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WEC – Le Mans: le dichiarazioni della vigilia

Alla vigilia della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans, abbiamo raccolto le dichiarazioni di diversi protagonisti nelle varie classi. Iniziamo con Antonio Giovinazzi, uno dei trionfatori dello scorso anno: “Arriviamo qui con maggiore esperienza, un anno dopo il successo Ferrari del 2023. Le Mans è una gara a parte: abbiamo mostrato a tutti il nostro potenziale in un evento che è unico ed esclusivo. Noi nell’ultimo periodo abbiamo svolto tanto allenamento fisico e mentale oltre che ovviamente al simulatore. (Riguardo l’assenza dei famigerati “scaldoni”) Le gomme fredde sono un’incognita da tenere in considerazione, ma sarà lo stesso per tutti. La strategia sarà indubbiamente cruciale per la gestione degli pneumatici, soprattutto di notte quando le temperature sono più basse.”

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Robert Kubica, alfiere della gialla 499P di AF Corse, sottolinea che “a Le Mans può sempre esserci una sorpresa, bisogna essere sicuri di non sbagliare ed evitare gli errori. L’ultima ora può essere cruciale, ma per essere della lotta nel finale hai chiaramente bisogno di guidare 23 ore senza particolari problemi.”

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Proseguiamo con il dominatore della Journèe Test, Kevin Estre: “La stagione di Porsche sta andando molto bene, Ferrari e Toyota restano in ogni caso molto competitive insieme a Cadillac e anche Peugeot, di cui conosciamo ancora poco. Indubbiamente siamo in una condizione migliore rispetto al 2023, ma non possiamo essere considerati come i favoriti soprattutto in un tracciato come questo. Comunque fino alle qualifiche non conosceremo il reale valore dei protagonisti. È facile disperdere energie per seguire gli altri. Ci concentriamo quindi su noi stessi, con tre auto chiaramente hai delle strategie differente su cui contare. Puoi rischiare e costruire differentemente il programma generale.

Riguardo la macchina, non ha particolari modifiche rispetto alle prime gare disputate quest’anno. Io non ho paura della gestione delle gomme fredde. Porsche è stata molto competitiva negli ultimi tempi su questo aspetto, e credo che dopo metà giro sia già possibile spingere… alla fine è la stessa situazione per tutti ed in IMSA siamo già abituati a questa condizione.”

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L’analisi delle LMH prosegue con Nyck De Vries per Toyota: “Siamo pronti a lottare ed è molto bello gareggiare con così tanti competitor nella classe regina. Le Mans è una delle corse più belle ed importanti del motorsport, ed è bello essere della partita, specie se penso che l’anno scorso l’ho guardata da casa.

(Riguardo alla concorrenza) Onestamente non sappiamo ancora chi potrà essere il nostro ipotetico rivale nella lotta per il successo, il gruppo è molto compatto e potrebbero esserci sorprese tra Ferrari, Porsche, Cadillac o Peugeot. Mi spiace ovviamente non avere nel box Mike Conway, un ottimo compagno che speriamo torni in azione molto presto. (Sempre sul tema scaldoni) Le gomme fredde anche a Le Mans sono una variabile da prendere in considerazione. È difficile giudicare una situazione che non è in nostro controllo; ad ogni modo, tutti si troveranno nella stessa condizione.”

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Si prosegue in terra americana con Laura Wontrop-Klauser, responsabile GM: “Avere un anno di lavoro alle spalle ci aiuta, perchè la situazione è ben differente rispetto al 2024. Tante cose restano in ogni caso ancora da scoprire, ed in ogni caso l’obiettivo è provare a ripetere quanto fatto lo scorso anno e migliorare. Dopo tre competizioni da ventiquattrore disputate possiamo definire che il prodotto è affidabile e valido, ora è tempo di passare al lato performance.

(Riguardo la strategia fra le tre LMDH) Tutte le auto sono Cadillac Racing e tutte lavorano per il medesimo obiettivo. Abbiamo deciso di aggiungere Felipe Drugovich al progetto perché riteniamo che sia un pilota molto competitivo e veloce oltre ad essere un uomo che si adatta alla grande con gli altri membri del team.

