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GT Open – A Monza, Reicher/Haase vs Deledda: chi vincerà il titolo 2024?

Finalissima questo fine settimana anche per l’International GT Open all’Autodromo Nazionale di Monza. Christopher Haase e Simon Reicher, portacolori di Audi #1 Eastalent Racing sfideranno la Lamborghini #10 dell’Oregon Team di Alessio Deledda in una singola prova di durata.

Passerella finale invece per Marco Pulcini che ha già matematicamente ottenuto a Barcelona il titolo PRO AM con la Ferrari 296 GT3 #27 Spirit Of Race. Secondo posto per il teammate Eddie Cheever che ha saltato il round di Paul Ricard per la concomitanza con il Fanatec GTWC.

Il campione AM Giuseppe Cipriani si sposta in PRO Am per la tappa monzese: l’owner/driver della Lamborghini #8 Il Barone Rampante dividerà l’abitacolo nientemeno che con l’ex pilota di F1 Rubens Barrichello.

Ulteriori entry extra infine per la sfida tricolore la McLaren #84 Optimum Motorsport di Michael Porter/Zac Meakin e l’Audi #26 Sainteloc Racing di Michael Blanchemain/Jim Pla.

L’azione all’autodromo nazionale inizierà giovedí 17 ottobre per i test privati. Qualifiche sabato 19 a partire dalle 10.50 e start del season finale della serie 2024 alle 12.00 di domenica 20 ottobre.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

MSR_2025

IMSA – MSR presenta la forza!

Presentato il nuovo corso del Meyer Shank Racing. Per il ritorno con Acura, la squadra dell’Ohio si è affidata a quattro piloti di sicura esperienza: Tom Blomqvist, Colin Braun, Nick Yelloly e Renger van der Zande.

I primi due hanno già condiviso l’abitacolo nel 2023, giungendo terzi nel WeatherTech SportsCar Championship dopo la contestata vittoria di Daytona, cui sono seguite quelle di Mosport e della Petit Le Mans. Nel 2022 Blomqvist ha vinto il titolo IMSA insieme ad Oliver Jarvis.

Lo scorso anno hanno seguito strade diverse, con Braun al volante dell’Oreca LM P2 del Crowdstrike by APR prima del ritiro dalle corse per i noti problemi extra-sportivi del patron George Kurtz, insieme al quale nel 2023 ha trionfato anche a Le Mans tra i Pro/Am.

Blomqvist dal canto suo ha invece svolto il ruolo di terzo pilota per Action Express, alternandosi per la prima parte di stagione con l’IndyCar sempre per l’MSR, Indy 500 – non particolarmente fortunata – compresa.

Yelloly ha appena abbandonato BMW dopo 6 anni di militanza col marchio bavarese, culminati con la vittoria della 6 Ore Glen nel 2023 al volante della M Hybrid V8, mentre Van Der Zande è reduce dall’ultimo successo Cadillac col team Ganassi alla Petit Le Mans di sabato scorso.

A partire dalla Rolex 24 at Daytona, le due ARX-06 si presenteranno con i numero 60 e 93; la seconda vettura sarà gestita insieme agli uomini di HRC.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing

Rutronik

GTWC Europe – A Barcelona, prosegue il weekend magico di Winward. Gara-2 a Rutronik

Maro Engel e Lucas Auer ed il Winward Racing Team MANN-Filter si aggiudicano il titolo 2024 nella Sprint Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS giungendo quarti in gara-2 a Barcelona, dominata dalla Porsche di Rutronik Racing di Patric Niederhauser e Sven Müller.

Winward_champions

Il recap della gara

Patric Niederhauser ha gestito lo start dalla pole position conquistata in mattinata davanti a Tom Gamble (Garage 59 McLaren #159) e a Mattia Drudi (Comtoyou Racing Aston #7). Negativo invece il via di Simon Gachet con l’Audi #111 CSA Racing, contendente per il titolo in Gold Cup, il quale ha dovuto alzare sin da subito bandiera bianca per un foratura rimediata nell’opening lap.

Largo quindi alla Mercedes #48 Winward Racing Team MANN-Filter con Maro Engel, protagonista di un solido avvio dalla sesta piazzola, al contrario dall’ex-leader del WRT Charles Weerts, autore di una  partenza discutibile, puntualmente investigata dalla direzione gara.

La stessa direzione gara aveva già rigettato nella serata di ieri il reclamo intentato dal team belga, il quale riteneva non corretta la condotta dell’apertura della pitlane in gara-1, in regime di safety car.

