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WEC – Toyota al top nelle libere 1 di Sebring ma la Ferrari c’è

E’ la Toyota #8 davanti a tutti nelle prime libere appena concluse della 1.000 miglia di Sebring, atto iniziale 7 del World Endurance Championship 2023.

Il campione del mondo in carica Ryo Hirakawa ha piazzato nel finale di sessione il best lap di 1.47.649, scavalcando di 3 decimi James Calado, che fino a quel momento guidava la lista dei tempi con la Ferrari 499P #51, completamente ricostruita a scopo precauzionale (telaio compreso) dopo il crash di domenica mattina.

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Ferrari anche sul gradino basso del podio virtuale con Miguel Molina, mentre la Cadillac si conferma un cliente difficile per tutti conquistando la quarta piazza con Earl Bamber, a poco piú di 4 decimi dal leader.

Più indietro l’altra Toyota, poi le due coppie di Porsche e Peugeot, mentre Glickenhaus e Vanwall proseguono la propria marcia di avvicinamento alla gara ben distanti dalle altre LMH.

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La palma della migliore LM P2 va a Mirko Bortolotti con l’Oreca #63 di Prema Racing con 1.50.074, ben 8 decimi meglio del miglior tempo fatto segnare nel prologo da Filipe Albuquerque. A seguire Robin Frijns ed Andrea Caldarelli per WRT e ancora Prema con la #9.

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Infine in GTE-Am come al prologo è Michelle Gatting a primeggiare per le Iron Dames ed il tempo di 1.59.028. Dietro la Porsche rosa di piazzano a distanza ravvicinata la Ferrari #54 AF Corse di Farncesco Castellacci e la Corvette con Nicky Catsburg. Chiudono sempre lo schieramento le Aston Martin, con Axcil Jefferies nominato ufficialmente terzo pilota della Vantage #98 insieme a Paul Dalla Lana e Nicki Thiim.

Nessuna interruzione o contatto da segnalare durante una sessione resa gradevole dalla temperatura meno probante per vetture e piloti, e che non è mai debordata in precipitazioni.

Il prossimo turno di libere alle 4.35 PM, vale a dire l2 21.35 nostrane. Live timing su https://live.fiawec.com/en/

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

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WEC – Parla Jacques Villeneuve: “il campionato è bellissimo e sono felice di esserci”

Approfittando di una giornata dedicata alle verifiche tecniche e alle attività promozionali, abbiamo potuto incontrare Jacques Villeneuve, neoacquisto della Vanwall Hypercar.

Abbiamo avuto modo di confrontarci col vincitore della Indy 500 del 1995 nonchè campione del mondo di F1 1997, dopo una robusta serie di prove di entrata ed uscita veloce dall’abitacolo, peraltro veramente risicato, della vettura #4, ancora in tuta.

E’ fantastico vederti in un paddock endurance dopo 15 anni (ndr – la sua ultima apparizione nell’endurance è stata a bordo della Peugeot 908 HDI FAP alla 24 Ore di Le Mans 2008, dove sfiorò la vittoria che valeva la Triple Crown): qual è la tua sensazione? “Guarda, innanzi tutto sono felice di essere qui perchè posso fare un campionato intero, non solo Le Mans.”

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A che livello siete con la vettura? “Noi non siamo preparati al massimo in quanto la macchina si è resa pronta appena prima di venire qui a Sebring, purtroppo quindi siamo un po’ indietro con l’assetto, e anche io ho fatto pochi kilometri, però il campionato è bellissimo. Ci sono tante macchine ed è un buon momento per entrarci.”

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Esteban Guerrieri e Tom Dillmann hanno portato avanti la macchina nel corso dell’inverno fino all’omologazione “Si, ti confermo che è non è più la stessa macchina.”

Tra l’altro tu non hai mai corso a Sebring con questo tracciato: “Ho girato solo nella configurazione corta con le IndyCar, col tornantino e la esse veloce per intenderci. E’ una pista tosta dove imparare il comportamento di una vettura. Meglio arrivare qua conoscendo già la macchina perchè la pista è veramente complicata.”

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Dal primo al secondo giorno del prologo abbiamo visto comunque un miglioramento: “Abbiamo capito meglio in che direzione andare con la macchina, ma è domani che inizia il weekend vero, quello che conta.”

