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USCC – La Mazda stupisce ancora al Glen. Auberlen ringrazia la strategia in GTD. Successi al fotofinish anche di WIN Autosport, Riley Motorsports e Corvette

Ancora una volta una gara di durata si risolve nel finale: complice una necessaria Full Course Yellow all’inizio dell’ultima ora per il contatto dell’Oreca LM P2 di Gabriel Aubry, senza conseguenze per il pilota, tutto il parco partenti della 6 Ore del Glen, quinto round del WeatherTech SportsCar Championship, è stato costretto a fare i conti con i consumi e le strategie.

La Mazda di Harry Tincknell, Oliver Jarvis e Jonathan Bomarito, che aveva preso il comando proprio all’ultimo pit, evitando un ulteriore splash, hanno giocato il tutto per tutto, e l’inglese è riuscito a bissare il successo dell’ultima edizione, quella del 2019, mantenendo un vantaggio minimo sull’Acura del Meyer Shank Racing di Olivier Pla.

MSRbox

La ARX05 rosa e nera, oltre ad aver dominato le libere, ha condotto gran parte della gara, cedendo il passo temporaneamente alla vettura gemella del WTR che partiva dalla pole e alla Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing. La prima è stata gestita in pista e la gara della seconda è stata mortificata da una penalità per speeding in pitlane, ma terminerà comunque appena dietro il podio, complice anche il contatto finale tra le due altre DPi V.R di Kevin Magnussen e Kamui Kobayashi, quest’ultimo penalizzato post gara.

Da segnalare che sia la Mazda vincitrice che la Cadillac dell’Action Express non sono riuscite a compiere il giro d’onore per mancanza di carburante.

WIN

In LM P2 il finale ha premiato invece la vettura che ha più meritato durante tutto il weekend, vale a dire l’Oreca del WIN Autosport di Steven Thomas, Tom Merrill e Tristan Nunez, con l’ex-Mazda che grazie all’ultima sosta è riuscita a ripassare la vettura del PR1 Mathiasen di Mikkel Jensen.

Mazda Ril74

Chiusa al fotofinish anche la gara delle LM P3, con Felipe Fraga abile a contenere il ritorno di Colin Braun. L’alfiere del CORE Autosport nel finale è riuscito a superare l’altra Ligier del Riley Motorsports, impedendo una doppietta che, dopo l’uscita di scena delle macchine di United Autosports (buttata fuori ad inizio gara dall’Acura del MSR) ed Andretti Autosport (poca abitudine della crew e della star Marco Andretti alle gare di durata) sembrava già cosa fatta.

Cevy3

Avvincente come sempre la gara delle GTLM. Nonostante lo scarso parco partenti, le due Corvette e le due BMW si sono date battaglia sino alla fine con continui cambi al comando. Nel finale qualche problema al posteriore per la C8.R di Nick Tandy ha permesso al teammate Antonio Garcia di innalzarsi al top. Lo spagnolo è poi riuscito a contenere il ritorno delle M8 GTE, che vanno ad occupare il resto del podio. Purtroppo la Porsche del WeatherTech Racing ancora una volta ci ha lasciato nei primissimi giri; questa volta però l’errore non è imputabile ad altri se non al pilota.

Turner

Ultime soste ancor più decisive in GTD, dove il box del Turner Motorsport ed il veteranissimo Bill Auberlen possono festeggiare una vittoria, la terza in stagione, assolutamente inaspettata. La gara è stata infatti dominata dalla Lexus di punta della star della Indy Lights Kyle Kirkwood e Jack Hawksworth e dalle due Porsche del Wright Motorsports e dello Pfaff Motorsports.

L’ultimo pit effettuato proprio nell’uscita della Full Course Yellow finale ha permesso alla M6 GT3 capoclassifica, condivisa con Robbie Foley e Aidan Read, di non dover più pensare ai consumi, al contrario degli altri major contender, e di involarsi sino al traguardo. A podio altre due vetture che hanno sfruttato al meglio la neutralizzazione: la Lamborghini del Paul Miller Racing, partita addirittura dal fondo per la sostituzione del motore, e l’Aston Martin dello Heart of Racing, al terzo podio stagionale.

