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WEC – Alpine ancora un anno con la A480. Kubica per Magnussen in High Class

Il World Motor Council della FIA, riunitosi per la terza volta in questo 2021, riporta un paio di novità in tema  World Endurance Championship, la più importante riguarda la possibilità di schierare ancora per una stagione le vetture LM P1.

Ovviamente questa decisione farà felice Alpine, fresca di presentazione del programma LMDh in proiezione 2024, che potrà cosí schierare anche nella season 10 del WEC la sua A480-Gibson insieme alle nuove Hypercar di Toyota e Glickenhaus.

La seconda riguarda invece chi ha già omologato la propria Hypercar, in quanto annuncia limitazioni di test nell’ordine di prevenire un’escalation di costi. Questa norma vuole evidentemente essere una sorta di calmiere per non svantaggiare in partenza i costruttori che entreranno nel 2023 (Ferrari e Peugeot) con la loro nuova LMH.

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Una novità infine tra gli equipaggi della doppia trasferta in Bahrain, con Robert Kubica a prendere il posto di Jan Magnussen. Il neocampione ELMS si affiancherà sian per la 6 che la 8 Ore a Anders Fjordbach e Dennis Andersen sull’Oreca LM P2 #20 (nella foto, in azione a Monza).

Kubica ha già corso col team battente bandiera danese nell’ultima Rolex 24 at Daytona.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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ELMS – A Portimao in 41. Ritorna Drudi tra le LM P3

L’Autodromo Internacional do Algarve ospiterà in meno di due settimane per la quinta volta il season finale dell’European Le Mans Series. A titolo assoluto già assegnato al WRT, gli altri titoli sono ancora tutti in discussione.

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In primis il primo titolo delle LM P2 Pro-Am, dove a John Falb e Rui Andrade bastano comunque 2 punti per assicurarsi matematicamente la vittoria finale col G-Drive nei confronti del Cool Racing, che ripropone il vincitore di Le Mans (col WRT) Charles Milesi. Come a Spa-Francorchamps insieme ai leader ci sarà il neoacquisto Peugeot, Gustavo Menezes.

Vivissima invece la lotta per il secondo posto finale, sempre col G-Drive come protagonista, con Roman Rusinov alla ricerca del secondo successo consecutivo in terra portoghese, e Franco Colapinto a difendere il vantaggio in classifica nella volata finale che vede ancora matematicamente in lizza anche Julien Canal e Will Stevens del Panis Racing, Il trio dell’Oreca #22 di United Autosports del campione uscente Phil Hanson e ancora l’equipaggio del Duqueine.

Tra le line-up, atteso il ritorno del Graff dopo la pausa di Spa con Arnold e Maxime Robin e Vincent Capillaire, mentre Gianluca Giraudi è listato sulla vettura dell’Ultimate insieme a Mathieu e Jean-Baptiste Lahaye, protagonisti in coppia in terra belga.

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17 invece le LM P3, dove Laurents Hörr cercherà di mangiare i 5 punti che lo separano ancora dalla line-up del Duqueine composta da Matt Bell, Nicolas Maulini e Niklas Kruetten. L’alfiere del DKR, insieme al francese Mathieu de Barbuat, ha trionfato negli ultimi tre appuntamenti conquistando quattro pole position sulle cinque gare disputate.

Novità assoluta il Sainteloc Junior Team, che debutterà nella serie con una Ligier per il campione Pro-AM 2020 del GT Francese (FFSA) Fabien Michal e Lucas Lègeret. Oltre al team transalpino, che abitualmente schiera vetture Audi nelle serie GT, i legami con la casa dei quattro cerchi proseguono anche con il nostro Mattia Drudi, che ritornerà nella serie dopo le due esperienze del 2018, con Eurointernational.

Drudi

Il 23enne riminese, portacolori di Audi Sport Italia, farà parte di una line-up completamente rinnovata che vede anche la giovane promessa francese Antoine Doquin ed il tedesco Finn Gehrsitz, entrambi già protagonisti nella Michelin Le Mans Cup.

Il team di Antonio Ferrari ha annunciato col comunicato di presentazione della gara di stare lavorando nientemeno che ad un programma LMDh nel 2023. Sapevamo da tempo che Audi stava pensando alla creazione di nuovi team nazionali per le nuove LMDh realizzate da Multimatic. Speriamo che, magari con i buoni auspici da parte del godfather Dindo Capello, il test driver Audi Formula E possa rappresentare nuovamente il tricolore nella massima categoria prototipi del WEC.

