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WEC – Phil Hanson con la Ferrari AF Corse nel 2025

Annunciato poco fa l’ingaggio da parte di AF Corse di Phil Hanson per la prossima stagione del FIA WEC. L’indiscrezione, trapelata nei giorni scorsi da un noto media francese, è stata confermata poco fa nel paddock di Sakhir, dove a partire da domani si svolgerà l’ultimo atto del 2024.

Il 25enne pilota britannico  quest’anno ha gareggiato con la Porsche Jota #38 al fianco di Jenson Button ed Oliver Rasmussen, ottenendo quale migliore risultato il sesto posto assoluto al Fuji.

In precedenza Hanson ha corso con successo nelle categorie prototipi inferiori, vincendo in due edizioni l’Asian Le Mans Series, prima con le LM P3 e poi con le LM P2, conquistando poi nel 2020 il titolo ELMS, stagione coronata anche col successo nella categoria cadetta alla 24 Ore di Le Mans e nella stagione 2019-2020 della serie mondiale, il tutto  con United Autosports.

Hanson, che dovrebbe aggiungersi nel 2025 a Robert Kubica e Yifei Ye, proverà la Ferrari 499P #83 nel corso del Rookie Test di domenica 3 novembre.

Piero Lonardo

Foto: AF Corse

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WEC – Ed ecco il BoP del Bahrain. Leupen abbandona Toyota. Cambi al vertice in GM

Reso finalmente noto anche al pubblico e ai media il Balance of Performance del season finale WEC in Bahrain. Tante le modifiche rispetto al Fuji, a cominciare dal peso minimo aumentato di 7 kg per Porsche in procinto di chiudere al top il campionato. +4 kg anche per le Alpine in continuo miglioramento, mentre al contrario le due contender potenziali rimaste, Ferrari e Toyota, hanno visto una riduzione di 2 e 5 kg rispettivamente.

A questo però fa da contraltare una riduzione di potenza sia per le 499P che per le GR010-Hybrid sotto i 250 kmh del 2,2% e dell’1,2% rispettivamente, mentre in rettilineo le potenze verranno aumentate di 10 e 6 kW. Alla luce di queste rinnovate equivalenze, ci risulta poco comprensibile l’innalzamento contestuale dell’energia massima per stint di 4 MJ per le Ferrari e di 3 MJ per le Porsche; queste ultime riportano ora il valore più alto con 911 MJ contro i 908 MJ inalterati di Toyota ed i 905 MJ di Ferrari.

Diverse modifiche al BoP anche per le GT3. Potenze massime leggermente aumentate per BMW, Ferrari e McLaren rispetto alla tappa giapponese, ma riduzioni alle potenze inferiori a 200 kmh proprio per le stesse marche: -3% per le GT del Cavallino e le 720S e -2% per le M4 GT3.

Solo due le variazioni al peso minimo, escluso Success Ballast, per le Aston Martin (ben 10 kg extra) e le Porsche già campioni (+5 kg). Riguardo l’energia massima per stint infine, ridotti i valori per le vetture già più performanti quali Corvette, Aston Martin e Porsche. Al momento il valore assoluto più alto è quello delle BMW con 691 MJ.

Importanti novità anche sotto il profilo del management: dal prossimo anno cambiano infatti i vertici in pista di GM con Laura Wontrop Klauser a cedere il testimone a Keely Bosn per il programma Hypercar mentre Jessica Dane prende il posto di Christie Bagne nella gestione delle Corvette Z06 GT3.R. In entrambi i casi si tratta di soluzioni interne.

Ha fatto invece scalpore la separazione immediata tra Toyota e Rob Leupen, che non è presente in circuito. Assai probabile l’assunzione in Hyundai, costruttore che starebbe facendo incetta di ruoli chiave, anche tra i piloti.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – In Bahrain i tre a giocarsi il titolo Hypercar

Siamo infine arrivati alla resa dei conti di questa stagione del World Endurance Championship, che sabato sera assegnerà in Bahrain il titolo piloti Hypercar all’equipaggio della Porsche #6, o a quello della Ferrari #50 o della Toyota #7.

La casa di Stoccarda ha già fatto incetta di titoli: privati LMH con Jota, più piloti e costruttori GT3, e attende di chiudere anche questa pratica dopo il recente sweep in IMSA tra GTP e GT3.

