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GTWC Europe – Comtoyou e Akkodis ASP in evidenza a Brands Hatch

E’ Raffaele Marciello a dettare il passo nelle prime libere  di Brands Hatch del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. L’alfiere Mercedes ha stabilito il best lap in 1.22.511, lasciando a oltre 6 decimi l’Audi del Sainteloc #27 condotta da Chris Mies.

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I due hanno preceduto Alex Aka (Tresor Attempto Racing #99/Audi), il migliore in Silver Cup che correrà in compagnia del nostro Lorenzo Patrese, il quale cercherà di rifarsi dopo la delusione di Monza.

A seguire Haupt Racing Team (Mercedes #77), Boutsen VDS (Audi #9) ed Emil Frey Racing #69, realtà quest’ultima al debutto con due Ferrari 296 GT3 nella Sprint Cup dopo una lunga militanza con Lamborghini.

La sessione è stata interrotta a circa 24′ minuti dal termine per rimuovere la Mercedes #90 di Madpanda Motorsport che con Jesse Salmenautio è finito nella ghiaia alla Paddock Hill a seguito di un contatto con una delle Lamborghini di VSR. La direzione gara è stata poi costretta a sospendere il turno una seconda volta a seguito di un testacoda nel cuore del secondo settore da parte di Nicola Marinangeli (AF Corse #71/Ferrari).

Nella seconda sessione di prove in vista delle qualifiche pomeridiane è stato invece Christopher Haase a portare l’Audi del Comtoyou al top. Nelle cosiddette Pre-Qualifying il veterano tedesco ha stabilito il tempo di 1.22.467, precedendo la Ferrari 296 GT3 #14 dell’Emil Frey di Giacomo Altoé.

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Ancora in evidenza l’Audi #99 di Tresor Attempto Racing, una conferma in Silver Cup con Alex Aka/Lorenzo Patrese, che a loro volta precede l’altra Audi del Comtoyou (#21),la Mercedes Akkodis ASP #88  e l’Audi #40 di Tresor Attempto Racing.

Giornata difficile, almeno fino ad ora, per le BMW del WRT dominatrici a Monza. Solo 14mo temo infatti per la M4 GT3 #46 e  16mo per la gemella #32. Maxime Martin/Valentino Rossi e Dries Vanthoor/Charles Weerts dovranno rifarsi nelle qualifiche che prenderanno il via a partire dalle 17.00 nostrane.

Da segnalare nel finale di sessione l’impatto contro le barriere della Westfield da parte della Ferrari 296 GT3 #69 di Albert Costa/Thierry Vermeulen che ha fermato questo secondo turno per permettere ai commissari di sistemare le barriere.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe

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WEC – Tornano gli scaldagomme, ma solo a Le Mans

La FIA e l’ACO hanno deciso di autorizzare gli scaldagomme per la prossima 24 Ore di Le Mans. La notizia è pervenuta poco fa mediante un comunicato che afferma che la decisione è stata presa “dopo attenta valutazione dei dati relativi al consumo dei pneumatici, insieme ai fornitori Michelin e Goodyear”.

“L’eccezione è limitata alla sola 24 Ore di Le Mans – prosegue il comunicato – allo scopo di assicurare a tutti i piloti, indipendentemente dal livello di esperienza, di competere nel modo più sicuro, a prescindere dalle condizioni della pista e delle temperature, mentre i fornitori, le squadre ed i piloti guadagneranno tempo prezioso per capire  come portare al meglio i pneumatici in temperatura per il resto della stagione 2023 del FIA WEC.”

La norma si applicherà a tutte e tre le classi in gara e gli scaldagomme verranno alimentati da carburante sostenibile fornito da TotalEnergies. Il comunicato termina ricordando, forse in modo un po’ troppo polemico che “l’abolizione dei mezzi per portare in temperatura le gomme è stata introdotta a seguito di un percorso a lungo termine, durato due anni.”