Per un italiano che torna, un altro che se ne va: Mattia Pasini infatti non fa parte della line-up portoghese di Inter-Europol, che vede il ritorno invece di Adam Eteki ed il debutto del polacco Patryk Krupinski sulle due Ligier gialloverdi.

10 infine le GTE iscritte, una in più di Spa grazie all’aggiunta di una seconda Ferrari AF Corse per Franck Dezoteux, Pierre Ragues ed il vincitore di Le Mans in GTE-Pro, Côme Ledogar.

_PL55503In classifica, Matteo Cressoni, Miguel Molina e Rino Mastronardi per portare il primo titolo continentale ad Iron Lynx dovranno difendere 20 punti di vantaggio nei confronti di Alessio Rovera, Manu Collard e Francois Perrodo. Le due Ferrari sconteranno rispettivamente 35 e 30 kg di success ballast nei confronti della concorrenza; al lumicino invece, dopo il ko di Spa, le speranze della 488 di Spirit of Race, distanziata di 24 punti dai leader e penalizzata da 20 kg di zavorra.

Tra gli equipaggi, sulla Porsche Proton #77 tornerà Gianmaria Bruni insieme al patron Christian Ried e a Cooper MacNeil, mentre in casa JMW debutto del cinese di Hong Kong Thong Wei Fung Shaun.

L’azione in pista a Portimao inizierà giovedì 21 ottobre con i test collettivi. Le prime libere sono previste invece venerdì 22 alle 12.50, qualifiche sabato 23 alle 3.00 e start della 4 Ore di Portimao alle 14.00 di domenica 24 ottobre. Ricordiamo che il fuso orario del Portogallo è un’ora indietro rispetto a quello italiano. Qualifiche e gara come sempre fruibili in streaming gratuito sul sito ELMS www.europeanlemansseries.com.

Piero Lonardo

L’entry list della 4 ore di Portimao

Foto: Piero Lonardo, ACI Sport Italia

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Milner/Tandy, la terza di fila al VIR. Garcia regala la vittoria GTD allo Pfaff Motorsports

Tommy Milner e Nick Tandy sembrano scatenati in questo finale di stagione del WeatherTech SportsCar Championship, e si aggiudicano la terza vittoria di fila al Virginia International Raceway.

La gara, riservata alle sole GTLM e GTD, non è stata avara di spettacolo, con accesi duelli e sportellate, specie fra le tre sole vetture della classe maggiore. Ha iniziato Jordan Taylor, abile a sbarazzarsi del polesitter e compagno di squadra Tommy Milner all’uscita del “Ferro di cavallo”, il tornante che apre il giro del circuito.

Presto, appena trascorso il tempo minimo di guida (10’ per la categoria), Cooper MacNeil cedeva il volante della Porsche del WeatherTech Racing a Kevin Estre, con la speranza di rimontare, magari aiutati da una Full Course Yellow.

Anche Milner cedeva presto il volante, allo scadere della mezz’ora,  al compagno Nick Tandy, diversificando le strategie in casa Corvette, con la C8.R #3 che cedeva il comando a sua volta alla prima sosta, intorno all’ora di gara.

La tanto attesa neutralizzazione arrivava dopo 72 minuti, a causa di un dritto di Mario Farnbacher con la Acura del Gradient Racing: vettura spaventosamente fino all’abitacolo nelle gomme a protezione di curva 14 ma pilota fortunatamente illeso.

I tre davanti si compattavano e al restart era lotta al coltello per il comando, con Estre che si faceva largo con le cattive sino a conquistare la leadership per poi ricederla poco dopo al driver inglese. Il factory driver Porsche però eccedeva in confidenza e, nel tentativo di riprendere terreno, terminava fuori alla Oak Tree.

Ogni tentativo di Antonio Garcia, subentrato a Taylor, di recuperare il gap dai teammates naufragava poi a causa del contatto con la BMW di Bill Auberlen, capolista delle GTD, a meno di 12’ dalla bandiera a scacchi, e sanciva l’ennesima doppietta Corvette, la settima in stagione.

