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WEC – Peugeot modifica gli equipaggi. Varrone completa Proton mentre Ried ritorna al volante, ma con Iron Lnyx! Umbrarescu novità AKKODIS.

Peugeot ha rivisto i propri equipaggi in vista della nuova stagione del FIA WEC. Paul di Resta passerà dalla 9X8 #94 alla #93 a prendere il posto di Nico Müller insieme a Jean-Eric Vergne e a Mikkel Jensen.

Il posto dello scozzese verrà preso dall’ex riserva Malthe Jakobsen, il quale affiancherà Loic Duval e Stoffel Vandoorne. Per l’attuale reserve driver Thèo Pourchaire potrebbe delinearsi una stagione di passaggio in ELMS con Algarve Pro Racing.

Restando fra le Hypercar, annunciato oggi anche l’ingaggio di Nico Varrone sulla Porsche Proton. Il talentuoso italo-argentino affiancherà i già annunciati Neel Jani e Nico Pino sull’unica Porsche privata iscritta al campionato.

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Tra le GT3, confermato l’equipaggio dell’Aston Martin del Racing Spirit of Leman, che vedrà oltre ai già annunciati Derek Deboer e Valentin Hasse-Clot, Eduardo Barrichello, 23enne figlio d’arte, alla prima esperienza nelle serie ACO dopo un paio di stagioni full-time nella Stock Car Brasil.

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Un nome nuovo anche in AKKODIS ASP, nella persona del 31enne Petru Umbrarescu, già visto in azione nell’ADAC GT Masters e nel GTWC Europe, anche col team francese. Il rumeno farà coppia con Josè Maria Lopez sulla Lexus #87. Sull’altra RC F GT3 confermato invece Arnold Robin insieme a Ben Barnicoat, in attesa di conoscere entrambe le terze guide.

Ma la notizia più sensazionale della giornata riguarda il ritorno al volante di Christian Ried. Il patron di Proton Competition, recordman di presenze nella serie mondiale, non sarà però al volante di una delle sue vetture, almeno nominalmente, in quanto si accomoderà sulla Mercedes Iron Lynx #61.

Ricordiamo che sull’altra AMG LMGT3 sono previsti Claudio Schiavoni e Matteo Cressoni, i quali dovrebbero essere coadiuvati dal neoacquisto Maxime Martin.

Piero Lonardo

Foto: Peugeot Sport, Racing Spirit of Leman, AKKODIS ASP

L’entry list aggiornata del FIA WEC

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WEC/IMSA – Rossi ritorna nella serie mondiale nella line-up GT BMW 2025

Valentino Rossi torna al WRT per una seconda stagione nel World Endurance Championship. La leggenda delle due ruote sulla BMW M4 GT3 Evo #46 non troverà però più al proprio fianco il fido Maxime Martin, ingaggiato da Mercedes Iron Lynx, bensí Kelvin van der Linde. Confermato invece Ahmad Al Harthy quale bronze driver.

Sulla seconda entry al contrario dell’equipaggio quarto classificato nel 2024 rimarrà solo il pro Augusto Farfus, mentre al posto di Sean Gelael e Darren Leung, passati entrambi alla McLaren di United Autosports, si accomoderanno sulla vettura #31 Timur Boguslavskiy, reduce da una stagione parziale con la Lexus di Akkodis ASP, ed il vicecampione uscente della categoria Yasser Shahin, proveniente da Manthey EMA. In funzione dell’australiano, la entry prenderà il nome di The Bend Team WRT.

Rivelati finalmente anche i due equipaggi IMSA GTD Pro gestiti da Paul Miller Racing per il WeatherTech SportsCar Championship. Sulla #1 oltre alla bandiera Madison Snow, si accomoderà per tutta la stagione Neil Verhagen, in sostituzione di Bryan Sellers, passato ad un ruolo dirigenziale al DXDT Racing. Nelle gare della Michelin Endurance Cup ci sarà sempre Connor De Phillippi, mentre Kelvin van der Linde completerà la line-up per Daytona.

Sulla M4 GT3 Evo #48 invece, debutto nella serie IMSA per Dan Harper e Max Hesse, recenti vincitori della Michelin 24H Dubai, i quali saranno coadiuvati da Jesse Krohn e da Augusto Farfus nelle gare lunghe.

Già nota infine la line-up della entry iscritta in GTD da Turner Motorsport, che vedrà ancora una volta in azione Robby Foley e Patrick Gallagher, con le addizioni di Jake Walker e Jens Klingmann.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Jota mantiene i colori anche sulla Cadillac

Rivelata nel pomeriggio la livrea delle Cadillac che disputeranno la prossima stagione del World Endurance Championship nelle mani di Jota Sport.