La sosta ai box non ha modificato le carte in tavola, con Sven Müller a mantenere in vetta la Porsche #96 con un solido margine nei confronti dell’Aston #7 di Nico Baert e della McLaren #159 di Benjamin Goethe.

Queste ultime hanno innescato un duello che peró non ha modificato la composizione del podio, con Rutronik che va a rifarsi della penalizzazione di Magny-Cours imponendosi per la prima volta nella Sprint Cup. Quarto posto per la  Mercedes #48 in completa gestione del campionato visto il netto scarto nei confronti della BMW #32, che chiuderà in P7.

Nono posto per Lorenzo Patrese/Lorenzo Ferrari (Tresor Attempto Racing Audi #88) e vittoria in Gold Cup nella race-2 catalana davanti ai nuovi campioni di classe Max Hofer/Luca Engstler  (LIQUI MOLY Team Engstler by OneGroup Audi #6).

Il secondo posto all’arrivo invece basta a Calan Williams per imporsi in Silver Cup con la BMW #30 del WRT nonostante il successo di tappa da parte di Aurelien Panis/César Gazeau  (Boutsen VDS Mercedes #10), i quali fanno il bis dopo il successo in gara-1.

Successo per Rutronik anche in Bronze Cup con Dustin Blattner e Dennis Marschall davanti a Sandy Mitchell/Rob Collard  (Barwell Motorsport Lamborghini #78) e ai nuovi campioni della categoria Darren Leung e Dan Harper  di Century Motorsport.

E’ tutto per la Sprint Cup. L’atto finale del GTWC Europe 2024 sarà la prova dell’Endurance Cup di fine novembre a Jeddah.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe, Mercedes AMG Motorsport

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IMSA – La Cadillac Ganassi si impone alla Petit Le Mans. Porsche, due titoli con Penske ed AO Racing. Una Ferrari trionfa in GTD con Conquest Racing

Un finale al cardiopalma premia la Cadillac del Team Ganassi alla Petit Le Mans sulle due Porsche Penske, con Dane Cameron e Felipe Nasr che si aggiudicano il titolo 2024 del WeatherTech SportsCar Championship.

A cambiare radicalmente le carte in tavola il contatto che all’inizio della decima ora ha visto coinvolti la Ford Mustang di Corey Lewis, la Porsche del Wright Motorsports e soprattutto l’Acura #10 di Ricky Taylor, il quale aveva ceduto poco prima la leadership assoluta a Nick Tandy con la Porsche #6, e che non riusciva ad evitare la #55 schierata da Proton, ferma in curva 5.

Tutto da rifare quindi e gruppo ricompattato, con la Cadillac #01, nelle mani di Renger van der Zande, a coronare una rimonta prodigiosa dopo quanto vissuto nelle prime fasi di gara. Il sorpasso che vale la vittoria avviene ad appena 15’ dalla bandiera a scacchi, e poco dopo Tandy rischia anche di perdere il secondo posto per il contatto con la BMW residua di Philipp Eng, già pervenuto a contatto con Nasr in precedenza, che perderà cosí il podio a favore dei neocampioni.

Flag

Suspence finale per i fari “ballerini” della V-Series.R, che però non viene richiamata ai box dalla direzione gara e transita davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi. Completano la top five la BMW #24 e l’altra Cadillac di Action Express/Whelen Racing, ad un giro. Più distanti la Porsche Proton, l’Acura #40, mentre l’unica altra GTP a giungere al traguardo è la Lamborghini, seppur distanziata di 13 tornate.

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Ulteriore titolo per Porsche anche in GTD Pro con AO Racing: non riesce infatti l’impresa a Ross Gunn e all’Aston Martin dello Heart Of Racing, terzi al traguardo, per soli 4 punti. Il successo di tappa parla italiano e va alla Lamborghini Iron Lynx di Franck Perera, Jordan Pepper e Mirko Bortolotti sulla Ferrari di Risi Competizione. Il team di Houston giunge lungo anche nella Michelin Endurance Cup, che va al Paul Miller Racing.

Cinquest

Ferrari si rifà in GTD grazie al Conquest Racing e ad Albert Costa, che a mezz’ora dalla bandiera a scacchi finale ha la meglio sulla Lamborghini del Forte Racing, cui terrà testa fino al traguardo. Chiude a podio la Lexus, ripresasi da un’uscita di strada, forse causata da un problema di elettronica, mentre il titolo va al Winward Racing, mattatrice della stagione.