Il dietrofront di FIA ed ACO fa seguito alle rimostranze dei costruttori, soprattutto Ferrari, già riportate su queste pagine, dopo l’esperienza della recente 6 Ore di Spa-Francorchamps, dove non solo diversi gentlemen hanno faticato sulla pista bagnata (va ricordato, con le slick) ma anche piloti esperti cone Brendon Hartley ed Antonio Fuoco hanno dovuto pagare dazio negli outlap in qualifica e in gara, su pista asciutta. Senza dimenticare i botti di James Calado e Josè Maria Lopez a Sebring.

A questo punto attendiamo anche la revisione del BoP caldeggiata da Porsche.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

Delage

WEC – IDEC Sport si associa a Delage per Le Mans. Niente Monza per l’Isotta Fraschini

No, stavolta non è un pesce d’aprile, ma un ulteriore marchio automobilistico d’epoca si va ad associare ad una squadra preesistente per la 24 Ore di Le Mans.

Si tratta di Delage, brand transalpino nato nel lontano 1905 e scomparso nel secondo dopoguerra, recentemente rivitalizzato da parte di Laurent Tapie, figlio del noto imprenditore, e costruttore di una supercar grintosissima, la D12, un mostro ibrido capace di oltre 1.000 HP.

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Lo storico nome si assocerà per la Le Mans del centenario con IDEC Sport, presente per la settima volta ai nastri di partenza della classica della Sarthe con un’Oreca LM P2 iscritta per il titolare Paul Lafargue, Paul-Loup Chatin e Laurents Hörr.

Delage peraltro vanta un passato (ancorchè remoto) di tutto rispetto a Le Mans, con due secondi posti nel 1939 e nel 1949.

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Frattanto giungono invece notizie non altrettanto positive da parte di un altro marchio storico in procinto invece di debuttare in gara fra le LMH. Isotta Fraschini nei giorni scorsi ha infatti reso noto di avere dovuto procrastinare la procedura di omologazione della sua Tipo 6.

Niente 6 Ore di Monza quindi per l’hypercar lombarda, almeno non in gara, perché in prima battuta si presenterà all’Autodromo Nazionale il 16-17 maggio per proseguire i test di sviluppo con alla guida nientemeno che Marco Bonanomi. Nel weekend di gara dei primi di luglio inoltre, la Tipo 6 Competizione, insieme alla versione Pista dovrebbe fare bella mostra di sè nel paddock.

Piero Lonardo

Foto: IDEC Sport, Delage, Isotta Fraschini

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GTWC Europe – 29 macchine a Brands Hatch per il via della Sprint Cup

Saranno 29 le vetture presenti ai nastri di partenza di Brands Hatch del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Sprint Cup. Classi rappresentate: PRO, Gold e Silver Cup, mentre per motivi logistici non sono al via i rappresentanti della classe Bronze che ritroveremo a Misano Adriatico.

15 auto sono attese nella top class, con WRT che tenterà di confermarsi al vertice con la coppia formata da Charles Weerts e Dries Vanthoor. I belgi, alla ricerca del quarto trofeo Sprint consecutivo, inseguono la prima gioia nella categoria continentale di SRO con la BMW M4 GT3.

Al via ricordiamo anche due Ferrari 296 GT3 iscritte da Emil Frey Racing in Pro per Albert Costa/Thierry Vermeulen #69 e per Giacomo Altoè/Konsta Lappalainen #14, oltre ad una 488 GT3 AF Corse in Silver Cup per Sean Hudspeth e Nicola Marinangeli.

Sul circuito britannico le due gare da sessanta minuti con cambio pilota obbligatorio si terranno entrambe domenica, un format atipico rispetto agli altri eventi del GTWC Europe Sprint Cup, in quanto avremo solo due giornate d’azione, il 13 ed il 14 maggio contro le consuete tre degli altri impianti che toccherà la serie.

Luca Pellegrini

Foto: Alberto Manganaro

L’entry list di Brands Hatch

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GTWC Europe – Akkodis ASP e Leipert Motorsport pronti per Spa

Akkodis ASP aggiunge un equipaggio PRO completamente brasiliano per le tre tappe restanti dell’Endurance Cup del Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup 2023. Adalberto, Bruno e Rodrigo Baptista si alterneranno al volante di una Mercedes AMG GT3 e gareggeranno nella classe regina con il #89.