Purtroppo per Nicklas Nielsen, Antonio Fuoco e Miguel Molina l’impresa è quasi impossibile. I vincitori di Le Mans devono rimontare 35 punti sui 39, compresa pole position, in palio, in un circuito che lo scorso anno ha comunque regalato loro il gradino basso del podio. Impresa ancor più difficile per Nyck de Vries e Kamui Kobayashi, due punti più indietro.

In attesa del BoP specifico, facciamo il punto sulle novità riguardanti le line-up del season finale: Sebastien Bourdais tornerà al volante della Cadillac, nella sua ultima gara della gestione Ganassi. In Bahrain dovrebbe essere inoltre l’ultima gara ufficiale di Andrè Lotterer e Fred Makowiecki al volante delle Porsche ufficiali, mentre infine in casa Alpine, Jules Gounon riprende il sedile sulla A424 al posto di Nicolas Lapierre, promosso DS del marchio francese.

Tra le GT3, l’unica variazione riguarda la Lexus Akkodis ASP #78, dove debutterà il giovanissimo danese Conrad Laursen, già vincitore di tappa con la Ferrari di Formula Racing in ELMS, al posto di Clemens Schmid, che a sua volta aveva preso il posto del dimissionario Timur Boguslavskiy.

A proposito di BoP, la scorsa settimana la FIA, nel nuovo regolamento sportivo del campionato, ha stretto ancor più la cinghia in merito alla diffusione di opinioni su di esso da parte dei diretti interessati, estendendone il concetto anche al processo di definizione ed ai valori stessi. Ciò a seguito delle dichiarazioni che in Brasile costarono una salata multa al boss Toyota, Rob Leupen.

Sempre nel medesimo consesso, è stato anche deciso che per le GT3, la Hyperpole verrà disputata dai piloti Silver ranked, dopo che la qualifica verrà ancora una volta riservata ai piloti Bronze. Le GT3 infine dalla prossima stagione esporranno i numeri su base verde, come in precedenza le GTE-Pro, e non più arancione.

L’inizio delle ostilità in Bahrain è previsto per le 12.15 locali di giovedí 31 ottobre, vale a dire le 10.15 italiane. Qualifiche alle 16.00 locali di venerdí 1° novembre e start della gara alle 14.00 locali di sabato 2 novembre. Dirette a pagamento di queste ultime sulla piattaforma Discovery+, su SkySport e sulla WEC TV.

Piero Lonardo

Foto: FIA WEC

L’entry list della 8 Ore del Bahrain

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WEC – Valentino Rossi e Arthur Leclerc stelle del Rookie Test in Bahrain

Diffusa la lista completa dei piloti che movimenteranno il Rookie Test WEC in Bahrain. Oltre ai nomi già noti di Reshad de Gerus e Gillian Henrion, selezionati dalla serie mondiale ed i driver Alpine e Peugeot, confermate le indiscrezioni che volevano Arthur Leclerc provare la Ferrari 499P, più Jordan Pepper e Franck Perera sulla Lamborghini SC63.

Confermata anche la partecipazione di Valentino Rossi sulla BMW M Hybrid V8. Il pesarese dividerà i due esemplari con i factory driver Max Hesse e Dan Harper. Sarà invece Esteban Masson il giovane che si succederà sulla Toyota GR010-Hybrid.

Frederik Vesti dal canto suo si prepara ad un ruolo ufficiale in Cadillac, dopo l’annuncio di ieri che lo vuole quale terzo pilota in IMSA per Action Express, e si alternerà con Charlie Eastwood e Dani Juncadella, già presenti in circuito quali piloti Corvette TF Sport.

A sorpresa invece, sarà Thomas Neubauer, recente acquisto tra i factory driver Ferrari, a provare l’altra 499P.

Julien Andlauer infine farà la sua ultima apparizione stagionale con la Porsche del team Proton, tenendo a battesimo il giovane Charlie Wurz, figlio del due volte vincitore di Le Mans.

Tra i tanti nomi semi-sconosciuti ai più committati sulle GT3, fa capolino per Aston Martin anche il nostro Mattia Drudi, protagonista del GTWC che in realtà speriamo di vedere presto sulla Valkyrie hypercar. I neocampioni di Manthey si preparano invece ad accogliere le Iron Dames Michelle Gatting e Celia Martin.