L’evento si è tenuto a Parigi nella cornice di Cadillac City, il flagship store del marchio, alla presenza di personalità del gruppo General Motors, Cadillac Racing, del WEC e dell’ACO.

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Le due V-Series.R LMDh hanno sostanzialmente mantenuto la colorazione di fondo bianco-oro dello sponsor principale Hertz, integrandoli sulla pinna e sul passaruota anteriore con i colori giallo rosso blu del costruttore statunitense.

I due equipaggi del team campione in carica fra i privati sappiamo già essere composti da Will Stevens, Jenson Button, Norman Nato, Earl Bamber, Alex Lynn e Sebastien Bourdais, anche se gli accoppiamenti saranno resi noti solo in seguito.

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Ricordiamo che la 13ma stagione della serie mondiale endurance partirà col Prologo del 20-21 febbraio in Qatar, preludio alla Qatar 1812Km del 28 febbraio.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac

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ELMS – Albuquerque torna nella serie con Nielsen Racing

Filipe Albuquerque parteciperà alla prossima stagione dell’European Le Mans Series nelle fila del Nielsen Racing.

Il 39enne pilota portoghese si era laureato campione nel 2020 con United Autosports, squadra con la quale ha trionfato nella stessa stagione, sempre tra le LM P2, anche a Le Mans e nel FIA WEC; a seguire, altre due partecipazioni spot, sempre col team angloamericano, ad Aragon nel 2023 e a Spa lo scorso anno.

Albuquerque, che parallelamente sarà impegnato in IMSA con la Cadillac del WTR w/Andretti (nessuna concomitanza quest’anno fra i due campionati), troverà ad attenderlo un altro ex-campione della categoria, Ferdinand Habsburg, titolato con PREMA nel 2022. Nell’entry list iniziale della serie sull’Oreca #24 veniva riportato anche il turco Cem Bölükbaşı che peró non è stato citato nell’annuncio odierno.

Sull’altra vettura, la #27, iscritta in LM P2 Pro/AM, confermati fin qui Fabio Scherer ed Anthony Wells, in attesa del terzo nome.

L’appuntamento con la massima serie endurance europea è per il 31 marzo a Barcelona per il tradizionale Prologo.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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Ecco gli Italian-Endurance Awards 2024!

Fine anno tempo di bilanci e chi siamo noi a Italian-Endurance.com per astenerci? Ecco allora i nostri primi Endurance Awards per celebrare la stagione appena conclusa.

Tra i tanti eventi avvincenti e le imprese sportive tra le ruote coperte degne di nota, la scelta non è stata facile, ma dovrete accontentarvi delle nostre opinioni!

N.B: Ovviamente, dati i mezzi a disposizione, questi premi per ora sono solo virtuali, ma chissà che in futuro non andremo a fare le scarpe ai Caschi d’oro….

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Gara dell’anno: Sarebbe facile dire Le Mans, con lo splendido bis della Ferrari 499P, ma per noi vince la 27ma Petit Le Mans. Ben otto le GTP che si sono alternate alla testa della gara, con quello splendido finale che ha visto premiare la Pink Cadillac di Renger van der Zande col brivido per i fari anteriori che non ne volevano sapere di rimanere accesi. Artefici di quel successo anche Sebastien Bourdais e Scott Dixon, dieci titoli in due nelle monoposto USA, nell’ultima gara del marchio di Detroit insieme al Team Ganassi.

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Squadra dell’anno: Porsche Penske Motorsport, e non potrebbe essere altrimenti, dato che hanno trionfato nei due massimi campionati endurance, IMSA (piloti e costruttori) e FIA WEC (piloti). Su quest’ultima affermazione pesano sicuramente tanto gli errori commessi e subiti da Ferrari, tant’è che Toyota è riuscita, da terzo incomodo, a mettere le mani sul titolo costruttori, complice anche la semi-disfatta di Le Mans delle LMDh di Stoccarda; al contrario, negli States le 963 del Captain hanno preso il largo da subito, chiudendo addirittura con un uno-due nella classifica finale, con 4 vittorie su 9 gare.