(Riguardo infine l’impegno in GT3 con Corvette) Una serie di tecnici Pratt Miller sono presenti a Le Mans per supportare TF Sport in questa competizione. L’accordo procede alla grande, ora vediamo cosa succederà in futuro in vista soprattutto del 2025. La vittoria ottenuta con la Z06.GT3 R in SRO America è stata importantissima per l’intero programma, e ora vediamo se avremo la chance nel prossimo anno di correre anche in SRO Europe.”

Gli fanno eco Alex Lynn: “Sono sempre emozionato e pronto per la gara dell’anno. Il tempo per ora è bellissimo e speriamo che continui così. La macchina è migliorata molto, ma ancora non conosciamo se sarà abbastanza forte per competere con gli altri. Durante il test day ci siamo concentrati principalmente sulla simulazione del passo gara e le gomme soft sembrano buone per Cadillac Racing.” e Felipe Drugovich: “Per me è la prima volta a Le Mans. Sono un rookie ed è difficile fare dei programmi, ma sicuramente abbiamo fiducia e siamo orientati verso un risultato positivo. Correre in LMP2 è stato cruciale in vista dell’approdo in Hypercar: prima di arrivare in Francia ha svolto tanto lavoro al simulatore ed ho effettuato un test a Laguna Seca. E’ comunque un mondo differente rispetto alle monoposto”

Torniamo a parlare italiano con Andrea Caldarelli, pilota Lamborghini: “Siamo fiduciosi alla vigilia del weekend; il prototipo sta crescendo giorno dopo giorno ed obiettivamente siamo contenti. Scopriamo sempre qualcosa di nuovo e sono convinto che il passo in avanti dal Qatar ad oggi sia stato notevole oltre che essere evidente a tutti. Tutte le volte che entriamo in pista c’è qualcosa da scoprire e successivamente da analizzare, sicuramente gareggiare con una sola vettura non aiuta molto anche perché il tempo a disposizione nel FIA WEC non è tanto. Certamente a Le Mans avere in azione due prototipi è più che mai positivo, si risparmia moltissimo tempo ed è utile per potere analizzare le diverse informazioni che si raccolgono.”

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E non dimentichiamoci di Isotta Fraschini con Jean Karl-Vernay : “Stiamo imparando giorno per giorno, e rispetto al primo test che abbiamo svolto in pista i cambiamenti sono stati molti. Purtroppo nel FIA WEC il tempo a disposizione è ridotto e non abbiamo tempo per raccogliere molti dati, ma fortunatamente a Le Mans abbiamo avuto una giornata intera per provare e per comprendere l’andamento dell’auto, una chance fondamentale anche per permettere ai miei compagni di box di capire la location. Per me poi tornare a correre a Le Mans è bellissimo, specialmente nella classe regina.

Per BMW abbiamo ascoltato Dries Vanthoor, che guiderà la M Hybrid V8 #15. “Correre nella classe regina è speciale, e poter gareggiare tra i grandi in una competizione come Le Mans è emozionante. Partecipare anche solo a tutte le attività che precedono la partenza rende magica questa competizione che ho già avuto la fortuna di vincere in GTE-Am (nel 2017 con JMW-ndr . Non sappiamo cosa accadrà durante il week-end, perchè non abbiamo mai girato col prototipo su questo tracciato prima dei test. Vedremo dove ci ritroveremo, anche se è complicato individuare il reale valore in campo da parte dei vari protagonisti.”

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Ed infine chiudiamo con le LMH con le squadre di casa, Alpine e Peugeot. Per primo Nico Lapierre: “Correre a Le Mans con un marchio francese da pilota locale è speciale e nello stesso tempo emozionante. Avere un supporto del genere da parte dei fans è bellissimo, siamo pronti per lottare con un prototipo speciale che è stato sviluppato esclusivamente per questa competizione.