In definitiva, un Villeneuve motivatissimo, dedito alla squadra e al risultato e quanto mai focalizzato, nonostante le insidie di un tracciato che non perdona ed una vettura fresca di omologazione.

L’appuntamento con la 1.000 Miglia di Sebring è per domani alle 10.55 AM locali – le 15.55 italiane – con le prime libere.

Intervista raccolta da Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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WEC – Il prologo si chiude con le Toyota ancora davanti

E’ appena terminato a Sebring il Prologo della Season 11 del World Endurance Championship e le due Toyota terminano per la terza sessione su quattro davanti al resto del lotto.

Miglior tempo della sessione per Brendon Hartley, autore di 1.48.216, a precedere di 117 millesimi il teammate Mike Conway, appena 8 millesimi peggio del miglior tempo della due giorni, ottenuto ieri mattina da Josè Maria Lopez.

Dietro le due Hypercar nipponiche emerge la Cadillac, che lima il distacco a poco meno di 7 decimi con Richard Westbrook, e l’unica Ferrari in pista, la #50, con Nicklas Nielsen a 1” dal battistrada. In casa AF Corse si è giudicato di non voler rischiare procedure affrettate – date anche le recenti esperienze di test sul tracciato della Florida – per rimettere in circuito l’altra 499P, incidentata stamane da James Calado. Il crash ci è stato confermato essere avvenuto a causa di un errore a gomme fredde da parte del campione del mondo in carica GTE-Pro. Pochi giri invece, sul finire dalla sessione. per la Peugeot #93, mentre la sorella 9X8 ha picchiato in curva 3 causando una delle red flag.

Tornano infine ancor più nei ranghi Vanwall e le due LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall. Va detto che da sempre il prologo fatica ad offrire una reale classifica dei valori in campo, ma da bordo pista la più in palla alle spalle di Toyota sembra la Cadillac. Ferrari, Porsche e Peugeot paiono invece tutte sullo stesso piano.

Sessione interrotta per ben tre volte a causa degli inconvenienti alle Ferrari #21, alla Porsche #46 ed infine a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, all’Oreca #28 di Jota Sport. Regolarmente in pista invece l’altra 488 GTE di Kessel Racing dopo il crash di stamane.

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Robert Kubica spezza il dominio di United Autosports tra le LM P2 con la #41 del WRT, pur non scalzando la migliore prestazione di Filipe Albuquerque ed il tempo di 1.50.827. La #22 chiude comunque il podio virtuale della sessione dietro Yifei Ye del Team Jota.

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Ancora una Porsche infine al top delle GTE-Am con Ben Barker del GR Racing ed il tempo di 1.59.523 davanti a Lilou Wadoux con la Ferrari #83 e a Matteo Cairoli del Project 1.

La parola passa ora alla 1.000 Miglia di Sebring, le cui attività inizieranno mercoledī alle 10.55 AM locali con le prime libere. Qualifiche giovedí 16 al tramonto (inizio alle 6.30 PM) e start della gara, della durata di 8 ore venerdí 17 marzo alle 12.00 PM.

Copertura televisiva tutta a pagamento, oltre che dallo streaming WEC, dai canali Eurosport e SkySport. Maggiori dettagli su orari e dirette nei prossimi giorni.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Day2 Afternoon Session

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WEC – A Sebring, dietro le Toyota spunta una Porsche. Ferrari crash ad inizio sessione

Le Toyota sembrano sempre le favorite a Sebring, almeno fino al termine della terza sessione del Prologo  del World Endurance Championship.

Le due GR010-Hybrid hanno piazzato un nuovo uno-due come nel day1, con Mike Conway autore di 1.48.473, appena 8 millesimi davanti a Sebastien Buemi. Dietro alle due hypercar del Sol Levante questa volta spunta una Porsche, con Michael Christensen a 6 decimi. A seguire la Cadillac, l’altra 963 e le due Peugeot, tutte racchiuse in un secondo dai battistrada.

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Qualche problema in casa Ferrari, con la #51 subito out per un’uscita di strada da parte di James Calado che ha causato la prima delle tre interruzioni che hanno frammentato soprattutto la parte iniziale del turno. La 499P #50, che ieri pomeriggio al contrario aveva girato meno della concorrenza, segna l’ottavo tempo con Antonio Fuoco, a 1”5 dal leader.