Il Rookie Test ricordiamo si terrà domenica 3 novembre, a valle del season finale Bahranita.

Piero Lonardo

Foto: GTWC Europe

L’entry list del Rookie Test

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LMC – Cool Racing scippa il titolo a R-ace GP. Vittoria di tappa al Team Thor. Balzan-Kurzejewski, quarto sigillo in GT

Cool Racing si laurea campione della Michelin Le Mans Cup 2024 nell’ultimo round di Portimao. Nonostante una penalità precedente, Adrien Chila e David Droux hanno potuto festeggiare il titolo grazie al quarto posto in gara, mentre i leader di R-ace GP affondano al pit obbligatorio. Primo successo per il Team Thor. Alessandro Balzan e Matt Kurzejewski, già campioni con una gara di anticipo, non falliscono in GT3.

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Al via, i leader in classifica di R-ace GP partono bene dall’ennesima pole position, la quinta stagionale, conquistata il giorno prima da Fabien Michal. Dietro la bianca Duqueine si accoda Andrew Bentley con l’altra M30 dello Steller Motorsports; al contrario i contender della Ligier #97 perdono tre posizioni dalla quinta piazzola.

Tra le GT3, James Swift del Blackthorn ha subito la meglio sulla Ferrari AF Corse di Matt Kurzejewski. Ma era David Fumanelli, partito dal fondo, a passare tutto il lotto delle GT per installarsi al comando con la Ferrari #12 di Kessel Racing. Kurzejewski ingaggiava un lungo duello sull’Aston #90, che veniva vinto poco prima di una seconda neutralizzazione causata dalla Ligier #6 di ANS Motorsport.

Al restart, nella lotta per la quinta piazza Adrien Chila tamponava e faceva girare al tornantino la Ligier Inter-Europol di Alex Bukhantsov. Inevitabile la penalità, 10” da aggiungere al tempo gara, che giunge più tardi. Dopo 35’ di gara, Bentley prendeva il comando su Michal e con questo ordine si andava al pit obbligatorio.

Quasi tutte le vetture approfittavano dell’ennesima Safety Car per eseguire la sosta; tra queste non Bentley, il quale decide di rimanere fuori. Al pit, la crew di R-ace GP si attarda oltremodo e Hadrien David, insieme ad altri, rimane bloccato dal semaforo rosso della pitlane, uscendo addirittura 19mo. Anche Bentley non approfitta della neutralizzazione, e cosí è Tommy Foster di High Class Racing a ritrovarsi al comando della gara davanti a Droux, subentrato sulla Ligier #97.

Lo svizzero cede però tre posizioni, mentre tra le GT Frederic Jousset, ora al volante della 296 #12, cerca di mantenere l’enorme vantaggio accumulato sugli inseguitori, capitanati da Balzan, pur’egli bloccato all’uscita della pitlane dal passaggio della vettura di servizio.

Il veterano Colin Noble passa al comando della gara, mentre Foster cede anche la seconda piazza a Wayne Boyd del Nielsen Racing. Ora l’obiettivo per Cool Racing è riuscire a gestire un gap tale da assicurarsi un punteggio tale da sopravanzare R-ace GP, ora 16mo, che verosimilmente rimarrà fermo a quota 68 punti.

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L’occasione viene da un paio di Full Course Yellow che contribuiscono a cristallizzare le posizioni di testa fino alla bandiera a scacchi. Tra le due neutralizzazioni, Noble resisterà eroicamente agli attacchi di Boyd per conquistare la prima vittoria per il Team Thor, proprio alla gara d’addio. Il quarto posto invece basta e avanza a Cool Racing per laurearsi campione della serie.

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Un’uscita di strada da parte di Jousset frattanto ha riavvicinato Balzan al leader delle GT3, ed il pilota di Rovigo ne approfitterà per conquistare il quarto successo in questa stagione trionfale per AF Corse. Jousset cederà poi anche a Riccardo Agostini per un podio tutto Ferrari.

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Due parole anche sull’altra serie di contorno dell’ELMS, la Ligier European Series, che per il terzo anno di fila ha visto trionfare il Team Virage, questa volta con i britannici Haydn Chance e Theo Micouris. Tra le JS2R il successo va ai francesi di Pegasus Racing, col team owner Julien Schell e David Caussanel .