In Qatar ed a Spa abbiamo avuto dei riscontri positivi, mentre Imola è stata una corsa differente che non valuterei molto. Dobbiamo capire l’andamento corretto dell’auto in una pista per lei nuova come quella di Le Mans: i test sono stati utili sotto questo aspetto per migliorare ancora di più l’auto in attesa delle qualifiche. Ad ogni modo, il prototipo è cresciuto globalmente dai primissimi test: la curva di apprendimento è stata progressiva, e ora vedremo cosa ci aspetterà.” Sulla Sarthe tornerà in gara Ferdinand Habsburg dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano nei due ultimi appuntamenti: “Sono pronto per battagliare. Come sapete ho avuto un incidente ad Aragon, e ho avuto un impatto contro le barriere in curva 7. Ho sempre odiato quella curva… La settimana scorsa abbiamo lavorato al simulatore per preparare Le Mans. La pressione è notevole essendo un team francese, personalmente non sento molto questa cosa e spero di vivere un weekend soddisfacente, magari anche con un clima favorevole e senza pioggia.”

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Infine Nico Müller per Peugeot: “Non vedo l’ora di salire in auto e guidare su quella pista meravigliosa come il ‘Circuit della Sarthe’. Speriamo di avere una buona settimana e soprattutto un’ottima 24 ore. Gli ultimi test che abbiamo fatto sono andati bene, non abbiamo provato nulla di rivoluzionario rispetto a Spa, anche perchè il tempo a disposizione è poco. Sicuramente la gestione delle gomme sarà importante di notte e non solo. Ovviamente anche il meteo sarà una variabile, oltre ovviamente alla mancanza delle termocoperte. Ad ogni modo siamo fiduciosi, vedo forti in ogni caso Toyota, Ferrari e Porsche. Non sarà facile anche perché questi marchi insieme hanno una decina di vetture, contro le nostre due. In ogni caso abbiamo una squadra ben rodata, meccanici veloci e soprattutto ingegneri più che validi per gestire le strategie.”

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Scendiamo (si fa per dire) di categoria con Filipe Albuquerque, quest’anno sull’Oreca #23 iscritta in Pro/Am da United Autosports: “Ogni volta tornare a Le Mans è qualcosa di speciale. Non è facile correre una singola competizione durante l’anno nel FIA WEC ed andare forte sin da subito, ma il mio programma agonistico prioritario resta l’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. La LMP2, compresa la PRO Am, è una categoria più che mai avvincente, anche perchè il livello dei piloti non professionisti si è alzato notevolmente nell’ultimo periodo.”

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A seguire uno dei trionfatori 2023, Fabio Scherer, quest’anno con la vettura Pro/AM di Nielsen Racing: Arrivare a Le Mans è sempre speciale, speriamo di vivere un fine settimana regolare e magari ripetere quanto di buono ottenuto nella passata stagione. Sono con una nuova squadra quest’anno anche grazie all’ottimo rapporto che ho sempre avuto con David Heinemeier Hansson. La LMP2 è una categoria serrata e sarà difficile capire chi avrà la meglio. (con riferimento all’infortunio in gara dello scorso anno) Indubbiamente il mio piede sta molto meglio ora rispetto a 12 mesi fa.”

Al top delle GT3 nella Journèe Test, la Corvette, per noi Daniel Juncadella: “Sono sempre pronto per una nuova sfida e sto recuperando energie dopo aver corso la 24h del Nurburgring settimana scorsa. Passare da Corvette a Mercedes è più difficile rispetto al contrario, ci sono però molte cose da tenere in considerazione a partire dalla differente gestione delle gomme. La Chevy è molto più simile ad un prototipo, ed è molto più evoluta rispetto alla Mercedes che oramai guido da oltre cinque anni. Sono onorato di poter rappresentare General Motors e parallelamente anche Mercedes. Attualmente sono concentrato completamente sulle GT3, una classe che mi piace parecchio in cui voglio impegnarmi al massimo.”

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Attesissime anche le Iron Dames, questa volta con Lamborghini dopo aver corso con Ferrari e Porsche. Rahel Frey: “Sono stata chiamata all’ultimo momento, ma sono pronta per quella che sarà la mia 7ma volta a Le Mans. Ogni volta l’emozione è unica e sono qui per rappresentare al meglio il programma Iron Dames, ovviamente mi spiace per l’assenza di Doriane Pin che avrebbe dovuto disputare la corsa. Considerato che la Lamborghini non ha mai girato a Le Mans, sarà difficile comprendere dove saremo veramente nel gruppo anche e soprattutto in vista delle prove libere.”