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Pilota dell’anno: Qui si fa difficile, perchè abbiamo assistito a tante prove superlative, ma c’è un solo pilota che è stato capace di vincere in ben 3 diverse competizioni, ed è Louis Deletraz. Lo svizzero, laureatosi per la terza volta campione ELMS grazie anche al successo di Spa, ha riportato anche una spettacolare vittoria a Sebring in IMSA con l’Acura del WTR w/Andretti, ma prima ancora si è giocato il tutto per tutto ad Abu Dhabi nell’Asian Le Mans Series dopo le due vittorie di Sepang e Dubai.

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In questo caso ci permettiamo un paio di menzioni speciali per Robert Kubica, protagonista di una splendida Le Mans rovinata solo da una defaillance tecnica ma vittorioso, oltre che in ELMS con AO Racing insieme proprio a Deletraz, anche ad Austin con la gialla Ferrari 499P schierata da AF Corse, e per Mirko Bortolotti, trionfatore nel DTM, a riportare in altro i nostri colori nella serie dopo ben 31 anni, nonchè coprotagonista del primo successo Lamborghini in GTD Pro a Road Atlanta.

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Auto dell’anno: Qui torniamo a non avere dubbi perchè nessuna macchina ha regalato più successi nel 2024 della Ferrari 296 GT3. La GT del Cavallino, dopo un primo anno di assestamento, ha colto successi in tutti i campionati internazionali, raggiungendo a Sepang nell’Asian Le Mans Series la 100ma vittoria; successi ottenuti con AF Corse, Risi Competizione, Conquest Racing, Kessel Racing, Formula Racing, Spirit of Race, Emil Frey Racing, Frikadelli Racing ed Arise Racing GT.

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Continuiamo con le Rivelazioni dell’anno: tra le squadre spicca sicuramente il team Jota Sport, capace, aldilà della fortunosa vittoria alla 6 Ore di Spa, di dimostrarsi efficiente, spesso anche in modo più produttivo delle squadre ufficiali nella categoria regina, al punto di meritarsi la chiamata da parte di Cadillac per il 2025 e oltre.

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Tra i piloti citiamo invece Maro Engel, anch’egli protagonista di una vittoria prestigiosa ma fortunosa a Macau, ma vero dominatore del Fanatec GTWC Europe e capace di dare battaglia sino all’ultimo nel DTM.

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E chiudiamo con il Sorpasso dell’anno: anche in questo caso, tante le segnalazioni degne di nota, ma per noi vince su tutti quello di Antonio Fuoco su Raffaele Marciello a Macau. Il vincitore dell’ultima Le Mans insieme a Nicklas Nielsen e Miguel Molina ha dimostrato che non è impossibile superare tra i muretti del Guia Circuit, nemmeno su pista umida, avendo prima la meglio sulla BMW di Dries Vanthoor prima di ripetersi contro l’altra M4 GT3 di Marciello per la prima posizione. Peccato il successivo contatto che ha tolto di mezzo la Rossa, impedendone la prima affermazione nella FIA GT World Cup.

E’ tutto per quest’anno, ci vediamo nel 2025!

Piero Lonardo e Luca Pellegrini

Foto: Chip Ganassi Racing, Porsche Motorsport, Wayne Taylor Racing, Piero Lonardo, DTM, Ferrari Races, GTWC Europe

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WEC – Keating torna nel WEC con Corvette e TF Sport

Definiti gli equipaggi delle due Corvette gestite da TF Sport che prenderanno parte alla prossima stagione del World Endurance Championship.

Sulla Z06 GT3.R #33 una vecchia conoscenza, Ben Keating, farà il proprio ritorno nella serie iridata. Ad un anno di assenza dal suo secondo titolo tra le GTE-Am sulla Corvette C8.R, il gentleman texano tornerà in azione col team che lo ha aiutato a trionfare nella stagione 2022 di quella categoria, allora con Aston Martin, insieme al factory driver Dani Juncadella e a Jonny Edgar.

Per il giovane neocampione ELMS si tratta invece quasi di un debutto assoluto tra le GT, avendo disputato solamente una gara nel 2023 con la McLaren del Garage 59 nel BTCC.

Equipaggio invece immutato rispetto al 2024 sull’altra Corvette, che vedrà in azione ancora Tom van Rompuy, Charlie Rui Andrade e Charlie Eastwood. Per loro quale miglior risultato nella passata stagione il secondo posto nel round finale in Bahrain, oltre ad una Hyperpole conquistata nell’opener del Qatar, che anche quest’anno aprirà il campionato a fine febbraio.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport

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WEC/IMSA/GTWC – Martin e Ojeda passano a Mercedes

Mossa a sorpresa da parte di Maxime Martin, che entra a far parte della rinnovata squadra di factory driver Mercedes. L’ex alfiere di BMW ed Aston Martin debutterà già alla Rolex24 at Daytona andando a completare l’effort di GetSpeed insieme a Anthony Bartone, Fabian Schiller e Luca Stolz iscritta in GTD Pro.