Infine la LM P2, che premia il TDS di Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea, ma il titolo va all’Inter-Europol by PR1 Mathiasen, che chiude al quarto posto dietro anche agli equipaggi di Riley ed ERA Motorsport. Al TDS la soddisfazione nella MEC.

E’ tutto per la massima serie endurance americana, che tornerà in azione in forma ufficiale a Daytona a metà gennaio con la Roar Before the 24, antipasto della Rolex 24.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Michelin Racing USA, Porsche Motorsport, Ferrari Races

L’ordine di arrivo della 27ma Petit Le Mans

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IMSA – Petit Le Mans, 8a ora: L’Acura #10 si infila nella lotta

Una seconda parte di gara fin qui tutta in regime di corsa libera a Road Atlanta dopo la terza Full Course Yellow ha favorito il ricompattamento del gruppo, ma solo l’Acura #10 è riuscita a trarne vantaggio. Trascinata da Brendon Hartley e Filipe Albuquerque, hanno approfittato della penalità inflitta alla Porsche #6, colpevole di aver buttato fuori strada la Ferrari Cetilar, per installarsi al comando.

Le due vetture si alternano al comando con l’altra Porsche, il cui ciclo di pistop è leggermente differente, cui è stato comminato solamente un warning per parametri di potenza non corretti, e che allo scadere dell’ottava ora passa per prima sulla linea del traguardo.

La rimonta della Cadillac #01, penalizzata nelle prime fasi di gara da due drive-through, il primo per una segnalazione analoga, permetteva a Sebastien Bourdais di ritrovarsi di nuovo nel giro dei primi, ma proprio allo scadere dell’ottava ora Renger van Der Zande a gomme fredde, andava lungo in curva 7 a seguito di un contatto da parte delle Iron Dames, vanificando il lungo inseguimento.

La battaglia delle LM P2 ha visto un’altra perdita nella forma della seconda vettura di United Autosports, ritirata a causa dei danni ottenuti dal contatto sul muretto esterno all’entrata della pitlane. A due ore dalla bandiera a scacchi è il Riley al comando con 13” di vantaggio sul TDS. Un fuoripista per la vettura di AF Corse, a lungo al comando grazie soprattutto a Nicklas Nielsen, la lascia in P3, ancorchè nel giro dei primi.

Ferrari Risi sempre all’assalto in GTD Pro, anche se il pallino è tornato nelle mani della Lamborghini Iron Lynx, che ora conduce sulla Rossa #62 e sull’Aston Martin dello Heart of Racing, quest’ultima al momento virtualmente campione della categoria.

Una Huracàn in evidenza anche in GTD con Forte Racing, vincitrice a sorpresa ricordiamo lo scorso anno, anch’essa a precedere nella classifica reale una Ferrari, in questo caso quella di Triarsi Competizione. Le differenti strategie permettono comunque anche alla Mercedes del Korthoff/Preston Motorsports e alla Lexus #12 di alternarsi nelle posizioni di testa. I minori consumi di quest’ultima potrebbero peraltro rivelarsi determinanti per la vittoria finale.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 8 ore di gara

Porsches

IMSA – Petit Le Mans, 4a ora: chi fermerà le Porsche?

Cambio della guardia alla Petit Le Mans. Complici un paio di penalità alla Cadillac #31, le due Porsche Penske sono salite alla ribalta e dopo quattro ore guidano la gara con largo margine sulla concorrenza.

Prima a Jack Aitken è stato contestato un sorpasso in regime di bandiere gialle, probabilmente proprio quello che lo ha riportato al comando sull’Acura #40, quindi al termine della terza ora Tom Blomqvist, subentrato al volante della entry di Action Express, si è reso protagonista di un contatto in T10 che ha fatto girare la BMW di Jesse Krohn.

Nuova sosta extra anche per l’altra Cadillac, rea di aver toccato l’Oreca di High Class Racing sempre nella doppia curva che porta al tunnel.

Dopo quattro ore di gara, un attimo prima che la direzione gara chiamasse la quarta neutralizzazione per Ben Keating, tornato in gara dopo una lunga sosta dopo il crash iniziale, fermo all’entrata delle Esses, Felipe Nasr conduceva con 6” di vantaggio sull’altra 963 Penske di Kevin Estre.