Infine un altro enfant du pays Erwan Bastard (D’Station Racing Aston Martin #777) “Sono contento di poter finalmente disputare la 24h di Le Mans, gara che ho sempre seguito sin da piccolo in televisione. Il nostro equipaggio è differente rispetto alle altre tappe del Mondiale (Satoshi Hoshino al posto di Clément Mateu – ndr), ma non credo che questo sarà un problema.”

Tutti i 186 protagonisti torneranno in azione mercoledí 12 giugno alle 14.00 con le prime libere.

Interviste raccolte da Luca Pellegrini

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Le Porsche dominano la Journèe Test di Le Mans

Le Porsche Penske chiudono al comando la Journèe Test della 24 Ore di Le Mans. Con una temperatura estiva ma non fastidiosa le tre 963 ufficiali si sono impossessate di tre posizioni fra le prime quattro, con Kevin Estre e la #6 al top nel pomeriggio con 3.26.907 davanti a Felipe Nasr, col solo Brendon Hartley e la Toyota #8 a spezzare la tripletta che si sarebbe chiusa con Michael Christensen.

Nel primo turno era stato invece Kamui Kobayashi a segnare la migliore prestazione con 3.28.467 davanti sempre a Estre e alla BMW art car di Robin Frijns. La Toyota #7 è stata una delle poche vetture a non migliorarsi nel pomeriggio. La prima delle Ferrari è la #50 di Miguel Molina, col quinto tempo a 1”1 dal leader, mentre le altre due 499P concludono in P8 e P12 nella classifica complessiva.

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Le due Lamborghini hanno concluso con un incoraggiante P7 della #63, a cura di Daniil Kvyat a 1”3 da Estre, mentre l’altra SC63 ottiene la 18ma prestazione complessiva su 23 hypercar. La graduatoria è chiusa dall’Isotta Fraschini, che conclude staccatissima, scontando un distacco di ben 6” dai migliori.

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Le due sessioni in programma per un totale di sei ore di pista sono state interrotte diverse volte. Oltre alla lunga esercitazione delle Safety Car, similmente a quanto avvenuto lo scorso anno, si devono segnalare le uscite di strada di Lorenzo Fluxa con l’Oreca #37 del Cool Racing, fuori al mattino alle curve Porsche, mentre Stèphane Richelmi è stato invece protagonista di un’uscita di strada ad Indianapolis dopo un’ora circa del secondo turno. La vettura di Vector Sport non ha poi ripreso la pista.

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Tra le LM P2, migliore prestazione da parte di Oliver Jarvis con la #22 di United Autosports. L’ex-Audi ha eclissato la concorrenza col tempo di 3.34.704, lasciando Olli Caldwell e la vettura di Algarve Pro Racing a 1”2. Terzo tempo per James Allen per Duqueine, migliore tra i Pro/Am.

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Infine tra le GT3 è Sebastien Baud con la Corvette TF Sport #82 a concludere al comando con 3.59.883. Le uniche altre due vetture a superare la soglia dei 4’ sono state la BMW #46 e l’Aston Martin dello Heart of Racing. P4 complessiva per i migliori della sessione mattutina, la Lexus #78 di Akkodis ASP di Kelvin van der Linde. Il pilota sudafricano aveva lasciato a oltre mezzo secondo il teammate Esteban Masson con l’altra RC F GT3. In evidenza anche le due Lamborghini Huracàn di Iron Lynx/Iron Dames e le McLaren di United Autosports.

Domani giornata completa di stop sul Circuit de la Sarthe, mentre martedí spazio alle attività di comunicazione con gli highlight delle foto di gruppo di piloti e macchine Le ostilità in pista riprenderanno mercoledí alle 14.00 con le libere 1, seguite alle 19.00 dall’ora di qualifiche che definirà i partecipanti alla Hyperpole per terminare alle 19.00 con le libere 2.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati della Session 1

I risultati della Session 2

La classifica complessiva della Journèe Test

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WEC – Conway out per Le Mans, al suo posto Lopez ed Hawksworth in Lexus

Nel corso della prima giornata del Pesage in Place de la Republique e Le Mans è rimbalzata la notizia bomba dell’infortunio di Mike Conway.

L’alfiere di Toyota, a causa di una caduta in bicicletta (ma quanti danni fanno, chiedere a David Malukas) avvenuto giovedí, si è fratturato alcune costole e la clavicola, per cui non sarà in grado di disputare la sua undicesima Le Mans, dopo una vittoria assoluta nel 2021 e ben quattro secondi posti, tutti ottenuti col costruttore nipponico.

