Il secondo quarto di gara di questa 88ma 24 Ore di Le Mans ha visto una insolita moria di vetture, ben otto totali, di cui 5 LM P2: alla Ligier dell’Eurointernational si sono infatti aggiunte l’Oreca dell’High Class Racing, gravata da problemi al cambio, la vettura iscritta all’ultimo momento del G-Drive by Algarve per problemi di natura elettrica, il Duqueine Team e, ultima in ordine di tempo, la vettura del Jackie Chan DC Racing.
L’Oreca gommata Goodyear #37 è stata squalificata per aver ricevuto, dopo una telefonata da parte del pilota, un componente che ha permesso alla vettura, fermatasi lungo il circuito, di ripartire.
Le altre “vittime” della gara sono la Enso del ByKolles, mai ripresasi completamente dal crash della prima parte di gara, causato, si è poi appreso, dalla perdita dell’alettone posteriore alle Esses de la Foret, e di due Ferrari GTE-Am gestite da AF Corse, la #52 di West, Gorig e Ulrich e la #55 di Cameron, Scott e Griffin.
Davanti le due Toyota proseguono indisturbate ed alla metà gara conservano un vantaggio di 2 e 4 giri rispettivamente sulle due Rebellion ma, come la crew delle TS050-Hybrid conosce bene, l‘imprevisto è dietro l’angolo e poco dopo lo scadere della 12ma ora, la vettura di testa è costretta a fermarsi ai box per una sosta per problemi al motore termico (precisamente al turbocompressore) che regala, almeno per ora, i due gradini bassi del podio alle due R13-Gibson.
Oltre alla moria di concorrenti di cui sopra, in LM P2 anche i battistrada del G-Drive hanno dovuto fronteggiare problemi sia al volante che di natura elettrica che li hanno costretti ad una sosta extra che li ha scalzati in decima posizione assoluta. Via libera quindi all’accoppiata di United Autosports, con Will Owen e la #32 davanti a Paul di Resta. L’ex campione DTM avrà la meglio sulla vettura gemella poco dopo la metà gara. Unici a resistere nel giro dei battistrada, l’altra Oreca di Jota Sport. La Dallara del Cetilar Racing continua la sua gara di regolarità in 17ma posizione assoluta.
Cambiamenti anche al vertice della GTE-Pro, con AF Corse costretta a vedersi togliere la #71 di Sam Bird, Davide Rigon e Miguel Molina, dalla lotta per il primato. Una sosta imprevista di ben 3 giri lascia la 488 GTE Evo di Calado, Pier Guidi e Serra da sola al comando sulle due Aston Martin, sempre in agguato. Sale quindi in quarta posizione l’altra Ferrari di Risi Competizione.
Le due Aston iscritte in GTE-Am, dal canto loro, sono sempre in controllo della categoria, con il neoacquisto Augusto Farfus e la Vantage ufficiale a precedere di un nulla Charlie Eastwood e l’esemplare di TF Sport. Manu Collard dal canto suo mantiene la terza piazza con un cuscino accettabile di vantaggio sulle due Porsche di Project 1 e Dempsey-Proton dei nostri portacolori Riccardo Pera e Matteo Cairoli. La leadership cambierà nel corso della 13ma ora di gara, con la rossa Vantage di TF Sport ad avere la meglio della vettura schierata dla team ufficiale.
Dalla lotta per il primato esce quasi certamente la Ferrari #75 di Iron Lynx, uscita di strada alle Porsche.
Piero Lonardo