nel suo comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di domenica, ha precisato che il limite dei 26 pneumatici era stato correttamente rispettato, ma sono stati erroneamente impiegati gli pneumatici che erano stati montati sulla vettura per schierarla in griglia anziché quelli rodati durante la qualifica e che erano destinati alla corsa. Queste due gomme non sono state considerate come parte del contingente allocato dalla squadra, portando alla decisione degli Steward.

Niente da fare per la 499P #50, che chiuderà in P9 dopo una sosta extra necessaria per sostituire la posteriore sinistra rovinata nella lotta con l’Alpine di Charles Milesi. Ad Andrà Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre basta addirittura solo l’undicesima posizione per aggiudicarsi il titolo piloti sotto gli occhi attenti del “Captain”.

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Tra i privati, è la volta della Porsche Jota #38 precedere la Ferrari AF Corse e la Porsche Proton; purtroppo per l’altra entry di Jota una foratura ha compromesso le possibilità di un buon piazzamento. Due parole sulla Lamborghini SC63, all’ultima apparizione, almeno per quanto a nostra conoscenza, nella serie mondiale, in attesa dell’annuncio ufficiale, vittima dell’ennesimo ritiro per problemi di raffreddamento.

Tornando invece alle GT3, che ricordiamo avevano già assegnato i titoli a Porsche. Le due Corvette, trascinate nel finale da Charlie Eastwood e Dani Juncadella, sembrano vanificare la rimonta dei due factory driver Ferrari, Davide Rigon ed Alessio Rovera; entrambi cederanno in un primo momento dalle GT gestite da TF Sport, ma nel finale il varesino tornerà prepotentemente al comando e resisterà agli assalti delle Corvette per conquistare la prima vittoria stagionale della 296 GT3 #55 insieme a Simon Mann e Francois Heriau.

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Juncadella resisterà a sua volta all’assalto di Matteo Cairoli con la Lamborghini Iron Lynx. Purtroppo un’infrazione in periodo di Virtual Safety Car toglierà dai primi l’altra Ferrari di Davide Rigon, penalizzazione scontata in precedenza anche alla Lamborghini delle Iron Dames.

E’ tutto per oggi da Sakhir. Domani andrà in onda il Rookie Test che nel frattempo si è arricchito di ulteriori nomi, quali Antonio Serravalle e Larry Ten Voorde per Proton, oltre a diverse giovani promesse sulle GT3.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 8 Ore del Bahrain

L’entry list aggiornata del Rookie Test

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WEC – In Bahrain, alla metà gara, una Ferrari in testa. Corvette al top in GT3

C’è una Ferrari in testa dopo 4 ore delle 8 previste in Bahrain, atto finale del FIA WEC 2024. Si tratta della 499P #51. Antonio Giovinazzi, abilissimo a sgusciare in mezzo alle due Toyota in prima fila, ha poi approfittato di un contatto in fase di doppiaggio fra Sebastien Buemi con la GR010-Hybrid in pole e la Corvette di Hiroshi Koizumi.

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Dietro un contatto faceva perdere diverse posizioni alla gemella #50, ancora potenzialmente in lotta per il titolo, ma peggio ancora andava alla Porsche #6, leader del campionato, proprio per una toccata con Miguel Molina, oltre che per un successivo contatto con l’Alpine. Alle spalle di Giovinazzi emergeva a sorpresa in queste prime fasi la Porsche Proton del neopromosso titolare Penake, Julien Andlauer.

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Tra le GT3, partivano bene le due McLaren in possesso della prima fila, ma dalla quarta fila era Tom van Rompuy con la Corvette #81 a bruciare le tappe e a prendere il comando della categoria dopo la prima sosta, una volta passato il volante a Charlie Eastwood.

La prima sosta era galeotta anche per le LMH, con Will Stevens e la Porsche Jota #12 a balzare davanti a Giovinazzi, salvo poi cedere allo scadere del secondo turno di guida. Dietro la 499P #51 tornavano ad emergere la Toyota #7 soprattutto grazie a Kamui Kobayashi, secondo nonostante un problema al cambio, e la Porsche #5, terza ai danni della migliore 963 di Jota Sport. determinante in questo senso la strategia del Team Penske in termini di risparmio gomme.

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Tornando alle GT3, dietro la Corvette #81, fin qui padrona della gara, resiste la McLaren #59, mentre alle loro spalle è emersa la Porsche #92, già campione della categoria con una gara di anticipo, nelle mani di Joel Sturm.

In termini di campionato, al momento l’equipaggio della Porsche #6 si laureerebbe campione, mentre il titolo costruttori sarebbe appannaggio di Toyota.

Out fin qui solamente due vetture, la Lexus RC F GT3 #78, vittima di un problema alla sospensione, e la BMW M Hybrid V8 #20, al contrario della vettura gemella che prosegue nelle posizioni di testa. Ancora una volta come lo scorso anno minime le interruzioni, con solo una breve Full Course Yellow per detriti nel corso della quarta ora.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la quarta ora di gara

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WEC – Peugeot torna in testa nelle libere 3 del Bahrain

Peugeot dimostra di non essere stato un fuoco di paglia del giovedí segnando il miglior tempo nel terzo ed ultimo turno di libere della 8 ore del Bahrain a cura di Jean-Eric Vergne e la 9X8 #93.

Dietro il due volte campione della Formula E si è piazzata una Ferrari, la #83 AF Corse di Yifei Ye, a 2 decimi. Gradino basso del podio virtuale per Daniil Kvyat con la Lamborghini SC63 davanti all’altra Peugeot e alle due Alpine.

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A seguire le due Ferrari ufficiali con Antonio Fuoco davanti ad Antonio Giovinazzi. La 499P #50 è stata costretta a fermarsi dopo appena 7 tornate per un problema elettrico. Qualche problema anche per la McLaren GT3 #95, fermatasi alla metà turno. Nascostissime invece Porsche, Toyota e BMW, che chiudono lo schieramento delle Hypercar.

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Nell’unica categoria GT è stata la Porsche già campione di Manthey Pure Rxcing a primeggiare, unica a scendere, ancorchè di poco, sotto i 2.04’ con Alex Malykhin. La top five è racchiusa in poco più di un decimo, a riprova della competitività della categoria, rappresentata da una vettura ciascuna di cinque dei nove costruttori impegnati: Lexus, Ferrari, Aston Martin, Corvette.

Ancora una volta solo un paio di Full Course Yellow per pulire la pista ed una esercitazione di soccorso in pitlane.

A seguire nel pomeriggio le qualifiche e la hyperpole, a partire dalle 16.00, le 14.00 italiane, fruibili in diretta sulla piattaforma Discovery+ e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3