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USCC – Le GT ritornano nel weekend a Lime Rock. Sean Creech nel 2024 con Ligier in LM P2

Nel weekend torna in azione anche il WeatherTech SportsCar Championship con il primo dei due appuntamenti tradizionalmente riservati alle sole GT a Lime Rock Park.

20 le vetture presenti; rispetto alla gara di Mosport, al parco partenti si aggiunge l’Aston Martin dell’Andretti Autosport per Jarett Andretti e Gabby Chaves. Per il resto, caccia aperta alla Lexus del Vasser Sullivan, leader in GTD Pro, e all’equipaggio del Paul Miller Racing, trionfatori al CTMP e vincitori in Connecticut nel 2022.

Diramato anche il Balance of Performance della categoria, valido per i prossimi tre appuntamenti, compresa quindi Road America ed i test collettivi che si terranno il 28-29 luglio in vista del ritorno dell’IMSA ad Indianapolis. Le uniche variazioni riguardano le Mercedes, che guadagneranno 10 kg ma godranno di una maggiore apertura dei restrittori d’aria (+4,4 mm X2) e di un litro extra di carburante, e le Porsche, che al contrario gareggeranno più leggere di ben 20 kg.

SCM

La notizia più importante riguarda invece la prossima stagione, con l’ingresso del Sean Creech Motorsport nelle fila delle LM P2 con una Ligier JS P217, che porterà quindi nuovamente varietà nel parco partenti della categoria cadetta, categoria che il prossimo anno si arricchirà, oltre alla già annunciata United Autosports, anche di altre new entry fra le quali potrebbe esserci anche Inter-Europol.

Tornando alla gara del tracciato del Connecticut, questa si dipanerà sulle sole giornate di venerdì 21 e sabato 22 luglio. La prima giornata sarà dedicata a libere e qualifiche, rispettivamente alle 11.45 AM ET, 2.45 PM ET e 5.40 PM ET. Il Northeast Grand Prix, della durata standard di 2 ore e 40’ partirà alle 12.10 PM ET di sabato, pari alle 18.10 nostrane. Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: Lime Rock Park, Sean Creech Motorsport

L’entry list di Lime Rock

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USCC – MSR vince l’azzardo dei consumi e si afferma a Mosport. Corvette torna al successo in GTD Pro

Il Meyer Shank Racing torna al successo in pista dopo la contestata vittoria di Daytona al Canadian Tire Motorsport Park.

L’Acura #60 di Tom Blomqvist e Colin Braun ha approfittato di ben tre Full Course Yellow per allungare l’ultimo stint ad oltre 76’ e diventare cosí l’unica GTP con due vittorie all’attivo in stagione. Niente da fare per l’altra ARX-06 del WTR w/Andretti di Ricky Taylor e Filipe Albuquerque, che si è dovuta accontentare della piazza d’onore.

Completa il podio la BMW #25 recente vincitrice al Glen di Connor de Philippi e Nick Yelloly, mentre i leader in classifica dell’Action Express chiudono solamente al settimo posto a causa di un pit extra per corsia box chiusa.

I veri eroi della giornata però sono gli alfieri del JDC MotorSports, che chiudono al quarto posto con la loro Porsche privata davanti alle due ufficiali. Sfortuna invece per l’equipaggio della Cadillac #01, spedito contro le gomme della curva 8 dall’altra BMW a pochi minuti dal termine.

Ennesima vittoria tra le LM P3 invece per Gar Robison e Felipe Fraga sulla Ligier del Riley Motorsports. Fraga nel finale è tornato sotto l’enfant du pays Garett Grist, disponendone con le cattive, anche se la direzione gara ha deciso di non sanzionare la manovra, a circa 10’ dal termine.

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Torna invece al successo in GTD Pro dopo oltre un anno la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor. I due portacolori della GM, che completano cosí una giornata globalmente epocale per il marchio GM, hanno approfittato prima del contatto fra la Aston Martin dello Heart of Racing e la Mercedes del WeatherTech Racing, e quindi della bagarre fra la Lexus #14 e la Porsche dello Pfaff Motorsport, passandole in un sol colpo dopo circa 100’ di gara.

