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ELMS – Allen e Jakobsen rimangono al top tra le LM P2 nel Day-2 di Barcelona

Conclusi da poco i test collettivi dell’European Le Mans Series a Barcelona. La giornata odierna, leggermente più calda di mercoledì, non ha visto miglioramenti al top, con James Allen che rimane il più veloce di questi due giorni e l’unico ad essere sceso sotto l’1’30” con la vettura di Algarve Pro Racing.

L’australiano è stato il migliore anche nella giornata odierna, segnando la migliore prestazione nella sessione del mattino con 1.30.223, lasciando ad oltre mezzo secondo Jonathan Aberdein, quest’anno con Inter-Europol, e a 6 decimi Nelson Piquet Jr., qui al debutto nelle fila di United Autosports, migliore tra gli equipaggi Pro/Am, comunque 4 decimi dietro il best lap di ieri della categoria a cura di Malthe Jakobsen del Cool Racing.

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Algarve Pro Racing al top anche nella sessione notturna di ieri sera, disertata da gran parte del parco piloti, questa volta con Kyffin Simpson, autore di 1.30.786.

Tra le LM P3, Ryan Harper-Ellam ha scalzato di soli 3 millesimi il limite segnato ieri da Marcos Siebert con 1.36.403. Dietro oggi al neoacquisto del Nielsen Racing, Glenn van Berlo con la Ligier #10 di Eurointernational, costantemente tra i primi in ogni sessione, al top anche nella notturna.

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Resiste infine il record delle GTE (ricordiamo che il Circuit de Catalunya ha anche una diversa configurazione rispetto allo scorso anno) segnato ieri dalla Porsche Iron Lynx di Matteo Cairoli di 1.40.611. Il best lap di giornata va a Mikkel Mac e alla Ferrari di Formula Racing (nella foto) con 1.40.755 davanti al connazionale Nicki Thiim con l’Aston Martin del GMB.

E’ tutto per il Prologo 2023, che si conclude senza incidenti di particolare rilevanza e tutte e 42 le vetture in pista; domani si inizia a fare sul serio con le prime libere, a partire dalle 11.50. In programma anche la consueta mezz’ora riservata ai piloti Bronze alle 16.20.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Night Session day 1

I risultati della Morning Session day 2

I risultati della Afternoon Session day 2

Terruzzi

WEC – Caro GiorgioTerruzzi, anacronistico e noioso sarai tu….

Sull’organo di stampa web della Red Bull, un GiorgioTerruzzi forse infastidito dall’insonnia (l’articolo è stato postato alle 0.49) ha espresso il proprio giudizio – negativo – sulla gara di Portimao.

L’articolo si intitola “L’alternativa assente”,  lo potete trovare QUI  e consiste sostanzialmente un peana circostanziato per l’aver dovuto “dedicare una mezza domenica” (cit.) alla seconda prova del World Endurance Championship.

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Terruzzi ha definito la gara una corsa “senza storia ma lunga il triplo” (di un GP-ndr). Si perchè il metro di paragone è sempre il solito, la F1. Poco importa che la gara abbia visto una top five composta da cinque marchi diversi, con una Ferrari ancora una volta a podio assoluto, e solo alla seconda gara, dopo i tanti trionfi in GT.

Lunga vita forse alle gare sprint (sempre secondo GiorgioTerruzzi), largo a “qualche hypercar in più, a qualche campione piú amato e noto”, a “tempi e regole fasate su una modernità indispensabile”.

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Da addetti ai lavori, ma anche da appassionati di motorsport vero, non artificiale, siamo sempre pronti ad accogliere i suggerimenti, tutto è migliorabile e anche noi auspichiamo l’ingresso di nuove Hypercar oltre Toyota, Ferrari, Cadillac, Porsche, Peugeot (mica pizza e fichi..), Glickenhaus, Vanwall, più BMW, Alpine, e Lamborghini dal 2024, Isotta Fraschini speriamo prima e magari anche l’Acura che fa sfracelli negli States sotto l’egida Honda.