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Insieme al 38enne belga annunciato anche il 25enne australiano Jayden Ojeda, già visto sulla AMG GT3 del Craft-Bamboo Racing all’ultima 12 ore di Bathurst.

I due vanno ad integrare il roster della casa di Stoccarda che ora conta dieci unità, insieme a Ralf Aron, Philip Ellis, Maro Engel, Maximilian Gotz, Jules Gounon, Mikaël Grenier, Fabian Schiller e Luca Stolz, e che dovrebbe essere ulteriormente esteso nel prossimo futuro.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Jayden Ojeda FB page

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WEC/IMSA – BMW presenta la forza e saluta Martin e Spengler

BMW ha annunciato i propri equipaggi per la stagione 2025 del World Endurance Championship ed il WeatherTech SportsCar Championship.

Per Kevin Magnussen debutto nella serie mondiale full-time a partire dal Qatar sulla M Hybrid V8 #15 insieme a Raffaele Marciello e Dries Vanthoor al posto di Marco Wittmann, che invece sarà in azione negli States con la #25 insieme a Sheldon van der Linde.

Il sudafricano si dividerà fra i due campionati presidiando ancora anche la vettura #20 insieme, come nel 2024, a René Rast e a Robin Frijns.

L’altra entry iscritta alla serie americana, contraddistinta dal numero 24, sarà portata in gara da Vanthoor, anch’egli incaricato del doppio compito, e da Philipp Eng.

Per le tre gare più lunghe della Michelin Endurance Cup, Daytona, Sebring e Petit Le Mans, i due rinforzi designati saranno Magnussen e Frijns, con Marciello e Rast a completare i due quartetti nel season opener.

La concomitanza infine tra Laguna Seca e la 6 Ore di Spa farà si che le due LMDh di Monaco correranno nelle Ardenne con un equipaggio a due, con Vanthoor e Van Der Linde impegnati nella gara californiana.

BMW, che aveva già perso Nick Yelloly, passato ad Acura, ha dato l’addio ad altre due colonne della propria line-up, Bruno Spengler, 13 anni con le GT, campione DTM nel 2012, e Maxime Martin, fino a poche settimane fa protagonista con la M4 GT3 nel WEC e nel GTWC. Per il 38enne belga si dovrebbero aprire le porte dell’Aston Martin, marchio col quale ha trionfato in GTE-Pro a Le Mans nel 2020 e alla 24 Ore del Nurburgring nel 2018.

Piero Lonardo

Foto: BMW M Motorsport

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Asian LMS – APR, successo a Sepang in una gara troncata dalla pioggia

Algarve Pro Racing, campioni in carica dell’Asian Le Mans Series, riportano la prima vittoria della stagione 2024-25 in gara-2 a Sepang. Ultimate raddoppia in LM P3 e Winward regala il primo successo nella serie asiatica a Mercedes tra le GT in una gara complicata dal meteo, chiusa con 50’ di anticipo.

Al via partenza al fulmicotone da parte di Jeremy Clarke, che rubava la seconda posizione ad Alex Malykhin, alle spalle del polesitter Giorgio Roda. Jens Reno Möller passava al comando delle LM P3 sulla vettura condivisa con Mark Patterson di High Class Racing mentre Max Wiser manteneva la leadership sulla Ferrari #28 di AF Corse in GT.

L’Oreca #50 di AF Corse prendeva poi il comando della gara ed era costretto a respingere gli attacchi della seconda vettura di Proton, quest’oggi orfana di Mathias Beche, mentre nella categoria minore Stèphane Lemeret riprendeva la leadership con la Ligier di Ultimate.

La gara delle GT perdeva presto i vincitori di ieri di Car Guy, con la Ferrari #57 che prima si girava a seguito di un contatto e poi arrivava lunga con Yudai Uchida, sub per Takeshi Kimura in questo weekend, il quale centrando l’incolpevole Lamborghini del Prime Speed Sport di Rene Heremana Malmezac. I detriti dell’anteriore della gialla 296 GT3 generanno la prima breve interruzione della corsa.

Problemi anche per la Ligier LM P3 del Graff dell’equipaggio campione in carica, vittima di problemi di pressione del carburante e costretti ad una lunga sosta ai box.

