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USCC – Cetilar propone de Pauw alla Petit Le Mans

Cetilar Racing cambia equipaggio per la 25ma Petit Le Mans: Ulysse de Pauw prende il posto di Antonio Fuoco quale titolare della Ferrari #47 insieme a Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto.

Il giovane belga ricordiamo è il neocampione Silver Cup nell Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS Sprint Cup, nonché reduce dalla seconda vittoria assoluta conquistata appena due settimane fa in gara 1 a Valencia dopo il season opener di Brands Hatch, sempre su Ferrari gestita da AF Corse insieme a Pierre-Alexandre Jean.

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Fuoco sarà impegnato nello stesso weekend insieme all’altro driver fin qui impegnato nella campagna americana, Alessio Rovera, con Iron Lynx insieme ad Alessandro Pier Guidi a Barcelona nel finale di stagione dell’Endurance Cup del GTWC.

Per de Pauw, come per Lacorte e Sernagiotto, si tratterà del debutto sul tracciato sede dell’atto finale del WeatherTech SportsCar Championship e della Michelin Endurance Cup, anche se i due piloti italiani hanno già svolto nei giorni scorsi una sessione di test. L’equipaggio tricolore dopo la strepitosa vittoria di Sebring mantiene la quinta posizione nella classifica riservata alle gare lunghe tra le GTD, a 10 lunghezze da Inception Racing.

L’appuntamento con la 25ma Petit Le Mans è per giovedí 28 settembre alle 9.50 AM ET con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, GTWC

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USCC – Alla Petit Le Mans Cadillac cala gli assi dell’IndyCar. Risi, ancora una line-up top

Resi noti nella serata italiana i rinforzi Cadillac per l’atto finale del WeatherTech SportsCar Championship. Alla 25ma Petit Le Mans Sebastien Bourdais e Renger van der Zande, freschi di conferma per la prossima stagione, saranno affiancati sulla DPi V.R. #01 nientemeno che dal sei volte campione IndyCar, Scott Dixon. Sulla #02 invece Earl Bamber ed Alex Lynn avranno l’ex-campione 2012 Ryan Hunter-Reay.

Entrambi i protagonisti di lunga data delle monoposto USA hanno già guidato niq uesta stagione la Cadillac DPi del Team Ganassi, rispettivamente a Daytona e a Sebring, con Hunter-Reay anche vincitore nell’edizione 2018 della classica della Georgia nelle fila dell’ora antagonista WTR, oltre alla vittoria dell’edizione di novembre 2020 della 12 Ore di Sebring ottenuta con Mazda.

I successi del kiwi tra le ruote coperte invece comprendono oltre alle quattro vittorie alla Rolex 24 con la Riley DP e le Ford GT, i successi del 2020 col WTR e la Cadillac a Daytona e alla Petit Le Mans.

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Comunicata nei giorni scorsi anche la line-up di Risi Competizione, che ritorna a Road Atlanta, dove ha trionfato ben cinque volte, partendo dalla vittoria assoluta nell’edizione inaugurale del 1998 ai successi tra le GT del 2008, 2009, 2016 e 2019, ultima apparizione del Team di Houston.

L’equipaggio sarà composto ancora una volta da grossi calibri: Davide Rigon, Daniel Serra e James Calado. Gli ultimi due sono stati protagonisti dell’ultima apparizione vincente con Alessandro Pier Guidi, mentre il driver britannico si può fregiare anche del successo di tre anni prima insieme a Giancarlo Fisichella e Toni Vilander. Nella campagna 2022 della Michelin Endurance Cup, la prima tra le GTD Pro, Risi ha sfiorato più volte la vittoria, terminando seconda a Daytona e al Glen, mentre ha siglato la pole a Sebring con Serra.

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Le altre due Ferrari iscritte in GTD comprendono i trionfatori di Sebring del Cetilar Racing con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto ed Alessio Rovera, quest’ultimo già impegnato a Daytona, al posto di Antonio Fuoco e la 488 GT3 #21 schierata da AF Corse per Toni Vilander, Simon Mann e Luis Perez-Companc.