Al suo posto, Josè Maria Lopez, che si riunirà a Kamui Kobayashi ed al suo sostituto Nyck de Vries. Per sostituire a propria volta l’argentino sulla Lexus #87 gestita da AKKODIS ASP, la scelta è caduta su Jack Hawksworth. Per il campione in carica IMSA GTD Pro con la RC F GT3 del Vasser Sullivan si tratterà del debutto assoluto sulla Sarthe.

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Quest’oggi una folla attenta e competente ha accolto una buona parte dei protagonisti della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Accoglienza da superstar ovviamente per Valentino Rossi, protagonista con la BMW #46 del WRT.

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Presente per la prima volta Isotta Fraschini, che ha annunciato un rimpasto nel top management del marchio, nonchè le Lamborghini in forma ufficiale nella top class.

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Domani si prosegue col secondo blocco di vetture, tra cui le Porsche Penske, le Toyota e soprattutto le Ferrari, trionfatrici lo scorso anno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – GT3 meno potenti e più pesanti nel BoP di Le Mans

Reso noto anche il Balance of Performance delle LM GT3. La categoria come noto parteciperà per la prima volta alla 24 Ore di Le Mans ma non sarà il debutto assoluto sul Circuit de la Sarthe, essendo da anni protagoniste della Road To Le Mans, il doppio appuntamento parte integrante della Michelin Le Mans Cup.

Rispetto alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, unico paragone possibile in questo caso, modificate al leggero ribasso le curve di potenza: quasi tutte le vetture hanno visto una riduzione sotto i 200 kmh, escluse le BMW M4 e le McLaren 720S. La potenza massima sopra i 200 kmh invece è rimasta immutata solo per le Lexus.

Appesantite invece tutte le auto – escluso Success Ballast, ricordiamo non in vigore a Le Mans – con punte estreme di +25 per le Lamborghini e +22 kg per le Aston Martin. Le Huracàn e le Lexus le più pesanti a vuoto con 1.355 kg, Ford e Porsche le più leggere con 1.327 kg.

Modifiche anche all’incidenza massima dell’ala posteriore per Aston Martin e Corvette ma soprattutto una riduzione di potenza massima per stint per tutte le vetture: le McLaren passeranno da 685 a 662 MJ (-23 MJ), mentre le Porsche e Corvette disporranno rispettivamente di 674 e 671 MJ (-16 e -15 MJ rispetto a Spa). Saranno ancora le Lexus a disporre della maggior quantità di energia per stint con 694 MJ nonostante i 7 MJ in meno rispetto all’ultima gara.

Come per le LMH, le potenze massime sopra e sotto la soglia in questi caso dei 200 kmh potranno essere riviste dopo la Journèe Test di domenica 9 giugno.

Ricordiamo che la classifica generale è dominata fin qui dalla Porsche di Manthey Pure Rxcing con 72 punti contro la BMW WRT #31 e l’Aston Martin dello of Racing, entrambe a quota 37.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – Hypercar più leggere ma meno potenti nel BoP di Le Mans

A pochi giorni dalla Journèe Test della 92ma 24 Ore di Le Mans, il WEC Committee ha reso note le equivalenze delle Hypercar.

Per la prima volta verrà messo in opera il metodo a due fasi, che riporta due livelli potenza, al di sotto e sopra i 250 kmh, mentre fino a questo momento era stato valorizzato solamente il limite al di sotto dei 210 kmh. Questi valori potranno essere rivisti a seguito delle risultanze in pista di domenica 9.

In generale, tutte le LMH sono state rese più leggere, sia nei confronti (per chi c’era) dell’edizione 2023, che, in alcuni casi, della recente 6 Ore di Spa.

Le Ferrari correranno con 1.047 kg a vuoto, 5 kg in meno dello scorso anno e addirittura -18 rispetto a Spa, mentre Toyota scenderà a 1.053 kg, ben 27 kg in meno rispetto al 2023 e -11 dall’ultima gara. Riduzioni più contenute invece per le Porsche, che porteranno 1.042 kg, -6 rispetto allo scorso anno ma +5 kg rispetto a Spa, cosí come le Cadillac, che con 1.036 kg saranno i più leggeri, guadagnando 10 kg in meno rispetto al 2023 ma +6 rispetto a Spa. Le rinnovate Peugeot rappresentano l’eccezione, con 1.047 kg, 5 in più rispetto al Centenario, ma ben 18 kg in meno rispetto a Spa.