L’equipaggio in questione parteciperà anche alla 1000km del Paul Ricard di fine mese, valida per la Sprint Cup: la vettura dividerà il box con i già annunciatiLorenzo Ferrari/Maxi Goetz/ Thomas Drouet #87 e Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon #88.

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Leipert Motorsport  dal canto suo ha completato la line-up per la 24h di Spa, competizione che si svolgerà nel primo week-end di luglio e che come sempre sarà valida per il Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS e per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

La squadra legata a Lamborghini, che torna nelle Ardenne dopo l’esperienza full-time della passata stagione, ha deciso di puntare su Gerhard Watzinger e Jean-Francois Brunot oltre al confermato  Brendon Leitch.

Luca Pellegrini

Foto: Akkodis ASP,  Leipert Motorsport

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LMC – Rossi, debutto confermato alla Road to Le Mans con WRT

Venghino siori venghino… Oramai all’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans non manca più nulla: la passerella dell’endurance si arricchisce infatti di un altro tassello nella persona di Valentino Rossi.

La leggenda della MotoGP sarà infatti al via, come già accennato su queste pagine, della Road to Le Mans, secondo appuntamento della Michelin Le Mans Cup 2023, al volante di una delle due BMW M4 GT3 iscritte dal Team WRT, nell’ottica di una partecipazione futura alla 24 Ore.

Il “Dottore” è infatti in lizza per un posto da titolare nella squadra belga, che dal prossimo anno porterà in gara le BMW Hypercar nel WEC.

Per l’ottava edizione del doppio appuntamento della serie di contorno dell’ELMS saranno in totale 58 le vetture al via. Oltre alle 42 full-season infatti si aggiungono 8 LM P3 ed altrettante GT3.

Tra i prototipi spicca la presenza di Yvan Muller su una seconda Ligier del team di sua proprietà, M Racing. Anche DKR, uno dei team vincitori in precedenza, raddoppierà con una seconda Duqueine per Pedro Perrino, mentre United Autosports riserverà un sedile per l’ex-vincitore dell’assoluta, Guy Smith.

Tra le GT3, oltre alla presenza di Rossi – di cui non si conosce ancora il partner – il WRT schiererà una seconda vettura per Max Hesse e Timothy Whale. Una terza M4 GT3 sarà invece portata in pista dai dominatori della scorsa stagione del GMB Motorsport per Richard e Kristian Poulsen.

Nel team danese sarà regolarmente presente il quattro volte vincitore (tra le GT) Jan Magnussen, mentre AF Corse rinforzerà la sua pattuglia di Ferrari 296 con quattro vetture, tra cui sulla #53 salirà l’ex-F1 Andrea Montermini. In totale saranno al via ben otto marchi; alla griglia si aggiunge infatti anche la Mercedes AMG GT3 del Winward Racing per Russell Ward.

Il programma della Road to Le Mans inizierà mercoledí 7 giugno con le prove libere. Le due manches di 55’ ciascuna si svolgeranno invece giovedí 8 e sabato 10 giugno, in apertura della giornata dedicata alla 24 Ore.

Piero Lonardo

 

Foto: Kappae/Losi

L’entry list della Road to Le Mans

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WEC – Il punto dopo Spa

La 6 Ore di Spa-Francorchamps ha offerto diversi spunti di riflessione, in primis l’aspetto delle gomme: diversi team hanno infatti lamentato l’assenza di un sistema per scaldare opportunamente i pneumatici, in particolare Ferrari, addirittura per voce del suo big boss, Antonello Coletta.