Tra le altre novità dell’entry list diffusa oggi e che comprende ben 48 vetture, il ritorno tra le GTD Pro della Mercedes AMG GT3 del WeatherTech Racing, dove il patron Cooper MacNeil cederà il volante a Maximilian Buhk, Mikael Grenier e Maximilian Goetz.

WeathererTech

In casa Aston Martin, sulla Vantage GTD Pro Maxime Martin cede il posto a Tom Gamble, andando invece ad affiancare Roman deAngelis e Ian James sulla Vantage #27 iscritta tra le GTD. In BMW invece ritorna dopo Sebring Jesse Krohn.

Di nuovo presenti infine due McLaren 720S GT3 per Crucial Motorsports, anche se l’equipaggio è ancora TBD, ed Inception Racing, con la novità Sebastian Priaulx al fianco di Jordan Pepper e Brendan Iribe. Quest’ultimo si dividerà nel weekend fra la gara statunitense ed il season finale del Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS Endurance Cup di Barcelona, in programma nel medesimo weekend.

Tornando ai prototipi, oltre agli altri rinforzi già noti nelle due categorie Pro, da segnalare la line-up rinnovata del FastMD Racing, che porterà in pista Colin Noble ed Adam Ali insieme a Max Hanratty sulla Duqueine LM P3 #40. Sempre nella categoria entry level, l’attuale runner-up ELMS, Nico Pino, si aggrega al Sean Creech Motorsport.

Regolarmente presente anche l’Oreca LM P2 del Racing Team Nederland, dopo che Frits Van Eerd, pilota e sponsor, è stato nel frattempo rilasciato dalle autorità olandesi dopo l’arresto di qualche giorno fa per sospetto di riciclaggio.

Inoltre, Christian Rasmussen, protagonista dell’Indy Lights Series, subentra per Kyle Tilley, il quale ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni, sull’Oreca LM P2 di Era Motorsport.

L’IMSA ha infine reso noto che non vi saranno variazioni al BoP rispetto a quanto in vigore a Road America per le DPi, ricordiamo all’ultima apparizione di sempre, ed al VIR per le GT.

L’azione in pista a Road Atlanta inizierà giovedí 29 settembre alle 9.50 AM ET con le prime libere. Qualifiche venerdí 30 alle 3.40 PM e start della 25ma Petit Le Mans alle 12.10 PM ET di sabato 1° ottobre.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing, Piero Lonardo, WeatherTech Racing

L’entry List della 25ma Petit Le Mans

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USCC – Hartley rinforzo WTR alla Petit Le Mans. Blomqvist rifirma per MSR

Sarà Brendon Hartley a rinforzare l’equipaggio del Wayne Taylor Racing alla prossima Petit Le Mans. Dopo Will Stevens ed Alexander Rossi a Daytona e Sebring, sarà il driver ufficiale Toyota ad affiancare Ricky Taylor e Filipe Albuquerque sull’Acura capolista.

“Albuquick” ed il due volte campione WEC peraltro hanno già condiviso l’abitacolo assieme in occasione della 12 Ore di Sebring del 2019, sulla Cadillac dell’Action Express.

I due “regular”, che dovrebbero ritornare anche per la prossima stagione nelle fila del team, hanno inoltre portato al debutto in pista in terra statunitense proprio sul circuito di Road Atlanta la nuova ARX-06 presentata la scorsa settimana a Monterey, pochi giorni dopo aver ospitato la contender Cadillac nelle mani dei quattro driver dei Team Ganassi ed Action Express: Earl Bamber, Sebastien Bourdais, Pipo Derani ed Alex Lynn.

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Già consegnato anche il secondo esemplare di Acura, nelle mani dei contender del Meyer Shank Racing. La squadra dell’Ohio, il cui programma di test non è stato reso ancora noto, ha rifirmato anche per la prossima stagione Tom Blomqvist. Il driver britannico sosterrà anche un test IndyCar col team.

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Sempre a Road Atlanta invece, nei prossimi giorni sarà di scena la vettura NASCAR next-gen che prenderà parte alla prossima 24 Ore di Le Mans nelle mani del collaudatore, Mike Rockenfeller.