Patrick Pilet nel finale ha cercato di impensierire Garcia senza però riuscire a concretizzare il sorpasso. P3 per la Mercedes #79 nonostante la penalità per il contatto che ha tolto di mezzo Ross Gunn.

PMR

Al Paul Miller Racing infine la terza vittoria stagionale in GTD. I capiclassifica di categoria hanno potuto trarre vantaggio dai problemi tecnici della Lexus #12, costretta a partire dalla pitlane dopo un cambio di motore all’ultimo momento, mentre l’Aston in pole di Roman De Angelis non ha retto contro l’assalto immediato da parte di Madison Snow. Quest’ultima terminerà al quarto posto dietro anche alla McLaren di Inception Racing e alla Mercedes del Korthoff Motorsports.

La massima serie endurance americana tornerà in azione fra due settimane a Limer Rock per il primo dei due round dedicati alle sole GT.

Piero Lonardo

Foto: HPD, Michelin Motorsports, Corvette, Paul Miller Racing

L’ordine di arrivo

MSR

USCC – L’Acura torna in pole a Mosport con Blomqvist

Le Acura sembrano determinate a tornare in sella ed hanno monopolizzato le libere e le qualifiche, conquistando la prima fila con Tom Blomqvist, autore come nel 2022 della pole per l’MSR con 1.05.663, appena 81 millesimi meglio di Ricky Taylor con l’ARX-06 del WTR w/Andretti. In precedenza le due Acura hanno primeggiato nelle due sessioni di libere con Colin Braun e lo stesso Taylor.

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Non lontane le Cadillac, che occupano la seconda fila col leader del campionato, Pipo Derani, e Sebastien Bourdais, a loro volta davanti alla migliore delle Porsche con Felipe Nasr. Porsche e BMW, mattatrici due settimane or sono al Glen, subiscono però distacchi di oltre 1”.

Assenti le LM P2, il parco prototipi si completa con le LM P3, e Gar Robison conquista l’ennesima pole position in carriera della categoria con la Ligier del Riley Motorsports ed il tempo di 1.12.946, lasciando ad oltre 4 decimi la Duqueine dell’AWA di Orey Fidani.

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Prosegue anche la marcia delle Lexus del Vasser Sullivan in GTD Pro, in pole con Jack Hawksworth davanti alla Mercedes del WeatherTech di Jules Gounon. Anche qui, lotta sul filo dei millesimi con la RC F GT3 davanti per appena 74 millesimi col tempo di 1.15.029.

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Seguono le due Aston Martin dello Heart of Racing, con Alex Riberas e Roman de Angelis, quest’ultimo leader in GTD davanti a sua volta all’altra Lexus iscritta nella categoria Pro/Am di Frankie Montecalvo.

Lo start della gara canadese, della durata standard di 2h40’, alle 12.05 PM ET, vale a dire le 18.05 italiane, come sempre fruibile gratuitamente tramite il sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: HPD, IMSA, Aston Martin Racing

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Ratificata la vittoria di BMW al Glen. 34 vetture a Mosport

Mentre in Europa l’attenzione degli appassionati di gare di durata è catalizzata dalla 24H di Spa, giunge dagli States la notizia che l’IMSA ha confermato la vittoria di BMW alla 6 Ore del Glen.

Respinto il reclamo da parte di Porsche per l’eccessiva usura del pattino anteriore, in cui però l’ente patrocinatore della massima serie endurance americana ha affermato “di non avere trovato nulla che potesse cambiare la decisione presa.”

Classifica quindi confermata con Action Express al comando con 1602 punti contro i 1538 dell’equipaggio della BMW #25 ed i 1527 dei vincitori sul campo di domenica, Nick Tandy e Mathieu Jaminet.

Il WeatherTech SportsCar Championship si ritroverà già il prossimo fine settimana al Canadian Tire Motorsport Park per il giro di boa della serie. Attese 38 vetture, suddivise fra GTP, LM P3, GTD Pro e GTD.

