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DTM – L’entry list si conclude con HRT Ford

Si chiude l’entry list del DTM 2025 con le due Ford Mustang GT3 di HRT per Arjun Maini e Fabio Scherer.

L’elvetico, già vincitore della 24h Le Mans in LMP2 era stato coinvolto in precedenza nella serie nel 2020, il secondo ed ultimo anno dell’era Class One, con un’Audi del WRT.

Maini, colonna fissa da un triennio di HRT, è invece alla sua quinta stagione, e nel 2024 ha raggiunto il podio per tre volte, chiudendo al settimo posto nella graduatoria finale.

HRT, dopo aver chiuso il rapporto con Mercedes, torna nel DTM con Ford parallelamente al programma nel GT World Challenge Europe Powered by AWS e a quello all’NLS. Il debutto nell’Inferno Verde è già avvenuto settimana scorsa in occasione del primo round della serie; due Mustang GT3 parteciperanno successivamente anche alla ventiquattro ore in programma a metà giugno.

Luca Pellegrini

Foto: Haupt Racing Team

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GT Open – Ferrari al top nei test di Barcelona

Concluso in settimana il Winter Test dell’International GT Open al Circuit de Barcelona, anticipazione della stagione 2025 che prenderà il via a Portimao a fine aprile, con le Ferrari in evidenza.

Presenti AF Corse, Car Collection Motorsport, Eastalent Racing, Elite Motorsport, Garage 59, GetSpeed, Mertel Motorsport, Optimum Motorsport, Oregon Team, Team ISR e la novità Team Thor, in precedenza protagonisti della Michelin Le Mans Cup, per un totale di 13 vetture sulle 30 iscritte al campionato.

Thor

Al termine del primo giorno, gravato anche dalla pioggia pomeridiana, migliore prestazione complessiva per la debuttante Ferrari 296 GT3 #17 di Elite Motorsport con i giovani Tom Lebbon e Tom Emson con 1.40.658 davanti alla Porsche Car Collection di “Hash”-Alex Fontana e all’Audi di Eastalent Racing dei campioni in carica Simon Reicher e Christopher Haase.

Elite

A Carl Bennett e Tommaso Mosca invece, con l’altra 296 GT3 #71, la migliore prestazione complessiva, ottenuta nella sesta ed ultima sessione, col tempo di 1.38.740.

L’accoppiata di AF Corse ha preceduto per soli  64 millesimi la Porsche Car Collection di “Hash”-Alex Fontana, leader provvisoria fino a quel momento. Più lontane la McLaren Optimum di Zac Meakin e Michael Porter, la Mercedes GetSpeed ​di Marcelo Ramírez-Ralf Aron ed i battistrada del day-1 Tom Emson-Tom Lebbon.

L’appuntamento ufficiale con l’International GT Open 2025 è per il 24-27 aprile a Portimao.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: International GT Open

DTM, 3. + 4. Rennen Lausitzring 2024 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Audi ritorna con Feller

Ricardo Feller si aggiunge all’entry list del DTM e riporta Audi Sport nella serie. L’elvetico, dopo aver perso il sedile in seguito all’improvvisa uscita di scena di Allied Racing, sarà in azione full-time con una R8 LMS GT3 EVO II schierata da Land Motorsport.

L’ex vincitore dell’ADAC GT Masters e della 24h del Nürburgring,  da poco promosso ufficiale nei ranghi di Porsche Motorsport, ha disputato tre stagioni nel DTM, sempre con Audi, e vanta due vittorie in gara più altri cinque piazzamenti a podio, chiudendo al terzo posto nel 2023.

Nella stessa stagione Feller ha trionfato nella Sprint Cup del GT World Challenge Europe, dove sarà protagonista anche in questa stagione in Endurance Cup tra i Bronze con una Porsche schierata da Lionspeed GP insieme a Gabriele Rindone e a Patrick Kolb.