La Lexus terminerà in P5 dietro alla Mercedes dell’Alegra Motorsports e davanti alle due 911 GT3 R, con la Porsche in tartan abile a rimontare posizioni dopo una sfortunatissima ultima sosta che ha visto l’ex campione GTLM Laurens Vanthoor perdere secondi preziosi per la rete della portiera.

Ci si rivede sempre al Glen fra appena quattro giorni in occasione dell’Independence Day per il sesto appuntamento stagionale, della durata standard di 2 ore e 40’, che ha sostituito il round di Mosport. Presenti tutte le categorie, anche se la gara delle GTD varrà per la sola Sprint Cup.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo della 6 Ore del Glen

Foto: IMSA

WTR

USCC – Ricky Taylor beffa Cameron ma è uno-due Acura nelle qualifiche del Glen

Prima fila tutta Acura nella 6 Ore del Glen, quinto appuntamento del WeatherTech SportsCar Championship, valido anche quale terzo quarto della Michelin Endurance Cup.

Ricky Taylor, capoclassifica del WTR, ha preceduto di un soffio col tempo di 1.30.022 Dane Cameron, che con la DPi del Meyer Shank Racing aveva dominato anche la seconda sessione di libere del mattino. Niente da fare per gli altri, con Renger van der Zande a precedere il resto del gruppo con la Cadillac del Team Ganassi, a 6 decimi, fino a Tristan Vautier, che chiude la lista delle DPi a 1”3. Speranze limitate anche per la Mazda, che qui trionfò all’ultima occasione nel 2019, P6 nonostante la robusta iniezione di potenza via BoP.

WINcut

Tra le LM P2 invece, un trionfale ultimo giro di Steven Thomas con l’Oreca del WIN Autosport ha scalzato Ben Keating e la entry del PR1 Mathiasen dalla pole di categoria per soli 18 millesimi. Da segnalare che Thomas in mattinata era andato pesantemente sulle barriere, coinvolgendo anche l’incolpevole Porsche di Zach Robichon.

UA_poleP3

Se nella classe superiore la vettura di United Autosports va a chiudere la lista dei tempi, il team di Zak Brown e Richard Dean va invece a segno al debutto tra le LM P3 con Austin McCusker ed il tempo di 1.40.404, ben mezzo secondo meglio di Jarett Andretti e la Ligier del team di famiglia, in cui è atteso al debutto domani il  ben piú noto cugino Marco.

Garciapole

Tre le GTLM è ancora pole per la Corvette e per Antonio Garcia, che ha preceduto il compagno di squadra Tommy Milner col tempo di 1.40.944. A seguire le due BMW e la Porsche del WeatherTech Racing di Cooper MacNeil.

Lexus14

Infine le GTD, che in realtà sono state le prime a prendere la pista. In entrambe le sessioni (ricordiamo che la classe prevede un primo stint per i driver bronze che assegna la posizione in griglia e una seconda manche insieme alle GTLM per i punti) è stata la Lexus #14 a primeggiare, con Kyle Kirkwood e Jack Hawksworth. In griglia Kirkwood sarà affiancato da Trent Hindman con la Porsche del Wright Motorsports. A seguire la sorpresa Jaden Conwright con l’Audi dell’NTE Sport e Daniel Morad con la Mercedes dell’Alegra Motorsports.

Tutto pronto per lo start della 6 Ore del Glen, alle 10.40 AM ET di domani, pari alle 16.40 italiane, che potrete godere dall’Italia sul sito IMSA https://www.imsa.com/tvlive/ senza restrizioni.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

I risultati delle Qualifiche – GTLM/GTD

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – DPi/LM P2

Foto: IMSA, Michelin, WTR

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Pla al comando delle libere 1 al Glen

Alla 6 Ore di Watkins Glen potrebbe continuare il momento magico del Meyer Shank Racing, o almeno è quello che si aspettano Olivier Pla e Dane Cameron, dopo che i due si sono ritrovati per la prima volta al top della lista dei tempi con la loro Acura DPi.