Di campioni amati poi ne abbiamo tantissimi, e tanti di questi sventolano il tricolore, a differenza della F1. I consigli dettati forse da ordini di scuderia, che nell’ambito lavorativo di GiorgioTerruzzi conoscono benissimo, però, non ci interessano.

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“La passione non passa dalla confusione e, soprattutto, dalla noia.” Conclude GiorgioTerruzzi, dimenticando d’un botto i fattacci di Melbourne, Spa, Abu Dhabi ed i domini incontrastati di Mercedes e Red Bull..

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I veri appassionati dell’endurance in fondo ti ringraziano, GiorgioTerruzzi, perchè non ti sei accodato a tutti coloro, fans e testate, Autosprint in testa, che stanno idolatrando anche troppo il mondiale endurance delle hypercar in cerca di chissà quale favore da parte di un qualche costruttore ed andarsi a vedere da VIP la Le Mans del centenario, che coronerà verosimilmente questa prima nuova stagione d’oro dell’endurance.

Peró, seriamente, GiorgioTerruzzi, potevi anche postare una foto non tratta da un contest Red Bull….. e dire che di piloti sponsorizzati dalla bibita ce ne sono tanti nel paddock, anche campioni del mondo!

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P.S.: Grazie anche da parte di Italian-Endurance.com, visto che ci hai dato lo spunto per acchiappare qualche vero appassionato di motorsport in più

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, RedBull.com (in trasparenza)

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ELMS – Algarve Pro Racing guida il primo giorno del Prologo

E’ iniziata oggi ufficialmente anche la stagione 2023 dell’European Le Mans Series con la prima giornata dei test collettivi di Barcelona. Le nuvole di ieri hanno lasciato spazio ad un cielo limpido e a gradevoli temperature primaverili, che dovrebbero protrarsi per tutto il weekend.

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Tutte in pista le 42 vetture iscritte, e subito in evidenza le squadre piú accreditate a succedere al titolo continentale di Prema. Il miglior tempo della giornata va a James Allen con l’Oreca LM P2 di Algarve Pro Racing, unico a scendere al mattino sotto l’1’30” con 1.29.691.

A seguire un altro sicuro protagonista, Job van Uitert, con la vettura dei vicecampioni del Panis Racing, a mezzo secondo, ed il campione delle LM P3 Malthe Jakobsen, leader delle Pro/AM, che ricordiamo quest’anno godranno di una vera e propria classifica a parte, del Cool Racing, a 0.751 dal leader.

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Nel pomeriggio, in una sessione martoriata dalle interruzioni, ben 6 per un totale di quasi 20’, è stata la vettura Pro/Am di AF Corse con alla guida il neoacquisto Ben Barnicoat a segnare la migliore prestazione con 1.30.799 davanti al deb ex-F2 Marino Sato di United Autosports.

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Marcos Siebert ha invece sbaragliato il campo tra le LM P3 per Cool Racing. L’argentino, degno erede di Jakobsen quale specialista della categoria, ha fissato i cronometri sull’1.36.406, ripetendosi al top anche nel pomeriggio, solo 3 decimi piú lento. La lista dei tempi prosegue con altri due debuttanti, Ryan Harper-Ellam del Nielsen Racing, e Manuel Espirito Santo del team Virage. Al turno pomeridiano non ha partecipato la Ligier #13 di Inter-Europol.

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Tra le GTE infine, la palma del migliore va a Matteo Cairoli, qui sulla Porsche di Iron Lynx, autore di 1.40.611 già durante la prima sessione, a precedere di appena 53 millesimi Julien Andlauer sull’altra 911 RSR-19 di Proton Competition. Nel pomeriggio, spazio alla Ferrari del rientrante Formula Racing con Conrad Laursen, autore di 1.40.935.

In serata ulteriori due ore di azione fino alle 21.00. Domani si prosegue con la seconda ed ultima giornata del Prologo, a partire dalle ore 9.00.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Morning Session day 1

I risultati della Afternoon Session day 1

DTM, Testfahrt Red Bull Ring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

DTM – Mercedes ed Engel al top nei test collettivi al Red Bull Ring

La Mercedes e Maro Engel hanno concluso al top i test pre-stagionali del DTM al Red Bull Ring. Il pilota dell’AMG GT3 del Team Mann-Filter con la celebre livrea Mamba ha siglato la migliore prestazione  di 1.28.117 durante la sesta ed ultima sessione a disposizione nei due giorni a disposizione delle squadre presenti.

DTM, Testfahrt Red Bull Ring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

A seguire la BMW del campione uscente Sheldon van der Linde, ad appena 21 millesimi, l’altra Mercedes dell’HRT di Arjun Maini e la Porsche del KÜS Team Bernhard di Ayhancan Güven. Al meglio nella prima giornata invece il neoacquisto BMW René Rast, P7 nella lista dei tempi complessiva. Indietro invece le due nuove Ferrari 296 GT3 dell’Emil Frey Racing, con la stellina Jack Aitken appena 19mo e Thierry Vermeulen 21mo.

DTM, Testfahrt Red Bull Ring 2023 - Foto: Gruppe C Photography

Alcuni protagonisti, tra cui proprio il campione in carica, hanno saltato la prima giornata per la concomitanza del terzo atto dell’NLS al Nürburgring così come Mirko Bortolotti, impegnato a Portimao nel WEC con Prema, sostituito da Sandy Mitchell al volante della Lamborghini #92 dell’SSR Performance.

Luca Pellegrini – Piero Lonardo

Foto: DTM

La classifica combinata dei tempi

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LMC – La serie apre il prologo continentale di Barcelona

Aperto oggi con il Test Day riservato alla Michelin Le Mans Cup il prologo ELMS di Barcelona. Tutte e 42 le vetture iscritte si sono presentate al primo appuntamento della stagione 2023 in due sessioni di sette ore totali in un clima reso accettabile da qualche nuvola.

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Tanti i volti nuovi e tanti graditi ritorni sul proscenio continentale, fra cui quello del Murphy Prototypes, a lungo protagonista in ELMS, con una Duqueine LM P3. Il team battente bandiera irlandese ha saltato il primo turno ma ha iniziato a girare a metà pomeriggio.

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I risultati della pista hanno però premiato, almeno in questo frangente, compagini e piloti esperti quali United Autosports e Scott Andrews, che già al mattino ha segnato il miglior tempo della giornata con 1.36.355; al pomeriggio invece è stato Cedric Oltramare del Cool Racing a piazzarsi al top, a 143 millesimi.

P2 al mattino e terzo tempo assoluto per la migliore delle Duqueine LM P3, qui presenti in solo quattro esemplari contro le ben 26 Ligier, con un altro driver esperto, l’ex-campione dell’Asian Le Mans Series Matt Bell del Nielsen Racing.

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Nelle GT3, categoria apripista dei futuri impegni delle serie ACO, si profila una lotta fra tutte e cinque le diverse vetture iscritte. La ribalta quest’oggi è stata dominata dalla Porsche 992 dell’High Class Racing (HCR) with Caffeine Six di Anders Fjordbach, il quale ha preceduto col tempo di 1.41.680 l’Aston Martin dei campioni 2022 (tra i prototipi) del Racing Spirit of Leman di Valentin Hasse-Clot.

La top five prosegue con Gerhard Watzinger e la Lamborghini dl Leipert Motorsport, Kei Cozzolino con la Ferrari 296 GT3 AF Corse #51 e l’Audi R8 LMS del debuttante Steller Motorsport di Sennan Fielding, tutti entro il secondo; attimi di paura per il teammate James Wood, abile a gestire una situazione di pericolo in curva 1.

La sesta marca in ballo infine, la Honda con la NSX GT3 dei campioni uscenti del GMB Motorsport si aggiudica solo la sesta prestazione col veteranissimo Jan Magnussen.