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Nel comunicato post gara del Cavallino, a voce del capo delle attività sportive GT, viene riportato quanto segue: “Partendo dal presupposto che le regole sono uguali per tutti e che le rispettiamo, credo sia necessario riflettere sul divieto di utilizzare le termocoperte. È opinione comune nel paddock e tra gli addetti ai lavori, per non parlare dei piloti, che questa situazione sia diventata pericolosa. A Spa ci sono stati molti incidenti ed episodi al limite, agevolati dalle temperature rigide e dalla variabilità meteo, ed è il momento di fare una riflessione molto seria sul tema, perché ha implicazioni importanti sul fronte della sicurezza. Siamo alla vigilia di una gara decisiva come la 24 Ore di Le Mans dove, durante la notte, le temperature sono basse e le velocità raggiunte molto alte. Non è un tema che riguarda solo noi, gli incidenti hanno coinvolto vetture diverse, di classi diverse, guidate in quel momento da piloti professionisti così come da gentleman drivers e questa situazione era stata già ipotizzata in tempi non sospetti.”

Un altro tema all’ordine del giorno è sicuramente quello del BoP delle Hypercar. I vertici della commissione endurance FIA hanno infatti ribadito anche a Spa che il meccanismo di equivalenza, la cui nuova metodologia di determinazione è stata ampiamente spiegata dai tecnici LMEM nel weekend di Sebring, rimarrà immutato sino a Le Mans compresa per le vetture della classe regina.

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La Porsche fin qui è andata a podio solamente una volta a Portimao, e a Spa ha dovuto accontentarsi della quarta piazza per la 963 superstite, pur terminando nello stesso giro dei vincitori. Il responsabile dei programmi sportivi Porsche, Thomas Laudenbach, ha affermato ai microfoni di un importante media statunitense che il Balance of Performance delle LMH dovrà necessariamente essere rivisto per Le Mans. “Non penso che il punto sia se vi sarà una modifica – avrebbe affermato Laudenbach – ma di quanto. (Il WEC) lo ha constatato e sono sicuro che lo faranno.”

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Un altro degli aspetti positivi del weekend appena concluso è stato sicuramente l’enorme successo di pubblico. Il circuito di Spa-Francorchamps ha diffuso la cifra record (per una gara della serie mondiale, esclusa Le Mans) di ben 72.224 spettatori durante i tre giorni. Cifre per intenderci che vanno ad appaiare quelle della 24 Ore SRO, evento clou, insieme al GP di F1, del circuito belga.

La presenza dei costruttori, specie Ferrari, nella classe top ha sicuramente alimentato la curiosità del pubblico, che peraltro nelle Ardenne non è mai mancato, riportando un successo – anche a dispetto del meteo non proprio favorevole – che fa ben sperare anche per l’appuntamento di Monza. Speriamo che non solo il pubblico ma anche gli organizzatori dell’evento brianzolo siano all’altezza delle aspettative.

L’ordine di arrivo ha subito modifiche a seguito di alcune penalizzazioni che non hanno però modificato il risultato dei podi di categoria. Sul banco degli imputati la Peugeot #93, che a causa di 5” extra comminati per un’irregolarità ai box scivola all’ottavo posto delle LMH dietro la Glickenhaus.

5” extra anche alla vincitrice Toyota #7 per non aver restituito la posizione all’altra GR010-Hybrid dopo un sorpasso avvenuto fuori dalla pista ed infine 1’17” alla Aston Martin del D’Station per non aver rispettato il tempo minimo di guida per Casper Stevenson.

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In classifica generale infine dopo tre gare vede l’equipaggio campione in carica formato da Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa in testa con 71 punti contro i 66 dei compagni di squadra José Maria Lopez, Kamui Kobayashi e Mike Conway. Nonostante il passo falso di Spa, Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen continuano ad occupare la terza posizione con 42 lunghezze, 2 in più della Cadillac di Earl Bamber, Alex Lynn e Richard Westbrook.

Nella classifica costruttori, Toyota ha già allungato il passo con 90 punti contro i 57 di Ferrari ed i 42 di Porsche.

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Assegnati anche i primi punti della coppa riservata ai team hypercar privati, che sono andati alla Porsche Jota, protagonista di una gara senza regolare, gratificata dal sesto posto finale.