Ancora 9 le vetture della classe regina, in attesa del debutto della quarta Porsche 963 affidata a Proton, previsto fra poco più di un mese a Road America, mentre scendono a 6 unità i prototipi entry level. Da segnalare il cambio di line-up sulla Ligier di Ave Motorsports, che verrà affidata all’equipaggio locale composto da Antoine Comeau e George Staikos, mentre Ari Balogh, coinvolto nel crash in qualifica del Glen, dovrebbe rientrare sull’altra JS P320 del JR III Racing.

Scendono a 5 le GTD Pro, con le sole vetture full-season di Corvette, Aston Martin, Porsche, Mercedes e Lexus. La seconda BMW #del Turner Motorsport dopo il grande spavento subito dal veteranissimo Bill Auberlen nel finale della 6 Ore, torna a schierarsi in GTD, dove troverà tra gli altri anche “Rexy”, la Porsche dell’AO Racing. PJ Hyett, cosí come i piloti della Vantage dello Heart of Racing, hanno preferito l’appuntamento canadese rispetto alla concomitante 6 Ore di Monza WEC.

L’azione in pista a Mosport comincerà alle 2.50 PM ET di venerdí 7 luglio con le prime libere. Qualifiche sabato 8 alle 12.45 PM ET, pari alle 18.45 nostrane, mentre la gara, della durata standard di 2h40’, partirà alle 12.05 PM ET, vale a dire le 18.05 italiane. Qualifiche e gara come sempre fruibili gratuitamente tramite il sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/. Lo scorso anno fu successo, l’ultimo della Cadillac DPi, per Sebastien Bourdais e Renger van der Zande.

Piero Lonardo

Foto: IMSA

L’entry list di Mosport

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WEC – TF Sport spiazza la concorrenza e si allea con Corvette. Heart of Racing assente a Monza

La notizia bomba aleggiava già ieri nel paddock della 24H di Spa dopo il teaser social pubblicato dal team: TF Sport dopo sette anni si sgancia da Aston Martin e passa a Corvette per la stagione 2024 del WEC.

Il team di Tom Ferrier schiererà due nuove Z06 GT3.R nella nuova classe LM GT3 e si propone come primo avversario del team Proton, che dal canto suo farà debuttare le altrettanto nuove Ford Mustang GT3.

Interessante che i primi due annunci riguardanti la nuova categoria riguardino le due maggiori realtà d’oltreoceano, anche se Proton ha già reso noto che intende comunque continuare il rapporto anche con Porsche, indipendentemente dallo schierare la nuova 963 hypercar che debutterà la settimana prossima a Monza.

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Qui la livrea che verrà portata in gara da Gianmaria Bruni, che finalmente potrà competere per la vittoria assoluta, Neel Jani ed Harry Tincknell sul circuito brianzolo prima di essere spedita negli States per completare la stagione nel WeatherTech SportsCar Championship, in attesa della consegna del secondo esemplare.

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A Monza, dove va detto si attende, almeno stando alla prevendita dei biglietti, un notevole afflusso di pubblico, non ci sarà invece l’Aston Martin dello Heart of Racing, che ha preferito dare priorità al programma IMSA del concomitante appuntamento di Mosport.

Piero Lonardo

Foto: TF Sport, Proton Competition, Piero Lonardo

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USCC – La situazione dopo il Glen. Porsche sporgerà reclamo

Ancora una volta la 6 Ore del Glen ha regalato un post-gara controverso. Dopo le penalità riferite al tempo minimo di guida dell’edizione 2022, chiusa anticipatamente causa meteo, che sono costate la vittoria in GTD Pro ed in GTD alla BMW RLL ed alla Mercedes del Winward rispettivamente, stavolta è stata messa in discussione addirittura la vittoria assoluta, tolta a Porsche a favore, toh, di BMW.

I vertici di Porsche Penske Motorsport hanno annunciato, mediante comunicato stampa, di voler sporgere reclamo contro la penalità inflitta per il consumo eccessivo del “pattino” anteriore, che sarebbe di appena oltre 1 mm, mentre quello posteriore risulterebbe nella norma.

Ciò premesso, l’IMSA ha frattanto diffuso la classifica provvisoria del campionato, che vede l’equipaggio di Action Express ora al comando con 1602 punti contro i 1538 dei vincitori di domenica di BMW, mentre Nick Tandy e Mathieu Jaminet, al vertice prima della prova newyorchese, al terzo posto con 1527.