La serie, che attende sempre i due nomi da schierare a cura di HRT sulle sue Ford Mustang GT3, si ritroverà a Oschersleben per una giornata di test mercoledí 2 aprile in funzione del season opener in onda sul medesimo tracciato dal 25 al 27 del prossimo mese.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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WEC – Sciolto l’ultimo nodo Porsche per Le Mans: debutta Wehrlein

Sarà Pascal Wehrlein il nono pilota della pattuglia Porsche Penske alla prossima 24 Ore di Le Mans. Il campione in carica della Formula E si affiancherà a Nick Tandy e Felipe Nasr sulla 963 LMDh #4 per il proprio debutto sul Circuit de la Sarthe.

Wehrlein, 30 anni, dopo una lunga sfilza di successi nel karting, nel 2010 è passato alle monoposto, conquistato il titolo nella ADAC Formel Masters l’anno successivo. Le buone prestazioni tra le monoposto propedeutiche, specie nel Formula 3 Euro Series, dove nel 2012 si è classificato secondo alle spalle di Dani Juncadella e davanti ad altri driver dal futuro radioso quali Raffaele Marciello, Felix Rosenqvist, Tom Blomqvist e Carlos Sainz, sono valse la chiamata in Mercedes F1 quale reserve driver nel 2014.

Nel 2015 Wehrlein si è imposto nel DTM, riuscendo a debuttare l’anno successivo, sempre grazie ai buoni auspici di Mercedes, in F1 con Manor, conquistando l’unico punto della stagione per la scuderia britannica, ex-Virgin e Marussia.

L’anno successivo si ripeteva in Sauber, finendo in due occasioni nella top ten. La parentesi F1 proseguiva come development driver Ferrari nel biennio 2019-2020, nel quale diveniva presenza fissa in Formula E, dove ha trionfato nella stagione passata, conquistando globalmente 7 vittorie e 8 pole position tra Mahindra e TAG Porsche, che dalla stagione 2020-21 è diventata la sua nuova casa.

Lo scorso gennaio il debutto alla Rolex24 at Daytona con la Porsche 963 del JDC-Miller dove è giunto sesto assoluto in compagnia di Bryce Aron, Tijmen val der Helm e Gianmaria Bruni. Ricordiamo che in precedenza per il ruolo di si era affacciata anche l’ipotesi Sebastian Vettel, il quale aveva già testato la 963 a marzo 2024.

Wehrlein e c. faranno compagnia alle altre due Porsche Penske, sulle quali si alterneranno i due equipaggi full-season WEC composti da Julien Andlauer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet e da Matt Campbell, Kévin Estre e Laurens Vanthoor, oltre all’esemplare privato schierato da Proton Competition per Neel Jani, Nico Pino e Nico Varrone.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport

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GT Open – Le ultime novità prima dei test di Barcelona

Martedì 25 e mercoledí 26 marzo inizia ufficialmente da Barcellona la stagione dell’International GT Open con due giornate di test; quattro team si annunciano in vista dell’opening round di fine aprile a Portimao.

Oregon Team: nuovi equipaggi per la compagine italiana

Due line-up rinnovate per Oregon Team che continuerà a gareggiare con altrettante Lamborghini Huracan GT3 EVO2. La squadra, campione a squadre uscente come nel 2022, anno in cui si aggiudicò anche la corona piloti, sarà in azione nuovamente in PRO con il chiaro intento di dare battaglia ai campioni in carica di Eastalent Racing, Christopher Haase e Simon Reicher.

Robin Rogalski dividerà il volante con Filip Ugran l’auto #19, mentre la #63 verrà affidata ad Antoine Doquin ed a Artëm Petrov, unico confermato quest’ultimo rispetto alla passata stagione.

Jerry Canevisio, co-Team Principal di Oregon insieme a Giorgio Testa, ha commentato in una nota: “Siamo felici di cimentarci di nuovo nell’International GT Open, un campionato che è diventato una seconda famiglia per noi e dove abbiamo ottenuto grandi successi. Puntiamo a mantenere questa tendenza, una sfida sempre più impegnativa man mano che lo schieramento si espande e il livello aumenta, ma daremo il massimo, con il prezioso supporto di Lamborghini Squadra Corse. Ancora più che in passato, quest’anno scommettiamo su giovani piloti di talento e siamo entusiasti della prospettiva di lavorare e lottare per i massimi onori con loro”.