Riguardo le vetture non presenti lo scorso anno, si va dai 1.038 di Alpine (-7 kg rispetto a Spa) ai 1.048 dell’Isotta Fraschini (-12 kg) passando per BMW e Lamborghini, a quota 1.039 kg (rispettivamente +1 e +4 kg).

Al contrario, è stata ridotta in via generale l’energia massima per stint. La lista ora vede l’Isotta sempre al top con 915 MJ per stint contro i 923 MJ di Spa e la Ferrari fanalino di coda con 889 MJ per stint (-12 MJ rispetto al 2023) insieme a Peugeot con 895 MJ. Riduzioni minori di energia rispetto al 2023 per Porsche (-6 MJ), Cadillac (-5 MJ) e Toyota (-2 MJ) per valori simili di 900, 904 e 906 MJ rispettivamente.

Ridotte ovviamente anche le potenze massime, col limite ora portato a 250 kmh. Lamborghini la più potente con 519 kW contro i 507 kW delle Alpine ed i 508 di Ferrari, Peugeot, BMW e Toyota. Il guadagno di potenza oltre i 250 kmh invece assumerà valori positivi per Toyota, Isotta, BMW ed Alpine, ma negativi per Ferrari, Lamborghini e Peugeot.

Vedremo come reagiranno in pista le ben 23 Hypercar iscritte a partire dalle 10.00 di domenica prossima.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Colori speciali a Le Mans anche per Iron Dames, DKR, Cool Racing e Nielsen Racing

Presentata poco fa la livrea one-off per Le Mans delle Iron Dames. La Lamborghini #85, che verrà portata in gara da Rahel Frey, Sarah Bovy e Michelle Gatting. Per questa edizione, la GT tutta al femminile presenta il progetto “Every Dream Matters”, che combina educazione e tecnologia, coinvolgendo i bambini nel processo di creazione di una livrea che racchiude l’essenza dell’immaginazione infantile.

Per portare in vita questa visione – cita il comunicato ufficiale – abbiamo ingaggiato non solo i nostri fans sui social, ma anche alunni di una scuola elementare di Le Mans. In una giornata indimenticabile colma di gioa ed emozioni, i nostri piloti hanno visitato la scuola per condividere il loro percorso “Women Driven by Dreams,” ed incoraggiare gli studenti a visualizzare e disegnare i propri sogni per il futuro. Tutti questi disegni sono stati trasformarti in modelli utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare la livrea delle Iron Dames, che simbolizza l’impegno costante del team nel promuovere l’inclusività, la diversità e il potenziale illimitato di ogni individuo.

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Diffuse nei giorni scorsi altre livree per la classica della Sarthe. DKR Engineering si presenterà con la sua Oreca LM P2 Pro/Am per Alexander Mattschull, Rene Binder e Laurents Hörr con dei colori totalmente rinnovati.

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Cool Racing, che parteciperà con due vetture alla medesima categoria, ha invece optato per inserti in rosso acceso per l’Oreca #47 iscritta in Pro/Am per Naveen Rao, Matthew Bell e Frederik Vesti. La #37 affidata, come in ELMS, ai Pro Lorenzo Fluxa, Malthe Jakobsen e Ritomo Miyata, manterrà invece gli inserti blu.

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Infine anche Nielsen Racing ha optato per dei colori rinnovati per la sua vettura, che correrà tra i Pro col tradizionale numero 24 con il vincitore 2023 Fabio Scherer, che sarà coadiuvato da David Heinemeier Hansson e dalla stellina USA Kyffin Simpson.

Per tutti l’appuntamento è con le verifiche pubbliche, il Pesage, in Place de La Republique a partire dalle 10.00 di venerdí 7 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Iron Dames, DKR, Cool Racing, Nielsen Racing

Gli orari del Pesage di Le Mans

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WEC – Livree speciali a Le Mans anche per le BMW M4 GT3. Pin ko, torna la Frey

Non sarà solo la BMW Hypercar #20 a vestire una livrea particolare a Le Mans, ma anche le “sorelle minori” M4 GT3. Presentati stamane a mezzo social infatti i colori speciali delle due vetture iscritte da WRT per la classica della Sarthe.