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L’appuntamento con la Michelin Le Mans Cup è per il Prologo di Barcelona, che le vedrà in azione il 2 aprile 2025.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Ligier European Series

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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IMSA – Cadillac, tutte conferme in WTR, Bamber e Vesti affiancano Aitken all’AXR

Cadillac Racing si prepara alla stagione 2025 del WeatherTech SportsCar Championship, dove sappiamo già schiererà tre vetture.

Tutti confermati al Wayne Taylor Racing, chiamato a sostituire il team Ganassi, con le due line-up full-season composte ancora da Filipe Albuquerque e Ricky Taylor sulla V-Series.R #10 e Louis Deletraz e Jordan Taylor sulla #40.

A dar man forte ai due equipaggi nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup, rispettivamente Will Stevens ed Alex Lynn, con Brendon Hartley e Kamui Kobayashi di ritorno per la Rolex24 at Daytona.

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All’Action Express, oltre al confermato Jack Aitken, sarà invece Earl Bamber a prendere il posto di Pipo Derani. Bamber dovrebbe anche far parte della line-up Jota nel World Endurance Championship. Per le gare dell’Endurance Cup un nome nuovo, Frederik Vesti.

Il vicecampione del FIA F2 2023, pilota di riserva del team Mercedes F1, ha disputato quest’anno l’European Le Mans Series su una delle due Oreca LM P2 di Cool Racing, andando a podio in due occasioni, debuttando anche alla 24 Ore di Le Mans. Poche settimane fa il 22enne danese ha avuto anche la prima esperienza nell’IMSA, chiudendo al quinto posto di classe, sempre tra le LM P2, la Petit Le Mans sulla vettura di Tower Motorsports.

Piero Lonardo

Foto: Cadillac Racing

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WEC/IMSA – Porsche svecchia le sue line-up: dentro Andlauer, fuori Lotterer, Makowiecki e Cameron

Porsche ridefinisce gli equipaggi delle sue 963 ufficiali, riducendo il numero dei piloti coinvolti a otto e rinunciando alle line-up a tre, salvo nelle gare di più lunga durata. A farne le spese tre veterani quali Andrè Lotterer, Fred Makowiecki e Dane Cameron, a vantaggio di Julien Andlauer.

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Il 42enne Lotterer, tre volte vincitore a Le Mans con Audi negli ultimi anni, una volta terminato l’impegno con la casa dei quattro cerchi, si è alternato fra le LM P1 con le 919 Hybrid e la Formula E, ed al momento conduce la classifica del World Endurance Championship sulla 963 #6 insieme a Kevin Estre e Laurens Vanthoor dopo le vittorie in Qatar e al Fuji.

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Makowiecki, quasi 44 anni, veterano delle GT di Stoccarda con una vittoria nel 2022 e altri tre podi a Le Mans in GTE-Pro (oltre ad uno con la Ferrari del Luxury Racing), più 3 vittorie a Sebring e una alla Petit Le Mans, negli ultimi due anni è stato aggregato al programma WEC sulla 963 #5 senza conseguire alcuna vittoria.

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Cameron, 36 primavere, visto non più tardi di domenica al volante dell’Oreca LM P2 di AO Racing nei test di Portimao, è il campione IMSA in carica, la sua quarta affermazione complessiva, compreso un titolo in GTD con la BMW del Turner Motorsport. Al suo attivo anche una 12 Ore di Sebring tra le LM PC e la vittoria overall nell’ultima edizione della Rolex 24 at Daytona.

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A far parte del ristretto novero di piloti incaricato di portare in pista le 963 ufficiali entra Julien Andlauer, vincitore a Le Mans in pista nel 2018 col Dempsey-Proton in GTE-Am. Quest’anno il 25enne transalpino è stato impegnato su vari fronti, sempre con Proton Competition: dopo l’Asian Le Mans Series con l’Oreca LM P2, Andlauer si è diviso fra il WEC e l’IMSA con la 963 privata del team e l’ELMS con la 911 GT3 R, serie dove peraltro nel 2023 ha chiuso al secondo posto con due vittorie in GTE.

Nel WEC Andlauer andrà ad affiancare Michael Christensen sulla 963 #5, con Mathieu Jaminet di rinforzo nelle gare lunghe come Le Mans, mentre la #6 rimarrà affidata a Kévin Estre e Laurens Vanthoor, con Matt Campbell a supporto.

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L’australiano torna a tempo pieno nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship come nel 2023 ma con Jaminet come compagno full-time sulla 963 #6, insieme ad Estre nelle gare lunghe della Michelin Endurance Cup. A far compagnia a Felipe Nasr sulla #7 campione in carica infine arriva l’ultimo veterano rimasto, Nick Tandy, con Vanthoor quale terza guida a supporto.

Da capire solo nel caso chi sarà l’eventuale pilota numero 9 qualora vengano accettate ancora una volta tre iscrizioni a Le Mans.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Porsche Motorsport

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Successo nonostante il maltempo per l’edizione 2024 delle Finali Mondiali Ferrari a Imola

Anche quest’anno grande festa per l’edizione 2024 delle Finali Mondiali Ferrari all’Autodromo di Imola . Oltre alla battaglia in pista con le 296 Challenge sono stati tanti gli eventi che hanno gratificato il weekend, che comprendono le attività Clienti FXX, F1 e 499P Modificata oltre alla presentazione dell’inedita F80 e la particolare parata dal centro città al circuito con le 499P #50 ed #83 assolute protagoniste del FIA World Endurance Championship.

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In pista, James Owen, Bence Valint, Henry Hassid, Qwin Wietlisbach ed Eric Cheung sono i nuovi Campioni Mondiali dopo le sfide sulle rive del Santerno. Peccato solo la pioggia, che ha segnato un po’ tutti gli eventi.

In particolare la finale del Trofeo Pirelli, dove i favoriti Giacomo Altoé (Emil Frey Racing #2) e Luca Ludwig (MERTEL Motorsport #8) hanno ceduto a James Owen (Meridien Modena – Engstler #26), primo classificato sotto la bandiera a scacchi davanti a Gianmarco Marzialetti (Radicci Automobili – Sanasi Racing T #12), leader anche della graduatoria PRO AM, mentre Bence Valint (Ferrari Budapest – Rossocorsa #86) ha firmato il titolo PRO.

Henry Hassid (Kessel Racing #167) ha troionfato nella Coppa Shell, Qwin Wietlisbach (CDP – D&C Racing #201) ha vinto nella classifica 488, mentre Eric Cheung (Formula Racing #188) si è distinto nella Coppa Shell AM.

Prosegue quindi il successo globale del Ferrari Challenge, che dal 2025 farà debuttare anche la serie Australasia, che va ad aggiungersi alle serie Europe, North America, Japan ed UK. Le 296 Challenge si apprestano quindi a sbarcare anche Down Under per una sfida tutta da scoprire dopo gli ottimi riscontri avuti nelle più recenti realtà del monomarca del Cavallino create nel Regno Unito ed in Giappone.

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Imola è stato anche il palcoscenico perfetto per lanciare la nuova supercar di Maranello denominata F80. La vettura è stata presentata sabato sera in occasione della cena di gala e successivamente mostrata nell’area espositiva posta nel paddock a disposizione di tutti gli invitati alla kermesse dedicata alle Rosse.

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Il tradizionale show Ferrari ha visto in azione, oltre alle F1 anche le 499P in autodromo e non solo. Significativa infatti l’iniziativa di portare in centro città la 499P #50 vincente a Le Mans con Nicklas Nielsen/Antonio Fuoco/Miguel Molina insieme all’auto #83 di AF Corse che a settembre ha ottenuto il successo nella recente Lone Star Le Mans al Circuit of The Americas con Yifei Ye/Robert Shwartzman/Robert Kubica.

FM_elicottNella festa davanti al folto pubblico di appassionati erano presenti anche la 296 GT3 che ha vinto in GTD PRO la Rolex 24 at Daytona 2024 con Alessandro Pier Guidi/Davide Rigon/James Calado/Daniel Serra e l’auto #51 che ha sfiorato con Pier Guidi/Rigon/Alessio Rovera il successo nell’edizione del centenario della 24h di Spa.

In attesa della versione EVO della 296 GT3, confermata da Antonello Coletta davanti ai Media, il responsabile della Rossa, come già riportato in dettaglio su queste pagine, si è dilungato anche e soprattutto sul FIA WEC, confermando tutti i piloti che attualmente gareggiano con le vetture ufficiali. Nielsen/Fuoco/Molina continueranno quindi a condurre la #50 nel 2025, mentre Pier Guidi/Calado/Antonio Giovinazzi sono attesi nuovamente a bordo della gemella #51. Più incerta la situazione per la #83 di AF Corse con Shwartzman in partenza dopo il mancato rinnovo del contratto.

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In merito, Imola è stato il luogo dell’annuncio dell’estensione del rapporto con Fuoco, Molina, Rigon e Serra oltre al neo campione European Le Mans Series in LMP2 PRO/Am Alessio Rovera e a Lilou Wadoux. Quest’ultima non ha potuto presenziare alla manifestazione italiana visti gli impegni nel Super GT ad Autopolis in classe GT300.

La Ferrari guarda ora alla conclusione del Mondiale Endurance con la speranza di poter agguantare il titolo costruttori e magari anche quello piloti. Prima della fine dell’anno vi sarà anche la finale del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS con Pier Guidi/Rovera pienamente in corsa nell’Endurance Cup con due podi all’attivo nelle cinque corse disputate.

Il panorama Ferrari guarda già alla prossima stagione con il ritorno in pista nel WEC tra Hypercar ed LM GT3, la presenza nel GTWC Europe ed il possibile sbarco anche nell’intero calendario dell’Intercontinental GT Challenge a partire dalla 12h di Bathurst magari supportando ufficialmente Arise Racing GT che attualmente guida la classifica del GTWC Australia. La speranza è quella di vedere anche una 296 GT3, magari nuovamente con Risi Competizione, nella classe GTD PRO dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, serie che, almeno nell’immediato, non vedrà al via alcuna 499P, come confermato dallo stesso Coletta. Ovviamente resteranno tre prototipi nella classe regina del FIA WEC che ritroverà Imola nel week-end di Pasqua prima di Spa-Francorchamps e nuovamente Le Mans per una nuova maratona sul Circuit de la Sarthe.

L’appuntamento con le Finali Mondiali Ferrari è per il 2025 al Mugello; l’attenzione ora si sposta sulla 8 Ore del Bahrain che chiuderà il prossimo sabato 2 novembre il FIA WEC.

Luca Pellegrini

Foto: Ferrari Races

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WEC – Finali Mondiali Ferrari, parla Coletta: confermati gli equipaggi delle due Hypercar ufficiali

Dalla Finali Mondiali Ferrari di Imola l’atteso discorso di Antonello Coletta,  Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti, relativamente ai prossimi impegni nel WEC e nelle altre serie di durata che vedono impegnate in prima persona le vetture del Cavallino Rampante.

In primis si affronta il tema degli equipaggi: “Abbiamo sempre scommesso sulla continuità nei nostri programmi e di conseguenza anche per quanto riguarda gli accordi per i piloti. Siamo partiti con la 499P e molti erano scettici in merito alle nostre scelte visto che a parte Giovinazzi avevamo promosso tutti coloro che avevano gareggiato con noi in GT. Penso che dopo due anni anche i più scettici si siano ricreduti visti i successi a Le Mans. Lavoriamo bene con i piloti che abbiamo scelto e siamo contenti del lavoro che stanno svolgendo.”

“Gli equipaggi della #51 e della #50 non cambieranno per la prossima annata, mentre per la Ferrari #83 stiamo ancora decidendo. L’obiettivo è arrivare all’ultima competizione con una decisione già presa, ma abbiamo ancora un po ‘ di cose da valutare. Davide Rigon ed Alessio Rovera sono attualmente le riserve per la 499P, svolgono un lavoro eccellente ed entrambi hanno disputato una eccellente stagione.”

E c’è sempre chi sogna l’America… “Alla Rolex 24 ci abbiamo pensato, ma i tempi non sono maturi. Nel 2024 abbiamo aggiunto un prototipo nel Mondiale, ma gestire una LMDh non è come una Hypercar sia per un team così come per il costruttore. Gli USA non sono un no, ma per ora va bene così.”

Relativamente agli aspetti tecnici ed al prosieguo del campionato: “Dopo Le Mans abbiamo speso i primi gettoni sulle nostre 499P. Stiamo continuando a conoscere l’auto e sicuramente abbiamo una conoscenza maggiore rispetto al 2023. Dopo aver vinto due 24 Ore di Le Mans in due anni siamo intervenuti prima del Brasile, e non è facile trovare il momento giusto per portare gli aggiornamenti anche perché poi non si può più tornare in dietro ed i test in pista sono limitati.”

“Rispettare i rivali è importante – ha proseguito Coletta -  Tutti sono cresciuti in modo significativo e a Le Mans hanno spesso avuto la possibilità di effettuare dei giri al comando. Non mi piace valutare il campionato guardando la classifica, preferisco valutare gara per gara. In Qatar la Porsche era superiore, a Imola abbiamo commesso un errore noi come ben sapete. A Spa la bandiera rossa non ci ha sicuramente aiutato, mentre per il Brasile e soprattutto al Fuji abbiamo faticato molto.”

*Vedremo come andrà in Bahrain; attualmente è complicato dirlo con così tanto anticipo. Non possiamo restare tranquilli e non dobbiamo mai dimenticarci l’affidabilità. Quest’anno per la prima volta abbiamo avuto dei problemi, con la #83 a Le Mans e due volte con la #51 tra il COTA e il Fuji. Il livello cresce sempre di più e l’affidabilità è una delle cose più importanti anche perché banalmente parliamo di competizioni di durata.”

Due parole anche sulla new entry, l’Aston Martin Valkyrie: “Aston Martin ha fatto una macchina che è nel regolamento attuale e quindi è legale. Certamente è un prototipo differente. Il campionato cresce in continuazione, ogni scelta deve essere ponderata da parte di tutti.” e ci casca anche l’inevitabile (ma perchè? – ndr) domanda sul BoP …

E la news del momento, il test di Arthur Leclerc in Bahrain, già anticipato su queste pagine: “Tutti noi crediamo nella meritocrazia. Leclerc è un pilota Ferrari ed effettuerà i test in Bahrain. Non è al momento tra le nostre scelte. Vogliamo formare i piloti e farli crescere al meglio al fine di preparali al meglio per gli impegni che avranno.” 

Relativamente infine all’estensione infine del campionato , magari tornando in Gran Bretagna: “Sarebbe bello avere anche una nona gara, ma non è facile. Conosciamo che i costi sono sempre più elevati ed è difficile realizzare un impegno simile.

E per concludere  anche due parole sui programmi della296 GT3: “Lavoriamo ad una versione EVO della GT3. Vedremo cosa ci diranno i test, ma non credo che debutterà a breve. Il nostro intento è quello di continuare con un programma nel GTWC Europe nella classe PRO, ed indubbiamente ci piacerebbe correre anche a Mt. Panorama visto anche l’espansione di Corse Clienti con Ferrari Challenge in quel territorio. Lí abbiamo dei team interessanti, ed una decisione sarà presa a breve anche perché il tempo stringe. Ovviamente non è da escludere anche un programma a tempo pieno nell’IGTC.”

intervista raccolta da Luca Pellegrini

Foto: Ferrari Races
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ELMS – Final showdown a Portimao: vittorie a Cool Racing, Proton, Iron Lynx. Titoli ad AO by TF, AF Corse, RLR MSport ed Iron Lynx

Spettacolo fino all’ultima curva a Portimao nel season finale dell’European Le Mans Series. Tutti e quattro i titoli erano in discussione alla vigilia ed al termine di una gara combattutissima solo la metà è andata ai leader della vigilia.

Una gara che ci ha appassionato, riconciliandoci con la massima serie endurance europea, complice anche un circuito da sempre insidioso ma che può permettere imprese storiche. Ma andiamo per gradi.

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Al via Manuel Maldonado, in pole per Panis Racing, si faceva uccellare dopo poche curve da Gabriel Aubry, uno dei due sub di lusso del Nielsen Racing, ma la gara veniva subito neutralizzata per un contatto provocato da Carl Bennett sulla vettura #47 di Cool Racing, il quale colpiva Oliver Gray, al via per Inter-Europol #34, che a sua volta veniva centrato da Charles-Henri Samani con la Ferrari AF Corse #51.

Maldonado veniva poi ulteriormente rallentato da Filip Ugran, che dopo l’ennesima disavventura per IDEC Sport, prendeva addirittura la leadership per United Autosports. Giorgio Roda frattanto aveva mantenuto il comando fra le LM P2 Pro/Am, come Ross Kaiser per Cool Racing tra le LM P3 e Sarah Bovy nelle GT3.

Tra i tanti contatti di queste prime concitate fasi, spicca quello tra Hiroshi Hamaguchi e Frank Deboer, il quale avrà la peggio perdendo il cofano della sua Aston Martin per ben due volte in pista. E sono solo passati 60’.

Dopo l’inevitabile penalità per la #22 di United Autosports, la testa della gara passa a Cool Racing con Ritomo Miyata, con Arthur Leclerc, salito per Panis Racing, alle calcagna. Nelle altre categorie Renè Binder mantiene il comando su Nielsen Racing ed AF Corse, Matthew Richard Bell salta al comando delle LM P3 di Eurointernational e Duncan Cameron prende la leadership in GT3 sulle Iron Dames.

Ma è ancora presto per parlare di classifica finale, anche perchè Takeshi Kimura, al primo stint dei leader delle GT3 Kessel Racing, era protagonista di un contatto, come peraltro Nick Adcock, portacolori della Ligier #15 di RLR MSport, mentre in GT3 un paio di toccate vedono coinvolti due altri potenziali top finishers quali Davide Rigon sulla Ferrari di GR Racing e soprattutto Sarah Bovy. Nessuna penalità per la polesitter GT3, al contrario del vicentino e del giapponese, mentre il pilota britannico incappa in una velocità eccessiva in pitlane.

Per motivi che non ci sono ancora ben chiari, al termine della seconda ora Leclerc scivola in P6, ed è Robert Kubica a diventare l’incubo di Miyata con un solido stint che potrebbe valere il titolo continentale.

La chiave di volta delle lotte per i vari titoli a pochi minuti dal termine della terza ora, grazie alla Virtual Safety Car chiamata in causa dal contatto fra lo sfortunatissimo Deboer ed Oliver Jarvis. Praticamente tutti approfittano per recarsi al pit, ben sapendo che per le LM P2 potrebbe non bastare per arrivare al traguardo.

Al restart, Charles Milesi, che nel frattempo era risalito sino alla quinta piazza, prova il miracolo attaccando Luca Ghiotto, che nel frattempo aveva ceduto la posizione al teammate Tom Dillmann, mentre alle spalle di Bent Viscaal ed Alex Quinn era lotta al coltello fra Mathias Beche e Mathieu Vaxivière per il titolo LM P2 Pro/Am. Tra le LM P3 si combatte tra Eurointernational e Cool Racing, mentre Kessel Racing fra le GT3 avrebbe bisogno di almeno un quinto posto, ma davanti sono la Porsche Iron Dames e la Lamborghini di Iron Lynx a prendere il largo.

L’ennesima Full Course Yellow per detriti a mezz’ora dalla fine distrugge completamente le chances della #65, a causa di un problema col limitatore infatti Milesi scivola in P10, poi addirittura attacca Felipe Drugovich e lo tampona.

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Il finale al cardiopalma vede praticamente tutte le LM P2 ricorrere ad uno splash, compreso Malthe Jakobsen che alla fine precederà il neocampione di AO by TF Louis Deletraz, di appena 2”5. Il successo di Cool Racing si completa col terzo posto della #47.

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Non riesce il gamble da parte di Algarve Pro Racing, che poteva valere anche il titolo delle Pro/Am, e la vittoria di tappa va, finalmente dopo le tante pole position di Giorgio Roda, alla #77 di Proton. Ad AF Corse basta la quarta posizione per laurearsi campione della categoria. Per Francois Perrodo e Mathieu Vaxivière si tratta del bis dopo il successo del 2023.

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Ancora una volta in stagione la strategia complessiva premia RLR MSport, il cui secondo posto tra le LM P3 dietro agli enfants du pays Manuel Espirito Santo e Miguel Cristovao di Cool Racing, vale il titolo per un solo punto su Eurointernational.

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Infine, all’ultima curva Michelle Gatting lascia passare Andrea Caldarelli per permettere al pescarese di conquistare uno storico primo titolo tra le GT3 per Lamborghini ed Iron Lynx. Vano in questo caso il quinto posto di Kessel Racing, che a parti invertite avrebbe invece trionfato sulle Dames. Un podio tutto Proton ed Iron Lynx si completa con la Porshe #60.

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E’ tutto per l’European Le Mans Series 2024. La serie tornerà in azione il 31 marzo 2035 col Prologo di Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, Alberto Manganaro

L’ordine di arrivo della 4 ore di Portimao