Le Porsche, che si possono già fregiare del titolo costruttori, lasciavano a 44” Brendon Hartley sull’Acura #10 e a 51” Gianmaria Bruni sulla 963 di Proton. Problemi al servosterzo invece per l’altra auto privata del JDC Miller, costretta al ritiro; lunga sosta anche per la BMW #25 per probabili issue al sistema ibrido.

Tra le LM P2, Lilou Wadoux prima e Nicklas Nielsen hanno preso il testimone da AO Racing, ma proprio allo scadere della quarta ora hanno dovuto ricedere la leadership della categoria a Mikkel Jensen e al TDS.

In GTD Pro è ancora la Lamborghini Iron Lynx a menare le danze davanti all’Aston Martin di Ross Gunn che al momento si laureerebbe campione. Ancora enormi problemi infatti per la Porsche di AO Racing, costretta ad una sosta extra per sostituire il cavetto di collegamento del volante. Out invece la Lexus, fermatasi in uno sbuffo di fumo col motore ko.

Tra le GTD infine, è la Porsche del Wright Motorsports ad aver preso le redini dopo aver avuto la meglio sulla Lexus residua. Terza forza la BMW del Turner Motorsport a precedere a propria volta la migliore delle Ferrari, quella del Conquest Racing.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

La classifica dopo 4 ore di gara

Start

IMSA – Petit Le Mans, start: Action Express in controllo. Problemi per “Rexy”

Temperature primaverili a Road Atlanta per lo start della 27ma Petit Le Mans. La procedura di partenza procede in modo ordinato e vede la BMW Connor De Philippi agguantare subito la seconda posizione sulla Porsche capolista di Matt Campbell alle spalle del polesitter Jack Aitken.

Urs Kuratle, boss del programma Hypercar, ha ordinato una strategia per una volta più attenta del solito ai piloti del team Penske, chiamati ad un uno-due in classifica generale. A venire incontro alle speranze delle 963 ufficiali, la Cadillac di Sebastien Bourdais, unico altro potenziale contender per la matematica, viene subito richiamato ai box per verificare parametri non conformi.

Ma a venire incontro al team Ganassi, all’ultima gara con le V-Series.R, Scott Andrews spiaggiato all’esterno delle Esses con la Mercedes del Lone Star Racing partita dalla pole in GTD. In pochi non approfittano della prima Full Course Yellow, fra cui Jordan Taylor, che prende il comando della gara con l’Acura #40 del WTR w/Andretti, Frederick Vervisch con la Ford #65, Daniel Serra con la Ferrari di Risi Competizione e Giorgio Sernagiotto, il quale conquista la leadership in GTD con la Ferrari Cetilar.

La gara procede in green flag sino all’inizio della seconda ora, allorquando Ben Keating, al top in LM P2 dalla pole conquistata ieri, si gira in curva 7, forse vittima di un contatto in doppiaggio con un’altra Oreca, e termina rovinosamente sulla Corvette #4 di Tommy Milner. Quest’ultima è costretta ad abbandonare la gara, come peraltro anche l’Astoin Martin di Magnus Racing per problemi al cambio, mentre il campione uscente della categoria si trascina ai box con evidenti danni al posteriore.

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Dopo circa 90’ Aitken riprende la leadership assoluta su Jordan Taylor, che perde diverse posizioni; problemi anche per Julien Andlauer, con evidenti problemi di cambi marce sulla sua “Rexy”. La Porsche di AO Racing, attuale leader delle GTD Pro, sarà poi costretta ad un reset in corsa.

Paul-Loup Chatin frattanto, salito sull’altra entry del team, l’Oreca soprannominata “Spike”, ha preso il comando delle LM P2, mentre Kyle Kirkwood, grazie ad uno stint lunghissimo, è ora al comando delle GTD Pro. La Ferrari #47 ha frattanto ceduto il comando dopo la prima sosta alla Mercedes di Mikael Grenier.

Problemi anche all’altra Corvette ufficiale di Antonio Garcia, che però riesce ad approfittare della terza breve neutralizzazione generata dallo spin dell’Acura NSX di Sheen Monk in curva 5 per riparare un caliper difettoso.