Davanti Clarke resiste su Giorgio Roda, che ha preso il ruolo di inseguitore dalla vettura gemella, vittima di un contatto. In questa fase infiamma il duello fra gentlemen fra Francois Perrodo e Kristos Kolovos del DKR, che vedrà l’Oreca coi colori del Lussemburgo poi penalizzata due volte, per velocità eccessiva in pitlane e durante una seconda Full Course Yellow.

Segue uno stint decisivo, in negativo, per AF Corse, con la #50 che sparisce dai primi ed Alessio Rovera, subentrato a Perrodo, che deve cedere al rimontante Harry King, ora sulla macchina di Pure Rxcing e passa al comando. Nelle altre classi Bence Valint e Max Wiser proseguono l’opera.

Il primo scroscio di pioggia viene accompagnato dalla vettura di servizio: alcune vetture decidono di passare subito alle wet, fra cui Nicky Catsburg del Nielsen Racing, King per Pure Rxcing e le due di AF Corse, con la #50 protagonista di un’entrata difficoltosa al box.

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Il restart, con ancora 85’ sul cronometro, vede Laurents Hörr passare al comando nonostante le due soste extra su Mathieu Vaxivière e Louis Deletraz, ora al volante della #91, ma è Malthe Jakobsen ad impressionare con le slick su una pista ormai asciutta fa fuori il resto del lotto e si installa al comando con la #25 di Algarve Pro Racing.

Proton aveva ritardato il proprio pit e Tom Dillmann era costretto a recuperare, avanzando sino alla terza piazza, che poi perderà a favore di James Allen, autore anche oggi di uno stint fenomenale per RD Limited, e dell’altra entry del team portoghese di Alex Quinn.

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Anders Fjordbach, tornato al volante della Ligier LM P3 di Ultimate, riprendeva la piazza d’onore, nonostante il gap di oltre un giro da Matteo Quintarelli e dalla vettura di Ultimate, a sua volta davanti ai campioni ELMS di RLR MSport.

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In GT3, soste e le strategie premiavano la Mercedes #81 di Winward Racing di Gabriele Piana sulla Porsche Manthey #10 – completamente ricostruita dopo l’incidente in gara di ieri – di Joel Sturm e sulla Ferrari protagonista di tre quarti di gara.

La pioggia aumentava di intensità e diventava un vero diluvio; dopo un breve periodo dietro la Safety Car veniva prima annunciata la red flag con 50’ sul cronometro, e quindi la definitiva chiusura anticipata delle ostilità, con gran parte dei piloti pro non ancora impegnati. Vittoria quindi per Algarve Pro Racing con Malthe Jakobsen e Valerio Rinicella sui trionfatori di ieri di RD Limited e sulla seconda entry del team portoghese.

In classifica generale, la squadra diretta da Romain Dumas conduce con 43 punti contro i 37 dell’equipaggio vincitore oggi ed i 26 della #83 di AF Corse, terminata in P6. Tra le LM P3, punteggio pieno fin qui per Ultimate con 52 punti contro i 36 punti di High Class Racing. Più fluida la classifica delle GT, con Winward Racing al top con 35 punti contro i 28 delle due entry di AF Corse ed i 25 derivanti dalla vittoria in gara 1 di Car Guy.

L’Asian Le Mans Series tornerà l’8-9 febbraio 2025 a Dubai prima del gran finale il weekend successivo ad Abu Dhabi.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

L’ordine di arrivo di Gara 2

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Asian LMS – RD Limited, vittoria al debutto. Ultimate e Car Guy si impongono in LM P3 e GT

Successo al debutto di RD Limited su AF Corse a Sepang nella prima gara del doubleheader dell’Asian Le Mans Series 2024/25. Ultimate si impone in LM P3 e Car Guy guida il tris in pista delle Ferrari in GT.

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Al via subito Patrick Byrne sul doppio polesitter Giorgio Roda, seguito dall’altra Oreca di Proton con Alexander Mattschull e da Alex Malykhin, al debutto con la vettura di Pure Rxcing gestita da TF Sport. La partenza vede subito un incidente che coinvolge le due Ligier LM P3 di Inter-Europol e altri contatti minori nelle retrovie ma si prosegue.

Fred Poordad sulla vettura della RD Limited di Romain Dumas si gira dopo un paio di tornate. Alex Bukhantsov frattanto ha preso la guida delle LM P3 su Stèphane Lemeret e Manny Franco con la Ferrari #28 di AF Corse a sua volta ha scavalcato Steve Jans sulla Mercedes di GetSpeed.