La #31 si presenterà con una livrea che ricorda i colori UFO della 3.0 CSL iscritta nel 1977 dal team Luigi team e portata in pista con successo da Pierre Dieudonné, DS del team dal 2011.

Gli storici colori gialloblu di Valentino Rossi, utilizzati nel Fanatec GT World Challenge, saranno invece la base della #46, che accompagnerà per la prima volta in gara il “Dottore”.

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Ma le novità per il costruttore tedesco non si fermano qui, perchè non più tardi di ieri è stata presentata al Nürburgring la versione Evo della M4 GT3, che calcherà le piste a partire dalla prossima stagione.

I cambiamenti rispetto all’attuale vettura sono sia estetici, con specchietti ridotti, maggiori prese d’aria e passaruota, ma anche tecnici con nuove barre antirollio, freni potenziati ed un nuovo differenziale, cui si aggiungono luci anteriori e posteriori ridisegnate.

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Una novità infine sempre nel parco GT, col forfait di Doriane Pin. La giovane pilotessa francese, attesa alla sua seconda Le Mans sulla Lamborghini delle Iron Dames dopo il debutto con l’Oreca LM P2 di Prema, sarà costretta a saltare la gara per ristabilirsi dall’incidente occorsole in Formula Regional a Spa lo scorso weekend. Al suo posto, come nella recente 6 Ore di Spa al fianco di Sarah Bovy e Michelle Gatting ci sarà Rahel Frey.

Piero Lonardo

Foto: Team WRT, BMW, Piero Lonardo

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WEC – Zidane starter ufficiale della 24 Ore, ma prima le Hypercar in città

Sarà Zinedine Zidane lo starter ufficiale della 92ma edizione della 24 Ore di Le Mans. Il popolare asso della nazionale francese di calcio, succede a LeBron James, incaricato del ruolo lo scorso anno, tra le personalità, non necessariamente legate al mondo dei motori, designate dall’ACO a partire dal 1949.

Tra questi ricordiamo John Elkann (2021) Rafael Nadal (2018), Brad Pitt (2016), Luca di Montezemolo (2009) Alain Delon (1996), Steve McQueen (1971).

Prima dello start di sabato 15 giugno alle ore 16 però il programma della 24 Ore 2024 prevede anche altre forme di intrattenimento, e non solo in circuito. A valle del Pesage infatti, previsto nelle giornate di venerdí 7 e sabato 8 giugno in Place de la Republique, nove Hypercar, una in rappresentanza di ogni costruttore, compresa la Ferrari 499P #51 trionfatrice lo scorso anno, fileranno per le vie della città francese.

A fare compagnia alle LMH, partire dalle ore 15.30, anche una LM P2, la popolare “Spike” di AO by TF, e sette GT3, una per ogni brand impegnato nel FIA WEC, escluse Porsche e Ferrari. Tra queste, immancabile la Lamborghini Huracàn delle Iron Dames. Oltre alle moderne protagoniste della classica della Sarthe, anche la Porsche 911 Turbo utilizzata come Safety Car e la Bentley 3 Litre Sport, vincitrice della 24 Ore del 1924.

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Questa manifestazione, inaugurata per la prima volta lo scorso anno, va ad affiancarsi alla tradizionale Parade Des Pilotes, in programma invece il giorno prima della gara, venerdí 14.

Piero Lonardo

Foto: 24H Le Mans

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WEC – Ecco la BMW Art Car di Julie Mehretu per Le Mans. Proton con la terza Mustang in giallo e nero

Presentata al Centro Pompidou di Parigi pochi minuti fa la nuova BMW Art Car, realizzata da Julie Mehretu. La “tela” sulla quale ha lavorato la 54enne artista etiope naturalizzata statunitense è la M Hybrid V8 #20.

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Venti quante sono peraltro le creazioni artistiche in movimento fin qui realizzate dal marchio di Monaco a partire dalla 3.0 CSL che corse a Le Mans nel 1975 di Alexander Calder fino all’ultima creazione in pista, realizzata sulle M6 GTLM per Daytona 2016 da John Baldessari passando per le celebri opere di Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e Jeff Koons.