Il driver transalpino ha fissato il limite iniziale nella prima sessione di libere svoltasi ieri con 1.31.056, mezzo secondo meglio del compagno di squadra, precedendo le Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing e del Team Ganassi con Mike Conway e Renger van der Zande. P4 per l’altra Acura dei  capoclassifica del WTR, a quasi 1” dal leader, mentre la Mazda ha chiuso solamente col sesto tempo nonostante gli aggiustamenti del Balance of Performance specifici per la 6 Ore.

Tra le LM P2, classe che ritorna in azione a tre mesi dalla 12 Ore di Sebring, Tristan Nunez e l’Oreca del WIN Autosport ha primeggiato al fotofinish su John Farano e la vetture del Tower Motorsport/Starworks col tempo di 1.34.397, cosí come tra le LM P3 Oliver Askew sulla Ligier dell’Andretti Autosport ha preceduto di un nulla Colin Braun sulla entry del CORE Autosport.

Da segnalare il forfait delle due entry del Sean Creech Motorsport e del Forty7 Motorsport che riduce la classe a sette unità; inoltre Marco Andretti, atteso al debutto sulla JS P320 del team di famiglia insieme al cugino Jarrett Andretti, non ha ancora potuto provare a causa di impegni concomitanti.

In GTLM, le Corvette paiono ancora le favorite e grazie a Nick Tandy ed Antonio Garcia si issano in cima alla lista dei tempi con l’inglese autore di 1.42.517. A seguire le due BMW M8 GTE che ritornano nell’ambito della Michelin Endurance Cup, a meno di 3 decimi dal battistrada.

Chiude la Porsche del WeatherTech Racing, che ha sofferto la rottura di una sospensione a seguito di una foratura e che ha portato ad una delle due interruzioni nella sessione, allungata da 60 a 90 minuti per permettere una maggior percorrenza della pista ai piloti bronze ranked in previsioni del meteo non ottimale di sabato.

La seconda red flag è stata propiziata  dal contatto fra l’Oreca LM P2 di Kyle Tilley e la Cadillac di Simon Pagenaud.

Jack Hawksworth infine ha dominato tra le GTD con la Lexus del Vasser Sullivan ed il tempo di 1.46.673 davanti alla Porsche del Wright Motorsports e alla rientrante Audi dell’NTE Sport di Jaden Conwright.

Il programma della 6 Ore del Glen proseguirà nella giornata odierna con una seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 8.00 AM e alle 11.50 AM ET locali. Lo start della 6 Ore alle 10.40 AM ET di domenica, pari alle 16.40 italiane. Diretta streaming gratuita di libere e qualifiche, queste ultime alle 17.50 italiane odierne, su imsa.com.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto: IMSA

Glen1

USCC – Ben 40 vetture al Glen

Dopo la gara breve di Detroit e la prima vittoria 2021 del Team Ganassi, il WeatherTech SportsCar Championship tornerà a ranghi completi a Watkins Glen per un doppio appuntamento. In primis la 6 Ore, saltata causa COVID lo scorso anno, e che presenta un numero record di vetture iscritte, ben 40.

Alle sei DPi full-season si aggiunge, come per le altre gare lunghe della Michelin Endurance Cup, la seconda Cadillac di Action Express per Jimmie Johnson, che come a Sebring sarà affiancato da Simon Pagenaud e Kamui Kobayashi. Equipaggi a tre anche per le altre DPi V.R, col ritorno di Mike Conway e di Sebastien Bourdais nelle fila di Action Express/Whelen Racing e JDC Miller/Mustang Sampling, e per la Mazda con Jonathan Bomarito.

Alla RT24-P concessa in sede di Balance of Performance anche un surplus di potenza mediante un innalzamento della pressione del turbo, mentre le Cadillac e le due Acura gireranno con un serbatoio meno capiente, rispettivamente di 1 e 2 litri.

Di ritorno dopo un lungo stop anche le LM P2 e le LM P3. Nessuna novità di grido sulle 5 Oreca 07 Gibson, mentre tra i ben 9 prototipi entry level dovrebbe finalmente debuttare la Ligier del Dawson Racing col brand dei transformers. Nessun pilota è listato per il Sean Creech Motorsport mentre United Autosports ha aggiunto all’ultimo momento Austin McCusker, un’altra add-on dalle serie ACO, alla sua Ligier insieme ai già noti Niklas Kruetten ed Edouard Cauhaupe.