Tra le LM P2, United Autosports conduce grazie alla vittoria di Sebring con Phil Hanson e Frederick Lubin con 66 punti contro i 58 dei vincitori del WRT, Robert Kubica, Louis Deletraz e Rui Andrade.

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In GTE-Am infine, il secondo posto della Corvette, nonostante i 45 kg di Success Ballast, dopo le due vittorie nei primi appuntamenti non lascia molto spazio all’immaginazione. Ben Keating, Nico Varrone e Nicky Catsburg conducono con 82 punti contro i 43 dei trionfatori di Spa, Alessio Rovera, Luis Perez Companc e Lilou Wadoux, prima esponente del gentil sesso ricordiamo a riportare una vittoria di categoria nel WEC.

In vista della Le Mans del Centenario, diverse squadre definiranno gli ultimi ritocchi a Monza, dal 14 al 16 maggio prossimi. Sicura presenza per Ferrari e Porsche con le loro Hypercar. Il Cavallino prima di Le Mans dovrebbe tornare anche a Portimao.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo definitivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps

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GT Open – Portimao: doppio successo Mercedes con Al Manar Racing e Motopark

Mercedes inizia con il piede giusto l’International GT Open a Portimao con un doppio successo assoluto con Al Faisal Al Zubair/Fabian Schiller (Al Manar Racing by GetSpeed #77) e con Diego Menchaca/Marcos Siebert (Motopark #17).

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La sfida più importante del fine settimana, più lunga in termini cronometrici, ha visto l’ottimo spunto dalla pole position da parte di David Fumanelli. Il lombardo di Kessel Racing #11 ha tenuto testa a Yannick Mettler (CBRX by SPS #54/ Mercedes) e a Karol Basz (Olimp Racing #777/Mercedes).

La graduatoria si è ribaltata con la prima sosta ai box: Fabian Schiller ha saputo prendere il primato e mantenere la leadership fino all’arrivo. Il tedesco, teammate di Al Faisal Al Zubair, ha poi condotto fino al traguardo davanti a  Sam de Haan/Charlie Fagg (Optimum Motorsport #96/McLaren) e a Diego Menchaca/Marcos Siebert (Motopark #17/Mercedes).

AMG ha saputo imporsi anche in PRO-Am con Dexter Müller/Yannick Mettler ed in AM con  Heiko Neumann /Timo Rumpfkeil #65.

Race-2

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Fabian Schiller #77 allo start ha mantenuto in scioltezza il primato davanti a Charlie Fagg #96 ed  Eddie Cheever III (AF Corse #27/Ferrari). Ottimo spunto da parte della Rossa, meno per la vettura britannica che cederà una piazza anche a Christopher Haase (Eastalent-Racing #23/Audi)

Tutto è rimasto immutato fino alla sosta ai box, allorquando, le penalità di tempo della race-1 hanno ribaltato la situazione. Simon Reicher #23 ha condotto per pochi secondi le danze prima di cedere il passo alla Mercedes #17 di  Marcos Siebert ed all’AMG GT3 #777 di Al Zubair.

Il risultato della seconda prova è stata rimesso in discussione dopo un testacoda nella ghiaia di curva 8 da parte della Ferrari #26 del Team Race one; la direzione gara ha deciso di non chiamare in causa la vettura di sicurezza e cosí la Mercedes #17 di Motopark ha potuto festeggiare la vittoria davanti a  Al Zubair/Schiller #77 e all’Audi di Reicher/Haase #23. Debutto e podio per quest’ultima realtà al via nel 2023 nell’ADAC GT Masters.

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La già citata vettura #27 di Pulcini/Cheever ha colto il successo in Pro_am, sesti overall, mentre  nella categoria AM è da rimarcare la gioia per Alessandro Cozzi/Giorgio Sernagiotto sull’altra Ferrari #25 di AF Corse.

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Piccola pausa ora per il GT Open 2023 che dopo il Portogallo si sposterà in quel di Spa-Francorchamps a metà maggio per la seconda corsa dell’anno.