Ovviamente il risultato modificato ha ripercussioni anche sulla graduatoria dei costruttori, che vede Cadillac in vantaggio su BMW, Porsche ed Acura, distanziate nell’ordine di 83, 112 e 123 lunghezze.

Anche nella classifica della Michelin Endurance Cup emerge l’equipaggio della Cadillac #31 con 33 punti contro i 26 del WTR w/Andretti ed i 25 di Renger van der Zande e Sebastien Bourdais. Cadillac conduce anche tra i costruttori, in attesa del finale di stagione della Petit Le Mans, con 40 punti contri i 35 di Acura, i 26 di Porsche ed i 25 di BMW.

Tra le LM P2, Ben Hanley e George Kurtz traggono vantaggio dalla vittoria al Glen e si innalzano al comando della graduatoria di categoria con 973 punti contro i 970 dei precedenti leader del TDS, Steven Thomas e Mikkel Jensen, ed i 967 di Paul-Loup Chatin e Ben Keating.

Procede invece l’ennesima marcia trionfale del Riley Motorsports, due vittorie in altrettanti appuntamenti validi per il titolo di categoria a quota 730 contro i 606 di Anthony Mantella, Nico Varrone e Wayne Boyd dell’AWA. Il season opener di Daytona, dove ha trionfato la Duqueine #17, era valida solo per l’Endurance Cup.

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La seconda vittoria in cinque gare da parte di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat ha issato ancora più in alto la Lexus del Vasser Sullivan in GTD Pro, che vanta ben 113 punti di vantaggio sulla Mercedes del WeatherTech Racing, che conduce invece nella MEC.

Non basta invece all’equipaggio iscritto dal Vasser Sullivan in GTD la prima vittoria stagionale per scalzare l’equipaggio del Paul Miller Racing composto da Bryan Sellers e Madison Snow, che mantiene il comando dopo la seconda piazza del Glen con 104 punti di vantaggio. Scende in P3 l’Aston Martin dello Heart of Racing, a -145 in attesa del giro di boa stagionale al Canadian Tire Motorsport Park, più semplicemente Mosport, fra due settimane.

Piero Lonardo

Foto: Porsche, Vasser Sullivan

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USCC – Squalificata la Porsche #6, la vittoria al Glen passa a BMW

BMW si ascrive al novero dei vincitori di questa nuova era del motorsport. La Porsche di Mathieu Jaminet e Nick Tandy, prima a transitare sul traguardo alla 6 Ore del Glen, nella nottata italiana è stata squalificata a seguito delle verifiche post-gara.

Complice un pattino (skid block) sotto il limite consentito, la 963 #6 è stata classificata in fondo al gruppo delle GTP e la vittoria è stata assegnata alla BMW #25 di Nick Yelloly e Connor de Philippi.

La Cadillac #31 di Action Express sale quindi al secondo posto ed il podio viene completato dall’Acura dell’MSR.

Questa decisione cambia il volto della classifica generale, che prima di questa gara vedeva proprio l’equipaggio della Porsche #6 al comando delle GTP. Si attende comunque la classifica ufficiale IMSA.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo rivisto della 6 Ore del Glen

Start

USCC – Porsche si rifà di Le Mans e trionfa al Glen. Serra/Rigon eroici, P2 in GTD Pro

Mathieu Jaminet e la Porsche negano il primo successo alla BMW alla 6 Ore del Glen, superando Connor de Philippi nei minuti finali di una gara combattuta senza esclusione di colpi.

Le due M Hybrid V8 si erano presentate al meglio già in prima mattinata, dominando il warm-up, ma un errore a gomme fredde in partenza da parte di Augusto Farfus ha immediatamente dimezzato la potenza di fuoco della casa dell’elica.

Era Nick Tandy, sfruttando la pole position assegnata d’ufficio ieri causa pioggia, a prendere il comando sulle Cadillac di Pipo Derani e Sebastien Bourdais. Tra le GT, erano le Lamborghini di Loris Spinelli e Jordan Pepper a prendere il comando di GTD e GTD Pro sulla Ferrari schierata da Risi Competizione del poleman Daniel Serra.