Tornano a gareggiare anche le GTLM, ed insieme alle due Corvette – che correranno senza l’ausilio delle terze guide – ci saranno anche le due BMW M8 e la Porsche del WeatherTech Racing,

Quest’ultima, nelle mani, come a Sebring, di Cooper MacNeil, Matt Campbell e Mathieu Jaminet, godrà di 10 kg in meno di peso minimo.

Parco pieno infine in GTD con ben 14 unità. Novità di grido in casa Wright Motorsports, dove al fianco di Pat Long Trent Hindman al posto di Ryan Hardwick. Ritorna inoltre dopo Daytona l’Audi dell’NTE Sport per Don Yount, che per l’occasione sarà affiancato da Jaden Cowright e Markus Palttala.

L’unica modifica al BoP della categoria riguarda la Aston Martin vincitrice nella gara di Detroit, valida solo per la Sprint Cup, cui è stata ridotta la pressione dei turbocompressori e la capacità del serbatoio (-2 litri).

L’azione in pista a Watkins Glen inizierà il 24 giugno prossimo, mentre la gara si svolgerà domenica 27. La green flag verrà sventolata dalll’ex presidente IMSA, Scott Atherton.

Piero Lonardo

L’entry list delle 6 Ore di Watkins Glen

Foto: IMSA

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

USCC – Magnussen-Van der Zande, prima vittoria flag to flag

Il weekend di Detroit in casa Penske accenna ad essere assai produttivo in casa dei rivali Ganassi, che dopo la vittoria in gara 1 del doubleheader IndyCar, portano a casa anche la W nella gara sprint del WeatherTech SportsCar Championship.

Kevin Magnussen e Renger van der Zande hanno condotto sin dalla pole position conquistata in giornata e per tutti i 100’ di gara. L’unico vero assillo è venuto dall’altra Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing che, una volta presa la seconda piazza sulla Mazda nelle fasi iniziali, ha messo pressione prima con Pipo Derani e poi con Felipe Nasr per tutta la gara.

Soprattutto nelle fasi finali, con i due giri sprint propiziati dalla caution generata dalla BMW M6 GT3 di Bill Auberlen, ferma in pista allorquando navigava comodamente in seconda posizione tra le GTD, l’altra classe che ha animato, nell’ambito della cosiddetta Sprint Cup, la gara tra i muretti di Belle Isle.

Alla fine Van der Zande, alla prima vittoria in questo combo dopo la sfortuna di inizio stagione, ha precedutio Nasr di mezzo secondo e Filipe Albuquerque, che insieme a Ricky Taylor ha mantenuto l’Acura capolista del WTR a podio.

Completano la classifica delle sei DPi iscritte la Mazda, la terza Cadillac del JDC Miller/Mustang Sampling e l’Acura del Meyer Shank Racing.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Pareva esserci un dominatore anche tra le GTD, con l’Audi del CarBahn with Peregrine di Richard Heistand e Jeff Westphal pure in controllo sin dalla partenza, ma una infrazione al pit, ritenuto dalla direzione gara troppo veloce rispetto al regolamento cella categoria, ha privato la squadra della vittoria sotto la bandiera a scacchi, vittoria che è invece andata alla Aston Martin dello Hert of Racing di Roman de Angelis e Ross Gunn.

A completare il podio la Lamborghini del GRT Grasser di Marco Mapelli e Misha Goikhberg e la Acura del Gradient Racing di Thomas Bechtolsheimer e Marc Miller.

Un contatto con la Lamborghini del Paul Miller Racing, sanzionato con un drive-through, ha penalizzato una delle Lexus, mentre l’altra RC F GT3 ha sofferto una foratura verso metà gara che ha permesso al Vasser Sullivan di piazzarsi nelle posizioni di immediato rincalzo.

Corvettes

Alla gara hanno partecipato, fuori campionato, le due Corvette GTLM, per l’occasione tornate nella livrea abituale, con Tommy Milner e Nick Tandy davanti ad Antonio Garcia e Jordan Taylor.

La massima serie endurance americana tornerà in campo a Watkins Glen, per la 6 Ore, il 24-27 giugno prossimi, presenti tutte le classi.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA

CGR

USCC – Kevin Magnussen, prima pole a Detroit

Pian pianino Kevin Magnussen sta imparando ad inserirsi nei delicati meccanismi dell’endurance e poco fa a Detroit è riuscito a staccare la sua prima pole position alla quarta gara nel WeatherTech SportsCar Championship.