Triplice effort per Motopark

Due auto saranno iscritte nella classe PRO per il Team Motopark che porterà un totale di tre Mercedes AMG GT3 EVO. In lotta per il titolo assoluto avremo quindi l’ungherese Levente Révész in coppia con l’ex campione DTM Maxi Goetz, cui si aggiunge la coppia composta dal rumeno Robert Vişoiu e l’ex volto di WRT BMW per il GTWC Europe, Niklas Krütten.

Interessante anche la scelta per la classe PRO Am, con il campione della classe Am 2023 Heiko Neumann insieme all’ex vice campione dell’Euroformula 2020 Lukas Dunner.

‘Hash’ e Fontana ancora insieme con Car Collection Porsche

‘Hash’ ed Alex Fontana sono pronti a intraprendere una seconda stagione quest’anno dopo l’ottimo 2024. La coppia è attesa al volante di una Porsche 992 GT3-R gestita da Car Collection, nuovamente in PRO Am.

Attualmente sono solo due le Porsche confermate al via. Oltre a Car Collection spicca infatti la #79 Tsunami RT presente in classe PRO Am con Johannes Zelger e Fabio Babini.

Nuova sfida per Garage 59 

Oltre al GT World Challenge Europe Powered by AWS, Garage 59 si concentrerà anche sulla classe AM del GT Open con una McLaren 720S GT3 EVO che verrà gestita da Miguel Ramos e Mark Sansom.

Ritorno quindi a tempo pieno per una vettura del brand di Woking nella serie. Ricordiamo che precedentemente Alexander West e Côme Ledogar sfiorarono il titolo PRO AM nel campionato 2018.

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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GTWC Europe – Novità per Tresor Attempto, Imperiale e ComToYou

Ancora altre novità per la prossima stagione del GT World Challenge Powered by AWS 2025 che prenderà il via a metà aprile a Le Castellet:

Tre Audi per Tresor Attempto Racing

Tresor Attempto Racing annuncia la line-up con la quale prenderà parte al GT World Challenge Europe Powered by AWS 2025 Sprint ed Endurance. La squadra guidata da Ferdinando Geri si presenta alla sua quarta stagione completa nella serie forte dei risultati ottenuti nel 2024, che l’hanno vista tra i protagonisti assoluti, col 3° posto Team e piloti Overall ed in Gold Cup.

Saranno tre le Audi R8  schierate nella Endurance Cup. La #99 parteciperà alla Silver Cup con Ezequiel Perez Companc (ARG), alla prima esperienza col team, insieme al fido Alex Aka (GER) e ad Alberto Di Folco (ITA).

Nella Gold Cup, il volante della LMS GT3 Evo II #88 sarà invece affidato al rientrante Leonardo Moncini (ITA), il quale verrà affiancato da Sebastian Øgaard (DEN), al debutto nella serie, e da Riccardo Cazzaniga (ITA), già protagonista nel Campionato Italiano GT.

Infine, la vettura #66 correrà nella Bronze Cup, con un equipaggio di grande solidità composto da Andrey Mukovoz, Max Hofer (A) e Alexey Nesov. Tutti e tre sono confermati dopo un 2024 di alto livello, culminato con la vittoria nella Bronze Cup alla 100ma CrowdStrike 24 Hours of Spa, un risultato storico per il team che ribadisce l’ambizione e la competitività nelle gare di durata anche per il 2025.

Tre vetture anche nella Sprint Cup, con la #99, iscritta alla Silver Cup, con Perez Companc e Aka, la #88 in Gold Cup per Moncini e Øgaard e sulla #66 in Bronze Cup, insieme Mukovoz è stato riconfermato l’ormai esperto Dylan Pereira (LUX), già con due stagioni all’attivo insieme a Tresor.

Loris Spinelli con Imperiale Racing

Imperiale Racing sarà della partita con una Lamborghini Huracàn GT3 Evo nella Sprint Cup tra i Bronze con Dmitry Gvazava e Loris Spinelli.  Dopo aver diviso il volante nel 2024 con Ugo De Wilde, Gvazava dividerà quindi l’abitacolo con l’italiano protagonista in IMSA con Forte Racing.