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Il regime di corsa libera dura però pochissimo, a causa di un contatto multiplo tra LM P2 innescato da Salih Yoluc, sub al Tower Motorsports, che tampona Ben Keating in T11. A farne le spese Steven Thomas, che non può evitare le altre due Oreca e finisce rovinosamente sulle barriere.

Davanti è cambio della guardia con Matt Campbell e l’altra Porsche ad ereditare la testa della gara, evitando la sosta ai box. Durante la sosta collettiva delle GT, si sfiora il dramma per l’Aston Martin di Alex Riberas che fa volare una gomma della Corvette, che rimbalza fortunatamente senza conseguenze.

Frattanto iniziano a fioccare le penalità e soprattutto le soste obbligatorie per pressione dei pneumatici non conforme. Dopo quanto accaduto a Daytona, la direzione gara ha deciso per le maniere forti e ne rimangono coinvolte ben 11 vetture nel corso delle 6 ore.

Dopo un’ora la gara perde un’altro dei protagonisti per il successo finale, a causa di un errore piuttosto insolito da parte di Sebastien Bourdais in fase di doppiaggio, la Cadillac dorata si gira e sbatte in T10, coinvolgendo anche la BMW superstite, che è costretta a cambiare il muso.

Le neutralizzazioni portano al vertice delle LM P2 la vettura di AF Corse di Luis Perez Companc, che però deve cedere la leadership della categoria alla seconda sosta, che vede entrare in scena Lilou Wadoux, al debutto in gara nella serie americana. Purtroppo la pilotessa francese deve scontare subito una penalità per speeding ed esce dai giochi di vertice; frattanto Jack Hawksworth e Frankie Montecalvo iniziano a mettere il sigillo tra le GT con le loro Lexus. Daniel Serra, penalizzato da una foratura, è costretto a ricominciare l’inseguimento al vertice dal fondo.

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Cambio della guardia al comando allo scadere delle due ore di gara fra le due Porsche, con Mathieu Jaminet che passa con decisione un Felipe Nasr poco propenso a lasciare strada. La vettura dell’ex-campione IMSA sarà costretta poco più tardi ai box per una sosta eterna causata dall’ennesimo guasto al sistema ibrido, tallone d’achille di questa 963 anche a Le Mans.

Nelle altre categorie si mettono in evidenza le giovani promessa Nolan Siegel con l’Oreca LM P2 del Crodwstrike by APR e Nico Varrone con la Duqueine LM P3 dell’AWA ed infine Michelle Gatting, che prende temporaneamente il comando delle GTD per le Iron Dames prima di essere sanzionata anch’essa per pressione non conforme dei pneumatici della sua Lamborghini.

Altro colpo di scena dopo 2h30 di gara, con Filipe Albuquerque, secondo alle spalle di “Jam-Jam” che perde inspiegabilmente la posteriore sinistra, cambiata diversi minuti prima. Problemi di gomme anche per l’Acura del MSR, che perde temporaneamente la top three.

La bella gara delle Lamborghini termina a causa del tamponamento da parte della Ligier LM P3 del Performance Tech, che “fa fuori” gli incolpevoli Andrea Caldarelli e Rob Ferriol, scatenando la quarta Full Course Yellow della gara. Nella corsa alla pitlane è Jack Aitken con la Cadillac dell’Action Express che ha la meglio su Colin Braun, ripresosi al meglio con l’Acura dell’MSR, mentre Tandy esce solo in terza posizione davanti alla BMW #25, che al restart lo passa, manovra che effettua anche Christian Rasmussen, nuovo leader LM P2 su Ben Hanley, subentrato a Siegel.

Segue un lungo periodo di corsa libera dove le quattro vetture di testa, uniche a pieni giri, cercano di organizzare al meglio le proprie strategie, dosando doppi stint e gomme fresche. Tandy arriva alle spalle della BMW di Connor de Philippi, da tempo la più veloce in pista, che con poco più di un’ora sul cronometro scopre le proprie carte e con un provvido undercut passa al comando.