L’ultimo appuntamento col WeatherTech SportsCar Championship 2022 ricordiamo è per sabato 1° ottobre.

Piero Lonardo

Foto: WTR, IMSA, MSR

Podium

USCC – Pokerissimo Pfaff in Virginia. Paul Miller Racing campione Sprint Cup

Lo Pfaff Motorsports si avvia a conquistare il suo secondo titolo di fila nel WeatherTech SportsCar Championship, il primo di sempre in GTD Pro, grazie alla quinta vittoria stagionale al Virginia International Raceway.

Matt Campbell e Mathieu Jaminet con la Porsche che si appresta ad andare in pensione hanno avuto la meglio in una gara dominata dalle strategie, che in un circuito dove non è assolutamente semplice passare, si sono dimostrate determinanti.

Start

Al via l’Aston Martin in pole con Ross Gunn resisteva agli assalti della Porsche in tartan, che però riusciva ad infilarsi in seconda posizione, ma era già tempo per il primo colpo di scena, con la Lamborghini dell’NTE di Jaden Conwright che prendeva la tangente senza freni, toccando le barriere della curva 14 per un ritiro immediato, forse per un principio d’incendio.

La direzione gara non optava per la Full Course Yellow, cosicchè la gara si dipanava per la prima ora senza ulteriori scossoni, con la Mercedes del Winward Racing a primeggiare fra le GTD.

Le prime soste portavano la Corvette al comando dopo una sosta ritardata della BMW dell’RLL, strategia adottata anche dall’altra M4 GT3 del Paul Miller Racing, che partendo oggi ha conquistato matematicamente il titolo nella Sprint Cup.

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Ma la vera svolta della gara avveniva alla metà gara, allorquando la direzione gara prendeva la palla al balzo per movimentare le cose, dichiarando una Full Course Yellow a seguito del contatto della Mercedes in pole affidata a Phil Ellis, con un cartellone pubblicitario.

Il restart, dopo le inevitabili soste in regime di neutralizzazione, avveniva addirittura 13’ dopo; nel frattempo l’altra Mercedes capolista in GTD del Korthoff Motorsports aveva dovuto fronteggiare un problema di misfire, perdendo il contatto dalle posizioni di testa. Anche l’Aston partita dalla pole doveva sostenere un drive-through per lavoro non autorizzato ai box.

Dopo il secondo giro di pit erano ben cinque le GTD a condurre sulle Pro, capeggiate dalla BMW di Bryan Sellers davanti alla Lexus di Aaron Telitz e alla BMW di Bill Auberlen; tutti cercavano di fare i conti per non rimanere a secco, sperando in una seconda neutralizzazione.

Iniziava cosí la serie degli splash, che vedeva la Mercedes del Winward cedere via via terreno, lasciando il comando a Mathieu Jaminet, che nel frattempo aveva già avuto la meglio sull’Aston di Alex Riberas, il quale cederà a soli 4’ della bandiera a scacchi, lasciando spazio sia alla Porsche che alla Corvette che alla Lexus.

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Nel frattempo Phil Ellis traeva il meglio dall’undercut effettuato dal box Winward ed avanzava a passi da gigante sulla concorrenza, sino a riportarsi al comando per la seconda vittoria consecutiva, complici anche le altrui strategie, sull’Aston Martin di Maxime Martin, che lo seguirà sul traguardo di 6”.

Con il risultato odierno l’equipaggio della Corvette guadagna la seconda posizione tra le GTD Pro dietro l’accoppiata dello Pfaff Motorsports, cui basterà solo partire a Road Atlanta per aggiudicarsi il titolo. Fra le GTD invece, la seconda piazza frutto della strategia al millilitro dello Heart of Racing (oltre 1h13 con l’ultimo pieno) regala a Roman de Angelis il primato della categoria sul Korthoff Motorsports e Stevan McAleer.

Attendiamo quindi la Petit Le Mans, in programma il 1° ottobre, per i verdetti definitivi in tutte le categorie del WeatherTech SportsCar Championship.

Piero Lonardo

Foto: VIR, Michelin Racing USA, BMW

L’ordine di arrivo

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USCC – Prima pole GTD Pro per Aston Martin al VIR

Ross Gunn ha portato l’Aston Martin dello Heart of Racing alla prima pole in GTD Pro presso il Virginia International Raceway. Il driver britannico, che qui lo scorso anno segnò il record della pista per vetture GT3, ha fissato il migliore tempo delle qualifiche odierne con 1.43.953, precedendo di oltre 7 decimi Antonio Garcia con la Corvette nonostante un testacoda in curva 3 dell’ultimo campione GTLM.

La graduatoria prosegue con le altre tre vetture Pro di Matt Campbell, Connor de Philippi e Jack Hawksworth. Quest’ultimo era stato il più veloce nelle libere del mattino con un tempo appena superiore a quello della pole, 1.43.984, ma non è riuscito a ripetersi nei 15’ a disposizione.

Winward

In GTD invece prima pole stagionale anche per Winward Racing e la Mercedes condotta da Russell Ward, freschi di vittoria Road America, che ha preceduto di appena 67 millesimi un altro outsider, l’Acura NSX GT3 del Rick Ware Racing di Aidan Read.

La top five si completa con Madison Snow e la BMW del Paul Miller Racing, Robert Megennis e la Lamborghini del CarBahn withe Pergrine Racing ed i capolista del Korthoff Motosports con Mike Skeen.

Lo start della penultima gara del WeatherTech SportsCar Championship 2022 partirà alle 2.10 PM ET di domani, pari alle 20.10 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

BMW

USCC – BMW al top nelle prime libere al VIR

Connor de Philippi termina al comando delle prime libere al Virginia International Raceway, penultimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship.

La BMW M4 GT3 ha preceduto, col tempo di 1.45.196, i leader della GTD, Mike Skeen e Stevan McAleer del Korthoff Motorsports, con il primo autore di 1.45.348.

Korthoff

A seguire la Porsche dei major contender della categoria, il Wright Motorsports di Jan Heylen, a meno di 2 decimi dal leader, mentre per trovare i secondi migliori delle GTD Pro bisogna arrivare alla quinta prestazione, dietro anche alla BMW del Paul Miller Racing, con il capolista Matt Campbell e la Porsche dello Pfaff Motorsports.

La sessione, che nelle fasi finali ha visto fare capolino la temuta pioggia, ha proceduto ininterrotta con solo un paio di testacoda, che hanno coinvolto l’Aston Martin del Magnus Racing e la Porsche del Wright Motorsports con Ryan Hardwick.

Il programma della competizione riservata alle GT proseguirà in giornata con la seconda ed ultima sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.40 AM ET ed alle 3.15 PM ET, vale a dire alle 21.15 italiane. Queste ultime potranno essere seguite come sempre in streaming gratuito sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: Michelin Racing USA

I risultati delle Libere 1

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USCC – Le GT protagoniste nel weekend al VIR

Nel weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship per il penultimo appuntamento stagionale presso il Virginia International Raceway (VIR). Come a Lime Rock, altra gara riservata alle sole GT, saranno 15 le vetture iscritte.

Tra le cinque GTD Pro full-season residue, Mathieu Jaminet e Matt Campbell, quattro successi su otto gare all’attivo, devono sostanzialmente solo prendere il via sull’iconico tracciato di Alton e nel season finale di Road Atlanta per conquistare il primo titolo della categoria. Nonostante il vantaggio su Ben Barnicoat e sulla Lexus #14 si sia ridotto dopo il dominio di quest’ultima a Road America sono comunque 233 le lunghezze che li separano dalla Porsche in tartan.

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La lotta è comunque accesa per il podio finale, con la Corvette di Antonio Garcia e Jordan Taylor, fin qui sul gradino più altro del podio solo a Sebring, a -10 da Barnicoat, e l’Aston Martin dello Heart of Racing dichiarata vincitrice al Glen dopo la penalità alla BMW, a -80 punti.

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Più ridotto invece il vantaggio che vede Stevan McAleer primeggiare tra le GTD con 2329 punti contro i 2293 dell’equipaggio del Wright Motorsports ed i 2285 di Roman de Angelis, alfiere dello Heart of Racing in questa categoria Pro/Am.

Va detto però che Ryan Hardwick e Jan Heylen stanno stentando a trovare il passo dopo le due vittorie di Daytona e Laguna Seca, vittoria che ricordiamo manca ancora dalla bacheca del Korthoff Motorsports.

Lo schieramento di categoria del VIR è composto da 10 vetture, col ritorno di alcune protagoniste della Sprint Cup: la Lamborghini dell’NTE di Jaden Conwright e Marco Holzer, la seconda Aston Martin del Magnus Racing e la Porsche del Team Hardpoint.

In questa classifica nella classifica che non tiene conto dei risultati delle gare lunghe, Petit Le Mans compresa, ma al contrario comprende gli arrivi di Long Beach e del CTMP, il Paul Miller Racing deve solamente presentarsi sulla linea di partenza per vincere il titolo su Roman de Angelis.

Relativamente al Balance of Performance, confermate in toto le equivalenze di Road America, che oltre al già citato successo della Lexus tra i Pro, ha visto primeggiare a sorpresa tra le GTD la Mercedes del Winward Racing.

Le operazioni in Virginia inizieranno venerdí 26 agosto luglio alle 3.50 PM ET. Qualifiche alle 3.15 PM ET di sabato 27 e gara, della durata standard di 2 ore e 40’, domenica 28 dalle 2.10 PM ET, pari alle 20.10 italiane. Come sempre diretta streaming gratuita per qualifiche e gara sul sito IMSA.

Piero Lonardo

Foto: VIR, Team Korthoff

L’entry list del VIR

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USCC – La preview della nuova Acura ARX-06

Distribuiti poco fa i rendering ufficiali della nuova Acura ARX-06 che prenderà parte al WeatherTech SportsCar Championship 2023, a partire dalla prossima Rolex 24 at Daytona.

La nuova LMDh/GTP realizzata in partnership con Oreca in realtà ha già visto la luce sulle piste francesi nelle scorse settimane, e verrà rivelata alla stampa nella sua versione definitiva fra appena due giorni, in occasione dell’evento The Quail, a Motorsports Gathering, in programma nella suggestiva località di Carmel, California.

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Il prototipo sarà mosso dal 2,4 litri V6 biturbo di 90° AR24e sviluppato da Honda Performance Development (lo stesso che alimenterà le monoposto IndyCar dal 2024).

Il sistema ibrido accoppiato al propulsore termico, e limitato dal regolamento a 10.000 rpm massimi, sarà fornito, sempre in funzione del regolamento IMSA, dalla Bosch ed alimentato dal pacco batterie sviluppato dalla Williams Advanced Engineering. Le componenti del cambio a sei marce saranno invece fornite dalla Xtrac.

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L’aspetto esteriore della Acura ARX-06 é stato ancora una volta frutto del lavoro dell’Acura Design Studio di Los Angeles, insieme alla HPD e ad Oreca, che si sono occupati di ottimizzare l’aerodinamica della vettura, che verrà condotta in gara dai due partner designati, Wayne Taylor Racing e Meyer Shank Racing, pur mantenendo un design caratteristico.

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Dopo i due titoli IMSA conquistati in back-to-back con l’ora rivale dal Team Penske nel 2019 e nel 2020, le Acura hanno trionfato nelle ultime due edizioni della Rolex 24 at Daytona e sono in ottima posizione per conquistare il titolo 2022 con una delle due compagini. Il prossimo anno le Acura, che ricordiamo al momento non prevedono impegni a Le Mans, si ritroveranno a fronteggiare nella categoria top della massima serie endurance americana le rivali Cadillac, Porsche e BMW.

Piero Lonardo

Foto: Acura

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USCC – “Albuquick” da leggenda a Road America per il WTR

E’ difficile rimanere imparziali quando ci capita di vedere un’azione in pista di particolare valore, e quest’oggi a Road America Filipe Albuquerque, soprannominato “Albuquick” negli States è stato protagonista di un sorpasso di quelli che ricorderemo ai danni di Oliver Jarvis, involandosi per la vittoria che vale anche la leadership nel WeatherTech SportsCar Championship.

Ma andiamo per ordine. La gara è iniziata sotto gli auspici di un meteo complicato, e gli organizzatori, memori del complesso post-gara del Glen, in prospettiva di una gara bagnata hanno deciso di ridurre i tempi minimi di guida per tutte le categorie salvo nelle DPi, che ricordiamo prevedono solamente 10’.

La pioggia infatti non si è fatta attendere, ma il tempismo preventivato dall’IMSA si è scontrato col misfire della BMW GTD Pro, subito ferma lungo il circuito con problemi di misfire. Bisognava quindi attendere i fatidici 20’ minimi e la situazione è stata gestita senza neutralizzazioni.

Toccava invece all’Oreca LM P2 di Steven Thomas, toccato da dietro dalla vettura dell’High Class Racing, portare in pista la safety car per la prima volta al minuto 26. Nel frattempo la foschia si era trasformata in pioggia su gran parte del circuito ed è stato il momento delle scelte. Tutte le GT optavano per le wet, mentre tra i prototipi solo il box JDC-Miller decideva per le gomme da bagnato.

Risultato, Richard Westbrook si involava sulla concorrenza, e Ricky Taylor, incaricato del secondo stint, cedeva di schianto la prima posizione alla Cadillac di Richard Westbrook, che presto macinava un vantaggio imbarazzante sul resto del lotto, inspiegabilmente ancora sulle gomme da asciutto. Solo al MSR si pensava di richiamare Oliver Jarvis per modificare l’assetto (operazione personalmente mai vista ai box) e montare in un secondo tempo prima un altro treno di slick e poi finalmente le wet.

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Tra le GTD Pro, Jordan Taylor usciva davanti alle due capolista, ma il vantaggio della Corvette durava un amen e Ben Barnicoat riportava la Lexus davanti a tutti seguito da Mathieu Jaminet con la Porsche dello Pfaff Motorsports, che piú tardi sfruttando un errore del pilota britannico si portava al comando della categoria.

Dopo un’ora di gara finalmente anche le altre DPi si adeguavano alle condizioni della pista e si riportavano alle spalle di Westbrook e Jarvis. Le altre categorie erano appannaggio di Louis Deletraz (PR1 Mathiasen) Felipe Fraga (Riley Motorsports) e Mike Skeen (Korthoff Motorsports), inseguito dal recente vincitore della 24 Ore di Spa, Dani Juncadella, che dopo poco aveva la meglio sull’altra Mercedes per la leadership in GTD.

La seconda neutralizzazione veniva chiamata forse un po’ ruffianamente alla metà gara per qualche detrito in Canada Corner, e tutti ne approfittavano per rimontare le slick. Vantaggio annullato quindi per Tristan Vauteir, che aveva preso il posto di “Westy”, e poco dopo il restart Barnicoat riprendeva il comando delle GTD Pro.

Ormai era solo questione di tempo affinchè il comando dell’assoluta passasse di mano, e l’occasione veniva data dalla terza Full Course Yellow, provocata da un lungo della Ligier LM P3 del leader della categoria Gabby Chaves in T14, che l’inseguitore Malthe Jakobsen non poteva evitare terminando a muro.

Al pit, con 45’ restanti sul cronometro, le due Acura di MSR e WTR svettavano sulle Cadillac di Van der Zande e Vautier, mentre il leader delle GTD, Juncadella, commetteva un’ingenuità passando col semaforo rosso. Incredibilmente Juan Pablo Montoya, risalito sino al top delle LM P2 con la vettura del DragonSpeed, riforniva in regime di corsa libera perdendo tutto il vantaggio accumulato.

La battaglia per la testa della gara si faceva rovente fino al sorpasso decisivo, complice guardacaso l’Acura NSX GT3 del Rick Ware Racing, con Albuquerque che con due ruote sull’erba passava Jarvis per il comando.

Dietro, i duellanti Vautier e Van der Zande si accompagnavano fuori, lasciando spazio all’altra Cadillac di Earl Bamber per la terza piazza.

Ma non era finita, perchè Jarvis, nel tentativo di difendersi da Bamber, perdeva il controllo della sua ARX-05, girandosi e sbattendo a muro in curva 11 a 8’ dal termine. Si finisce quindi in regime di neutralizzazione con la quarta vittoria stagionale del Wayne Taylor Racing, che prende anche il comando della classifica generale.

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Vittorie di classe per Ryan Dalziel/Dwight Merriman ed Era Motorsports, grazie ad un sorpasso all’ultimo giro su Louis Deletraz in LM P2, del Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson in LM P3 e della Lexus di Ben Barnicoat e Jack Hawksworth in GTD Pro.

RileyLe fasi finali della GTD hanno visto la BMW leader provvisoria del Turner Motorsport cedere alla Mercedes del Winward Racing. Il veteranissimo Bill Auberlen è stato poi coinvolto in un contatto con la Lexus di Aaron Telitz ed ha perso diverse posizioni, terminando solamente in P10. Dietro la Mercedes #57 chiudono a podio quindi la Lamborghini del CarBahn with Peregrine Racing e la Lexus #12.

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Il gran finale del WeatherTech SportsCar Championship di Road Atlanta del 1° ottobre, ultima gara ricordiamo per le DPi, sarà preceduto dal secondo appuntamento riservato alle sole GT presso il Virginia International Raceway (VIR), il 28 agosto.

Piero Lonardo

Foto: WTR, Lexus Racing USA, Era Motorsports, Michelin Racing USA, Winward Racing

L’ordine di arrivo

WTR

USCC – Albuquerque riporta in pole il WTR a Road America

Filipe Albuquerque riduce leggermente il distacco in classifica dai rivali dell’MSR conquistando la pole position a Road America nell’undicesimo appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship.

L’alfiere del WTR, alla prima partenza al palo del 2022 (a Laguna Seca fu il compagno di squadra Ricky Taylor a portare l’Acura #10 al top), è stato protagonista di un giro pressochè perfetto segnando il tempo di 1.48.195, che ha lasciato la Cadillac di Alex Lynn quasi 2 decimi dietro.

Il vantaggio garantito dal BoP specifico non si è quindi concretizzato per le DPi V.R, che lasciano anche la terza piazza a Tom Blomqvist con l’ARX-05 capolista, con l’altro contender, Sebastien Bourdais, a chiudere la lista delle DPi ed anticipatamente anche la sessione a causa di un inconsueto errore terminato con un duro contatto in curva 14.

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Nella graduatoria corta delle LM P2, Steven Thomas regala l’ennesima pole di categoria al PR1 Mathiasen col tempo di 1.54.137, precedendo l’altra vettura del team di Patrick Kelly.

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Non sfugge invece tra le LM P3 il miglior tempo allo specialista Malthe Jakobsen, di ritorno al Sean Creech Motosports, che col tempo di 1.59.434 lascia a ben 7 decimi la vettura dell’Andretti Autosport.

Lexus1La battaglia delle GT infine premia Jack Hawksworth, in gran forma dopo le vicissitudini fisiche delle scorse settimane, che piazza la Lexus del Vasser Sullivan davanti a tutti col tempo di 2.05.365. Niente da fare per Matt Campbell e la Porsche capolista GTD Pro dello Pfaff Motorsports, che si produce anche in un testacoda nelle fasi finali della sessione nel tentativo di riprendere la testa della categoria.

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Dietro la Corvette di Antonio Garcia si piazza Robbie Foley, che con la BMW M4 GT3 del Turner Motorsport riesce a precedere l’altra Lexus iscritta in GTD di Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Peregrine with CarBahn dell’ex-Indy Lights Robert Megennis.

Domani lo start della gara, che si prevede movimentata dal meteo, avverrà per motivi televisivi alle 11.40 AM ET, vale a dire le 17.40 italiane, e sarà visibile come di consueto gratuitamente, in diretta streaming sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/.

Piero Lonardo

Foto: WTR, PR1 Mathiasen, Sean Creech Motorsports, Michelin Racing USA

I risultati delle Qualifiche