La vettura di servizio torna comunque in azione poco dopo per l’incidente tra la Ferrari #74 di Car Guy che tocca l’altra 296 di Absolute Racing con Greg Bennett alla guida, che perde anche l’ala posteriore per colpa dell’altra Ferrari gestita da Kessel. A completare l’opera ancora Steve Brooks e la Ligier #43 di Inter-Europol, che centra la vettura ferma in mezzo alla pista.

A seguire una serie di neutralizzazioni che hanno caratterizzato la prima metà di gara per una serie di contatti e relativi detriti, l’ultimo dei quali protagonista ancora Brooks, il quale chiuderà definitivamente la gara cozzando contro la Porsche Manthey #10 di Antares Au.

Era Malykhin a prendere nel frangente la testa della gara sulle due Oreca di AF Corse, con Alessio Rovera a passare il compagno, ma a seguire Harry King, subentrato sull’auto #91, si trovava sbarrata la via del box dalla Mercedes #16 di Sergei Stolyarov, pure danneggiata da un contatto, e perdeva la leadership a favore del varesino, che andava a condurre su Matt Bell e Vlad Lomko, ora al volante per Nielsen Racing e Proton Competition.

In GT Ferrari sempre al top, ma era la volta di Ben Tuck sulla #74 a prendere il comando delle operazioni su Max Wiser, subentrato a Franco. Completava il podio virtuale l’altra 296 di AF Corse con Riccardo Agostini. Tra le LM P3, RLR MSport con Ian Aguilera superava il Graff e passava a condurre.

James Allen in regime di corsa libera imponeva il proprio ritmo e riportava l’Oreca di RD Limited alle spalle di Rovera. Il sorpasso che poteva valere la gara avveniva dopo 2h30, poco prima che anche James Dayson, subentrato sulla Ligier di RLR MSport, cedesse la testa delle LM P3 ad Anders Fjordbach e alla macchina di High Class Racing.

UltimateLa compagine danese era costretta a correre a due senza Seth Lucas, bloccato da un problema fisico ed in seguito cedeva alla Ligier di Ultimate, con Matteo Quintarelli autore di un’ottima prestazione al debutto sotto gli occhi di Amato Ferrari, per l’occasione a gestire in pista il brand transalpino.

In GT sempre Ferrari a menare le danze scambiandosi le posizioni con Cedric Sbirrazzuoli sulla gialla 296 del Car Guy di Esteban Masson.

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Il finale di gara vedeva battagliare per la vittoria Tristan Vautier e Mathieu Vaxivière. Il pilota di AF Corse riusciva a ricongiungersi al connazionale e riusciva anche a passarlo a due curve dalla bandiera a scacchi, ma andava largo alla successiva, regalando la vittoria al debutto alla compagine guidata da Romain Dumas. Completa il podio Pure Rxcing, risalita dopo il problema ai box.

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L’altro inseguimento premiava il factory driver del Cavallino Daniel Serra, subentrato per Car Guy, su Sbirrazzuoli, complice anche una sosta extra per la #51. A podio anche l’altra entry di Kessel, con Dennis Marschall a tener dietro la Porsche Manthey dell’eterno Richard Lietz, nonostante un drive-through per speeding in pitlane.

Tra le LM P3 infine, dietro Ultimate e all’High Class Racing del 72enne Mark Patterson, terza piazza per i campioni in carica della categoria, quest’anno coi colori del Graff.

UPDATE: La Ferrari #79 di Kessel Racing è stata penalizzata di 35″ rispetto all’arrivo in quanto Dennis Marschall ha ecceduto nel tempo massimo di guida di 4″5. Al terzo posto termina quindi la Porsche #92 di Matnhey EMA. Altre penalità per le due Oreca LM P2 di Proton: la #11 perde 10 giri per non aver rispettato il tempo minimo di guida da parte di Mathias Beche, mentre la #22 è stata squalificata dalla direzione gara per non avere il minimo quantitativo di carburante all’arrivo. Le due vetture avevano terminato in P10 e P9 rispettivamente. 

L’appuntamento con l’Asian Le Mans Series è già per domani alle 14.00 locali, le 7.00 italiane, per gara 2 sempre da Sepang. In pole position ancora Giorgio Roda e l’Oreca #22 di Proton a fianco di Alex Malykhin.

Piero Lonardo

Foto: Asian Le Mans Series

I risultati delle Qualifiche 1

I risultati delle Qualifiche 2

L’ordine di arrivo definitivo di Gara 1