Risib

Anche le GT si avviano all’ultimo pit, e Hawksworth deve cedere la leadership delle GTD Pro alla Corvette di Antonio Garcia, che non vince nella serie statunitense da oltre un anno, Sebring 2022, a causa di una penalità per speeding. Nel frattempo è riemersa anche la Ferrari Risi, nuovamente terza dopo un mega stint di Davide Rigon. Nelle LM P3 è invece scaduto il bluff dell’AWA, e sono le Ligier di Felipe Fraga e Garrett Grist a contendersi la leadership.

L’ultima ora vede la battaglia a distanza sempre più ravvicinata fra la BMW superstite e la Porsche #6, mentre in casa MSR sbagliano, sperando forse in una FCY che tarderà ad arrivare, non sostituendo le gomme dell’Acura #60, mentre Pipo Derani e la Cadillac semplicemente non ce la fanno nei confronti dei due battistrada.

Il sorpasso che vale la vittoria a 5’ dalla bandiera a scacchi, grazie ad una manovra perfetta in fase di doppiaggio di Jaminet, che porta a casa il secondo successo stagionale per Porsche. In parallelo si svolge anche la lotta per il primato in GTD Pro, con Hawksworth che riesce ad avere la meglio sulla Corvette e si trascina dietro la 296 GT3 di Daniel Serra, che nonostante vari tentativi gli terminerà alle spalle.

Crowdstrike

Pochi secondi dopo Bill Auberlen è vittima di un crash violentissimo con tanto di decollo in T11 e la gara viene fatta terminare in regime di neutralizzazione. Il successo tra le LM P2 va al Crowdstrike by APR, protagonista anche oggi, due settimane dopo il trionfo di Le Mans in Pro/Am, mentre in LM P3 il Riley Motorsports replica il successo di Sebring. Dietro alla Lexus #12, si è fatta largo la BMW del Paul Miller Racing, capace di rimontare due giri nel corso della gara, superando nel finale la Porsche del Wright Motorsports.

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Aldilà del bel podio di Risi Competizione, da segnalare anche la quarta piazza in GTD della Ferrari di Triarsi Competizione, catapultata in avanti dal forcing finale di Alessio Rovera, mentre le altre 2896 GT3 di Cetilar Racing ed AF Corse sono costrette purtroppo ad abbandonare la gara anzitempo per problemi tecnici.

Prossimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship fra due settimane a Mosport, assenti dallo schieramento le sole LM P2.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Motorsport, Porsche Motorsport, Ferrari Races, APR

L’ordine di arrivo

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USCC – Qualifiche GTP cancellate dalla pioggia: è pole position Porsche. Ferrari-Risi davanti in GTD Pro

La pioggia, dopo l’acquazzone di ieri pomeriggio, ha continuato a farla da padrona a Watkins Glen ed ha impedito lo svolgimento regolare delle qualifiche dei prototipi. La direzione gara ha deciso quindi di assegnare la griglia di partenza mediante la classifica di campionato per GTP, LM P2 ed LM P3.

In pole position quindi la Porsche Penske #6 di Mathieu Jaminet e Nick Tandy affiancata dalla Cadillac dell’Action Express di Alexander Sims, Pipo Derani e Jack Aitken. Seconda fila per l’Acura del WTR w/Andretti affiancata dalla Cadillac #3 e terza fila per l’equipaggio della BMW #25 e la Porsche #5.

Solo quarta fila in griglia, dopo il declassamento di Daytona, per l’Acura del MSR, che anche nella seconda sessione di libere ha dominato la lista dei tempi con Colin Braun.

Stessa sorte anche per LM P2 ed LM P3. La pioggia ha sorpreso il parco partenti all’inizio del turno loro dedicato e si sono subito verificate rovinose uscite di strada che hanno propiziato la quasi immediata interruzione. Eclatante la melèe in curva 7, dove Ari Balogh con la Ligier LM P3 dell’AWA viene presto raggiunto fuori pista dall’Oreca LM P2 di Ben Keating e dalla Duqueine del JR III Racing di Anthony Mantella.

Keating potrà partire dalla prima fila delle LM P2 al fianco dei leader del TDS e davanti al Tower Motorsports. In LM P3, pole assegnata al Riley Motorsports.