Dopo due ore di gara, Aitken conduce sulla Porsche di Matt Campbell e sull’Acura di Ricky Taylor. P4 per Gianmaria Bruni con la 963 privata di Proton. Chatin mantiene il comando tra le LM P2, mentre il secondo pit della Lexus #14 lascia al comando prima l’Aston Martin leader provvisoria delle GTD Pro di Roman De Angelis, poi scavalcato dalla Lamborghini di Jordan Pepper. L’altra Lexus, sfruttando un altro long stint, è invece davanti a tutti in GTD.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

La classifica dopo 2 ore di gara

Race1start

GTWC Europe – Gara 1 a Barcelona nel segno di Mercedes

La Mercedes del Boutsen VDS si aggiudica con Maxi Götz e Jules Gounon la Race-1 di Barcelona dell’ultimo appuntamento della GTWC Sprint Cup in una gara condizionata dal meteo.

Col terzo posto odierno, Lucas Auer e Maro Engel, alfieri del Winward Racing, diventano i nuovi leader del campionato in attesa della gara di domani, dove si attende una competizione regolare anche dopo la variazione del BoP alla vigilia della corsa odierna a favore delle BMW (-15 kg) e a svantaggio delle AMG GT3 (+15kg )

Il recap della gara

Tanta l’incertezza al via nella scelta delle gomme dopo le precipitazioni che si sono abbattute su Montmelò poco prima del via. E’ stato Aurelien Panis a prendere il comando delle operazioni dalla seconda fila con la  Mercedes #10 del Boutsen VDS davanti alle due Ferrari di Eddie Cheever e Ben Green.

Dietro, lo spettacolare contatto tra la Mercedes Winward #57 e l’Audi #66 di Tresor Attempto Racing, che sbattevano nel muro interno di curva 1, con l’R8 completamente demolita ed in fiamme, chiamava subito in causa  la Safety Car.

Alla ripresa, su un tracciato sempre più segnato dalla pioggia, molti di coloro che erano scattati con le slick hanno deciso di fermarsi per montare la mescola da bagnato, tra questi i due major contender,  la Mercedes #48 del Winward Racing Team MANN-Filter e la BMW #32 del WRT, a vantaggio di quest’ultima.

Al termine delle operazioni, rallentate ulteriormente dal contatto fra l’Aston #12 del Comtoyou e la Lamborghini #85 di Imperiale Racing, era Jules Gounon, al volante della Mercedes #9 del Boutsen VDS, a trovarsi al comando della gara davanti al teammate César Gazeau ed alla Porsche #96 Rutronik Racing di Patric Niederhauser.

Dopo oltre 50′ dietro la Safety Car, la ripartenza ha visto Gounon respingere con facilità l’attacco dei due inseguitori. Maro Engel dal canto suo riusciva a risalire fino alla terza piazza nonostante una pericolosa escursione in curva 10.

Prima storica affermazione con AMG per la squadra belga in una giornata che permette al marchio di Stoccarda di conquistare anche il primato nella classifica generale del GTWC Europe con Engel e Auer.

I due protagonisti  del DTM vantano ora 6,5 punti di vantaggio nei confronti di Charles Weerts e Dries Vanthoor, giunti al traguardo in nona posizione.

P5 overall e migliori fra i Silver per Aurelien Panis e César Gazeau  (Boutsen VDS Mercedes #10), i quali accorciano fino a portarsi a -9,5 sul leader della categoria, Calan Williams (WRT BMW #30).

Rimandato a domani anche il responso della Gold Cup, con Simon Gachet/Lucas Legeret (Concept Sport Automobile Racing Audi #111) a trionfare su Max Hofer/Luca Engstler (LIQUI MOLY Team Engstler by OneGroup Audi #6). I due francesi, sesti overall, si portano a mezzo punto di ritardo in classifica sui rivali.

Infine in Bronze Cup successo di Louis Prette e Miguel Ramos  (Garage 59 McLaren #188) su Darren Leung/Dan Harper (Century Motorsport BMW #991) e Sandy Mitchell/Rob Collard  (Barwell Motorsport Lamborghini #78). Finale deludente per la Ferrari #93 di Sky Tempesta Racing, che chiude la graduatoria con un contatto all’ultimo giro con la Porsche #97 di Rutronik Racing; poco dietro, Patrick Kujala e Gabriel Rindone, che in mattinata avevano conquistato a sorpresa la pole position.

Domani Q2 e race-2 da non perdere, prove decisive per l’assegnazione della Sprint Cup, rispettivamente alle 9.00 e alle 14.00.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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IMSA – Aitken regala la pole alla Cadillac alla Petit Le Mans

Prima pole position in carriera nel WeatherTech SportsCar Championship per Jack Aitken alla Petit Le Mans. L’alfiere di Action Express/Whelen Racing ha portato la sua Cadillac sull’1.09.639, precedendo di 70 millesimi Matt Campbell, al volante della Porsche Penske #7 capolista.