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Anche la Vanwall si avvicina al resto delle LMH, portandosi a ridosso della “rossa” (anche se forse sarebbe più calzante il termine “giallo-rossa”) con Tom Dillmann. Peccato il contatto con relativa rottura della sospensione anteriore sinistra che ha concluso anticipatamente la sessione per il team di Colin Kolles. Chiude la graduatoria della categoria top la Glickenhaus, a 2”7 da Conway.

Cambio della guardia tra le LM P2, ma sempre all’interno della stessa vettura, in quanto è Filipe Albuquerque stavolta a dominare la lista dei tempi per United Autosports col tempo di 1.50.577, limando quasi 1” al teammate Phil Hanson, che aveva primeggiato in entrambe le sessioni di ieri.

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A seguire, la sorpresa Doriane Pin sulla #63 di Prema, a 3 soli decimi dal vincitore morale di Daytona, seguito dalla vettura di Jota Sport con Yifei Ye.

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Poker Porsche infine in GTE-Am, con Matteo Cairoli, autore di 1.59.170, davanti ad Alessio Picariello; a seguire Michelle Gatting e Julien Andlauer. Daniel Serra, un altro dei piloti attesi al doppio impegno con l’IMSA nel prossimo weekend, è il migliore tra i piloti Ferrari con l’esemplare di Kessel, poi danneggiato da Takeshi Kimura.  Apparentemente in difficoltà le tre Aston Martin, che chiudono la graduatoria di categoria.

Il Prologo WEC si chiuderà stasera con la quarta ed ultima sessione, dalle 2.30 PM alle 5.30 PM locali. Ricordiamo che da oggi qui è in vigore l’ora legale (-5 quindi rispetto all’Italia).

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Day2 Morning Session

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WEC – A Sebring, nel pomeriggio, best per la Cadillac

C’è la Cadillac davanti nella lista dei tempi della sessione pomeridiana del Prologo (qui definito ufficialmente “Private Test  Day”) del World Endurance Championship.

Earl Bamber ha fissato i cronometri sull’1.48.429, 2 decimi in più comunque del best segnato da Lopez al mattino sulla Toyota #7. Le due GR010-Hybrid, visibilmente rinnovate nell’aerodinamica, si piazzano  comunque immediatamente alle spalle della LMDh statunitense con Sebastien Buemi e lo stesso Lopez.

Dietro i piloti del sol levante peró ci sono le due Ferrari, con i due “Bellantoni”, Fuoco e Giovinazzi, a migliorare di 3 decimi le prestazioni del mattino delle 499P.

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Qualche problema per le Peugeot, con Jean-Eric Vergne protagonista di una lunga interruzione per un contatto con l’Oreca LM P2 del Vector Sport, qui con colori che richiamano la Isotta Fraschini (oltre anche ad una decal specifica posta sulla pinna).

Se nel primo turno peraltro ci si è fermati solo per ispezioni alla pista, nel pomeriggio invece ci sono stati altre due red flag, poco dopo è stata la volta dell’Oreca LM P2 #31 del WRT fermo per un problema all’ammortizzatore alla Sunset Bend.

Tornando ai risultati delle Hypercar, lontane Glickenhaus e Vanwall, con i collaudatori Tom Dillmann ed Esteban Guerrieri sui tempi delle migliori P2, e Jacques Villeneuve, autore di soli 14 giri contro i 9 del mattino, con l’ultimo tempo tra i prototipi.

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Nella categoria cadetta, è ancora Phil Hanson a primeggiare, col tempo di 1.51.492 (3 decimi meglio del best mattiniero) davanti all’ex-F1 Daniil Kvyat di Prema e a Louis Deletraz del WRT.

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Michelle Gatting infine mantiene al top le Iron Dames, abbassando il proprio stesso limite di ben 7 decimi, precedendo il deb Ulysses de Pauw con la Ferrari #21 e Julien Andlauer con la Porsche #77 del Dempsey-Proton.