ComToYou completa la line-up Bronze

Saranno Alexandre Leroy ed Antoine Potty a completare la line-up di ComToYou Racing per l’Endurance Cup. I due si uniscono per l’assalto all’Aston Marin Vantage #270 iscritta in Bronze Cup insieme alla già annunciata Jessica Hawkins, proveniente dal British GT Championship.

Attesa la riconferma dell’equipaggio Pro vincitore dell’ultima 24h di Spa, attendiamo quindi solo di conoscere il terzo pilota impegnato dalla compagine belga ln Silver Cup con Kobe Pauwels e Jamie Day.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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IMSA – Il punto dopo Sebring: Porsche imbattibili?

Porsche sabato ha riportato la vittoria nella 12 ore di Sebring. Si tratta del secondo successo in altrettante gare dopo Daytona delle 963 Penske in due delle gare più difficili del calendario IMSA, questa volta coronata addirittura da una doppietta, risultato fallito per un soffio nel season opener.

Le 963 ufficiali hanno letteralmente scherzato con gli avversari, similmente al biennio in cui la squadra gestiva le Acura DPi ufficiali maramaldeggiando con Castroneves e Montoya; la differenza sostanziale sta peró nel fatto che nel 2019-2020 Penske ha costruito il proprio vantaggio sulle gare sprint, mentre al momento non si vede la fine di questo dominio.

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Gli avversari più accreditati: Cadillac, BMW ed Acura, fin qui non si sono mai dimostrate all’altezza e hanno perso terreno a causa di incidenti, a volte dettati dall’ansia di rimanere a contatto dei battistrada, come il contatto ai box fra Tom Blomqvist e Philipp Eng a tre quarti di gara, senza rivangare il demolition derby delle GTP alla Rolex 24.

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All’unica vettura apparentemente capace di impensierire le Porsche ufficiali, vale a dire la Cadillac del Whelen Racing è stato concesso di fare la lepre dopo l’errore della direzione gara che nelle prime fasi ha aperto la corsia box in ritardo dopo l’incidente della Ferrari di Triarsi Competizione, impendendo ai primi di approfittare della relativa neutralizzazione.

Non entriamo invece nel merito del “contatto/non contatto” tra Ricky Taylor e la suddetta Ferrari, che ha destato notevoli polemiche soprattutto da parte di papà Wayne, che in ogni caso non le ha mandate a dire alla direzione gara ai microfoni IMSA dopo la penalità ricevuta.

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Il risultato è che ora la Porsche #7 conduce a punteggio quasi pieno (mancano le due pole position di BMW) con 760 punti contro i 669 della vettura gemella ed i 587 delle due Acura. Vedremo nella prossima doppia trasferta californiana se Cadillac riuscirà a ripetere il miracolo di strategia dello scorso anno ed avvicinarsi cosí ai battistrada, grazie al regolamento IMSA che – differentemente dal WEC – premia in egual modo sia le gare di lunga durata che le gare sprint.

Nasr, Vanthoor e Tandy conducono anche la classifica della Michelin Endurance Cup, con 31 punti contro i 23 dell’equipaggio dell’Acura #60.

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In GTD Pro, la strategia al risparmio delle Ford questa volta non ha pagato, e l’unica Porsche ha avuto la meglio sulle due BMW. L’equipaggio della Mustang #65, vincitrice a Daytona, continua comunque a condurre con 653 punti contro i 636 di “Rexy”.

Nella MEC invece sono i due equipaggi di BMW a condurre, con 27 e 23 lunghezze contro i 22 della Porsche campione in carica.

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La classifica delle LM P2 premia invece la continuità, e vede la line-up del Riley precedere di due lunghezze (645 contro 643) i vincitori di Daytona di United Autosports, grazie ai due piazzamenti (2° e 4° posto) fin qui rimediati. Il team angloamericano conduce invece la graduatoria delle gare lunghe a pari merito con Inter-Europol, che ieri hanno conquistato il primo successo in autonomia dopo il titolo 2024 gestito insieme al PR1 Mathiasen.