KMag

La Cadillac del Team Ganassi, dopo aver dominato le libere 2, il pilota danese è riuscito a superare Harry Tincknell e la Mazda di appena 29 millesimi col tempo di 1.20.031. Seconda fila per Pipo Derani con l’altra Cadillac dell’Action Express/Whelen Racing e Ricky Taylor con l’Acura capoclassifica del WTR.

Tristan Vautier, assai in palla quest’oggi, dal canto suo rovinava la sua qualifica andando a muro e provocando il termine anticipato della sessione; a lui la terza fila insieme al connazionale Olivier Pla e l’Acura dell’MSR.

Tandy

In GTLM (ricordiamo che a Detroit non sono presenti le LM P2 e le LM P3) nel duello interno tra le Corvette l’ha spuntata Nick tandy su Jordan Taylor.

Heistand

Nelle GTD infine, la pole position è andata a Richard Heistand con l’Audi del CarBahn with Peregrine Racing col tempo di 1.30.529 davanti alla Lexus di Frankie Montecalvo e all’Aston Martin di Roman de Angelis, complice anche l’uscita di strada di Aaron Telitz, im quel momento al comando, con l’altra Lexus del Vasser Sullivan.

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Per i punti invece, spazio allo specialista Acura Mario Farnbacher con l’esemplare del Compass Racing ed il tempo di 1.29.871, davanti al factory driver Aston Ross Gunn e a Townsend Bell, sub di lusso in casa Lexus.

La gara sprint, della durata di 100 minuti, domani, nel tardo pomeriggio di sabato 12 giugno alle 5.00 PM ET, corrispondenti alle 23 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA.com

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche – DPi

I risultati delle Qualifiche – GTLM, GTD punti

I risultati delle Qualifiche – GTD griglia

Foto: IMSA

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USCC – In 20 sulle strade di Detroit. Marco Andretti debutta al Glen

A distanza di quasi un mese ritorna il WeatherTech SportsCar Championship con la tradizionale gara sprint in coabitazione con l’IndyCar a Detroit-Belle Isle. Sul cittadino della Motor City saranno 20 le vetture a sfidarsi, appartenenti alle classi DPi, GTLM e GTD.

A dare la caccia al WTR, al momento dominatore con due successi su tre gare nelle mani di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, ovviamente la Mazda di Harry Tincknell ed Oliver Jarvis, ancora alla ricerca della prima vittoria, e che insegue in classifica distanziata di 55 punti.

WTR

A seguire i trionfatori di Sebring del JDC-Miller/Mustang Sampling e l’Action Express/Whelen Racing, entrambe portacolori del marchio di casa Cadillac, anche se nemmeno le altre due protagoniste della DPi, l’Acura del Meyer Shank Racing e l’altra  Cadillac del Team Ganassi sono ancora assolutamente in tempo, anche grazie al nuovo sistema di punteggio, a dire la loro per la vittoria finale.

In GTLM purtroppo saranno presenti solo le due Corvette, che aldilà della splendida prestazione di Sebring del WeatherTech Racing e della sua Porsche, sono avviate ad un semplice duello in famiglia per il titolo di classe.

Parco partenti leggermente ridotto anche tra le GTD, che in questa occasione segneranno punti per la sola Sprint Cup. Assenti quindi alcune delle migliori protagoniste del lotto, quali le Porsche di Wright Motorsports e Pfaff Motorports, lo spettacolo sarà sicuramente assicurato dai capoclassifica del Turner Motorsport Bill Auberlen e Robby Foley, reduci dal successo di Mid-Ohio, dalle due Lexus del Vasser Sullivan, con la novità dell’ultimo momento Townsend Bell al posto del positivo Zach Veach, e dalla Aston Martin dello Heart of Racing.

Da segnalare la presenza di Marco Mapelli, di ritorno nelle fila del GRT Grasser dopo la sfortunata prova nel season opener di Daytona, al fianco di Misha Goikhberg sulla Lamborghini Huracan GT3.