La Michelin Le Mans Cup riposerà fino a venerdì alle 9.50, orario delle prime libere. Domani sarà la volta del Prologo ELMS, a partire dalle 9 del mattino, con tre sessioni di ben dieci ore complessive. I test collettivi della serie europea si protrarranno anche nella giornata di giovedì, con altre sette ore a disposizione .

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

I risultati della Morning Session

I risultati della Afternoon Session

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WEC – A Portimao, finalmente tre costruttori diversi sul podio, ma davanti c’è sempre Toyota

In realtà addirittura tutta la top five della 6 Ore di Portimao è composta da altrettanti costruttori diversi di LMH, ma ancora una volta è la Toyota ad aggiudicarsi il successo finale.

Su questo impegnativo tracciato, reso ancora più insidioso da temperature africane, i costruttori hanno potuto mettere a frutto solo in parte le lunghe sessioni di test (parentesi, Ferrari rimarrà qui anche domani) svolte in inverno, ed il risultato è stato che ogni casa ha lasciato per strada qualcosa.

Ha iniziato Toyota già dopo meno di 90’ con un problema al trasponder dei dati, poi è stata la volta di Ferrari, con il sistema brake-by-wire della 499P #51 a cedere dopo la metà gara, poi la Porsche #7 ha pagato un problema al servosterzo. La Peugeot #93 infine si era già autoeliminata nella lotta per il primato prima ancora del via.

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Cadillac ha tratto il meglio dalla sua unica LMDh chiudendo appena fuori dal podio, che dietro la GR010-Hybrid dei campioni del mondo in carica Brendon Hartley, Ryo Hirakawa e Sebastien Buemi, quest’ultimo recordman assoluto WEC con 20 successi, vede la Ferrari di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e la Porsche di Andrè Lotterer, Kevin Estre e Laurens Vanthoor.

Alessandro Pier Guidi riuscirà comunque a classificare, non senza problemi, la seconda 499P in P6, cosí come Glickenhaus che conquista l’ottava piazza.

In tutta questa diversità manca solo la Vanwall, protagonista dell’unica neutralizzazione dopo essere terminata senza freni in curva 10 con Jacques Villeneuve alla guida, dopo la bella prestazione all’esordio di Sebring.

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La lotta al coltello nelle altre due categorie ha premiato United Autosports in LM P2 e Corvette in GTE-Am.

L’altalena di posizioni fra le tante Oreca della categoria cadetta ha visto sempre almeno un esemplare del team angloamericano lottare per la testa della gara, e alla fine è stata doppietta per Giedo van der Garde, Oliver Jarvis e Joshua Pierson sui compagni di squadra Ben Hanley, sostituto di Filipe Albuquerque impegnato a Long Beach, Phil Hanson e Frederick Lubin. Completa il podio il WRT con Rui Andrade, Robert Kubica e Louis Deletraz.

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Infine in GTE-Am, le varie Ferrari 488 non sono riuscite a trarre vantaggio dal Success Ballast assegnato alla Corvette di +30 kg e alla fine è secondo successo consecutivo per Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg.

Alessio Rovera ha dato spettacolo nelle fasi finali fino ad arrivare alle terga della C8.R, senza riuscire peró a completare il sorpasso decisivo. Primo podio stagionale anche per le Iron Dames, che nelle fasi iniziali sono state una vera spina nel fianco per il gentleman texano, il quale è riuscito ad evitare al pelo una pericolosissima penalità per track limits.

Per il WEC è tutto da Portimao; ci si vede a Spa-Francorchamps fra appena due settimane. Nel frattempo spazio all’ELMS col season opener di Barcelona.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 ore di Portimao

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WEC – Portimao, a metà gara, podio Toyota-Ferrari-Porsche

E’ una giornata torrida quella che ospita il secondo round del World Endurance Championship all’Autodromo do Algarve, che peró presenta una buona cornice di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare lo sforzo degli organizzatori portoghesi, i quali hanno riportato la massima serie endurance dopo due anni dall’one shot generato dalla pandemia.

Al pronti via, con l’Oreca LM P22 di United Autosports retrocessa di tre posizioni post qualifica e soprattutto la Peugeot #93 che non accenna a partire e deve accodarsi dalla pitlane, è attento Mike Conway ad approfittare della lotta fra il teammate in pole, Sebastien Buemi, e le due Ferrari dalla seconda fila, con James Calado pronto ad infilarsi tra le due GR010-Hybrid, mentre Nicklas Nielsen si ritrova in P5 dietro anche alla Porsche di Laurens Vanthoor.

La gioia del Cavallino dura però poche tornate, perchè Buemi dopo tre tornate torna alle spalle del compagno, mentre Nielsen si accoda all’altra 499P. Tra le LM P2, la vettura del Vector Sport subisce un contatto al via e lascia spazio a Sean Gelael di Jota Sport, mentre Diego Alessi è abile ad infilarsi nella lotta fra la Corvette di Ben Keating e la Porsche di Sarah Bovy in GTE-Am.

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La lotta si infiamma anche fuori dalle Hypercar, con le due vetture di United Autosports a prendere temporaneamente il comando mentre Keating e la Bovy si scambiano un pai di volte le posizioni dietro la Ferrari 488 #21.

Mentre le due Toyota si scambiano nuovamente le posizioni, pare il momento della Cadillac, che nell’ambito del primo giro di pitstop si ritrova addirittura davanti alle Ferrari, ma la V-Series.R è costretta anch’essa ad una sosta extra per cambiare le gomme spiattellate nell’effort di portarsi a podio. Dietro le due 499P emerge la Peugeot #94.

Il primo vero colpo di scena al termine alla metà della seconda ora, allorquando la Toyota #7 è costretta dalla direzione gara ad una lunga sosta per riparare il trasponder dei dati di sinistra. Lo stop inaspettato costa agli uomini del Gazoo Racing 8 tornate.

Iniziano i primi cambi in GT ed è ora il turno di Lilou Wadoux di prendere il testimone dall’altra Ferrari, mentre una delle due Oreca di United Autosports è costretta ad una furiosa rimonta dopo aver perso contatto con la vettura gemella, che ora conduce le LM P2 con Josh Pierson davanti a Daniil Kvyat, il quale ha ereditato il volante da Doriane Pin.

Il secondo colpo di scena riguarda invece la Ferrari #51, condotta ora da Antonio Giovinazzi, che accusa di aver perso il recupero in frenata. Purtroppo per il Cavallino l’ex-Alfa Romeo F1 non può più rispondere agli attacchi della concorrenza, e cede presto alla Porsche #6 di Kevin Estre.

I distacchi dalla Toyota leader sono ancora nell’ambito del giro per i primi cinque, che si completano con la Peugeot #94, ora con Gustavo Menezes al volante.

Nelle LM P2, la carica di Phil Hanson ha riportato l’Oreca #22 alle spalle di Mirko Bortolotti, polesitter ieri con Prema, ma a parte le vettura del Vector Sport, costretta lungamente ai box per riparare i danni del contatto sostenuto in partenza, tutte e undici vetture sono ancora nello stesso giro.

In GTE-Am, la Porsche delle Iron Dames, ora con Rahel Frey, ha per il momento la meglio sulla Corvette, che precede di circa 8”, mentre le due Ferrari di testa ora sono la #54 di Davide Rigon e la #21 di Simon Mann. Gara completamente no invece, almeno per ora, per le Aston Martin, con il solo esemplare dell’ORT by TF ancora in contention, P5: l’esemplare di D’Station costituisce il primo ritiro tra le Vantage, mentre la #98 dell’AMR ha dovuto scontare una lunga penalità.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

La classifica dopo la terza ora di gara

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USCC – Primo successo per la Porsche 963 a Long Beach

Una strategia vincente del Team Penske ed un problema all’unico pit da parte dell’Acura del WTR with Andretti sono state le chiavi del primo storico successo della Porsche 963 nella showcase di Long Beach, terzo atto del WeatherTech SportsCar Championship, con Nick Tandy e Mathieu Jaminet.

Le due LMDh di Stoccarda hanno optato per mantenere le medesime gomme per tutti e 100 i minuti di gara, e dopo 49’ si sono trovate al comando, mentre Ricky Taylor, il quale aveva ereditato la vettura dal polesitter, Filipe Albuquerque, era costretto ad inseguire.

L’Acura #10 riusciva a portarsi alle spalle delle due Porsche, ma una volta avuto la meglio sull’altra 963 di Matt Campbell, nel tentare il tutto per tutto sulla capolista andava a terminare la gara nelle barriere di curva 1 a due giri dalla bandiera a scacchi.

Tra le due Porsche si piazzava la BMW Di Connor de Philippi e Nick Yelloly, che aveva seguito a ruota Taylor; completano la top five, uniche a pieni giri, la seconda BMW M Hybrid V8 e la Cadillac dei vincitori di Sebring dell’Action Express.

Un incidente al via ha invece tolto subito di mezzo l’altra V-Series.R di Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, penalizzando anche l’altra Acura del MSR, che con un giro di svantaggio.

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In GTD Pro, nessun rivale per la Lexus del Vasser Sullivan di Jack Hawksworth e Ben Barnicoat, che ha condotto sin dalla pole conquistata ieri. La lotta al coltello per la seconda piazza fra la Porsche dello Pfaff Motorsport e la Corvette ha visto trionfare quest’ultima per la piazza d’onore.

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Strategia vincente infine anche in GTD, dove il Paul Miller Racing ascrive la terza vittoria di fila sulle strade californiane. Una sosta ritardata nei confronti della capolista dello Heart of Racing, vincitori qui lo scorso anno tra i Pro, ha permesso a Bryan Sellers di ritrovarsi davanti all’Aston Martin di Roman de Angelis. Chiude il podio la Lexus #12 di Aaron Telitz e Frankie Montecalvo.

Alla gara non hanno partecipato la Porsche dell’AO Racing e l’Acura del Racers Edge w/WTR, incidentate in qualifica.

In classifica generale, col risultato odierno l’equipaggio della Porsche #6 passa al comando di misura sull’Action Express e sul WTR with Andretti. Barnicoat ed Hawksworth dal canto loro scalzano i leader della GTD Pro, Jules Gounon e Dani Juncadella, oggi solamente quinti in categoria, cosí come il Paul Miller Racing nei confronti della McLaren di Inception Racing in GTD.

Il prossimo appuntamento con la massima serie endurance americana è fra un mese a Laguna Seca, presenti tutte le classi salvo le LM P3, gara in cui dovrebbe debuttare la terza Porsche del JDC-Miller.

Piero Lonardo

Foto: Porsche Motorsport, Vasser Sullivan, BMW M Motorsport

L’ordine di arrivo

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WEC – Toyota monstre: uno-due e record nelle qualifiche. Bortolotti stellare in LM P2, Keating pole-bis in GTE-Am

Come avevamo ipotizzato non ci eravamo nemmeno avvicinati ai tempi reali di qualifica, e le due Toyota poco fa a Portimao hanno scherzato con la concorrenza, piazzando una doppietta con Brendon Hartley al top con 1.30.171 davanti a Kamui Kobayashi, poco meno di 3 decimi dietro.

Il portacolori della GR010-Hybrid #8 ha migliorato di ben 3 decimi anche il record, appartenente all’Alpine LM P1 che conquistò qui la pole nella 8 Ore del 2021.

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Le Ferrari hanno fatto il loro, migliorandosi notevolmente, ma non quanto le due hypercar del Sol Levante, e si appropriano della seconda fila con Nicklas Nielsen e James Calado, a 1”4 e 1”7 rispettivamente. Il resto del lotto giace ancor più indietro, capitanato dalla Porsche #6 di Kevin Estre, a 2”2, e si chiude come da copione con le uniche LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall,  oltre 3” dal leader.

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Avvincentissime invece le altre due sessioni con duelli al limite dei millesimi. Tra le LM P2, Mirko Bortolotti ha chiuso il duello a distanza delle libere contro l’Oreca di Vector Sport superando Gabriel Aubry di un solo millesimo col tempo di 1.34.303.

E dire che la qualifica di categoria era iniziata con i meccanici Prema a correre dietro la vettura #63 per riportarla in piazzola allo scopo di risolvere un problema al retrotreno. Non ci risultano comunque al momento controindicazioni al risultato della pista, che vede la top seven, che prosegue con la #22 di United Autosports, racchiusa in appena 3 decimi.

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Spettacolare anche la lotta in pista nelle GTE-Am, che ha visto primeggiare per la seconda volta di fila Ben Keating con la Corvette. I 30 kg extra di Success Ballast sono stati poco efficaci nel rallentare la C8.R, che ha disposto della Porsche Iron Dames di Sarah Bovy di oltre 2 decimi.

Solo seconda fila per le Ferrari, che invece avevano brillato nelle libere con i factory drivers al volante, con Ulysse de Pauw e Thomas Flohr. In ombra invece le Aston Martin, che chiudono la top five di categoria con Ahmad Al Harty e la Vantage dell’Oman Racing Team by TF Sport.

Lo start della 6 Ore di Portimao domani alle 12.00 locali, vale a dire le 13.00 nostrane. Ricordiamo che l’evento sarà visibile solo a pagamento su WEC TV e sui canali Eurosport e SkySport.

Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro, Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – Prove di qualifica nelle Libere 3: Calado si infila tra le Toyota

Si inizia a fare sul serio a Portimao in vista delle qualifiche della 6 Ore, secondo atto del World Endurance Championship.

Brendon Hartley ha presto fissato i cronometri sull’1.31.795, abbassando di un ulteriore mezzo secondo la migliore prestazione del weekend del compagno di squadra Sebastien Buemi, ma la notizia importante è che la Ferrari si è portata a ridosso delle Toyota sul giro secco.

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James Calado e la 499P #51 ha staccato infatti il secondo tempo a meno di 2 decimi dal campione del mondo in carica, davanti alla seconda GR010-Hybrid.

Le altre LMH, compresa la seconda Ferrari, seguono con distacchi tra gli 1” e i 2”; anche la Vanwall fa parte di questo pacchetto, dopo aver girato finalmente con continuità.

Come ieri pomeriggio, ancora Vector Sport e Gabriel Aubry al top delle LM P2, col tempo di 1.34.265, precedendo di appena 2 millesimi Louis Deletraz con l’Oreca #31 del WRT, che a sua volta si piazza davanti la vettura gemella, grazie all’effort di Robin Frijns.

Scendono i tempi anche in GTE-Am, e davanti a tutti ci sono ancora due Ferrari, grazie ai nostri portacolori Davide Rigon ed Alessio Rovera. Il vicentino, non gravato da zavorre aggiuntive, ha fissato i cronometri sull’1.40.426, togliendo 8 decimi alla prestazione di ieri da parte dell’altro factory driver GT Daniel Serra.

A seguire in classifica generale le due Porsche di Iron Lynx, con Michelle Gatting ed Alessio Picariello. Da capire se come a Sebring, le Aston Martin si “risveglieranno” o meno in qualifica, vale a dire fra due ore, alle 15.30 locali (le 16.30 italiane), visibili sull’app a pagamento WEC TV e su Eurosport.

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La sessione è stata brevemente interrotta per le conseguenze del contatto fra la Peugeot #94, guidata da Gustavo Menezes, e l’Alpine #35 di Memo Rojas, che ha avuto la peggio e, con la gomma posteriore destra esplosa, è stata portata a spinta ai box.

Infine, la direzione gara dopo l’incidente di ieri nella gara di contorno, la Porsche Cup Iberica, ha chiuso l’accesso al pubblico e ai fotografi in curva 1. Sicuramente vi è stata una dinamica a dir poco particolare, ma ci sentiamo di condividere la scelta della direzione gara, a titolo cautelativo.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3