Anche qui si è sviluppato un piccolo giallo, perchè Tom Dillmann, al volante della vettura Inter-Europol, nell’ultima Full Course Yellow, avrebbe approfittato, insieme Malthe Jakobsen di Crowdstrike by APR e a Felipe Fraga del Riley, della pitlane aperta in regime di wave-by. Sebastien Bourdais, in qul momento al comando per Tower Motorsports, cosí come Paul di Resta di United Autosports e Mikkel Jensen del TDS Racing erano invece già stati richiamarti ai box, prevedendo la neutralizzazione.

Il risultato è che le Oreca #04 e #43 si sono ritrovate davanti, e Dillmann ha potuto gestire il vantaggio acquisito fino al traguardo dopo la penalità assegnata a Jakobsen per aver mandato in testacoda la Corvette AWA. Inutile dire che Bourdais, dopo la squalifica di Daytona, non era propriamente felice del risultato, cosí come anche al TDS.

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Infine in GTD sembra diversi ripetere il ritornello dello scorso anno con le Mercedes in spolvero; soprattutto quella del Winward, capace di rimontare per l’ennesima volta una penalità per andare a vincere. L’equipaggio dell’AMG GT3 #57 conduce infatti con 690 punti contro i 649 dello Heart of Racing ed i 633 del Wright Motorsports. Il team dell’Ohio funge da seconda forza nella classifica delle gare lunghe insieme ad AF Corse e AWA Racing con 20 punti. Al top, un po’ a sorpresa, c’è Inception Racing con 21.

Fatto curioso: a distanza di giorni, non è ancora stata pubblicata la classifica definitiva della gara: memori di Daytona, potrebbero esserci in ballo penalizzazioni che potrebbero modificare queste classifiche….

In ogni caso, per la prossima tappa dell’Endurance Cup bisognerà aspettare la 6 Ore del Glen post-Le Mans a fine giugno, ma un solo mese ci separa dalla showcase di Long Beach che vedrà in azione GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

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DTM – Rast e Wittmann confermati in BMW. Una quinta Lambo per Paul e l’effort Mercedes di Landgraf

René Rast e Marco Wittmann confermati per Schubert Motorsport nel DTM. Sei titoli in due, rappresenteranno BMW Motorsport che nel 2025 scenderà a due unità contro le tre degli ultimi anni con la versione Evo della M4 GT3. Rispetto alla line-up 2024, mancherà Sheldon van der Linde, impegnato full-time nel FIA WEC ed in IMSA.

Schubert Motorsport ha ottenuto il titolo team nel 2024 con quattro affermazioni, due di Rast e una ciascuno per Wittmann e Van der Linde, quest’ultimo al Nürburgring dopo un’indimenticabile lotta contro la Mercedes di Maro Engel.

Paul

Paul Motorsport conferma il programma 2025 

Ancora una Lamborghini Huracàn GT3 EVO2 per Paul Motorsport nel DTM e Maximilian Paul, figlio del titolare del team Tobias Paul.

Il venticinquenne nativo di Dresda, che militerà parallelamente anche nel GT World Challenge Europe Powered by AWS,  insegue il secondo acuto in carriera dopo la bellissima affermazione sotto la pioggia nel 2023 al Nürburgring.

Il brand di Sant’Agata potrà quindi contare su un totale di cinque auto nel DTM 2025, insieme alle due vettture di ABT Motorsport di Mirko Bortolotti e Nicki Thiim e alle due unità del TGI Lamborghini Team by GRT di Jordan Pepper e Luca Engstler.

Landgraf

Mercedes con Gounon e Kalender

Infine, non può mancare Mercedes, che schiererà un totale di quattro AMG GT3 Evo. Oltre ai confermati Lucas Auer e Maro Engel, debutteranno full-time anche Jules Gounon e Tom Kalender.

Auer e Kalender sono attesi col Mercedes-AMG Team Landgraf, che proporrà una particolare livrea combinata dei due main sponsor (foto). Gli altri due porteranno in gara i colori di Mercedes-AMG Team Winward Racing. Esce di scena Haupt Racing Team che come noto rappresenterà Ford Performance nel 2025.