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Saranno Sheldon van der Linde, Robin Frijns, e René Rast a portare in gara la vettura dalla Mehretu, che verrà esposta insieme ad altre creazioni del marchio al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este nel weekend.

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“L’intero progetto BMW Art Car riguarda l’invenzione e l’immaginazione, riguarda andare oltre il limite del possibile. Non penso a questa macchina come qualcosa da esibire. Penso a qualcosa che correrà a Le Mans. E’ arte performativa. La mia BMW Art Car è stata creata in stretta collaborazione con il team e gli ingegneri.” Ha chiuso l’artista: “La BMW Art Car sarà completa solo una volta terminata la gara”

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Frattanto anche Proton Competition ha rivelato la livrea e l’equipaggio della sua terza Ford Mustang GT3. Oltre ai già annunciati Chris Mies e Ben Tuck sarà John Hartshorne a dividere l’abitacolo della vettura #44, al posto del patron Christian Ried, originariamente associato all’effort, che affianca le altre due vetture full-season WEC del team tedesco.

Piero Lonardo

Foto: BMW, Proton Competition

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WEC – Cosa abbiamo imparato dalla 6 ore di Spa?

Tante le polemiche verso gli organizzatori della 6 Ore di Spa-Francorchamps, rei di averne esteso la durata dopo la necessaria riparazione delle protezioni a seguito dell’incidente che ha visto protagonista Earl Bamber e la Cadillac.

Se non sapete di cosa stiamo parlando, la cronaca della gara la trovate QUI, QUI e QUI.

Una volta tanto però, vogliamo lasciare ad altri i consueti peana per elencare cosa ci portiamo a casa da questo controverso weekend.

Per la prima volta ha vinto una LMH privata, e curiosamente con un equipaggio di due soli piloti, in quanto Norman Nato era impegnato nell’E-Prix di Berlino. L’ultima volta che è accaduto risale a Shanghai 2014, vittoria di Anthony Davidson e Sebastien Buemi, assente Nicolas Lapierre, ufficialmente per motivi personali. Will Stevens dal canto suo aggiunge una vittoria tra le LMH dopo i successi con le LM P2 (5) e con le GTE-Am (1).

Per la prima volta una penalità in griglia viene estesa alla gara successiva. La vettura che schiererà Earl Bamber, che è atteso a Le Mans nuovamente alla guida della Cadillac #2. dovrà infatti scontare cinque posizioni.

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Ovviamente per la prima volta la direzione gara del WEC ha ritenuto di estendere la durata della gara invocandone, come da regolamento, la possibilità a discrezione, creando un precedente. Al contrario, ricordiamo che la 6 Ore del Fuji del 2013 fu conclusa anticipatamente per maltempo dopo 4h36 dopo essere stata interrotta già altre due volte con bandiera rossa.

 

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Questa gara si ricorda anche per l’ultimo podio assoluto di un pilota italiano, Andrea Belicchi su Rebellion, prima dell’introduzione lo scorso anno della Ferrari 499P e dei risultati dei suoi piloti Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi ed Antonio Fuoco.

Non è invece la prima volta in assoluto che a Spa viene ripresa una gara dopo la sospensione; il precedente nella LMES 2010, quando per una carenza di elettricità andò il tilt il cronometraggio.

Per la prima volta comunque ci si è infischiati di satelliti e dirette televisive per privilegiare il pubblico presente, forse quale parziale compensazione del catastrofico GP del Belgio di F1 del 2021.

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Non è invece la prima volta che una pole position assoluta nel WEC viene sanzionata con squalifica a seguito di una verifica tecnica. Curiosamente, l’unico altro precedente è proprio di Spa nel 2018, dove la Toyota #7 perse la pole position a favore dell’altra TS050-Hybrid a causa di un problema al misuratore di flusso del carburante.

Seconda doppietta in tre gare invece per un costruttore tra le GT3. A Imola è stata BMW a piazzare entrambe le vetture sui primi due gradini del podio, mentre a Spa è stata la volta delle due Porsche.

L’appuntamento per tutti col WEC è per la 92ma 24 ore di Le Mans, a partire dal Pesage di venerdí 7 e sabato 8 giugno.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, FIA WEC