Classifica piloti dopo Portimao

  1.  Al Faisal Al Zubair/Fabian Schiller – Al Manar Racing by GetSpeed – 27p
  2. Diego Menchaca/Marcos Siebert – Motopark – 25p
  3. Sam de Haan/Charlie Fagg – Optimum Motorsport  – 20p

Risultato R1 – Portimao

Risultato R2 – Portimao

Luca Pellegrini

Foto: GT Open

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WEC – A Spa, è ancora uno-due Toyota, ma Calado infiamma con la Ferrari e termina a podio

La classifica della 6 Ore di Spa-Francorchamps vede al top ancora le due Toyota con la #7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez davanti a Brendon Hartley, Sebastien Buemi e Ryo Hirakawa. Terza la Ferrari #51 di James Calado, Antonio Giovinazzi ed Alessandro Pier Guidi, a oltre un minuto.

Vista in modo asettico, potrebbe sembrare l’ennesimo noioso dominio delle GR010-Hybrid, ma in realtà la gara ha vissuto su diversi piani, non solamente per le Hypercar. A partire dal dominio iniziale delle 499P su pista umida grazie alla scelta di partire con le wet, che purtroppo non ha pagato quanto necessario.

La Toyota #8 poi si è ricongiunta alla vettura gemella, ma partiva dal fondo dello schieramento a causa del crash di Hartley nelle qualifiche; in mezzo ci sono state le defaillances più o meno clamorose della Cadillac dorata, pesantemente a muro con Renger van der Zande, di Porsche con il blackout della #6, senza contare il contatto che ha tolto di mezzo la Vanwall. Questo tutto nei primi due terzi di gara. Infine il botto a gomme fredde di Antonio Fuoco a 90’ dal termine.

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Poteva bastare? No perchè l’ultima mezz’ora ha visto un James Calado indemoniato andare all’assalto del podio nei confronti della Porsche #5 e passarla all’ultimo giro per proseguire la striscia dei podi Ferrari, in attesa della big W. Onore comunque a questa 499P perchè sul passo gara e soprattutto nei consumi, in tre gare ha dimostrato di essere arrivata a livello dei nipponici, senza scordarci della pole position cancellata per track limits.

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Bellissima la battaglia anche nelle altre classi, soprattutto nelle LM P2, dove il successo è andato al WRT e a Robert Kubica, Rui Andrade e Louis Deletraz. Il team di casa ha pagato uno start non ottimale da parte dell’angolano ed ha dovuto poi rimontare anche una situazione di pit sfavorevole durante la penultima safety car.

Ciononostante, l’equipaggio dell’Oreca #31 ha effettuato una rimonta basata sui consumi, battendo in pitlane l’equipaggio di United Autosports composto da Tom Blomqvist, Oliver Jarvis e Josh Pierson. Un ultimo arrivo in volata anche per il gradino basso del podio che premia Inter-Europol sulla #9 di Prema.

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Capolavoro infine della Ferrari #83, numero assai vincente negli ultimi anni, da parte di Luis Perez Companc, Lilou Wadoux ed Alessio Rovera. Dal crash delle libere 1 fino alla difficile decisione di partire con le slick del gentleman, già vincente qui nel 2014, si è passati ad uno stint monstre da parte della francesina, col nostro portacolori destinato “solo” a gestire il vantaggio accumulato sulla concorrenza.

La Wadoux diventa la prima esponente del gentil sesso ad aggiudicarsi un successo di categoria in una gara del World Endurance Championship.

Sicuramente hanno influito la differente strategia Corvette nelle fasi iniziali, con Ben Keating a volare con le wet, ed i 45 kg extra della C8.R, che comunque dopo due vittorie schiaccianti porta a casa un secondo posto. Le fasi finali premiano l’ORT by TF, che allo scadere dell’ultima ora ha avuto la meglio della Porsche Proton #88.

E’ tutto da Spa. Il prossimo appuntamento con la serie mondiale endurance è con l’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans, le cui attività in pista inizieranno con la Journèe Test di domenica 4 giugno, precedute dal tradizionale Pesage, le verifiche pubbliche, in Place de la Republique

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore di Spa-Francorchamps