Domani si ricomincia alle 9.00 AM locali fino alle 12.30 PM e poi le tre ultime ore dalle 2.30 PM alle 5.30 PM. Non sono previste dirette video, ma è possibile seguire lo sviluppo dei tempo sul sito WEC https://live.fiawec.com/en/live.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Day1 Afternoon Session

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WEC – Toyota subito davanti nel primo turno del Prologo. Ferrari nel gruppo

Sono le due Toyota a condurre nel turno del mattino del Prologo WEC. Le due GR010-Hybrid conducono la carica delle 37 vetture con Josè Maria Lopez, autore di 1.48.208 e Rio Hirakawa, appena 85 millesimi dietro.

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La sessione è stata il battesimo ufficiale in pista delle nuove Hypercar: occhi puntati soprattutto sulle Ferrario 499P che risultano nel gruppone dell’1.49” capitanato dalla Cadillac, insieme alla Porsche. Più staccate le due Peugeot, apparentemente non particolarmente in difficoltà sui bump di Sebring nonostante la singolare configurazione aerodinamica.

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Chiudono la lista delle LMH la Glickenhaus, qui ancora con i colori nazionali USA come a Monza 2022, e la Vanwall, entrambe con crono a livello delle LM P2. Quest’ultima è la macchina che ha girato meno in questo turno con sole 33 tornate ed ha visto al volante anche l’ex-campione del mondo di F1, Jacques Villeneuve.

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Miglior tempo tra le LM P2 per Phil Hanson di United Autosports con 1.51.722, a precedere di soli 30 millesimi Robert Kubica del WRT. P3 per Yifei Ye per Jota.

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Infine le GTE-Am, con le due Porsche di Iron Lynx al top. Miglior tempo per le Dames e Michelle Gatting con 1.59.913 davanti ad Alessio Picariello. A distanza ravvicinata la migliore delle Ferrari, ricordiamo qui con le “vecchie” 488 GTE in attesa delle 296 GT3 che concorreranno dal prossimo anno, con Davide Rigon.

Il secondo ed ultimo turno della giornata inizierà alle 1.30 PM locali, le 19.30 italiane.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati del Day1 Morning Session

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WEC – Ecco il BoP delle Hypercar da Sebring fino a Le Mans. Ancora 37 vetture a Portimao

Diffuso dalla FIA il Balance of Performance delle Hypercar WEC. In forma inusuale, sono state riportate in un documento le equivalenze della categoria top sia per il season opener di Sebring che per i seguenti appuntamenti di Portimao, Spa e Le Mans.

Premesso che al momento per i tre ultimi circuiti citati le equivalenze risultano identiche nonostante le diverse caratteristiche, si è scelto un approccio decisamente diverso rispetto a quanto effettuato dall’IMSA nel season opener di Daytona, dove hanno esordito tra le GTP alcune delle protagoniste presenti e future della serie mondiale (Porsche, Cadillac, BMW, Acura) praticamente alla pari.

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Sui bump della Florida saranno le Toyota le vetture più pesanti. Nonostante la “cura dimagrante” invernale, le GR010-Hybrid porteranno 1.062 kg di peso minimo contro i 1.057 di Ferrari sino ai 1.030 di Glickenhaus e Vanwall.

La potenza massima applicabile andrà dai 511 kW della Vanwall ai 520 della Glickenhaus, ma soprattutto è stato mantenuto per le vetture ibride, il limite di attivazione dei 150 kmh per le Peugeot 9X8 contro i 190 kmh di Toyota e della nuova Ferrari 499P.

Differenti anche i valori di energia massima per stint, con la Vanwall ancora una volta col valore inferiore di 900 MJ fino ai 911 MJ di Glickenhaus.

Per i tre round successivi, prevista al momento una robusta variazione di peso per Toyota (-19 kg) e Ferrari (-17 kg), ma riduzioni anche per Peugeot (-7 kg), Cadillac e Porsche (-3 kg ciascuna).

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La potenza massima vede minime variazioni in aumento o diminuzione per tutti i contender salvo le due LMH statunitensi, ma anche l’energia massima per stint, che vede ora al top le Porsche con 910 MJ. Forti riduzioni invece per Toyota e Ferrari (- 9 MJ ciascuna). Ricordiamo però che queste equivalenze sono comunque passibili di modifica in corso d’opera.

Diffuso anche il Balance of Performance per le GTE-Am. Nel primo appuntamento stagionale le Aston Martin saranno le piú leggere con 1.245 kg contro i 1.263 delle Ferrari, i 1.265 della Corvette ed i 1.269 delle Porsche.

