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WEC – Ferrari prepara l’Hyperpole nelle ultime libere

Sotto un sole africano a Le Mans sono terminate da poco le ultime libere prima della Hyperpole, e come ieri sono ancora le Ferrari a dettare legge, con Antonio Fuoco ed il tempo di 3.26.579 davanti ad Alessandro Pier Guidi di oltre 4 decimi.

I due alfieri del Cavallino sono usciti negli ultimi minuti per togliere la leadership alle Toyota di Kamui Kobayashi e Sebastien Buemi, che inseguono ad 1”. La migliore delle Porsche a sorpresa è quella di Jota Sport con Antonio Felix da Costa, assente ieri dalle qualifiche per problemi al sistema ibrido, mentre in casa Cadillac si sono concentrati sull’unica V-Series.R che non ha passato il taglio, quella iscritta da Action Express, che ha chiuso in P7.

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Pietro Fittipaldi ha ripreso il comando delle LM P2 col tempo di 3.34.071, vicinissimo alla Vanwall hypercar, relegando il resto cella concorrenza, capitanata da Mathias Beche del Nielsen Racing, a oltre 3”!

 

L’unica Full Course Yellow della sessione quasi immediatamente per l’uscita di strada di Ferdinand Habsburg ad Indianapolis; altri off da parte di altri protagonisti della categoria sono stati gestiti con bandiere gialle locali e danni minori. Alla sessione ha preso parte l’Oreca del Tower Motorsports, completamente ricostruita, mentre l’Aston Martin del D’Station dovrebbe farcela per l’ultima ora di libere in programma alla 22.00.

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Francesco Castellacci guida infine le GTE-Am con la Ferrari AF Corse #54 ed il tempo di 3.53.681; a seguire le Porsche di GR Racing, Iron Lynx e Dempsey-Proton. Ricordiamo che nessuna 911 si è qualificata per lo shootout finale, che partirà alle ore 20.00. Diretta tv sul sito WEC e sui canali Eurosport.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 3

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WEC – Le voci di Ferrari “La nostra priorità sarà l’affidabilità”

Ieri abbiamo avuto l’occasione di incontrare alcuni esponenti di spicco di casa Ferrari. Per primo Antonio Giovinazzi, polesitter in pectore della 6 Ore di Spa. “Io sono stato qui nel 2018 ma con la 499P è tutta un’altra pista ed hai un feeling diverso dalla GT. Sarà diverso anche in gara perchè stavolta potrò concentrarmi a guardare avanti. Ovviamente sono super orgoglioso di portare in pista insieme ai miei compagni a Le Mans il marchio Ferrari che mancava da 50 anni.”

“Arrivare qui già con tre podi in tre gare dopo aver messo la macchina in pista meno di un anno fa – ha proseguito il pilota di Martina Franca – è qualcosa che non ci immaginavamo ma questa è una gara lunga e la priorità sarà l’affidabilità. Abbiamo lavorato sodo e dobbiamo continuare a fare bene.”

La cosa fantastica è che sembrate non sentire pressioni “Al test day abbiamo raccolto dati in una giornata senza problemi e abbiamo anche raccolto un buon risultato. Ovviamente la pressione anche se non si vede c’è e sappiamo dove siamo rispetto agli altri competitors ma in una 24 ore dobbiamo pensare sessione per sessione evitando ovviamente anche i piccoli errori. Questo è il nostro approccio.”

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Tocca poi all’Ing.Ferdinando Cannizzo: “Stiamo progredendo man mano che corriamo e sappiamo che la lotta sarà dura con tutti gli altri costruttori, non solo Toyota ma anche Cadillac e Porsche. Il consumo delle gomme sarà determinante anche se parliamo di un circuito non particolarmente duro con le gomme. Il ritorno dei tyre warmers, che abbiamo provato a Monza, sarà però utile soprattutto per i competitors che hanno meno esperienza.”

“Dal punto di vista delle strategie, siamo confidenti di poter gestire al meglio una 24 ore – ha aggiunto il papà della 499P – le scelte fatte nelle precedenti gare le ripeteremmo; ovviamente il punto di riferimento è Toyota, ma hanno anni di esperienza in questa gara rispetto a noi.”

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Infine il big boss, Antonello Coletta. “Siamo convinti di avere una buona vettura ma probabilmente non siamo gli unici. Al momento Toyota per noi rimane il punto di riferimento: la conoscenza della vettura, delle strategie e dei pneumatici è molto più importante per noi che per gli altri”

“In generale per noi sarà importante essere consistenti in ogni condizione ed essere pronti ad ogni situazione. Fin qui abbiamo già fatto dei long run ed in tutta onestà anche se inizialmente abbiamo avuto qualche problema, nel prosieguo della preparazione abbiamo raggiunto risultati assai più confortanti soprattutto in termini di affidabilità. Noi ovviamente faremo il possibile per ottenere il massimo risultato, e se saremo sia affidabili che bravi con le strategie sono sicuro che ci saremo.”

Interviste raccolte da Piero Lonardo

Foto: Alberto Manganaro

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WEC – Porsche in evidenza nelle libere in notturna

Il lungo mercoledì di Le Mans si chiude con ulteriori due ore di libere. A svettare questa volta è una Porsche, la #6 con Laurens Vanthoor, capace di chiudere con 3.28.878 e scalzare dalla vetta la Ferrari #51 di James Calado, precedendola di oltre 3 decimi.

A completare il podio virtuale un’altra 963, la #5 grazie a Dane Cameron, mentre la migliore delle Toyota si deve accontentare della quinta posizione dietro alla Cadillac di Earl Bamber. Alla sessione ha preso parte con continuità la Porsche privata di Jota Sport, costretta a rinunciare alle qualifiche che prima nella giornata hanno promosso le 24 favorite (otto per classe) che domani sera si giocheranno la Hyperpole.

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Prima sessione non di appannaggio Jota invece tra le LM P2 grazie a Mirko Bortolotti ed il suo 3.36.863, a precedere di 2 decimi uno dei delusi delle qualifiche, Filipe Albuquerque ed il fin qui leader incontrastato della categoria, Pietro Fittipaldi.

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Ancora Ferrari infine sugli scudi in GTE-Am con Kei Cozzolino, autore di 3.53.796 con la 488 GTE Evo del Kessel Racing. Il clima più mite ha permesso alle Porsche di rifarsi rispetto alle qualifiche, ed inseguono con Alessio Picariello e Matteo Cairoli sulle 911 di Iron Lynx e Project 1.

Domani, in attesa della Hyperpole delle 20.00, si inizia con una terza sessione di libere, dalle 15.00 alle 18.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

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WEC – Grande Ferrari, uno-due nelle qualifiche di Le Mans: ora tocca alla Hyperpole

Le Ferrari proseguono alla grande questa Le Mans piazzando entrambe le 499P davanti a tutti nelle qualifiche. Come noto la sessione serve a scremare il parco partenti, determinando le otto vetture per categoria – LMH, LM P2, (indifferentemente se Pro/Am), GTE-Am – che accederanno alla Hyperpole di domani sera.

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Antonio Fuoco ha spiazzato la concorrenza piazzando nel finale di sessione il best lap di 3.25.213, ben al di sotto, come da copione, dei tempi ottenuti domenica nei test e oggi pomeriggio nelle libere, precedendo di 2 decimi Alessandro Pier Guidi, che fino a quel momento deteneva la migliore prestazione per appena 9 millesimi sul teammate.

Seguono le due Toyota con la livrea impreziosita dai fiori di ciliegio, da sempre uno dei simboli del Giappone, che anche qui non esita a puntare nuovamente sul turismo, bloccato per anni dalla pandemia. Kamui Kobayashi e Brendon Hartley erano gli incaricati per la sessione, ma alla fine hanno chiuso a quasi 3 e oltre 5 decimi dal calabrese.

Alla Hyperpole parteciperanno anche le Porsche Penske #5 e #75 e le due Cadillac del Team Ganassi. Fuori, e cono distacchi nell’ordine dei 2” dal leader, sia la terza Porsche Penske, affidata a Kevin Estre, che le due Peugeot che avevano impressionato nelle libere di pochi minuti or sono. La quarta 963 privata di Jota Sport dal canto suo non è riuscita a segnare un giro valido per problemi al sistema ibrido.

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Continua invece il dominio del team britannico tra le LM P2, dove Pietro Fittipaldi ha ancora una volta segnato la miglior prestazione con 3.34.751, precedendo di appena 2 millesimi Louis Deletraz con l’unica Oreca del WRT qualificata per la Hyperpole.

Passano il turno, diciamo cosí, anche entrambe le vetture di Prema, IDEC Sport, Vector Sport, Racing Team Turkey e la #47 di Cool Racing.

UPDATE: Il miglior tempo ottenuto dal Racing Team Turkey è stato cancellato per aver infranto la procedura con bandiera rossa. Al supo posto viene promossa alla Hyperpole tra le LM P2 la vettura del Nielsen Racing. 

L’altra macchina del team svizzero è stata protagonista con Malthe Jakobsen della seconda delle due interruzioni della sessione; in precedenza è stato il contatto fra l’Alpine di Mathieu Vaxivière e Filipe Albuquerque – da evidenziare che nessuna delle due vetture di United Autosports ha passato il taglio – a generare la prima red flag.

Le interruzioni sono state propedeutiche al rientro in gara della Corvette, la cui crew è riuscita a terminare le riparazioni dopo l’incidente delle libere e a piazzare la terza prestazione in GTE-Am. Davanti a tutti però ancora due Ferrari, con Alessio Rovera, autore di 3.51.877, davanti di appena 37 millesimi su Davide Rigon.

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Domani sera vedremo in azione altre tre Ferrari, per un totale di cinque: le due di Kessel e la #21 di AF Corse, insieme alle due Aston Martin di ORT by TF e GMB Motorsport. La migliore delle Porsche, l’esemplare di Iron Lynx, si è piazzata a ridosso della “bolla” con Alessio Picariello.

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Per la cronaca, anche la Camaro ZL1 NASCAR ha partecipato alla sessione, piazzando il tempo di 3.47.976 con Mike Rockenfeller. Assenti invece l’Aston Martin del D’Station e l’Oreca LM P2 del Tower Motorsport, protagoniste del crash nel pomeriggio. I meccanici del TDS, che gestiscono in pista la vettura coi colori di Michel Vaillant, stanno provvedendo ad approntare un nuovo telaio.

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La giornata si chiude con due ore di libere in notturna a partire dalle 22.00 Domani, il programma di domani prevede due nuove sessioni di libere, a partire dalle 15.00 ed alle 22.00, inframezzate dalla mezz’ora dedicata alla Hyperpole, alle ore 20.00.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

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WEC – A Le Mans, le Toyota tornano davanti a tutti nelle prime libere

Dopo la Journèe Test oggi si è iniziato a fare sul serio sul Circuit de la Sarthe. Nelle prime libere da poco terminate le due Toyota hanno preso il comando della lista dei tempi con Brendon Hartley e Kamui Kobayashi.

Il tre volte vincitore ha fissato i cronometri sul 3.27.742, battendo il recordman sul giro secco – atteso ad Indianapolis questo agosto per il debutto in NASCAR con 23XI Racing – di 133 millesimi. La sorpresa odierna è però Cadillac, che con un altro ex-vincitore, Earl Bamber, si è portata a 2 decimi dalla migliore delle GR010-Hybrid.

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La top five è completata dalle due Porsche di Felipe Nasr e Kevin Estre, che a loro volta precedono le Peugeot, che sui lunghi rettilinei sembrano assai più a proprio agio rispetto alle altre tappe del mondiale.

La migliore delle Ferrari si è piazzata ottava con Antonio Fuoco a poco meno di 1” da Hartley nonostante un miglioramento di oltre 8 decimi rispetto al best lap di domenica della 499P di Antonio Giovinazzi. La #51 invece si è sostanzialmente ripetuta grazie ad Alessandro Pier Guidi e si classifica in P12.

Jota ancora in spolvero tra le LM P2 con Pietro Fittipaldi ed il tempo di 3.34.579, quasi 1” meglio dei Test, davanti alla stellina Malthe Jakobsen di Cool Racing e Mirko Bortolotti con la migliore delle Oreca di Prema.

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Oltre alla Full Course Yellow propiziata da Dries Vanthoor, fuori ad Indianapolis con la vettura del Racing Team Turkey, da segnalare soprattutto la disavventura occorsa a Steven Thomas e alla vettura del Tower Motorsports, che si è schiantata sull’Aston Martin del D’Station, sulle barriere delle Esses a metà sessione con Casper Stevenson, foriera di una lunga bandiera rossa.

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La sessione è stata chiusa con leggero anticipo a causa dell’uscita di strada da parte della Corvette di Nico Varrone a Tertre Rouge. Tra le GTE-Am emerge l’Aston Martin che non ti aspetti grazie a Marco Sorensen, che porta in alto la Vantage del GMB Motorsport col tempo di 3.55.020, ben 3 decimi meglio della Porsche del GR Racing, che dopo il Pesage ha svelato essa stessa una livrea celebrativa, con Riccardo Pera.

 

 

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Continua a dare spettacolo infine la Camaro NASCAR, che nonostante qualche problema nei tratti più guidati, mantiene una netta separazione dalle GT ACO-style grazie alle prestazioni di Jenson Button e Jimmie Johnson.

 

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Il programma odierno prosegue con le qualifiche, che definiranno le vetture che domani parteciperanno alla Hyperpole, e le libere 2, rispettivamente alle 19.00 e alle 22.00

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

LBJ

WEC – LeBron James starter ufficiale della 24 Ore di Le Mans!

Sarà nientemeno che LeBron James a fare partire la Le Mans del centenario. Il popolare campione di basket, da sempre appassionato di corse automobilistiche, agiterà il Tricoleur davanti alle 62 vetture pronte a contendersi la vittoria finale alle 16.00 di sabato 10 giugno.

Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest ha cosí commentato: “Sono entusiasta nel dare il benvenuto a LeBron James alla 24 Ore del Centenario di Le Mans e lo ringrazio sinceramente per aver accettato il nostro invito. La 24 Ore di Le Mans è un evento di fama mondiale che in passato ha accolto grandi nomi provenienti da vari settori. LeBron James è una vera leggenda dello sport il cui elenco di risultati e record suscita rispetto e ammirazione. Non vediamo l’ora di fargli conoscere l’atmosfera unica di Le Mans e l’entusiasmo generato dal centenario della più grande gara di endurance del mondo”.

LeBron James da parte sua ha rilasciato la presente dichiarazione: “Non c’è niente come vedere e vivere lo sport ai massimi livelli. È un onore per me essere parte di questo momento storico nel motorsport e contribuire a celebrare il centenario di uno dei più grandi eventi sportivi del mondo. Non vedo l’ora di dare il via a questa gara iconica e di guardare i suoi piloti di livello mondiale competere sul palcoscenico globale di Le Mans.“

LeBron James, 38 anni, uomo dei record e quattro volte campione NBA, è l’ennesima star di fama mondiale ad alternarsi nel ruolo di starter ufficiale, istituito nel 1949. Ricordiamo fra gli altri Brad Pitt (2016), Rafael Nadal (2018), Alain Delon (1996), il presidente francese Georges Pompidou (1972) e Steve McQueen (1971).

Ricordiamo che sarà invece “Mr.Le Mans”, Tom Kristensen, a ricoprire l’altrettanto onorevole ruolo di Grand Marshal della competizione.

Piero Lonardo

Foto: Presse Sports via ACO/WEC

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WEC – Ferrari in gran spolvero nella Journèe Test di Le Mans

La Ferrari chiude al comando la Journèe Test della 24 Ore di Le Mans: le due 499P si sono divise equamente la vetta della lista dei tempi nelle due sessioni previste, con Antonio Fuoco, autore di 3.30.686 al mattino ed Antonio Giovinazzi che nel pomeriggio ha affinato il limite a 3.29.504.

Le due sessioni di tre ore ciascuna si sono svolte totalmente all’asciutto, sotto un sole estivo, che facilmente potrebbe non essere il pattern della settimana entrante, dove (per ora) si prevedono si temperature calde ma anche l’inesorabile pioggia a partire da venerdí.

Ad ogni modo è stata la festa delle Hypercar, con le 16 LMH a dare spettacolo riportando sin da subito alla mente livelli di competizione di altri tempi.

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Dietro le Ferrari si piazzano nella lista dei tempi complessiva, la Porsche #6 di Laurens Vanthoor e la Toyota #7 di Kamui Kobayashi. Il recordman della Sarthe è rientrato in pista dopo una rovinosa uscita da parte di Mike Conway a Tertre Rouge che ha praticamente chiuso la prima parte, senza recuperi perchè nel mezzo era prevista la gara unica delle Ligier dell’European Series, dove peraltro i nostri compatrioti di Monza Garage hanno sfiorato la vittoria finale.

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Altra vittima della mattinata la Peugeot #93, ferma lungo il circuito dopo circa mezz’ora nelle mani di Paul di Resta. Le due 9X8, qui con la livrea speciale che va a sostituire l’anonimo grigio, ma soprattutto anche grazie al nuovo BoP che ha sostanzialmente ridefinito i valori in campo, non hanno demeritato, e alla fine chiudono dietro Ferrari e Porsche con la settima prestazione assoluta, davanti alla migliore delle Cadillac.

Le tre V-Series. R hanno dato l’impressione di puntare a maturare esperienza, specie per la #311 recapitata direttamente da oltre oceano. Tempi competitivi infine, nell’ordine dei 2” dal leader, anche per le tre LMH non ibride, Glickenhaus e Vanwall.

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Jota, che ricordiamo schiera anche l’unico esemplare di Hypercar privata (l’effort di Action Express Racing è supportato direttamente dalla casa madre) chiude invece al top fra le LM P2. Pietro Fittipaldi ha portato l’Oreca #28 sul 3.35.472, precedendo al pomeriggio di ben 7 decimi la vettura del WRT di Ferdinand Habsburg e, sorpresa sorpresa, le due Alpine di Andrè Negrao e Mathieu Vaxivière.

In realtà subito dietro i detentori del trofeo 2022 si piazza Rashad de Gerus, il migliore al mattino con uno strepitoso 3.36.409 che ha fatto momentaneamente tremare persino le LMH con la #47 del Cool Racing condivisa con Vlad Lomko e, per la gara, l’asso IndyCar Simon Pagenaud.

Fra i Pro/Am, manco a dirlo, davanti a tutti c’è sempre la vettura del Racing Team Turkey davanti all’esemplare di AF Corse.

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Ferrari sugli scudi anche in GTE-Am, grazie al JMW e a Thomas Neubauer, autore al pomeriggio di 3.56.088 – il quale bissava cosí il primato ottenuto al mattino da Louis Prette – davanti alle altre 488 GTE Evo di Francesco Castellacci e Daniel Serra.

A seguire l’armata Porsche, capitanata da Riccardo Pera e GR Racing, mentre la migliore delle Aston Martin, che come al solito evitano di ostentare il proprio potenziale, quella dell’Oman Racing by TF grazie a Charlie Eastwood. Stranamente non in evidenza l’unica Corvette iscritta, appena P15.

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Che dire infine della Camaro NASCAR iscritta come Garage 56? Alla fine della giornata la ZL1 ha chiuso con oltre 2” di vantaggio dalle GTE-Am dopo aver girato non solo con continuità (e spettacolo, grazie al sound) ma dando soprattutto l’impressione di trovarsi a proprio agio sul tracciato.

Le 62 vetture torneranno in pista solamente mercoledí 7 giugno, alle ore 14 per le libere-1. Il programma proseguirà nella stessa giornata con le qualifiche, dalle 19 alle 20, e dalle libere-2, dalle 22.00 alle 24.00. Giovedí spazio alle libere-3 e soprattutto alla Hyperpole, dalle 20.00 alle 20.30, e alle ultime libere dalle 22.00 alle 23.00, prima dello start della 24 Ore del centenario alle 16.00 di sabato 10, preceduta dai consueti 15’ di warm-up, quest’anno posticipati alle 12.00 per permettere lo svolgimento delle due gare del Ferrari Challenge e della Porsche Carrera Cup.

Ricordiamo che le due manches della Road to Le Mans si svolgeranno giovedí 8 e venerdí 9 rispettivamente a partire dalle 18.30 e dalle 11.30. Non va dimenticata infine la Press Conference ACO di venerdí alle 9.30.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo

I risultati complessivi della Journèe Test

I risultati del mattino

I risultati del pomeriggio

Start

GTWC Europe – Marciello riporta al successo Mercedes alla 1000km del Paul Ricard

Mercedes ed Akkodis ASP tornano a vincere nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon #88 festeggiano la prima gioia del 2023 concludendo davanti a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 ed a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet (Saintéloc Junior Team #25/Audi).

Pole

Il recap della gara

Jules Gounon (Mercedes-AMG Team Akkodis #88) ha tenuto la prima posizione derivante dalla pole position alla bandiera verde tenendo testa a Maro Engel (Mercedes-AMG Team GetSpeed #777). Ottimo spunto anche da parte di Dennis Marschall (Tresor Orange 1 #40/Audi), abile ad avere la meglio su entrambe le Ferrari di AF Corse.

La gara verrà purtroppo presto neutralizzata con una Safety Car, chiamata in causa in seguito ad un incidente della Lamborghini #78 di Barwell Motorsport all’inizio della Ligne Droite du Mistral. Difficoltà al via anche per Lorenzo Ferrari (Akkodis ASP #87/Mercedes), in crisi nei primi concitati minuti a Signes.

Al restart, Gounon ha riprovato ad allungare, mentre Engel ha dovuto vedersela con l’Audi #40 di Tresor Orange 1 e con l’aggressivo Fred Vervisch (Comtoyou Racing #11/Audi), il quale non ha perso occasione per superare le due Ferrari e la R8 GT3 #25 di Sainteloc Racing.

Lo stint iniziale si chiudeva con un deciso attacco da parte di Marschall, che dopo aver superato Engel si è lanciato all’inseguimento di Gounon. Il tedesco ha regalato emozioni, ma l’andorrano riuscirà a tenere la posizione poco prima di fermarsi per la prima volta in pitlane.

La musica cambierà però presto, perchè Tresor Orange 1 #40 riusciva ad effettuare un pit stop più rapido e di conseguenza a superare la Mercedes #88 di Akkodis ASP. Era Mattia Drudi ad ereditare il volante dell’Audi, mentre Gounon resterà al volante della propria AMG GT3. Stessa scelta anche per Maro Engel, provvisoriamente terzo davanti a Simon Gachet (Sainteloc Racing #25/Audi).

Quest’ultimo intraprenderà una spettacolare bagarre per il primato contro la BMW #32 di WRT e la M4 GT3 #99 di ROWE Racing. Charles Weerts e Marco Wittmann sfideranno Gachet, mentre Drudi resterà al comando della competizione senza particolari problemi.

Il primo colpo di scena della gara arriva a meno di due ore dalla partenza a seguito di un contatto in curva 5 tra Weerts e Daniel Serra. Il belga di BMW si ritirerà prematuramente ritirarsi dopo il contatto con la Rossa #71 di AF Corse per rottura della sospensione. Esce cosí uno dei sicuri protagonisti della serie, in crisi anche a Monza.

La graduatoria è rimasta intatta fino alla metà gara, allorquando, in concomitanza con una nuova sosta ai box, l’Audi al comando di Drudi ha dovuto alzare bandiera bianca in seguito ad una foratura alla ruota posteriore destra.

La prova è automaticamente passata nelle mani di ROWE Racing con Phillip Eng davanti a Fabian Schiller #777 ed all’Audi #25 di Christopher Mies. Sainteloc Racing dovrà presto vedersela con Akkodis ASP #88, in rimonta con Raffaele Marciello dopo la conclusione dello stint di Timur Boguslavskiy.

Il russo anticiperà il quarto stop della competizione al fine di concedere il più presto possibile il volante a Marciello che inizierà una folle rimonta nella notte del Paul Ricard. Quest’ultimo riuscirà a fare la differenza, perfetto in ogni condizione ed abile a recuperare progressivamente posizioni sull’agguerrita concorrenza.

Sia la Mercedes #777 del Team GetSpeed, che l’Audi del Sainteloc Junior Team #25 e la BMW del ROWE Racing #98 hanno dovuto di volta in volta infatti piegarsi al campione in carica dell’ADAC GT Masters, leader assoluto ad un’ora dalla conclusione.

Meritata vittoria finale per l’equipaggio della Mercedes #88  di Timur Boguslavskiy/Raffaele Marciello/Jules Gounon, davanti con margine a Luca Stolz/Maro Engel/Fabian Schiller #777 e a Patric Niederhauser /Christopher Mies /Simon Gachet #25.

Quarta piazza per ROWE Racing #98 davanti a sua volta alla Ferrari AF Corse #71. Giornata da dimenticare invece per Rutronik Racing #98 e Iron Lynx #63 (Lamborghini), in crisi nel cuore della prova dopo una discreta performance iniziale.

Gold

Audi vs Mercedes al via in Gold Cup con Comtoyou Racing #21 che ha dovuto vedersela con l’AMG GT3 #57 di Winward Racing. L’auto che ha conquistato la pole position di categoria ha dovuto cedere provvisoriamente il passo a Max Hofer, pilota ufficiale Audi a supporto della nota squadra belga.

Questi ultimi prenderanno in mano la competizione con il passare dei minuti, e Nicolas Baert / Max Hofer / Maxime Soulet #21 ottenevano meritatamente la vittoria confermandosi dopo Monza davanti a David Schumacher/ Marius Zug/Miklas Born  #157 e Adam Eteki/Aurélien Panis/Alberto Di Folco (Boutsen VDS Racing #9/Audi).

Silver

Tresor Attempto Racing #99 ha dato battaglia sin da subito in Silver Cup contro l’Audi #12 di Comtoyou Racing. Pietro Delli Guanti ha avuto la meglio dopo la prima sosta ai box, Sam Dejonghe ha iniziato ad inseguire l’ex protagonista della Porsche Carrera Cup Italia all’inizio della seconda ora.

Audi non ha peró più ceduto il vertice, con Lorenzo Patrese #99 a ricevere il volante dalla prima piazza dopo il buon lavoro di Alex Aka e non ha avuto problemi a concretizzare al meglio la propria prestazione. Bellissima affermazione quindi per la compagine legata ad Audi Sport, meritatamente a segno davanti a Kay Van Berlo/Clemens Schmid/Benjamin Hites (GRT  Grasser Racing Team #85/Lamborghini) e a Sam Dejonghe / Loris Hezemans / Finlay Hutchison  (Comtoyou Racing #12/Audi).

Bronze

Pure Rxing contro tutti sin dal via in Bronze Cup. Alex Malykhin ha provato a continuare l’opera di Joel Sturm, perfetto nei primi minuti a non lasciare spazio alla concorrenza, ma la Porsche #911 dovrà cedere la propria posizione in seguito ad un testacoda nel primo settore del tracciato.

Haupt Racing Team #77 (Mercedes) non ha perso quindi l’occasione per ereditare la leadership, in vetta davanti a tutti fino a sessanta minuti dalla fine quando Arjun Maini si è ritrovato ad inseguire la McLaren #188 di Garage 59.

L’AMG #79 di Sebastian Baud/Hubert Haupt/Arjun Maini  e la Ferrari #52 di Andrea Bertolini/Louis Machiels/Jeff Machiel si stavano accontentando di potersi contendere la seconda piazza ad Imola, ma tutto è cambiato negli ultimi 30′. La McLaren #188 ha dovuto infatti fermarsi in mezzo al tracciato per un problema tecnico, regalando la vittoria ad HRT.

PRO-Am

La gara del Paul Ricard si è aperta con l’incidente nel primo segmento del tracciato da parte di Rob Collard. Il #78 di Barwell Motorsport (LamborghinI), leader del campionato dopo l’acuto di Monza di aprile, ha dovuto prematuramente alzare bandiera bianca, con l’auto colpita involontariamente dalla Mercedes #2 di GetSpeed.

Car Collection Racing #24 (Porsche) ha pertanto controllato da subito la prova, un risultato che manterrà fino alla conclusione. Niki Leutwiler/Ivan Jacoma/Alex Fontana #24 (Porsche) hanno quindi ottenuto la prima gioia stagionale precedendo all’arrivo Samantha Tan/Joe Miller/Isaac Tutumlu  (ST Racing with Rinaldi #38/Ferrari) e Stephane Denoual/Emil Caumes/Dorian Boccolacci  (CLRT #22/Porsche).

Il prossimo appuntamento della serie SRO è a Spa-Francorchamps per la mitica 24h che varrà anche per l’Intercontinental GT Challenge Powered by Pirelli.

UPDATE: L’Audi del Sainteloc ha perso il podio per una penalità post gara (track limits) e viene classificata quarta. Al suo posto viene promossa  sul podio la BMW ROWE.

Luca Pellegrini

Foto: GTWC Europe