IMSA WeatherTech SportsCar Championship

Sempre relativamente alla categoria, l’IMSA ha reso noto il regolamento sportivo che dal prossimo anno animerà la GTD Pro, vale a dire la classe, sempre su base GT3, che sostituirà la GTLM. Le vetture continueranno a montare gli stessi pneumatici Michelin adottati per la GTD e, come per la GTD, dovranno montare alla partenza le stesse gomme utilizzate in qualifica, salvo incorrere in una retrocessione dello schieramento, differentemente da quanto avveniva in GTLM.

Nessuna variazione rispetto alla GTLM invece nella composizione degli equipaggi né nelle giornate di test (massimo otto come ora contro le quattro della GTD, esclusi i piloti bronze), mentre il BoP sarà unico per entrambe le categorie.

Andrettis

Dalla gara di Detroit mancano le LM P3, che torneranno invece in pista a Watkins Glen per la 6 Ore a fine mese. In quella sede farà il tanto auspicato ritorno sulle sportscar Marco Andretti, appena reduce dalla sua 16ma Indy 500, con la Ligier del team di famiglia guidata dal cugino Jarett Andretti e dall’ex-campione Indy Lights Oliver Askew.

Cauhaupe

Sempre al Glen infine e sempre tra le LM P3, debutto USA anche per Edouard Cauhaupe, attuale protagonista dell’ELMS, sulla Ligier dello United Autosports insieme a Niklas Knuetten e ad un altro pilota ancora da designare.

L’azione in pista a Detroit inizierà venerdí 11 giugno alle 8.00 AM ET con le prime libere. Qualifiche alle 3.30 PM ET dello stesso pomeriggio e gara, della durata di 100’, sabato 12 alle 5.00 PM ET, corrispondenti alle 23 italiane. Diretta streaming gratuita di qualifiche e gara su IMSA.com

Piero Lonardo

L’entry list di Detroit

Foto: Detroit GP,  WTR, IMSA, United Autosports, IndyCar

WTR2

USCC – Capolavoro di strategie del WTR a Mid-Ohio

Nell’endurance, come e più delle altre discipline motoristiche, le strategie giocano un ruolo importante, non solo nelle gare lunghe, ma anche in quelle sprint di due ore e 40 minuti, vale a dire lo standard del WeatherTech SportsCar Championship.

Quest’oggi a Mid-Ohio se n’è avuta la riprova, ce ne fosse stato bisogno, grazie alla splendida prova del Wayne Taylor Racing, squadra tra i maestri di quest’arte, che ha cosí portato al quarto successo consecutivo sul tracciato del Midwest, dopo i tre ottenuti dal Team Penske a partire dal 2018, le Acura DPI, vale a dire la vettura “di casa”, poichè lo stato ospita i maggiori stabilimenti del costruttore giapponese sul suolo statunitense.

Decisivo il consumo del carburante, che ha lasciato a Ricky Taylor e Felipe Nasr il compito di giocarsi la vittoria negli ultimi due giri, alla fine divisi al traguardo da meno di 4 decimi.

Le fasi iniziali erano state appannaggio della Mazda, che col polesitter Harry Tincknell costruiva un discreto vantaggio sugli inseguitori, mentre Pipo Derani ed il box AXR optavano per una strategia sfalsata. Dal gruppo dei primi spariva subito la Cadillac del Team Ganassi, con Kevin Magnussen rallentato dal un drive-through per allineamento improprio allo start, una penalità piuttosto rara nelle serie IMSA, figlia forse dell’inesperienza del figlio d’arte.

Il colpo di scena a 45’ circa dalla bandiera a scacchi, per un contatto multiplo che lasciava spiaggiata la Porsche del Wright Motorsports e Patrick Long. Tutto da rifare per la capolista, che come le altre DPi, si ritrovava a dover fare i conti con un ultimo stint leggermente più lungo del previsto.

Uno alla volta tutti i prototipi erano costretti ad un ultimo rabbocco, lasciando in contention solamente Ricky Taylor e Felipe Nasr. I due ex-campioni della serie innescavano un duello all’ultima goccia, che arrideva alla Acura #10, che rinsalda cosI il primato in classifica generale.

Gradino basso per la Mazda, partita con ben altre ambizioni, davanti alle Cadillac di JDC/Mustang Sampling, Ganassi e alla Acura del Meyer Shank Racing, ultima a cedere sull’altare del consumo.

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Gara piuttosto lineare invece tra le LM P3, con la Ligier #74 del Riley Motorsports di Felipe Fraga e Gar Robinson alla seconda vittoria dopo Daytona. Completano il podio l’altra Ligier del Performance Tech – quale premio per il team del Wisconsin dopo la defaillance motoristica in qualifica che li ha visti costretti a ricorrere per la gara al telaio utilizzato nella Prototype Challenge – e la seconda entry del Riley Motorsports di Jim Cox e Dylan Murry.

La vettura al debutto dell’Andretti Autosport di Jarett Andretti ed Oliver Askew è una delle due sole non arrivate al traguardo; l’altra è la Lexus #14 del Vasser Sullivan, partita dalla pole, stroncata da un problema ad una sospensione.

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Niente poker quindi per le RC F GT3, bensí ritorno alla vittoria, la 63ma di sempre, per il veteranissimo Bill Auberlen e la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport condivisa con Robbie Foley, che precede a sua volta  l’altra Lexus di Zach Veach e Frankie Montecalvo e la Lamborghini del Paul Miller Racing di Madison Snow e Bryan Sellers.

Il WeatherTech SportsCar Championship tornerà fra quattro settimane a Detroit-Belle Isle, con una gara sprint di un’ora e 40’ riservata alle sole DPi, GTLM e GTD.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IMSA, WTR

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USCC – A Mid-Ohio tra i due litiganti, gode.. la Mazda

La Mazda DPi come sappiamo è giunta al termine della sua avventura nel WeatherTech SportsCar Championship, ma ciononostante la squadra, ora sotto il diretto controllo di Multimatic, e i suoi piloti, continuano a dare soddisfazioni.

A Mid-Ohio, pista tra le più insidiose del continente americano, Harry Tincknell ha tirato fuori il meglio dalla sua RT24-P, leggermente potenziata rispetto alla concorrenza dal Balance of Performance, conquistando poco fa la pole position per la gara di domani.

Il pilota britannico nel finale di sessione ha infatti scavalcato Filipe Albuquerque e l’Acura del WTR, a lungo in battaglia per la supremazia con Pipo Derani e la Cadillac dell’Action Express/Whelen, col tempo di 1.10.027. E dire che il weekend ieri era iniziato con un problema al trasponder che aveva di fatto reso vana tutta la prime sessione di libere.

Tra gli altri due contender si è infilato Dane Cameron con l’altra Acura del Meyer Shank Racing, con Tristan Vautier ed uno dei deb della pista del Midwest, Kevin Magnussen, a chiudere la shortlist delle DPi.

Riley74

Tra le LM P3, è invece Gar Robinson a segnare il miglior tempo con la Ligier #74 del Riley Motorsports che condividerà in gara con Felipe Fraga. Robinson , col tempo di 1.17.246, ha preceduto Colin Braun con la entry del CORE in una griglia ridotta ad appena sei unità. Primi approcci non necessariamente facili per l’Andretti Autosport, al debutto nella serie, in attesa dell’impegno di Marco Andretti, col cugino Jarrett in P3 dopo uno stop addirittura nell’outlap nelle prime libere.

Infine le GTD: nella doppia qualifica (come noto, quest’anno ci saranno due sessioni, una a decidere la posizione in griglia a cura dei piloti Am ed una per assegnare i punti, appannaggio dei Pro driver), due diverse vetture al top.

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La pole position è stata conquistata dalla Lexus di Aaron Telitz col tempo di 1.20.529 davanti a Robbie Foley e la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport, mentre il bottino pieno ha arriso alla Porsche del Wright Motorsports con Pat Long autore di 1.20.083, un decimo meglio dell’altra Lexus di Zach Veach e dell’altra 911 GT3 R dello Pfaff Motorsports.