Pfaff

Al comando delle GTD dopo questo contatto, incredibilmente non sanzionato dalla direzione gara, si ritrovava la Porsche dello Pfaff Motorsports di Laurens Vanthoor. L’ex-campione delle GTLM ricordiamo era partito dal fondo a seguito dell’errore in qualifica della crew canadese, rea di aver modificato la macchina tra le due sessioni.

Robbie Foley, polesitter con la M6 GT3, aveva condotto le prime fasi di gara fino alla sosta per far salire Auberlen,  sosta che invece i portacolori del Paul Miller Racing posponevano sino allo scadere dell’ora canonica per ritrovarsi comunque alle spalle del recordman di vittorie IMSA.

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Dalle retrovie spingevano tutti i contender, tra cui Vanthoor, che alla sosta collettiva in regime di Full Course Yellow si ritrovava al comando per poi cedere però nel finale ad Auberlen, il quale rimaneva al comando solo sette giri prima di essere eliminato dalla lotta al vertice dal contatto con Garcia, che procurava alla BMW anche una foratura e relativa sosta ai box.

Vittoria quindi per i leader della classifica, a precedere gli alfieri del Paul Miller Racing, Bryan Sellers e Madison Snow, e la migliore delle Lexus con Aaron Telitz e Jack Hawskworth; quest’ultimo all’ultimo giro aveva la meglio sulla Porsche del Wright Motorsports di Pat Long.

In classifica generale, tra le GTLM è ancora lotta aperta tra i due equipaggi Corvette, con Garcia e Taylor, in vantaggio di 127 punti sui compagni di squadra Milner e Tandy.

In GTD invece, Vanthoor e Zach Robichon allungano di altre 30 lunghezze e si portano a +50 su Madison Snow e Bryan Sellers, in attesa della 24ma Petit Le Mans, in programma il 13 novembre prossimo, dove le due classi GT si riuniranno ai prototipi per il season finale.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Porsche, Corvette

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USCC – Milner, prima pole al VIR. Le Aston e Foley al top tra le GTD

Tommy Milner conquista la sua prima pole position in carriera nel penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship 2021 al Virginia International Raceway.

Sull’iconico circuito del sud-est, l’alfiere della Corvette ha segnato il miglior tempo nelle qualifiche con 1.40.263, precedendo di appena 3 millesimi il compagno di squadra Jordan Taylor. Nelle due sessioni di libere era stata però la Porsche del WeatherTech Racing a dominare tra le GTLM con Kevin Estre; in qualifica invece Cooper Mac Neil non è andato oltre l’1”1 di distacco dalle due C8.R.

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Tra le GTD, si infiamma ulteriormente la lotta per il campionato, con Robbie Foley e la BMW del Turner Motorsport che partirà davanti a tutti col tempo di 1.43.809. Le prime file della griglia comprendono però quasi tutte le altre maggiori contender: a seguire infatti la Lamborghini del Paul Miller Racing, la Porsche del Wright Motorsports e la Aston Martin #23 dello Heart of Racing.

All’appello manca solo la Porsche dei leader attuali dello Pfaff Motorsports. Zach Robichon è stato infatti vittima di un’uscita di strada ed il team ha inopportunamente lavorato sulla macchina tra le due qualifiche, perdendo così non solo il settimo posto in griglia, ma anche la possibilità di segnare punti nella fase successiva, condivisa con le GTLM e riservata ai driver Pro.

Ma i colpi di scena non sono terminati, in quanto sia la Porsche #16, così come la seconda Aston, la #27, sono state trovate non coerenti al regolamento tecnico IMSA nel corso delle verifiche post qualifica, e dovrebbero partire quindi dietro alla Porsche vestita di tartan.

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Massimo dei punti alle due Aston Martin dello Heart of Racing, con Ross Gunn a precedere col tempo di 1.43.356 il compagno di squadra Alex Riberas. Solo P6 invece per il veteranissimo Bill Auberlen e la BMW in pole, preceduto anche, in tema di lotta per il titolo anche da Bryan Sellers e la Lambo #1 (P4) e da Patrick Long con la Porsche azzurra del Wright Motorsports. Nel mezzo, la migliore delle Lexus del Vasser Sullivan con Jack Hawsksworth.