Solo seconda fila per Sebastien Bourdais, il più veloce nelle libere in notturna di ieri, dietro anche alla BMW di Connor De Philippi. Nick Tandy, unico contender rimasto per il titolo 2024, non è andato oltre l’ottavo tempo con l’altra Porsche ufficiale.

Keating

Tra le LM P2, torna in pole dopo Daytona Ben Keating sull’Oreca #2 di United Autosports. Tre decimi il distacco fra il campione uscente della categoria su Steven Thomas e PJ Hyett di TDS ed AO Racing.

AO

Laurin Heinrich dal canto suo ha messo altro fieno in cascina, avvicinandosi al titolo GTD Pro, conquistando la sua prima pole con la Porsche di AO Racing. “Rexy” ha segnato 1.17.881 in una sessione interrotta brevemente per i detriti lasciati dalla Lexus di Parker Thompson dopo la collisione in curva 10 con la Ferrari condotta da Daniel Serra. A seguire la Corvette di Tommy Milner, ad appena 52 millesimi, e l’Aston Martin di Ross Gunn. La 296 GT3 di Risi Competizione, ancora in lotta per la Michelin Endurance Cup, chiuderà la classifica di categoria, dietro anche a Toni Vilander con l’altra Ferrari del DrahgonSpeed.

LoneStar (1)

Scott Andrews regala infine la partenza al palo alla Mercedes del Lone Star Racing col tempo di 1.18.281, precedendo la BMW di Robbie Foley e l’altra AMG GT3 dei neocampioni GTD del Winward Racing con Phil Ellis. Simon Mann il migliore delle Ferrari con la sesta prestazione. Assenti dal turno invece sia la Corvette AWA che la Ferrari di Triarsi Competizione, mentre non sono mancate la Corvette #3 e la Lamborghini del Forte Racing, protagoniste di un contatto ieri sera.

L’appuntamento è per domani alle 12.10 PM ET locali, le 18.10 nostrane, per la partenza della 27ma Petit Le Mans. La gara sarà trasmessa in free streaming sul sito IMSA e sui relativi canali social.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA, United Autosports, Porsche Motorsport, Mercedes-AMG Motorsport

I risultati delle Libere 3

I risultati delle Qualifiche

Gounon

GTWC Europe – Gounon il più veloce nelle libere di Barcelona

Jules Gounon inaugura nel migliore dei modi il fine settimana di Barcelona del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup siglando il giro veloce con 1.40.225 nelle FP1 con la Mercedes AMG GT3 #9 del Boutsen VDS condivisa con Maxi Götz.

Il neopromosso titolare Alpine WEC ha preceduto di 86 millesimi la vettura gemella iscritta in Silver Cup per Aurelien Panis/Cesar Gazeau #10; a seguire la Porsche #97 di Rutronik Racing e la Ferrari #93 di Sky Tempesta Racing, entrambe iscritte in Bronze Cup. P7 per i leader della serie del WRT, Charles Weerts e Dries Vanthoor.

Nel pomeriggio sessione più che mai serrata nelle Pre-Qualifying ma prestazioni inferiori rispetto al primo turno. La palma del migliore va a David Pittard con l’Aston #21 ComToYou Racing iscritta in Gold Cup, appena 15 millesimi meglio della Mercedes #48 Winward Racing Team MANN-Filter di Maro Engel.

I major contender precedono a loro volta di 8 millesimi di scarto l’Audi #99 Tresor Attempto Racing, mentre Charles Weerts non è andato oltre la 27ma prestazione nel turno concluso in regime di red flag a seguito di un problema in curva 5 per la Lamborghini #78 di Barwell Motorsport.

Alcuni cambi nell’entry list

Da segnalare due cambi nell’entry list nella finale catalana con l’assenza di Sam De Haan a bordo della BMW #30 WRT. Il britannico, rimpiazzato da Sean Gelael accanto al titolare Calan WIllams, non potrà quindi aggiudicarsi il titolo in classe Silver dopo una stagione da incorniciare.

Assente anche Christopher Haase, il quale sarà rimpiazzato con Eastalent Audi #64 da Karol Basz. Il tedesco tornerà con l’owner/driver Simon Reicher la settimana prossima a Monza nell’atto finale dell’International GT Open per contendere il titolo 2024.

Sabato, come consuetudine, in programma Q1 e Race-1, rispettivamente alle 9.45 e alle 14.00.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe