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IMSA – A Porsche non basta la strategia: nel demolition derby di Detroit vince il WTR. AO Racing fa il bis in GTD Pro

Prima vittoria stagionale a Detroit per l’Acura #10 del WTR w/Andretti di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor che nonostante l’ennesima strategia azzeccata dal Team Penske, chiude davanti alla Porsche di Nick Tandy e Mathieu Jaminet. Le strade della Motor City hanno dato vita ad una gara tanto spettacolare quanto dispendiosa in termini di danni alle vetture. Alla fine si conteranno cinque Full Course Yellow nei 100’ di gara, anche se i contatti sono stati ben di più.

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In partenza già due defaillance per la Corvette in pole di Antonio Garcia e la Ford Mustang di Harry Tincknell, vittime di problemi tecnici; le due vetture riusciranno a ripartire ma con diversi giri di ritardo.

Davanti Nick Tandy mantiene la leadership derivante dalla pole position, mentre Dane Cameron con l’altra Porsche Penske perde due posizioni a favore di Filipe Albuquerque e Sebastien Bourdais. Philipp Eng, schizzato in quinta posizione con la BMW #24, viene considerato reo di aver cambiato traiettoria prima dello start e viene costretto ad un drive through. Tra le GTD Pro, unica altra categoria prevista nella showcase del Michigan, Jack Hawksworth insegue la Corvette superstite di Tommy Milner.

Presto si attuano le strategie specifiche per questa gara sprint ed in tanti si recano al pit. Il leader Tandy rimane fuori ma va a spingere l’incolpevole Daniel Serra con la Ferrari del Conquest Racing in curva 1 e gli viene assegnato un sacrosanto passaggio in pitlane, rovinando i piani del Team Penske.

L’ultima delle GTP a rifornire è la BMW #25 di Nick Yelloly, ma Connor de Philippi, subentrato al britannico, prima finisce a gomme fredde sulle protezioni nel tentativo di contenere Felipe Nasr, subentrato sulla 963 #7, poi al giro successivo fa tutto da solo e sbatte violentemente il posteriore, generando la seconda Full Course Yellow della giornata.

L’occasione è ghiotta per il Team Penske, che riesce con un tempismo perfetto a rimettere davanti la #6, ora con Mathieu Jaminet al volante. Al successivo restart, la Corvette di testa viene spinta nelle barriere dalla Lexus di Ben Barnicoat: gara finita per la Z06 GT3.R #4 e incredibilmente nessuna sanzione per il Vasser Sullivan.

Poche curve dopo Jack Aitken spinge la Porsche del JDC-Miller di Richard Westbrook, generando una melèe che blocca completamente curva 1. La Porsche di AO Racing frattanto approfitta per passare la Lexus e prendere la testa delle GTD Pro.

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Il sorpasso che vale la vittoria dopo poco più di un’ora di gara, con Rick Taylor che, al termine di un lungo inseguimento, riesce ad avere la meglio sulla Porsche di testa. Nelle posizioni retrostanti si tenta il tutto per tutto, col duello fra Nasr e Van der Zande per la terza piazza e poco oltre con Gianmaria Bruni e Aitken che hanno la meglio sulla BMW residua di Krohn.

Purtroppo l’alfiere di Action Express si rende protagonista di una nuova manovra oltre il limite, che provoca il ritiro del pilota romano, costretto ad arrestarsi nella via di fuga tra le curve 3 e 4. Negli ultimi minuti, mentre le posizioni della categoria top rimangono cristallizzate, un paio di incidenti ai danni della Ferrari #35, ricordiamo iscritta one-off, e alla McLaren di Pfaff Motorsport, modificano le posizioni di rincalzo delle GT a vantaggio dell’Aston Martin dello Heart of Racing, che va a completare il podio dietro a “Rexy” e alla Lexus #14.

In classifica generale, Dane Cameron e Felipe Nasr mantengono la leadership, mentre la coppia di Action Express viene scalzata in seconda posizione da Bourdais e Van der Zande, a -70 dai leader. In GTD Pro, l’ordine di arrivo permette a Priaulx ed Heinrich di allungare su Barnicoat ed Hawksworth, ora distanziati di 84 lunghezze.

L’attenzione dell’endurance mondiale ora si concentrerà su Le Mans; il WeatherTech SportsCar Championship tornerà subito dopo la classica della Sarthe, il 23 giugno, al Glen per la 6 Ore, di nuovo a ranghi completi, terza tappa inoltre della Michelin Endurance Cup.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Michelin Racing USA

L’ordine di arrivo

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IMSA – A Detroit, uno-due in qualifica per Porsche e Corvette

Nick Tandy riporta la prima pole position dell’anno per Porsche nel WeatherTech SportsCar Championship sulle strade di Detroit. L’alfiere di Penske Motorsport ha fissato i cronometri sull’1.05.390 davanti al compagno di squadra Dane Cameron per 124 millesimi.

Seconda fila per Sebastien Bourdais e la Cadillac #01 davanti alle Acura del WTR w/Andretti di Filipe Albuquerque e Jordan Taylor. Solo P6 per Philipp Eng con la migliore delle BMW, autore fino a quel momento della migliore prestazione nella seconda sessione di libere.

Le V-Series.R, che avevano fin qui conquistato tutte le partenze al palo in stagione, hanno peraltro dovuto scontare anche la defaillance da parte di Pipo Derani, protagonista di un contatto a muro che ha chiamato in causa la direzione gara con bandiera rossa e la chiusura anticipata della sessione.

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Ed è uno-due anche per Corvette in GTD Pro, con Antonio Garcia davanti a Tommy Milner per 3 decimi col tempo di 1.09.227. Le due Z06 GT3.R hanno dominato anche le due sessioni di libere svoltesi in giornata.

Seconda fila per Jack Hakwsworth con la Lexus #14 e Seb Priaulx con la Porsche capolista di AO Racing, mentre la Ferrari di Conquest Racing, iscritta per un one-off sulle strade di Detroit, si deve accontentare della terza fila al fianco dell’Aston Martin dello Heart of Racing.

Domani lo start della showcase di 100’ è in programma a partire dalle 3.10 PM ET, vale a dire le 21.10 italiane, godibile come sempre sul sito IMSA e sui relativi canali social della serie.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – Nel weekend si torna sulle strade di Detroit

Nel weekend torna in scena il WeatherTech SportsCar Championship con la seconda showcase stagionale condivisa con l’IndyCar sulle strade di Detroit. A differenza del primo appuntamento sulla distanza dei 100’ di Long Beach, saranno protagoniste, oltre alle GTP, le GTD Pro.

Tra le 10 LMDh in lista, da segnalare il ritorno di Bent Viscaal sulla Porsche 963 di Proton Competition al fianco di Gianmaria Bruni. Il parco delle GTD Pro invece, cresce di due unità. Come in California, il Vasser Sullivan schiererà due Lexus, però in questo caso non mischierà i due equipaggi, con Jack Hawksworth sempre al fianco di Ben Barnicoat sulla RC F GT3 #14, mentre Parker Thompson e Frankie Montecalvo correranno col numero 15.

Torna una Ferrari infine nella categoria grazie a Conquest Racing, che affiancherà il factory driver Daniel Serra ad Albert Costa. Alex Riberas tornerà al volante dell’Aston Martin dello Heart of Racing.

Diffuso anche il Balance of Performance dell’evento. Tra le GTP, appesantite le Cadillac di ben 6 kg, e ridotta anche la potenza massima da 515 a 512 kW. 1 kg extra invece per le Porsche, che manterranno invece la potenza massima precedente. Ridotte invece a tutti e quattro i costruttori invece per quanto riguarda l’energia massima per stint, ridotta di 10 MJ per le Acura e di 7 MJ per Cadillac e Porsche. Un solo MJ in meno invece per le BMW. Ridotti infine anche tutti i rapporti di rifornimento. Nessuna modifica invece al BoP delle GT rispetto all’ultimo appuntamento di Laguna Seca.

L’evento si svilupperà su due giorni, con libere e qualifiche venerdì 31 maggio e la gara sabato 1° giugno alle 3.10 PM ET, le 21.10 italiane, preceduta da un breve warm-up mattutino. Qualifiche e gara saranno come sempre fruibili gratuitamente sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Detroit

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IMSA – Porsche azzecca la strategia e trionfa a Laguna Seca

Sembra l’anno delle Porsche da entrambi i lati dell’oceano: la 963 #6 di Mathieu Jaminet  e Nick Tandy vince infatti il quarto round del WeatherTech SportsCar Championship a Laguna Seca. Si tratta di una vittoria importante per la casa di Stoccarda, la 600ma in IMSA, nonchè la numero 100 del Team Penske nelle gare sport.