Frattanto, in attesa del Prologo di Sebring che partirà domani, il WEC ha diffuso l’entry list per il secondo appuntamento stagionale, la 6 Ore di Portimao.

Ancora una volta 37 vetture al via. Le uniche differenze rispetto a Sebring in tre equipaggi: in primis Prema, con Andrea Caldarelli che lascerà spazio a Juan Manuel Correa sull’Oreca LM P2 #9, mentre nella stessa categoria, Antonio Felix da Costa prenderà il posto di Will Stevens sulla vettura iscritta da Jota in attesa della consegna della nuova Porsche 963 Hypercar, prevista per fine aprile.

Infine Jan Heylen prenderà il posto di Harry Tincknell sulla Porsche #88 del Dempsey-Proton iscritta in GTE-Am. Ancora comunque nessun indizio di chi si siederà nell’abitacolo dell’Aston Martin Vantage dell’AMR al fianco di Paul Dalla Lana e Nicki Thiim.

Piero Lonardo

Foto: Ferrari Races, Piero Lonardo

L’entry list della 6 ore di Portimao

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USCC – Nuovo BoP in soccorso di Porsche e Lamborghini, ma non di Ferrari

Tante erano state le polemiche durante ed al termine dell’ultima Rolex 24 at Daytona riguardo al Balance of Performance delle GTD, con l’IMSA indiziata di non aver tenuto in dovuta considerazione le performance delle GT3 nuove o rinnovate, Ferrari, Porsche e Lamborghini.

I risultati della pista, con distacchi medi dalla concorrenza da oltre 1” a 2” al giro, avevano generato malumore, specie presso i clienti Porsche, alcuni dei quali hanno minacciato di abbandonare o limitare la propria presenza nel WeatherTech SportsCar Championship in assenza di provvedimenti.

L’IMSA nel BoP di fresca emissione per la 12 Ore di Sebring ha corretto le equivalenze, permettendo una notevole estensione nel diametro dei restrittori d’aria (38 mm x2 contro i 33 di Daytona), per le 992 e di 2mm extra (49 mm contro 47) per il solo restrittore che alimenta le Huràcan Evo2.

Modifiche anche in termini di peso minimo per gran parte dei marchi: Acura, Aston Martin, BMW, Corvette e Lexus, tutte avvantaggiate di -15 kg. Per contrario, le Ferrari e le Mercedes, queste ultime ultradominanti nel season opener, si sono viste aumentare questo parametro in egual misura.

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Le Ferrari, oltre all’aumento del peso minimo, si sono viste regalare solamente un aumento della pressione del turbo ai bassi regimi, similmente alle Acura, oltre ad una maggiore capacità dei serbatoi da 102 litri a 107.

Anche altre marchi beneficeranno di maggior carburante: Acura (+5 litri), Lamborghini (+10 l), Porsche (+7 l), mentre per contrario i serbatoi delle Aston Martin saranno ridotti di 3 litri, e la pressione del turbo delle Vantage verrà generalmente ridotta a tutti regimi.

Ricordiamo che a Daytona viene adottato un BoP specifico, mentre quello di Sebring varrà come base di partenza per il resto della stagione.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

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USCC – Acura MSR penalizzata ma l’IMSA conferma la vittoria di Daytona. 54 macchine per Sebring

Come un fulmine a ciel sereno poco fa la notizia che l’IMSA, ente patrocinatore del WeatherTech SportsCar Championship, ha deciso di penalizzare l’Acura vincitrice a Daytona del Meyer Shank Racing.

Il problema, segnalato pare proprio dalla HPD (Honda Performance Development) riguarda la pressione limitata dei pneumatici Michelin rispetto alle specifiche del costruttore. Questo accorgimento ha permesso alla ARX-06 #60 di mandare più facilmente in temperatura le gomme e produrre più grip.

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Dopo un’indagine durata oltre un mese, è stato deciso di non privare la squadra e i piloti della vittoria conquistata sul campo, ma di penalizzarli di 200 punti sia nel campionato che nell’Endurance Cup, oltre ad una multa di 50.000 $. Inoltre, Michael Shank è stato posto “on probation” fino al 30 giugno 2023 e all’ingegnere del team, Ryan McCarthy, è stato sospeso a tempo indefinito. Il team ha diffuso un comunicato in cui dichiara di accettare le decisioni della serie e di aver allontanato il citato ingegnere colpevole dell’errore.

A fronte di ciò, è l’equipaggio dell’altra Acura del WTR with Andretti ad ereditare la leadership in classifica, mentre i campioni in carica vanno a chiudere la classifica delle GTP.

La notizia è stata diffusa, probabilmente non a caso, nella stessa giornata della presentazione dell’entry list della 12 Ore di Sebring.

Sono 54 le vetture iscritte alla 71ma edizione della classica della Florida. Ridotte a 8 le GTP, a causa dell’assenza della seconda Cadillac gestita dal Team Ganassi, che invece competerà nella 1.000 miglia WEC, senza modifiche agli equipaggi dichiarati per le gare lunghe.

Solo 8 invece le LM P2 rispetto alle 10 del season opener, assenti come da copione i trionfatori di Daytona di Proton Competition e l’Oreca di AF Corse, team entrambi focalizzati sulla concomitante gara della serie mondiale. Tra gli equipaggi, da segnalare la presenza di Nolan Siegel sulla vetture del Crowdstrike by APR, secondi al fotofinish sul traguardo della Rolex 24, insieme a Ben Hanley e George Kurtz.

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Tra le stelle IndyCar riportate tra i prototipi, da segnalare, oltre a Scott Dixon ed Helio Castroneves, impegnati nella classe top, Scott McLaughlin, che prosegue l’impegno con l’Oreca LM P2 del Tower Motorsports.

Sale invece di una unità la conta delle LM P3, grazie ai debutti stagionali di Ave Motorsports e JR III Racing, mentre risulta assente la Duqueine del Fast MD Racing. Glenn van Berlo inoltre è stato confermato per tutti gli appuntamenti dell’Endurance Cup sulla Ligier dell’Andretti Autosport al fianco di Jarett Andretti e Gabby Chaves.

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Sono 28 infine le GTD iscritte in totale. Tra le 8 auto Pro, assenti la Porsche dell’MDK, che avrebbe dovuto disputare l’intera Endurance Cup con Jan Magnussen e l’Aston Martin del TGM. Inoltre, due cambiamenti già noti nelle line-up della Lexus del Vasser Sullivan, che si affida alla stellina IndyCar Kyle Kirkwood al posto di Mike Conway, e la Ferrari di Risi Competizione, con la novità del brasiliano Gabriel Casagrande.

Il polesitter di St.Petersburg Romain Grosjean sarà infine regolarmente al volante della Lamborghini di Iron Lynx al fianco di Franck Perera e Jordan Pepper al posto dell’accoppiata italica formata da Andrea Caldarelli e Mirko Bortolotti.

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Nella vasta pattuglia delle 20 GTD si segnala l’assenza della Lamborghini dell’NTE Sport, cosí come della Mercedes del SunEnergy1, mentre in casa Ferrari Francesco Castellacci ed Alessio Rovera saranno chiamati al doppio impegno sia con le 296 GT3 che con le 488 GTE iscritte nel season opener WEC. Ricordiamo che, sempre tra gli equipaggi del Cavallino, Cetilar Racing lotterà per ripetere la strepitosa vittoria dello scorso anno.

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Scambio infine tra gli equipaggi del Kellymoss with Riley, con Julien Andlauer che passa dalla Porsche #91 alla gemella #92 insieme a David Brule ed Alec Udell. Nessuna defezione, almeno per ora, tra le GT di Stoccarda, che dopo le deludenti prestazioni di Daytona, hanno chiesto a gran voce modifiche al Balance of Performance, non ancora emesso per le GTD.

Il nuovo BoP, il primo della serie per le nuove GTP (ricordiamo che la Rolex 24 vanta un BoP specifico) vede innanzi tutto le nuove LMDh non più sullo stesso piano rispetto al season opener, con differenze di peso che vanno dai 1.038 kg delle Cadillac ai 1.054 delle Acura. Differenti anche l’energia massima concessa per stint  ed i limiti di potenza concessi.

In attesa di conoscere i limiti imposti alle GTD, ricordiamo che l’appuntamento in pista con la 12 Ore di Sebring è per giovedì 16 marzo, alle 10.10 AM locali, con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’entry list della 12 Ore di Sebring