Engel ricordiamo ha conteso il titolo 2024 fino all’ultima gara  chiudendo al terzo posto alle spalle di Mirko Bortolotti e Kelvin van der Linde. Gounon, già impegnato con Alpine nel FIA WEC, ha esordito nella serie nell’atto finale della scorsa stagione ad Hockenheim in sostituzione di Luca Stolz.

Menzione speciale infine per Tom Kalender, campione in carica nell’ultima edizione dell’ADAC GT Masters, che sarà il più giovane di sempre ai nastri di partenza di una competizione DTM con 17 anni e 30 giorni, il nativo di Haan ha avuto qualche esperienza negli ultimi mesi anche nel GT World Challenge Europe Powered by AWS.

Per tutti, l’appuntamento è ad Oschersleben il 26-27 aprile per il primo degli otto weekend di gara.

Luca Pellegrini

Foto: Gruppe C Photography – ADAC Motorsport

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IMSA – Porsche, uno-due a Sebring. Le strategie premiano AO Racing e Winward Racing in GT

Porsche piazza una doppietta alla 12 Ore di Sebring, secondo atto del WeatherTech SportsCar Championship con Nick Tandy, Felipe Nasr e Laurens Vanthoor davanti a Kevin Estre, Matt Campbell e Mathieu Jaminet.

La 963 #7 ha preso il comando già nelle prime fasi per poi riprendere la leadership assoluta alla metà della percorrenza, per non mollarla più fino al traguardo salvo durante la nona ora, allorquando il lungo regime di corsa libera si è interrotto prima per il testacoda dell’Aston Martin di Casper Stevenson e a seguire, dopo il contatto che ai box ha tolto dai giochi l’Acura #60 e la BMW #24, il testacoda in T17 dell’Oreca LM P2 di Matias Perez Companc.

Nemmeno l’ottava Full Course Yellow della giornata a 47’ dalla bandiera a scacchi per il copertone vagante della Mercedes del Lone Star Racing ha cambiato i valori in campo, con le 963 che hanno sostanzialmente gestito in tranquillità le posizioni.

Podium

Agli altri le classiche briciole, con l’Acura #93 a completare il podio davanti alla Cadillac del Whelen Racing, l’unica vettura capace di impensierire le GTP di Penske dopo gli errori che hanno tolto di mezzo dalla lotta assoluta le altre V-Series.R del WTR. Onore alla #10, che riesce a recuperare fino al settimo posto, prima dei doppiati, dietro alla BMW residua e all’altra 963 di Proton.

Giunge al traguardo, seppur staccata di 2 giri, l’Aston Martin Valkyrie, incredibilmente meno in difficoltà sui bump dell’ex aeroporto che sul biliardo WEC di Lusail, mentre la Lamborghini SC63 si deve ancora una volta arrendere a tre quarti di gara.

Inter-Europol

Il consueto demolition derby delle LM P2 si chiude con la vittoria di Inter-Europol. Spettacolare la battaglia fra Toby Sowery prima e Malthe Jakobsen poi del Crowdstrike by APR contro Sebastien Bourdais; alla fine però Tower Motorsport si deve accontentare della piazza d’onore, mentre un contatto con la Corvette AWA genera un drive-through che toglie addirittura il podio al team battente bandiera portoghese, a vantaggio del TDS, mattatore della prima parte di gara.

Rexy

Porsche trionfa anche in GTD Pro con “Rexy”, la 911 GT3R R di AO Racing, capace di infilare e gestire le due BMW del Paul Miller Racing che terminano alle spalle. Con una gara poco frammentata non sono bastate le strategie a basso consumo per garantire alle Ford Mustang qualcosa di meglio del quinto e sesto posto, dietro la Ferrari del DragonSpeed. Le Corvette in una gara cosí tirata hanno scontato le relative penalizzazioni, mentre la Lamborghini Pfaff è stata presto bloccata da problemi tecnici e ha chiuso staccatissima.