La gara sembrava appannaggio delle Cadillac, con la #01 di Sebastien Bourdais a tenere allo start sulla #31 di Pipo Derani. Il campione in carica soffriva però con le gomme ed il team Action Express optava pertanto per una prima sosta anticipata intorno alla mezz’ora. Tra le GTD Pro, le Corvette, monopolizzatrici della prima fila in qualifica, tenevano la posizione, cosí come la Lamborghini del WTR w/Andretti in GTD.

La prima svolta dopo 50’ di percorrenza, per l’unica Full Course Yellow della gara, provocata da un grosso pezzo di carrozzeria della Porsche #7, che metteva in posizione di vantaggio la Cadillac #31 sulla Porsche #6. Jack Aitken e Nick Tandy dopo il pit transitavano in ordine inverso rispetto al dovuto ma la direzione gara ripristinava le condizioni ed al restart la Porsche veniva passata anche da Renger van der Zande, subentrato a Bourdais.

In GTD Pro erano Oliver Jarvis e la McLaren Pfaff ad avvantaggiarsi della strategia, avendo rifornito poco prima, cosí come la BMW del Turner Motorsport, qui col numero 557 in onore delle gare disputate col costruttore tedesco, una volta espletata la prima sosta da parte della Lexus di Frankie Montecalvo.

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Frattanto era Laurin Henrich a farsi largo con la Porsche di AO Racing, portando presto “Rexy” al comando della categoria Pro.

A questo punto, date anche le scarse possibilità di sorpasso del toboga californiano, era chiaro che la lotta per la vittoria assoluta si sarebbe giocata ai box, e per la seconda sosta sia Tandy che van der Zande optavano per mantenere le gomme, mentre Aitken cambiava solo i pneumatici di destra. Un errore in fase di doppiaggio da parte della V-Series.R #31 lasciava lo spazio a Tandy, secondo dopo l’overcut, per passare al comando con 11’ rimasti sul cronometro e conquistare la prima vittoria stagionale per la 963 #6 davanti ad Aitken e alla vettura gemella di Dane Cameron e Felipe Nasr.

La Cadillac #01, al contrario, chiuderà solamente in P5 dopo aver ceduto nel finale anche alla Acura dei vincitori di Sebring, Louis Deletraz e Jordan Taylor.

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In GTD Pro, alle spalle di “Rexy” terminano la McLaren di Pfaff Motorsports e la Corvette #4 di Tommy Milner e Nicky Catsburg, mentre in GTD alla fine Philip Ellis avrà la meglio sulla BMW per conquistare la terza vittoria in quattro gare per Winward Racing. A podio anche l’altra 911 GT3 R del Wright Motorsports. Unico ritiro fra i 34 partecipanti, per la Ferrari del Conquest Racing di Manny Franco ed Albert Costa.

In classifica generale, Cameron e Nasr conducono con 1357 punti contro i 1307 di Aitken e Derani ed i 1269 di Bourdais e Deletraz. In GTD Pro i vincitori odierni Heinrich e Priaulx balzano al comando con 981 punti contro i 925 di Jarvis e Kirchofer. lIn GTD infine, Russel Ward e Philip Ellis aumentano ancora il vantaggio sulla concorrenza, con Robby Foley e Patrick Gallagher a -185 lunghezze e Parker Thompson a -195.

Il prossimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship è con la showcase di 100’ di Detroit, riservata alle sole GTP e GTD Pro, in programma il 1° giugno.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, Mercedes-AMG Motorsport

L’ordine di arrivo

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IMSA – Prima fila tutta Cadillac a Laguna Seca

Cadillac ancora in evidenza nelle qualifiche di Laguna Seca del WeatherTech SportsCar Championship. Sul rinnovato asfalto dell’iconico tracciato californiano Sebastien Bourdais, già vincitore qui nel 2023, ha siglato la pole position con 1.12.445, precedendo Pipo Derani di 112 millesimi.

Il teammate del brasiliano, Jack Aitken, è stato protagonista di un violento crash durante il primo turno di libere, dove è stata l’Acura del WTR w/Andretti di Filipe Albuquerque, ancora a secco quest’anno, a primeggiare, mentre nella seconda sessione è toccato alla BMW di Philipp Eng. Le M Hybrid V8 alla fine si accontenteranno della terza e della quinta piazzola, a precedere a propria volta le due Porsche Penske.

A seguire ancora le due Acura, e le due Porsche private di JDC-Miller e Proton, quest’ultima stavolta con Bent Viscaal insieme al nostro Gianmaria Bruni. Tutte e dieci le GTP comunque sono racchiuse in meno di 9 decimi, a riprova del livello di competitività della categoria regina della massima serie endurance americana.

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A Laguna Seca sono tornate in azione le GTD Pro, ed è finita con un uno-due Corvette, con Nicky Catsburg ed il tempo di 1.19.727 davanti ad Antonio Garcia. Seconda fila per la McLaren di Pfaff Racing, qui con un livrea commemorativa per lo sponsor Motul, e la Lexus del Vasser Sullivan.

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Il WTR w/Andretti si rifà in GTD grazie a Danny Formal, autore del best lap della categoria con 1.20.866, a precedere di poco più di un decimo la BMW del Turner Motorsport e la Mercedes capolista del Winward Racing.

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La partenza della gara, della durata standard di 2h40’, alle 3.10 PM ET di domenica 12 maggio, vale a dire le 21.30 nostrane, godibile in streaming dal sito IMSA e dai relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Michelin Motorsport, Motul USA

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2 

I risultati delle Qualifiche

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IMSA – In 34 a Laguna Seca ancora con l’incognita Proton

Il prossimo weekend tra le tante gare in programma torna anche il Weathertech SportsCar Championship con il quarto round di Laguna Seca. Tre la categorie protagoniste fra i saliscendi californiani: GTP, GTD Pro e GTD, per un totale di 34 vetture.

Unica incognita fra le 10 GTP, ancora una volta il compagno di Gianmaria Bruni sulla Porsche di Mustang Sampling/Proton. Mike Rockenfeller, sub di lusso a Long Beach, sarà infatti impegnato con la Ford Mustang Multimatic.

FordsIl marchio statunitense il prossimo weekend e a Detroit si presenterà in una versione celebrativa denominata Champion Spirit, che va a festeggiare i 60 anni di attività sportiva delle Mustang proponendo un pot-pourri di varie livree significative, dal quella del Tour de France 1964 alla Roush Mustang GTO 1985.

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Renger van der Zande e Sebastien Bourdais, attualmente alle spalle dei leader in classifica Felipe Nasr e Dane Cameron cercheranno il bis del successo 2023.

9 le GTD Pro, che ritorna dopo i primi due round di Daytona e Sebring. Con gli attuali leader della categoria, Davide Rigon e Daniel Serra e James Calado, impegnati solo nella Endurance Cup, saranno ovviamente impegnati altrove, i full-season hanno l’occasione di avanzare in classifica, in particolare Bryan Sellers e Madison Snow con la BMW del Paul Miller Racing e l’accoppiata Lexus formata da Jack Hawksworth e Ben Barnicoat.

Le due RC F GT3 del Vasser Sullivan tornano alle line-up originali dopo il mix-up di Long Beach che ha visto avvantaggiarsi Parker Thompson, primo al traguardo tra le GTD, categoria ancora guidata dall’equipaggio di Winward Racing formato da Philipi Ellis e Russel Ward. Gli inseguitori del Turner Motorsport, Patrick Gallagher e Robby Foley, sfoggeranno un insolito numero 557 per festeggiare la 557 gara del team con BMW.

Dal punto di vista delle line-up, la concomitanza col WEC fa si che sull’Aston Martin dello Heart of Racing ci sia ancora come a Long Beach ci sia ancora Spencer Pumpelly al fianco di Roman de Angelis.

L’azione in pista presso il WeatherTech Raceway inizierà venerdí 10 maggio alle 4.15 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 11 alle 7.35 PM ET, vale a dire le 1.35 italiane di domenica e start della gara alle 3.10 PM ET di domenica 12 maggio, le 21.30 nostrane. Sia le qualifiche che la gara saranno fruibili in streaming sia dal sito IMSA che dai relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, Ford Media

L’entry list di Laguna Seca

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IMSA – Doppietta Cadillac a Long Beach. Lexus non fallisce in GTD

A Long Beach è finita come un po’ tutti si aspettavano, vale a dire con il successo delle Cadillac. Si è trattato addirittura di una doppietta, con Sebastien Bourdais e Renger van der Zande che tornano finalmente sul gradino più alto del podio dopo quasi un anno sull’altra V-Series.R di Pipo Derani e Jack Aitken. In GTD si ripete Lexus con Parker Thompson e Ben Barnicoat.

Al via, Derani mantiene la leadership conquistata in qualifica mentre Bourdais scavalca subito la BMW di Nick Yelloly per la seconda piazza. In GTD, l’unica altra classe presente nella showcase californiana, le due Lexus in prima fila mantengono inizialmente le posizioni davanti alla Ferrari del Conquest Racing di Albert Costa, che però si infila fra le due RC F GT3, portandosi dietro anche la Lamborghini del WTR w/Andretti e l’Aston Martin dello Heart of Racing.

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Bourdais resisteva agli attacchi della BMW #25 e della Porsche di Nick Tandy, i quali si scambiavano le posizioni un attimo prima della prima neutralizzazione, dopo appena 11’, per il contatto fra la McLaren di Inception Racing e la Porsche di Wright Motorsports.

La Porsche #6 tentava un robusto undercut, cercando di replicare la strategia vincente dello scorso anno, ma era il team Ganassi ad operare il miglior pit, facendo uscire van der Zande davanti a Jack Aitken evitando il cambio gomme, davanti alle due Porsche, braccate a loro volta dalle BMW. Tra le GTD, Barnicoat manteneva la leadership, ora sulla BMW di Robbie Foley e su Spencer Pumpelly, sub di lusso sull’Aston Martin dell’HoR.

Poco dopo l’Acura #40 trionfatrice a Sebring sbatteva in curva 1, cristallizzando le posizioni per circa 15’, e al restart l’altra ARX-06 colpiva la Porsche del JDC-Miller, ma era la melèe all’hairpin ad appena 20’ dal termine che determinava il resto della classifica dietro il trio di testa, coinvolte, oltre a varie GT, anche la Porsche #6 e soprattutto la BMW #25, costretta a cambiare il muso.

Il contatto con la Porsche di Anders Fjordbach toglie dalla lotta per le posizioni di rincalzo delle GTD, con la Lexus #89 ormai involata verso il successo, l’Aston Martin dello Heart of Racing.

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Sarà proprio la BMW incidentata poco prima a portare di nuovo in pista la vettura di servizio per uno shootout finale di 8’. Le posizioni di testa non cambieranno, con le due Cadillac in volata sulle due Porsche Penske e l’altra 963 di Proton di Gianmaria Bruni e Mike Rockenfeller.

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Dietro la Lexus, al secondo successo consecutivo fra i muretti californiani, la BMW del Turner Motorsport e la Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports.

In classifica generale, Dane Cameron e Felipe Nasr continuano a condurre con 1.032 punti contro i 974 dei vincitori odierni ed i 955 di Derani ed Aitken, In GTD, il risultato di Long Beach, P7, non scalza minimamente l’equipaggio del Winward Racing, vincitori dei due primi round, dal primo posto in graduatoria, seguiti da Patrick Gallagher e Robbie Foley e dal solo Parker Thompson.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà il 12 maggio a Laguna Seca, protagoniste GTP, GTD Pro e GTD.

Piero Lonardo

Foto: IMSA, Michelin Motorsport, Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo

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IMSA – Derani e la Cadillac in pole a Long Beach a filo dei muretti e dei millesimi

Pipo Derani sbaglia ma firma la pole position a Long Beach, terza tappa dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Il campione in carica svetta sul filo dei millesimi con la Cadillac di Action Express/Whelen Racing davanti a Nick Yelloly e Sebastien Bourdais.

Il campione in carica della serie, nel finale di sessione ha compiuto un errore in curva 8, andando a picchiare contro i muretti del tracciato californiano, ma ha potuto riprendere subito la pista. La direzione gara non ha dichiarato la red flag e pertanto Derani ha potuto mantenere il tempo acquisito di 1.11.388, precedendo di soli 9 millesimi la BMW #25 e di 23 l’altra V-Series.R, quest’ultima al top nelle seconde libere dopo che Derani aveva chiuso al comando anche la prima sessione.

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Tra le GTD è doppietta Lexus con Parker Thompson, autore di 1.17.357, con l’entry one-off #89 davanti al teammate Frankie Montecalvo. I due equipaggi del Vasser Sullivan, che ricordiamo si sono anche scambiati i piloti tra loro per l’occasione, hanno preceduto Albert Costa (Conquest Racing Ferrari #34), Roman De Angelis (Heart of Racing Aston Martin #27) e Danny Formal (WTR Andretti Lamborghini #45).

Nelle libere 1 era stata invece la Corvette residua di AWA a svettare, imitata nel primo pomeriggio dal neoacquisto del Gradient Racing, Stevan McAleer.

Nella tarda serata italiana, alle 4.35 PM, le 22.35 italiane, il via della showcase californiana di 100’, visibile gratuitamente dall’Italia sul sito IMSA e sul relativo canale YouTube.

Luca Pellegrini e Piero Lonardo

Foto: IMSA, Vasser Sullivan

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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IMSA – Chi a Long Beach insieme a Bruni per Proton? Torna Flying Lizard, Legge out McAleer in per Gradient

Entry list con qualche sorpresa delle ultime ore quella della showcase del WeatherTech SportsCar Championship di Long Beach del 20 aprile. 27 le vetture iscritte tra GTP e GTD.

Tra le 10 LMDh full-season spicca il TBD al fianco del nome di Gianmaria Bruni sulla Porsche di Proton Competition. Tutti gli altri piloti che si sono alternati su questa hypercar, nella serie IMSA e nel WEC, sono infatti impegnati altrove, e anche all’interno del team al momento non è trapelato nulla.

Per il resto, equipaggi confermati con Mathieu Jaminet e Nick Tandy con la Penske #6 pronti a ripetere l’exploit dello scorso anno, primo successo in assoluto della 963.

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Ben 17 le GTD presenti, con l’highlight della conferma del ritorno one-shot di Flying Lizard Motorsports nella massima serie endurance americana.

Il team californiano, protagonista di successo in American Le Mans Series e presenza fissa a Le Mans dal 2005 al 2014, mancava all’appello da Sebring 2016 nell’effort condiviso con Krohn e si presenterà con una Aston Martin per Elias Sabo ed Andy Lee.

E proprio un veterano della squadra, Spencer Pumpelly, sarà della partita sull’altra Vantage di Heart of Racing insieme a Roman De Angelis, stante l’assenza di Zach Robichon, impegnato contestualmente ad Imola.

Oltre al raddoppio delle Lexus di cui abbiamo già parlato, è da segnalare infine la separazione tra il team Gradient e Katharine Legge. Al posto della pilotessa britannica, nel frattempo impegnata ad Indianapolis, sarà Stevan McAleer ad occupare il sedile dell’Acura NSX GT3 al fianco di Sheena Monk.

L’appuntamento con Long Beach è per venerdí prossimo, dalle 12.00 PM ET, le 18 italiane, con le prime libere

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsports, Flying Lizards

L’entry list di Long Beach IMSA

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IMSA – Ecco il BoP di Long Beach. Due Lexus una-tantum in GTD

Per una volta il BoP della prossima gara viene reso noto prima dell’entry list. Stiamo parlando della showcase IMSA di Long Beach, gara come sempre a contorno all’evento IndyCar in programma tra due weekend.

Sulle strade della cittadina californiana, saranno come noto di scena solo GTP e GTD. Per queste ultime previste solo tre differenti capacità di serbatoio per le Corvette (-2 litri), le Porsche (-3 litri) e le Ford Mustang (+2 litri).

Diversa la musica invece per i prototipi. Le Acura correranno con 5 kg extra e le Porsche, vittoriose qui lo scorso anno, con 3 kg in più; al contrario alle Cadillac sono stati abbuonati 2 kg. Differenze anche nei valori di potenza massima, che ora varia dai 520 kW delle V-Series.R – inalterati rispetto a Sebring – ai 509 kW delle M Hybrid V8, e nell’energia per stint, che spazia dai 917 MJ delle Cadillac agli 899 MJ della BMW.

Modificati anche i rapporti di rifornimento per tutti e quattro i marchi presenti; ricordiamo che la Lamborghini non parteciperà all’evento californiano, che sappiamo peró già prevedere – oltre ad una sicura entry one-shot quale Flying Lizard (con Aston Martin), e forse CDR Valkyrie (con Porsche) – la presenza di entrambe le Lexus RC F GT3 del Vasser Sullivan.

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I due piloti full-season della #12, Frankie Montecalvo e Parker Thompson, divideranno infatti i compiti di guida rispettivamente con Jack Hawksworth e Ben Barnicoat, vincitori insieme lo scorso anno in GTD Pro, categoria non prevista per questa edizione. La seconda vettura utilizzerà il numero 89.

Alla gara non dovrebbe partecipare infine la Corvette #17 di AWA, con Anthony Mantella che ha chiuso i rapporti col team canadese dopo le due prime disastrose gare stagionali.

L’azione sulle strade di Long Beach inizierà per il WeatherTech SportsCar Championship a partire dalle 12.00 PM ET di venerdí 19 aprile con le prime libere; qualifiche nella stessa giornata alle 8.00 PM ET e gara, della durata di 100’, sabato 20 aprile alle 4.35 PM ET, pari alle 22.35 italiane.

Piero Lonardo

Foto: IMSA