Domani lo start della gara, della durata standard di 2 ore e 40’, alle 2.40 PM, sempre ET, equivalente alle 20.40 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/

UPDATE: Penalità alla Porsche dello Pfaff Motorsports, che partirà dal fondo dello schieramento.  Nelle verifiche tecniche è stata infatti riscontrata un’altezza da terra minima non conforme al regolamento.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche – DPi

I risultati delle Qualifiche – LM P3

I risultati delle Qualifiche – GTD

Foto: IMSA

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USCC – In 27 a Mid-Ohio con la Mazda potenziata dal BoP

A distanza di due mesi dalla splendida 12 Ore di Sebring il prossimo weekend ritorna il WeatherTech SportsCar Championship col suo terzo appuntamento del 2021 a Mid-Ohio. Sull’iconico circuito del Midwest saranno 27 le vetture in pista, tra DPi, LM P3 e GTD, queste ultime al primo appuntamento della Sprint Cup, il campionato nel campionato.

Sei i prototipi iscritti alla classe top, con le tre Cadillac di Ganassi, Mustang Sampling/JDC-Miller ed Action Express/Whelen a confrontarsi con le due Acura di WTR e Meyer Shank Racing e con l’unica Mazda ufficiale.

Proprio la RT24-P, che è andata a podio in entrambi gli appuntamenti iniziali della serie, è la beneficiata del primo BoP stagionale, con un aumento di potenza del boost ai regimi bassi e medi che dovrebbe consentire un incremento di potenza di circa 7 HP. Tutte le altre DPi dovranno invece sostenere un serbatoio ridotto di 1 litro.

IMSA Prototype ChallengeIl parco partenti delle LM P3 si accresce da qui e per il resto della stagione, di una ulteriore unità con la Ligier dell’Andretti Autosport per Jarett Andretti, figlio del compianto John Andretti, e l’ex-campione Indy Lights Oliver Askew, già vincitore al debutto a Daytona col Riley Motorsports.

Unico TBD della categoria per la Duqueine del Forty7 Motorsports, in cerca del pilota da affiancare ad Austin McCusker.

La categoria più rappresentata è ovviamente la GTD, con ben 14 entry confermate. A rincorrere i capoclassifica del Wright Motorsports, ancora a secco di vittorie, in primis l’Aston Martin dello Heart of Racing e l’altra Porsche dello Pfaff Motorsports, trionfatrice a Sebring.

La terza 911 GT3 R verrà schierata dall’Hardpoint EBM, che a Rob Ferriol affiancherà Katharine Legge, in attesa di trovare i fondi per schierare la seconda vettura per tutta la stagione per Christina Nielsen.

Le Porsche sconteranno a Mid-Ohio una zavorra aggiuntiva di ben 20kg. Per contro, le tre Acura NSX GT3 di Magnus with Archangel, Gradient Racing e Compass Racing, ulteriore new entry per il campione in carica della categoria, Mario Farnbacher e Jeff Kingsley (foto sotto), correranno con 10 kg in meno.

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Unica altra modifica alle equivalenze per le due Lamborghini Huracan GT3 del GRT Grasser e del Paul Miller Racing, che potranno usufruire di 2 litri in più di carburante.

Completano il plateau della categoria le due Lexus del Vasser Sullivan, in cerca di immediato riscatto dopo un inizio di stagione non propriamente fortunato e vincitori qui per tre anni di fila, la BMW M6 GT3 del Turner Motorsport con l’inossidabile Bill Auberlen, e l’Audi del CarBahn with Peregrine Racing, altra entry dedicata alla Sprint Cup, per Richard Heistand e Jeff Westphal.

L’inizio delle ostilità in pista a Mid-Ohio è previsto per le 2.35 PM ET di venerdí 14 maggio con le prime libere. Qualifiche sabato 15 dalle 12.20 PM ET e start della gara, della durata standard di 240’, domenica 16 maggio alle 2.40 PM, sempre ET, equivalente alle 20.40 italiane. Diretta streaming gratuita sul sito IMSA, https://www.imsa.com/tvlive/

Dalla reintroduzione della gara nella massima serie endurance americana nel 2018, tre vittorie di fila dell’Acura Penske. Ricordiamo che Mid-Ohio è la gara di casa  per il costruttore giapponese, che ha i suoi maggiori stabilimenti USA proprio nello stato dell’Ohio.

Piero Lonardo

L’entry list di Mid-Ohio

Foto: IMSA, Mazda, Compass Racing