Forte

Si sono invece svolte regolarmente in precedenza le qualifiche delle GT, e a svettare sono stati i colori italiani con Loris Spinelli, al top in GTD con la Lamborghini del Forte Racing ed il tempo di 1.44.430 davanti alla Ferrari 296 GT3 di Risi Competizione con Daniel Serra, leader in GTD Pro ed unico altro pilota a scendere sotto l’1’45” con 1.44.829.

Risi

A seguire Jordan Pepper con l’altra Huracàn di Iron Lynx (GTD Pro) e le Lexus del Vasser Sullivan di Aaron Telitz (GTD) e Jack Hawksworth (GTD Pro), i quali avevano dominato la lista dei tempi al mattino, a loro volta a precedere le Iron Dames e la BMW del Paul Miller Racing.

Lo start della 6 Ore del Glen domani alle 10.40 AM ET, pari alle 16.40 italiane, preceduta da un breve warm-up alle 8.00 AM ET. Gara fruibile come sempre for free dal sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Michelin Racing USA, Ferrari Races

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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USCC – Braun e l’Acura MSR i più veloci al Glen prima della pioggia. Corvette prosegue in GTD Pro

L’Acura del Meyer Shank Racing si presenta al meglio alla 6 Ore del Glen, segnando la migliore prestazione nelle libere-1, svoltesi nel pomeriggio statunitense di ieri. Colin Braun ha ottenuto il best lap con 1.33.563, superando di gran lunga la schiera degli altri competitor, capeggiati dalle due Porsche Penske di Felipe Nasr e Nick Tandy, distanziate di oltre 1”2.

Va detto che questi tempi sono stati ottenuti nel primo terzo dei 90’ di sessione previsti, su pista asciutta, prima che un violento acquazzone tormentasse la pista newyorchese.

Uniche vittime della pioggia, che da previsioni dovrebbe presentarsi copiosa anche in gara, John Falb, sostituto last-minute per Francois Heriau sull’Oreca #35 al TDS, sulle barriere di curva 6, e Luke Berkeley, in testacoda sulla Lamborghini dell’NTE nel finale di sessione.

Tornando ai risultati della pista, dietro le due Porsche Penske si piazzano le due Cadillac e le BMW, mentre le due altre GTP iscritte, l’Acura del WTR w/Andretti, vincitrice 2022, e la Porsche privata del JDC-Miller chiudono nel gruppo delle LM P2, capeggiate queste ultime da Mikkel Jensen con la vettura leader in classifica generale #11 del TDS. Garett Grist è stato invece il più veloce tra le LM P3 con la Ligier del JR III Racing con 1.41.139.

Ferrari sugli scudi in GTD Pro, con Daniel Serra al top con 1.46.552 e la 296 GT3 di Risi Competizione, anche se la più veloce fra le GT3 è stata la BMW capolista del Paul Miller Racing iscritta in GTD di Bryan Sellers davanti alla Porsche del Kellymoss w/Riley di Jaxon Evans.

In evidenza anche l’altra M4 GT3 di Turner Motorsport, seconda in GTD Pro con l’eterno Bill Auberlen, e le Aston Martin di Magnus Racing (GTD) ed Heart of Racing (GTD Pro) con Andy Lally e Ross Gunn. Bene anche le altre due Ferrari iscritte da Cetilar Racing e Triarsi Competizione, rispettivamente in P5 e P9 tra le GTD.

Corvette Racing Daytona 24 2023

Dal paddock della terza prova della Michelin Endurance Cup inoltre la conferma che Corvette proseguirà il proprio cammino in GTD Pro il prossimo anno affidandosi ancora una volta alla Pratt Miller con due esemplari. I piloti di questo effort, che non preclude l’utilizzo delle nuove Z06 GT3.R da parte di altre realtà private, verranno comunicati in seguito.

Il programma del sabato al Glen prevede le libere-2 e le qualifiche, rispettivamente alle 8.00 AM ET e 1.20 PM ET pari alle 19.20 nostrane. Queste ultime visibili gratuitamente sul sito IMSA https://www.imsa.com/tv/

Piero Lonardo

Foto: MSR, Corvette

I risultati delle Libere 1