Poteva invece essere un trionfo Ferrari in GTD, ma gli dei del motorsport non sono stati benevoli nè con la #021 di Triarsi Competizione, presto buttata fuori dalla Cadillac #10, nè con l’esemplare di Cetilar racing, costretto al ritiro mentre navigava stabilmente nella top five, nè soprattuto con la #21 di AF Corse. Partita dalla pole, ha prima dovuto recuperare una penalità per poi cedere le armi da leader a due terzi di gara.

Winward (1)

Alla fine vince la Mercedes del Winward Racing, che bissa il successo del 2024, grazie ad un sorpasso “con le cattive” nelle fasi finali sulla Lexus del Vasser Sullivan. Chiude a podio come a Daytona l’Aston Martin dello Heart of Racing, mentre uno splash priva il Conquest Racing della quarta piazza, a vantaggio di un altro equipaggio del Cavallino, quello di Inception Racing partito dal fondo dello schieramento.

E’ tutto da Sebring, L’appuntamento con la serie IMSA è fra un mese a Long Beach per la tradizionale showcase di 100’, protagoniste le sole GTP e GTD.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter, Inter-Europol, Michelin Racing USA, Porsche Motorsport N.A., Mercedes AMG Motorsport

L’ordine di arrivo della 12 Ore di Sebring

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IMSA – A Sebring, Porsche riprende le redini della gara. Pier Guidi strepitoso in GTD, poi il ko

Una 12 Ore di Sebring fin qui perlopiù in regime di corsa libera, e anche il secondo terzo di gara non smentisce questo aspetto. Si comincia con un clamoroso lungo di Brendon Hartley in T17 che toglie anche la seconda Cadillac del WTR dalla lotta per il primato assoluto, dopodichè si gareggerà senza interruzioni sino alle porte del tramonto.

Dopo alcune schermaglie tra Earl Bamber e la Cadillac #31 e l’Acura di Colin Braun, è Felipe Nasr a prendere il comando delle operazioni al termine della sesta ora con la Porsche Penske #7, che con gomme nuove vola letteralmente creando un discreto vantaggio nei confronti della V-Series.R del Whelen Racing, salvo poi rientrare nel secondo stint.

Dietro alla coppia di testa l’altra Porsche ufficiale e le due Acura, quindi la 963 del JDC Miller e le due BMW, che viaggiano su una strategia diversa dai battistrada. Ancora in gara sia l’Aston Martin Valkyrie e la Lamborghini, entrambe a due giri dalla vetta.

In LM P2, Malthe Jakobsen di è impossessato della leadership di categoria ed ha scavato un solco tra sè ed i suoi inseguitori, anche dopo una penalità per errata pressione dei pneumatici. Ad inseguire a pieni giri solamente la vettura di Inter-Europol e l’esemplare del TDS, tornato nelle mani di Mikkel Jensen.

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Le BMW hanno invece preso le redini della GTD Pro. Dietro le M4 GT3 del Paul Miller Racing, con le Corvette e le Ford che viaggiano su differenti strategie, è la “solita” Porsche di AO Racing a mettersi in evidenza.

L’effort di Alessandro Pier Guidi, vero mattatore della GTD, si chiude appena dopo lo scadere del secondo terzo di gara. Dopo un paio di lunghi in Curva 1 da parte del pilota di Alessandria, Lilou Wadoux non può che parcheggiare la sua 296 GT3 senza vita. Peccato perchè Pier Guidi, dopo la penalità assegnata a Winward Racing ed il ritiro dell’altra Mercedes di Korthoff Competition Motors, era risalito sino alla prima posizione.

Ancora una volta, come nel caso dell’AMG GT3 #32, nessuna Full Course Yellow a rallentare la gara, ed il comando torna, grazie al gioco delle strategie, che vede l’Aston Martin #27 ai box, alla Mercedes campione in carica. A difendere l’onore del Cavallino ora tocca alle vetture ben piazzate del Conquest, ora stabilmente in top five delle GTD, e del DragonSpeed, ancorchè fuori dal giro dei battistrada in GTD Pro.

Piero Lonardo

Foto: Luc Warnotte – Car Racing Reporter

La classifica dopo otto ore di gara