Lo start della gara, della durata standard di 2ore e 40 minuti, alle 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane. Live streaming gratuita come di consueto sul sito imsa.com

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD Griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD Punti

Foto: IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – 19 GT in Virginia per la penultima del 2021

Nel weekend torna il WeatherTech SportsCar Championship con il secondo round dedicato interamente alle GT presso il Virginia International Raceway.

19 le vetture iscritte. La GTLM, alla penultima apparizione nella serie endurance a stelle e strisce, è presente con le sole tre vetture full-season (le BMW M8 dovrebbero tornare a Road Atlanta), le due Corvette e la Porsche del WeatherTech Racing, con Kevin Estre a far compagnia al boss Cooper MacNeil dalla sfortunatissima Rolex 24 at Daytona.

Pfaff

Tra le 16 GTD, presenti tutti i protagonisti, a partire dai leader dello Pfaff Motorsports, Laurens Vanthoor e Zach Robichon, che dopo il secondo posto di Long Beach conduce la classifica con 32 punti di vantaggio sull’equipaggio del Paul Miller Racing formato da Madison Snow e Byan Sellers e 104 sullo Heart of Racing.

Considerato il punteggio assegnato ad ogni gara (385 punti al massimo tra qualifiche e gara), anche gli alfieri del Turner Motorsport, Bill Auberlen e Robbie Foley, vincitori ad Alton lo scorso anno sul bagnato, non sono assolutamente fuori dai giochi a due gare dal termine nonostante la gara disastrosa in California, a -150.

Ritorna in azione la Mercedes dell’Alegra Motorsports di Daniel Morad e Michael de Quesada, cosí come l’altra AMG GT3 del Gilbert/Korthoff Motorsports di Guy Cosmo e Mike Skeen. Assenti invece l’Acura del Compass Racing e la Porsche del GMG Racing, probabile one-off in terra californiana.

Relativamente al Balance of Performance infine, l’unica modifica rispetto a Long Beach riguarda le Lexus del Vasser Sullivan, cui saranno abbuonati 10 kg

L’azione in pista al VIR inizierà venerdí 8 ottobre con le prime libere alle 8.00 AM ET. Qualifiche sempre venerdí alle 4.35 PM ET e gara sabato 9 ottobre alle 12.10 PM ET, pari alle 18.10 italiane. Qualifiche e gara come sempre in streaming gratuito su imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list del VIR

Foto: IMSA

AUTO - ALPINE LE MANS HERITAGE

WEC – Alpine LMDh con Oreca dal 2024

Alpine ha finalmente rotto gli indugi sul suo futuro nel mondo dell’endurance, annunciando l’ingresso tra le LMDh a partire dal 2024, in partnership con Oreca.

La notizia è stata data al Centro Pompidou di Parigi, nel corso della presentazione di un documentario che narra la storia del marchio francese a Le Mans, alla presenza del CEO ACO, Pierre Fillon.

Il progetto sarà seguito in pista ancora una volta da Signatech, una partnership che fin qui ha prodotto due titoli ELMS (2013 e 2014) e due successi nel WEC tra le LM P2, nel 2016 e nella “Super Season” 2018-19, oltre che alle 24 Ore di Le Mans del 2016, 2018 e 2019, sempre tra le LM P2, a rinverdire i fasti del successo assoluto del 1978.

Rilevanti le sinergie con la factory F1 di Enstone, dalla quale beneficierà dell’expertise in aerodinamica, senza peró dimenticare che il propulsore che verrà sviluppato invece in quel di Viry-Châtillon.

Alpine è il sesto costruttore proteso verso la nuova categoria top dell’endurance globale, e si aggiunge a Audi, Porsche, Acura, BMW e Cadillac tra le LMDh. Ricordiamo che invece, oltre a Toyota e Glickenhaus, Peugeot, Ferrari e (chissà se la vedremo mai) ByKolles, fanno capo alle LMH. Le due categorie, come da accordi tra ACO ed IMSA, potranno competere ad armi pari nelle più prestigiose gare di durata su entrambe le sponde dell’Oceano Atlantico, a partire da Daytona 2023.

Previsto un impegno di due vetture sin dal primo anno; nel frattempo, Alpine ha ribadito di aver richiesto di poter continuare ancora a competere con la A480 Gibson, l’ex Rebellion R13 LM P1, tra le Hypercar WEC.

Piero Lonardo

Foto: Alpine

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USCC – Nasr/Derani guidano il tris Cadillac a Long Beach

Non sfugge la vittoria a Felipe Nasr e Pipo Derani che si aggiudicano la showcase di 100’ del WeatherTech SportsCar Championship a Long Beach.

I due brasiliani hanno mantenuto la prima posizione guadagnata nella nottata italiana con le qualifiche, cedendo il comando nel corso del decimo giro a Kevin Magnussen, abile ad approfittare dei primi doppiaggi per scavalcare Nasr.

Start

La Cadillac del Team Ganassi peró terminava poco dopo nelle gomme a protezione di curva 1, lasciando la testa della gara a Nasr fino alla prima sosta, dove Dane Cameron ancora una volta cercava di approfittare di una tattica alternativa del Meyer Shank Racing. L’undercut però non pagava più di tanto, e alla seconda sosta l’Acura #60, ancora alla ricerca della prima vittoria, rientrava nei ranghi.

Olivier Pla, subentrato a Cameron, nel finale poi rovinava tutto con un contatto al tornantino, dopo aver schiacciato all’interno la Corvette di Antonio Garcia e la Ferrari di Colin Braun. Incredibilmente il pilota francese non veniva sanzionato dalla direzione gara e terminava la gara in ultima posizione in pista, davanti all’unico ritiro, quello della Acura del Magnus with Archangel.

Dietro Derani a oltre 10” un eroico renger van der Zande, abile a condurre la Cadillac #01 nonostante vasti danni all’aerodinamica per il contatto causato dal teammate, e l’altra DPi V.R del Mustang Sampling/JDC.

WTRbFilipe Albuquerque e Ricky Taylor, che al via avevano disposto della Cadillac #5, si devono accontentare del quarto posto davanti alla Mazda, assolutamente non a proprio agio tra i muretti. Da notare che il Mustang Sampling torna a podio dopo ben sei mesi, dal successo di Sebring,

In classifica generale ora l’accoppiata dell’Action Express sconta solo 19 punti dal WTR, che mantiene la leadership in attesa del season finale di Road Atlanta, la 24ma Petit Le Mans, del 13 novembre.

Corv4

Insieme alle DPi, a Long Beach erano in azione le due classi GT. In GTLM, Tommy Milner e Nick Tandy si aggiudicano la terza vittoria stagionale e riducono il distacco dai compagni di squadra Jordan Taylor ed Antonio Garcia. Milner si è impossessato della leadership in pista, dopo circa 53’, e la C8.R #4 non ha più mollato fino al traguardo.

La Porsche del WeatherTech Racing, unica altra entry in pista per la categoria, non è stata un fattore dopo un lunghissimo primo stint da parte di Cooper MacNeil ed ha terminato ad un giro dal leader.

PMR

Lotta appassionante infine in GTD, dove Madison Snow ed Andy Lally hanno condotto dall’inizio alla fine con la Lamborghini del Paul Miller Racing.

La Huracàn #1 non ha praticamente mai avuto rivali, ed ha approfittato della lotta alle sue spalle. Protagonista negativa sicuramente l’Audi del CarBahn, che prima con Richard Heistand ha sbattuto nelle gomme la BMW di Robbie Foley e poi con Jeff Westphal ha rischiato di fare filotto delle due Porsche all’inseguimento del leader del Wright Motorsports e dello Pfaff Motorsports.

Il ritardare l’unico pit permetteva invece a Jack Hawksworth e alla Lexus #14 di installarsi in seconda posizione, salvo poi cedere nel finale alle due 911 GT3 R, con Laurens Vanthoor a disporre di Patrick Long.

Solo P6 per l’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre la Ferrari di Scuderia Corsa, one-off nel weekend di casa, perdeva nelle fasi finali una splendida quinta piazza a causa dei consumi, che richiedevano uno splash a poche tornate dalla bandiera a scacchi.

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In classifica generale, la BMW del Turner Motorsport, terminata solamente in P16 a seguito dei danni patiti nel contatto iniziale, cui ha fatto seguito anche un drive-through per interventi non autorizzati in pitlane, perde il comando a favore dello Pfaff Motorsports, che ora vede a +150 e scende addirittura al quarto posto dietro allo Heart of Racing e al Paul Miller Racing.

Le due classi GT saranno protagoniste del prossimo appuntamento al Virginia International Raceway, in programma fra due settimane, il 9 ottobre.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, Corvette, Scuderia Corsa, WTR

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USCC – Prima fila Cadillac a Long Beach

Come da pronostico sono state le Cadillac DPi a dominare nelle libere e nelle qualifiche di Long Beach. Felipe Nasr guiderà infatti un trio di DPi V.R a partire dalla pole position col tempo di 1.11.620.

Al fianco del brasiliano, al top nella lista dei tempi anche nelle due sessioni di libere, alla ricerca insieme a Pipo Derani di ridurre il gap in classifica dal Wayne Taylor Racing, Kevin Magnussen con il prototipo del Team Ganassi. In seconda fila Loic Duval con la terza Cadillac del Mustang Sampling/JDC-Miller e l’Acura del Meyer Shank Racing.

Solo P5 a 8 decimi per i leader del campionato con Filipe Albuqueruque, mentre chiude la lista delle DPi la Mazda con Oliver Jarvis.

Corv3bNessun problema tra le GTLM per le due Corvette, con Jordan Taylor a precedere col tempo di 1.16.801 Tommy Milner, mentre tra le GTD sarà la Lamborghini del Paul Miller Racing a partire davanti a tutti con Madison Snow  (nella foto) autore di 1.19.475 davanti a Robby Foley e la BMW capolista del Turner Motorsport.

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Seconda fila per l’Audi del CarBahn di Richard Heistand e la Porsche dello Pfaff Motorsports di Zach Robichon davanti alla Ferrari iscritta da Scuderia Corsa di Daniel Mancinelli. Il terzo major contender insieme alla Porsche in tartan per il titolo di categoria, l’Aston Martin #23 dello Heart of Racing, partirà dall’ottava piazzola.

Bryan Sellers ha anche conquistato il maggior punteggio nella sessione relativa per il PMR davanti a Jack Hawksworth, probabile prossimo pilota ufficiale nell’effort GTD-Pro Lexus 2022 del Vasser Sullivan, e alla BMW del veterano Bill Auberlen.

La gara, della durata ridotta di 100 minuti, partirà alle 5.05 PM ET, vale a dire alle 23.05 italiane di stasera, e sarà trasmessa in diretta gratuita sul sito imsa.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTD/GTLM

I risultati delle Qualifiche – DPi

Foto: IMSA, Corvette

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USCC – Cadillac favorite a Long Beach. Torna una Ferrari in GTD

Il WeatherTech SportsCar Championship si avvicina alle fasi cruciali con l’ultimo trittico di gare. In attesa del season finale di Road Atlanta, e prima ancora del round tutto GT del VIR, nel weekend è in programma l’ultima showcase di 100’ a Long Beach.

L’appuntamento in tradizionale coabitazione con l’IndyCar, di ritorno dopo la cancellazione del 2019, vede ai nastri di partenza 26 vetture delle clsssi DPi, GTLM e GTD. Queste ultime ritornano per la seconda volta dal 2017.

Nella classe regina, Felipe Nasr e Pipo Derani devono giocarsi il tutto per tutto per rimontare i 98 punti di svantaggio dai leader del WTR su un circuito tradizionalmente favorevole alle Cadillac DPi V.R, che dalla loro apparizione non hanno mai mancato il successo, proprio con WTR ed Action Express. Filipe Albuquerque però vanta qui le ultime due vittorie con la squadra di Denver, NC, mentre il suo attuale teammate Ricky Taylor può annoverare addirittura tre successi.

Sempre tre le GTLM presenti, con la Porsche di Cooper MacNeil, questa volta coadiuvato da Mathieu Jaminet, a provare di spezzare il dominio Corvette.

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Ovviamente è la GTD la classe piú rappresentata con ben 17 entry. Da segnalare il ritorno di una Ferrari ij pista grazie e Scuderia Corsa con l’inedito equipaggio formato da Colin Braun e Daniel Mancinelli. Per la prima apparizione di una GT del Cavallino nella serie IMSA da Daytona, è stato aggiornato il BoP con 10 kg extra, 15 in più delle Porsche per intenderci, che rendono la 488 GT3 una delle vetture più pesanti in pista.

L’unica altra modifica alle equivalenze per le Lamborghini Huracàn, cui sono stati tolti 2 litri di carburante.

Relativamente agli equipaggi, da segnalare il ritorno di Matt McMurry al fianco di Mario Farnbacher sulla Acura NSX GT3 del Compass Racing. I due ricordiamo sono campioni in carica della categoria.

Come preannunciato infine, ci sarà il debutto in gara inoltre della Mercedes AMG GT3 dell’O’Gara Motorsport per Steven Aghakhani e Jake Eldson.

L’azione in pista tra i muretti di Long Beach fra poco, alle 12.45 PM ET, con le prime libere. Qualifiche nella nottata italiana, alle 7.50 PM ET, pari alle 2.50 italiane, e gara sabato 25 settembre alle 5.05 PM ET, vale a dire le 23.05 italiane. Qualifiche e gara come sempre in diretta streaming gratuita sul sito imsa.com.

Piero Lonardo

L’entry list di Long Beach

Foto: IMSA, Scuderia Corsa

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WEC – Glickenhaus salta il Bahrain

Gli addetti ai lavori ne erano già consapevoli, ma oggi, con la diffusione delle entry list del doppio appuntamento in Bahrain, è giunta l’ufficialità che la stagione 2021 del Glickenhaus Racing nell’ambito del World Endurance Championship è terminata con Le Mans.

Il bel risultato della 24 Ore, con entrambe le vetture al traguardo ed il podio sfiorato dietro le due Toyota e l’Alpine, evidentemente non è stato abbastanza per Jim Glickenhaus per affrontare il finale di stagione tra gli Emirati.

Va detto che nei giorni scorsi a mezzo social Glickenhaus ha invocato a gran voce un BoP che permettesse alle due 007 LMH di competere ad armi pari con le Toyota, specificando di non auspicare un rallentamento delle GR010-Hybrid, quanto un innalzamento della potenza ammessa per le sue vetture e per l’Alpine, a suo avviso ben bilanciate fra loro, al contrario delle due Hypercar nipponiche.

Evidentemente nel frattempo non devono essere pervenute le dovute assicurazioni (anche se, ribadiamo, il forfait era nell’aria già da Monza) e nelle ultime due gare saranno solo tre le Hypercar, vere o presunte, a competere per il successo finale.

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Undici le LM P2, col ritorno dell’equipaggio titolare del Racing Team Nederland, composto, come a Le Mans, da Job van Uitert e Giedo van der Garde al fianco di Frits van Eerd. Ancora TBA invece il terzo sedile della nuova Oreca dell’ARC Bratislava, dopo che a Monza e a Le Mans è stato Matej Konopka, figlio di Miro, a completare la line-up insieme ad Oliver Webb.

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In GTE-Pro la lotta fra Ferrari e Porsche si arricchirà, nella sola gara lunga, delle terze guide di Stoccarda, Fred Makowiecki e Michael Christensen. Questa l’unica differenza al momento fra le due entry list.

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Tra gli Am invece, Alessio Rovera, Nicklas Nielsen e Francois Perrodo puntano a chiudere anticipatamente il discorso titolo per AF Corse, che farebbe il bis del 2020 sempre con la 488 coi colori bretoni.

Come al solito, massima incertezza sulla line-up della Porsche #88 del Dempsey-Proton, cosí come sui nomi di coloro che affiancheranno Dennis Olsen sulla seconda 911 RSR-19 del Project 1.

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A sorpresa, va completato anche l’equipaggio della Iron Dames al fianco di Michelle Gatting e Rahel Frey, che ha visto la pilotessa belga Sarah Bovy in azione negli ultimi due appuntamenti. Trattandosi di un team italiano, speriamo sia Manuela Gostner a fare ritorno sulla Ferrari #85. Sull’altra vettura del team, il team manager Andrea Piccini dovrebbe rientrare nell’abitacolo insieme a Claudio Schiavoni e Matteo Cressoni.

Il programma del doppio weekend degli emirati inizierà giovedí 28 ottobre con le prime libere della 6 Ore, con partenza alle 11 di sabato 30. L’azione in pista per la 8 Ore invece inizierà giovedí 4 novembre per chiudersi con l’ultima bandiera a scacchi della stagione, alle 20 di sabato 6. Ricordiamo che le due gare condivideranno il medesimo layout del circuito.

Piero Lonardo

L’entry list della 6 Ore del Bahrain

L’entry list della 8 Ore del Bahrain

Foto: Piero Lonardo